Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 11


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BIBBIA CEI 2008VULGATA
1 Io domando dunque: Dio ha forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch’io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino.1 Dico ergo : Numquid Deus repulit populum suum ? Absit. Nam et ego Israëlita sum ex semine Abraham, de tribu Benjamin :
2 Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio.
Non sapete ciò che dice la Scrittura, nel passo in cui Elia ricorre a Dio contro Israele?
2 non repulit Deus plebem suam, quam præscivit. An nescitis in Elia quid dicit Scriptura ? quemadmodum interpellat Deum adversum Israël :
3 Signore, hanno ucciso i tuoi profeti, hanno rovesciato i tuoi altari, sono rimasto solo e ora vogliono la mia vita.3 Domine, prophetas tuos occiderunt, altaria tua suffoderunt : et ego relictus sum solus, et quærunt animam meam.
4 Che cosa gli risponde però la voce divina? Mi sono riservato settemila uomini, che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal.4 Sed quid dicit illi divinum responsum ? Reliqui mihi septem millia virorum, qui non curvaverunt genua ante Baal.
5 Così anche nel tempo presente vi è un resto, secondo una scelta fatta per grazia.5 Sic ergo et in hoc tempore reliquiæ secundum electionem gratiæ salvæ factæ sunt.
6 E se lo è per grazia, non lo è per le opere; altrimenti la grazia non sarebbe più grazia.
6 Si autem gratia, jam non ex operibus : alioquin gratia jam non est gratia.
7 Che dire dunque? Israele non ha ottenuto quello che cercava; lo hanno ottenuto invece gli eletti. Gli altri invece sono stati resi ostinati,7 Quid ergo ? Quod quærebat Israël, hoc non est consecutus : electio autem consecuta est : ceteri vero excæcati sunt :
8 come sta scritto:
Dio ha dato loro uno spirito di torpore,
occhi per non vedere
e orecchi per non sentire,
fino al giorno d’oggi.
8 sicut scriptum est : Dedit illis Deus spiritum compunctionis : oculos ut non videant, et aures ut non audiant, usque in hodiernum diem.
9 E Davide dice:
Diventi la loro mensa un laccio, un tranello,
un inciampo e un giusto castigo!
9 Et David dicit : Fiat mensa eorum in laqueum, et in captionem, et in scandalum, et in retributionem illis.
10 Siano accecati i loro occhi in modo che non vedano
e fa’ loro curvare la schiena per sempre!
10 Obscurentur oculi eorum ne videant : et dorsum eorum semper incurva.
11 Ora io dico: forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta alle genti, per suscitare la loro gelosia.11 Dico ergo : Numquid sic offenderunt ut caderent ? Absit. Sed illorum delicto, salus est gentibus ut illos æmulentur.
12 Se la loro caduta è stata ricchezza per il mondo e il loro fallimento ricchezza per le genti, quanto più la loro totalità!
12 Quod si delictum illorum divitiæ sunt mundi, et diminutio eorum divitiæ gentium : quanto magis plenitudo eorum ?
13 A voi, genti, ecco che cosa dico: come apostolo delle genti, io faccio onore al mio ministero,13 Vobis enim dico gentibus : Quamdiu quidem ego sum gentium Apostolus, ministerium meum honorificabo,
14 nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni.14 si quomodo ad æmulandum provocem carnem meam, et salvos faciam aliquos ex illis.
15 Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti?
15 Si enim amissio eorum, reconciliatio est mundi : quæ assumptio, nisi vita ex mortuis ?
16 Se le primizie sono sante, lo sarà anche l’impasto; se è santa la radice, lo saranno anche i rami.16 Quod si delibatio sancta est, et massa : et si radix sancta, et rami.
17 Se però alcuni rami sono stati tagliati e tu, che sei un olivo selvatico, sei stato innestato fra loro, diventando così partecipe della radice e della linfa dell’olivo,17 Quod si aliqui ex ramis fracti sunt, tu autem cum oleaster esses, insertus es in illis, et socius radicis, et pinguedinis olivæ factus es,
18 non vantarti contro i rami! Se ti vanti, ricordati che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te.
