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Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 18


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BIBBIA CEI 2008LA SACRA BIBBIA
1 Dopo aver detto queste cose, Gesù uscì con i suoi discepoli al di là del torrente Cedron, dove c’era un giardino, nel quale entrò con i suoi discepoli.1 Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli al di là del torrente Cedron dove c'era un orto, in cui entrò con i suoi discepoli.
2 Anche Giuda, il traditore, conosceva quel luogo, perché Gesù spesso si era trovato là con i suoi discepoli.2 Anche Giuda, che lo stava tradendo, conosceva bene il posto, perché Gesù molte volte si era riunito là con i suoi discepoli.
3 Giuda dunque vi andò, dopo aver preso un gruppo di soldati e alcune guardie fornite dai capi dei sacerdoti e dai farisei, con lanterne, fiaccole e armi.3 Giuda dunque, presa la coorte e le guardie dei sacerdoti-capi e dei farisei, vi si recò con lanterne, fiaccole ed armi.
4 Gesù allora, sapendo tutto quello che doveva accadergli, si fece innanzi e disse loro: «Chi cercate?».4 Gesù, sapendo tutto ciò che stava per accadergli, si fece avanti e disse loro: "Chi cercate?".
5 Gli risposero: «Gesù, il Nazareno». Disse loro Gesù: «Sono io!». Vi era con loro anche Giuda, il traditore.5 Gli risposero: "Gesù il Nazareno". Dice loro: "Io sono". Stava con loro anche Giuda che lo tradiva.
6 Appena disse loro «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra.6 Quando ebbe detto loro: "Io sono", indietreggiarono e caddero a terra.
7 Domandò loro di nuovo: «Chi cercate?». Risposero: «Gesù, il Nazareno».7 Domandò allora di nuovo: "Chi cercate?". Ed essi dissero: "Gesù il Nazareno".
8 Gesù replicò: «Vi ho detto: sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano»,8 Gesù rispose: "Ve l'ho detto che sono io. Se dunque cercate me, lasciate andare via costoro".
9 perché si compisse la parola che egli aveva detto: «Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato».9 Così si adempì la parola che aveva detto: "Di quelli che mi hai dato non ne ho perduto nessuno".
10 Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori, colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l’orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco.10 Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la sfoderò e colpì il servo del sommo sacerdote e gli mozzò l'orecchio destro; quel servo si chiamava Malco.
11 Gesù allora disse a Pietro: «Rimetti la spada nel fodero: il calice che il Padre mi ha dato, non dovrò berlo?».
11 Ma Gesù disse a Pietro: "Metti la spada nel fodero. Non dovrò forse bere il calice che il Padre mi ha dato?".
12 Allora i soldati, con il comandante e le guardie dei Giudei, catturarono Gesù, lo legarono12 Allora la coorte, il comandante e le guardie dei Giudei presero Gesù, lo legarono
13 e lo condussero prima da Anna: egli infatti era suocero di Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno.13 e lo portarono dapprima da Anna. Egli era infatti suocero di Caifa, sommo sacerdote in quell'anno.
14 Caifa era quello che aveva consigliato ai Giudei: «È conveniente che un solo uomo muoia per il popolo».
14 Caifa era quello che aveva consigliato ai Giudei: "Conviene che muoia un solo uomo per il popolo".
15 Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme a un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote.15 Or seguivano Gesù Simon Pietro e un altro discepolo. Quel discepolo era noto al sommo sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote.
16 Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro.16 Pietro invece stava fuori, davanti alla porta. Uscì dunque l'altro discepolo noto al sommo sacerdote, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro.
17 E la giovane portinaia disse a Pietro: «Non sei anche tu uno dei discepoli di quest’uomo?». Egli rispose: «Non lo sono».17 Questa ragazza addetta alla porta disse a Pietro: "Non sei forse anche tu dei discepoli di quest'uomo?". Egli rispose: "Non lo sono".
18 Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava.
18 Poiché faceva freddo, i servi e le guardie avevano acceso un braciere e stavano là a scaldarsi. Pure Pietro stava con loro e si riscaldava.
19 Il sommo sacerdote, dunque, interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e al suo insegnamento.19 Il sommo sacerdote interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e alla sua dottrina.
