Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 7


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BIBBIA CEI 2008SAGRADA BIBLIA
1 O forse ignorate, fratelli – parlo a gente che conosce la legge – che la legge ha potere sull’uomo solo per il tempo in cui egli vive?1 Ignorais, irmãos {falo aos que têm conhecimentos jurídicos}, que a lei só tem domínio sobre o homem durante o tempo que vive?
2 La donna sposata, infatti, per legge è legata al marito finché egli vive; ma se il marito muore, è liberata dalla legge che la lega al marito.2 Assim, a mulher casada está sujeita ao marido pela lei enquanto ele vive; mas, se o marido morrer, fica desobrigada da lei que a ligava ao marido.
3 Ella sarà dunque considerata adultera se passa a un altro uomo mentre il marito vive; ma se il marito muore ella è libera dalla legge, tanto che non è più adultera se passa a un altro uomo.3 Por isso, enquanto viver o marido, se se tornar mulher de outro homem, será chamada adúltera. Porém, morrendo o marido, fica desligada da lei, de maneira que, sem se tornar adúltera, poderá casar-se com outro homem.
4 Alla stessa maniera, fratelli miei, anche voi, mediante il corpo di Cristo, siete stati messi a morte quanto alla Legge per appartenere a un altro, cioè a colui che fu risuscitato dai morti, affinché noi portiamo frutti per Dio.4 Assim, meus irmãos, também vós estais mortos para a lei, pelo sacrifício do corpo de Cristo, para pertencerdes a outrem, àquele que ressuscitou dentre os mortos, a fim de que demos frutos para Deus.
5 Quando infatti eravamo nella debolezza della carne, le passioni peccaminose, stimolate dalla Legge, si scatenavano nelle nostre membra al fine di portare frutti per la morte.5 De fato, quando estávamos na carne, as paixões pecaminosas despertadas pela lei operavam em nossos membros, a fim de frutificarmos para a morte.
6 Ora invece, morti a ciò che ci teneva prigionieri, siamo stati liberati dalla Legge per servire secondo lo Spirito, che è nuovo, e non secondo la lettera, che è antiquata.
6 Agora, mortos para essa lei que nos mantinha sujeitos, dela nos temos libertado, e nosso serviço realiza-se conforme a renovação do Espírito e não mais sob a autoridade envelhecida da letra.
7 Che diremo dunque? Che la Legge è peccato? No, certamente! Però io non ho conosciuto il peccato se non mediante la Legge. Infatti non avrei conosciuto la concupiscenza, se la Legge non avesse detto: Non desiderare.7 Que diremos, então? Que a lei é pecado? De modo algum. Mas eu não conheci o pecado senão pela lei. Porque não teria idéia da concupiscência, se a lei não dissesse: Não cobiçarás {Ex 20,17}.
8 Ma, presa l’occasione, il peccato scatenò in me, mediante il comandamento, ogni sorta di desideri. Senza la Legge infatti il peccato è morto.8 Foi o pecado, portanto, que, aproveitando-se da ocasião que lhe foi dada pelo preceito, excitou em mim todas as concupiscências; porque, sem a lei, o pecado estava morto.
9 E un tempo io vivevo senza la Legge ma, sopraggiunto il precetto, il peccato ha ripreso vita9 Quando eu estava sem a lei, eu vivia; mas, sobrevindo o preceito, o pecado recobrou vida,
10 e io sono morto. Il comandamento, che doveva servire per la vita, è divenuto per me motivo di morte.10 e eu morri. Assim o mandamento, que me devia dar a vida, conduziu-me à morte.
11 Il peccato infatti, presa l’occasione, mediante il comandamento mi ha sedotto e per mezzo di esso mi ha dato la morte.11 Porque o pecado, aproveitando da ocasião do mandamento, seduziu-me, e por ele me levou à morte.
12 Così la Legge è santa, e santo, giusto e buono è il comandamento.12 Por conseguinte, a lei é santa e o mandamento é santo, e justo, e bom...
13 Ciò che è bene allora è diventato morte per me? No davvero! Ma il peccato, per rivelarsi peccato, mi ha dato la morte servendosi di ciò che è bene, perché il peccato risultasse oltre misura peccaminoso per mezzo del comandamento.
13 Então o que é bom tornou-se causa de morte para mim? De certo que não. Foi o pecado que, para se mostrar realmente pecado, acarretou para mim a morte por meio do que é bom, a fim de que, pelo mandamento, o pecado se fizesse excessivamente pecaminoso.
14 Sappiamo infatti che la Legge è spirituale, mentre io sono carnale, venduto come schiavo del peccato.14 Sabemos, de fato, que a lei é espiritual, mas eu sou carnal, vendido ao pecado.
15 Non riesco a capire ciò che faccio: infatti io faccio non quello che voglio, ma quello che detesto.15 Não entendo, absolutamente, o que faço, pois não faço o que quero; faço o que aborreço.
16 Ora, se faccio quello che non voglio, riconosco che la Legge è buona;16 E, se faço o que não quero, reconheço que a lei é boa.
17 quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me.17 Mas, então, não sou eu que o faço, mas o pecado que em mim habita.
18 Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene: in me c’è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo;18 Eu sei que em mim, isto é, na minha carne, não habita o bem, porque o querer o bem está em mim, mas não sou capaz de efetuá-lo.
19 infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio.19 Não faço o bem que quereria, mas o mal que não quero.
20 Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me.20 Ora, se faço o que não quero, já não sou eu que faço, mas sim o pecado que em mim habita.
21 Dunque io trovo in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me.21 Encontro, pois, em mim esta lei: quando quero fazer o bem, o que se me depara é o mal.
22 Infatti nel mio intimo acconsento alla legge di Dio,22 Deleito-me na lei de Deus, no íntimo do meu ser.
23 ma nelle mie membra vedo un’altra legge, che combatte contro la legge della mia ragione e mi rende schiavo della legge del peccato, che è nelle mie membra.23 Sinto, porém, nos meus membros outra lei, que luta contra a lei do meu espírito e me prende à lei do pecado, que está nos meus membros.
24 Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte?24 Homem infeliz que sou! Quem me livrará deste corpo que me acarreta a morte?...
25 Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mia ragione, servo la legge di Dio, con la mia carne invece la legge del peccato.25 Graças sejam dadas a Deus por Jesus Cristo, nosso Senhor! Assim, pois, de um lado, pelo meu espírito, sou submisso à lei de Deus; de outro lado, por minha carne, sou escravo da lei do pecado.