18 noli gloriari adversus ramos. Quod si gloriaris : non tu radicem portas, sed radix te.
19 Dirai certamente: i rami sono stati tagliati perché io vi fossi innestato!19 Dices ergo : Fracti sunt rami ut ego inserar.
20 Bene; essi però sono stati tagliati per mancanza di fede, mentre tu rimani innestato grazie alla fede. Tu non insuperbirti, ma abbi timore!20 Bene : propter incredulitatem fracti sunt. Tu autem fide stas : noli altum sapere, sed time.
21 Se infatti Dio non ha risparmiato quelli che erano rami naturali, tanto meno risparmierà te!
21 Si enim Deus naturalibus ramis non pepercit : ne forte nec tibi parcat.
22 Considera dunque la bontà e la severità di Dio: la severità verso quelli che sono caduti; verso di te invece la bontà di Dio, a condizione però che tu sia fedele a questa bontà. Altrimenti anche tu verrai tagliato via.22 Vide ergo bonitatem, et severitatem Dei : in eos quidem qui ceciderunt, severitatem : in te autem bonitatem Dei, si permanseris in bonitate, alioquin et tu excideris.
23 Anch’essi, se non persevereranno nell’incredulità, saranno innestati; Dio infatti ha il potere di innestarli di nuovo!23 Sed et illi, si non permanserint in incredulitate, inserentur : potens est enim Deus iterum inserere illos.
24 Se tu infatti, dall’olivo selvatico, che eri secondo la tua natura, sei stato tagliato via e, contro natura, sei stato innestato su un olivo buono, quanto più essi, che sono della medesima natura, potranno venire di nuovo innestati sul proprio olivo!
24 Nam si tu ex naturali excisus es oleastro, et contra naturam insertus es in bonam olivam : quanto magis ii qui secundum naturam inserentur suæ olivæ ?
25 Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l’ostinazione di una parte d’Israele è in atto fino a quando non saranno entrate tutte quante le genti.25 Nolo enim vos ignorare, fratres, mysterium hoc (ut non sitis vobis ipsis sapientes), quia cæcitas ex parte contigit in Israël, donec plenitudo gentium intraret,
26 Allora tutto Israele sarà salvato, come sta scritto:
Da Sion uscirà il liberatore,
egli toglierà l’empietà da Giacobbe.
26 et sic omnis Israël salvus fieret, sicut scriptum est : Veniet ex Sion, qui eripiat, et avertat impietatem a Jacob.
27 Sarà questa la mia alleanza con loro
quando distruggerò i loro peccati.
27 Et hoc illis a me testamentum : cum abstulero peccata eorum.
28 Quanto al Vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla scelta di Dio, essi sono amati, a causa dei padri,28 Secundum Evangelium quidem, inimici propter vos : secundum electionem autem, carissimi propter patres.
29 infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!29 Sine pœnitentia enim sunt dona et vocatio Dei.
30 Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza,30 Sicut enim aliquando et vos non credidistis Deo, nunc autem misericordiam consecuti estis propter incredulitatem illorum :
31 così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia.31 ita et isti nunc non crediderunt in vestram misericordiam : ut et ipsi misericordiam consequantur.
32 Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!
32 Conclusit enim Deus omnia in incredulitate, ut omnium misereatur.
33 O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!33 O altitudo divitiarum sapientiæ, et scientiæ Dei : quam incomprehensibilia sunt judicia ejus, et investigabiles viæ ejus !
34 Infatti,
chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore?
O chi mai è stato suo consigliere?
34 Quis enim cognovit sensum Domini ? aut quis consiliarius ejus fuit ?
35 O chi gli ha dato qualcosa per primo
tanto da riceverne il contraccambio?
35 aut quis prior dedit illi, et retribuetur ei ?
36 Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.36 Quoniam ex ipso, et per ipsum, et in ipso sunt omnia : ipsi gloria in sæcula. Amen.