Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Prima lettera a Timoteo 6


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1Quelli che si trovano sotto il giogo della schiavitù, stimino i loro padroni degni di ogni rispetto, perché non vengano bestemmiati il nome di Dio e la dottrina.2Quelli invece che hanno padroni credenti, non manchino loro di riguardo, perché sono fratelli, ma li servano ancora meglio, proprio perché quelli che ricevono i loro servizi sono credenti e amati da Dio. Questo devi insegnare e raccomandare.
3Se qualcuno insegna diversamente e non segue le sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e la dottrina conforme alla vera religiosità,4è accecato dall’orgoglio, non comprende nulla ed è un maniaco di questioni oziose e discussioni inutili. Da ciò nascono le invidie, i litigi, le maldicenze, i sospetti cattivi,5i conflitti di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che considerano la religione come fonte di guadagno.
6Certo, la religione è un grande guadagno, purché sappiamo accontentarci!7Infatti non abbiamo portato nulla nel mondo e nulla possiamo portare via.8Quando dunque abbiamo di che mangiare e di che coprirci, accontentiamoci.9Quelli invece che vogliono arricchirsi, cadono nella tentazione, nell’inganno di molti desideri insensati e dannosi, che fanno affogare gli uomini nella rovina e nella perdizione.10L’avidità del denaro infatti è la radice di tutti i mali; presi da questo desiderio, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti tormenti.
11Ma tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza.12Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.
13Davanti a Dio, che dà vita a tutte le cose, e a Gesù Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato,14ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo,
15che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio,
il beato e unico Sovrano,
il Re dei re e Signore dei signori,
16il solo che possiede l’immortalità
e abita una luce inaccessibile:
nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può vederlo.
A lui onore e potenza per sempre. Amen.
17A quelli che sono ricchi in questo mondo ordina di non essere orgogliosi, di non porre la speranza nell’instabilità delle ricchezze, ma in Dio, che tutto ci dà con abbondanza perché possiamo goderne.18Facciano del bene, si arricchiscano di opere buone, siano pronti a dare e a condividere:19così si metteranno da parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita vera.
20O Timòteo, custodisci ciò che ti è stato affidato; evita le chiacchiere vuote e perverse e le obiezioni della falsa scienza.21Taluni, per averla seguita, hanno deviato dalla fede.
La grazia sia con voi!


Note:

1Tm 6,2:amati: BJ preferisce «amici di Dio».

1Tm 6,4:questioni: alla lettera: «ricerche». Alla ricerca di Dio, che nell'AT compendiava tutto l'atteggiamento del fedele di Jahve (Dt 4,29; Sal 27,8+; Ger 29,13-14 ; ecc.) e che ha conservato il suo valore nel NT (Mt 6,33; Mt 7,7-8; At 17,27 ; ecc.), l'apostolo contrappone qui (cf. 1Tm 1,4; 2Tm 2,16; 2Tm 2,23; Tt 3,9) le ricerche sottili e senza contenuto, interminabili e senza discrezione, «malattia» fatale per la «sana» dottrina (v 3; 1Tm 1,10+), espressione di una curiosità che pretende di andare oltre il mistero della fede (cf. 2Gv 1,9).

1Tm 6,9:nel laccio: la volg., il codice di Beza e vari altri aggiungono: «del diavolo». - insensate: la volg. ha: «inutili».

1Tm 6,10:L'attaccamento al denaro infatti è la radice di tutti i mali: proverbio corrente nella letteratura profana dell'epoca.

1Tm 6,12:Non si sa esattamente a quale circostanza della vita di Timoteo Paolo faccia qui allusione (battesimo, consacrazione per il ministero?).

1Tm 6,13:testimonianza davanti a Ponzio Pilato: proclamazione della sua regalità messianica e del suo ruolo di rivelatore della verità (Gv 18,36-37). La menzione di Ponzio Pilato rinforza il tono «ufficiale» di questa testimonianza, tipo della professione di fede del cristiano, nel battesimo o davanti ai persecutori.

1Tm 6,14:manifestazione: questo termine epifaneia (usato in 2Ts 2,8 a proposito dell'empio) è adottato dalle pastorali che lo preferiscono a quello di «venuta» (1Cor 15,23+) e di «rivelazione» (1Cor 1,7+), per designare la manifestazione del Cristo, sia nel suo trionfo escatologico (qui e 2Tm 4,1; 2Tm 4,8; Tt 2,13; Eb 9,28), sia già nella sua opera redentrice (2Tm 1,10 ; cf. Tt 2,11; Tt 3,4).

1Tm 6,15-16:Questa bella dossologia si ispira forse a un inno liturgico (cf. 1Tm 1,17), forse ne è un estratto. Comprende sette formule di ispirazione biblica trascritte in linguaggio ellenistico, contro ogni culto reso a uomini e ogni pretesa di comprendere il segreto di Dio.

1Tm 6,17:in Dio: volg., codice di Beza, ecc. hanno: «nel Dio vivente».

1Tm 6,20:custodisci il deposito: il «deposito» è un'idea importante delle pastorali (2Tm 1,12; 2Tm 1,14). Il suo contenuto è quello della fede (1Tm 4,6; 2Tm 1,13; Tt 1,9) o della tradizione (2Ts 2,15+; 2Ts 3,6); ma la nozione è di origine giuridica e accentua presso il depositario, il dovere di conservare, e poi di restituire o trasmettere intatto il deposito che gli è stato affidato cf. «conserva ciò che hai» (Ap 2,25; Ap 3,11). - cosiddetta scienza: BJ preferisce «pseudo-scienza»: questa pseudo-scienza, «pretesa gnosi», sarà anche quella che confuterà un giorno Ireneo.

1Tm 6,21:con voi!: la volg. e il codice di Beza hanno: «con te». - Volg. e vari altri aggiungono: «amen».