20 Gesù gli rispose: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto.20 Gli rispose Gesù: "Io ho parlato apertamente al mondo. Io ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove si radunano tutti i Giudei, e di nascosto non ho mai detto nulla.
21 Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto».21 Perché mi interroghi? Interroga coloro che mi hanno ascoltato, che cosa ho detto loro. Ecco, essi sanno ciò che io ho detto".
22 Appena detto questo, una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: «Così rispondi al sommo sacerdote?».22 Non appena Gesù ebbe detto ciò, una delle guardie, che stava là, diede uno schiaffo a Gesù, dicendogli: "Così rispondi al sommo sacerdote?".
23 Gli rispose Gesù: «Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?».23 Gli rispose Gesù: "Se ho parlato male, dimostra dov'è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?".
24 Allora Anna lo mandò, con le mani legate, a Caifa, il sommo sacerdote.
24 Anna allora lo mandò, legato, dal sommo sacerdote Caifa.
25 Intanto Simon Pietro stava lì a scaldarsi. Gli dissero: «Non sei anche tu uno dei suoi discepoli?». Egli lo negò e disse: «Non lo sono».25 Simon Pietro, nel frattempo, stava là a scaldarsi. Gli dissero: "Non sei forse anche tu dei suoi discepoli?". Egli negò e disse: "Non lo sono".
26 Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: «Non ti ho forse visto con lui nel giardino?».26 Dice uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva mozzato l'orecchio: "Non ti ho visto io nell'orto con lui?".
27 Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò.
27 Pietro allora negò di nuovo e subito un gallo cantò.
28 Condussero poi Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio. Era l’alba ed essi non vollero entrare nel pretorio, per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua.28 Allora condussero Gesù da Caifa al pretorio. Era di buon mattino. Essi non entrarono nel pretorio per non contaminarsi e poter così mangiare la Pasqua.
29 Pilato dunque uscì verso di loro e domandò: «Che accusa portate contro quest’uomo?».29 Uscì dunque Pilato fuori, da loro, e disse: "Quale accusa portate contro quest'uomo?".
30 Gli risposero: «Se costui non fosse un malfattore, non te l’avremmo consegnato».30 Gli risposero: "Se costui non fosse un malfattore, non te l'avremmo consegnato".
31 Allora Pilato disse loro: «Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra Legge!». Gli risposero i Giudei: «A noi non è consentito mettere a morte nessuno».31 Disse loro Pilato: "Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge". Gli dissero i Giudei: "A noi non è permesso di mettere a morte nessuno".
32 Così si compivano le parole che Gesù aveva detto, indicando di quale morte doveva morire.
32 Doveva così adempiersi la parola che Gesù aveva pronunciato, indicando di quale morte doveva morire.
33 Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?».33 Allora Pilato entrò di nuovo nel pretorio, chiamò Gesù e gli disse: "Tu sei il re dei Giudei?".
34 Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?».34 Gesù rispose: "Dici questo da te stesso o altri te l'hanno detto di me?".
35 Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».35 Rispose Pilato: "Sono io forse un giudeo? La tua nazione e i sacerdoti-capi ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?".
36 Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».36 Rispose Gesù: "Il mio regno non è di questo mondo. Se di questo mondo fosse il mio regno, le mie guardie avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei. Ora, il mio regno non è di qui".
37 Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».37 Gli disse allora Pilato: "Dunque sei tu re?". Rispose Gesù: "Tu dici che io sono re. Io sono nato per questo e per questo sono venuto al mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce".
38 Gli dice Pilato: «Che cos’è la verità?».
E, detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui colpa alcuna.
38 Gli dice Pilato: "Che cos'è la verità?". Detto questo, uscì di nuovo dai Giudei e disse loro: "Io non trovo in lui alcun capo di accusa.
39 Vi è tra voi l’usanza che, in occasione della Pasqua, io rimetta uno in libertà per voi: volete dunque che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?».39 Ma voi avete l'usanza che io vi liberi qualcuno a Pasqua. Volete dunque che vi liberi il re dei Giudei?".
40 Allora essi gridarono di nuovo: «Non costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante.40 Si misero allora a gridare: "Non lui, ma Barabba!". Barabba era un bandito.