Vangelo secondo Giovanni 18
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BIBBIA CEI 2008 | DIODATI |
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1 Dopo aver detto queste cose, Gesù uscì con i suoi discepoli al di là del torrente Cedron, dove c’era un giardino, nel quale entrò con i suoi discepoli. | 1 GESÙ, avendo dette queste cose, uscì co’ suoi discepoli, e andò di là dal torrente di Chedron, ove era un orto, nel quale entrò egli ed i suoi discepoli. |
2 Anche Giuda, il traditore, conosceva quel luogo, perché Gesù spesso si era trovato là con i suoi discepoli. | 2 Or Giuda, che lo tradiva, sapeva anch’egli il luogo; perciocchè Gesù s’era molte volte accolto là co’ suoi discepoli. |
3 Giuda dunque vi andò, dopo aver preso un gruppo di soldati e alcune guardie fornite dai capi dei sacerdoti e dai farisei, con lanterne, fiaccole e armi. | 3 Giuda adunque, presa la schiera, e de’ sergenti, da’ principali sacerdoti, e da’ Farisei, venne là con lanterne, e torce, ed armi. |
4 Gesù allora, sapendo tutto quello che doveva accadergli, si fece innanzi e disse loro: «Chi cercate?». | 4 Laonde Gesù, sapendo tutte le cose che gli avverrebbero, uscì, e disse loro: Chi cercate? |
5 Gli risposero: «Gesù, il Nazareno». Disse loro Gesù: «Sono io!». Vi era con loro anche Giuda, il traditore. | 5 Essi gli risposero: Gesù il Nazareo. Gesù disse loro: Io son desso. Or Giuda che lo tradiva era anch’egli presente con loro. |
6 Appena disse loro «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra. | 6 Come adunque egli ebbe detto loro: Io son desso, andarono a ritroso, e caddero in terra. |
7 Domandò loro di nuovo: «Chi cercate?». Risposero: «Gesù, il Nazareno». | 7 Egli adunque di nuovo domandò loro: Chi cercate? Essi dissero: Gesù il Nazareo. |
8 Gesù replicò: «Vi ho detto: sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano», | 8 Gesù rispose: Io vi ho detto ch’io son desso; se dunque cercate me, lasciate andar costoro. |
9 perché si compisse la parola che egli aveva detto: «Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato». | 9 Acciocchè si adempiesse ciò ch’egli avea detto: Io non ho perduto alcuno di coloro che tu mi hai dati. |
10 Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori, colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l’orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco. | 10 E Simon Pietro, avendo una spada, la trasse, e percosse il servitore del sommo sacerdote, e gli ricise l’orecchio destro; or quel servitore avea nome Malco. |
11 Gesù allora disse a Pietro: «Rimetti la spada nel fodero: il calice che il Padre mi ha dato, non dovrò berlo?». | 11 E Gesù disse a Pietro: Riponi la tua spada nella guaina; non berrei io il calice il quale il Padre mi ha dato? |
12 Allora i soldati, con il comandante e le guardie dei Giudei, catturarono Gesù, lo legarono | 12 LA schiera adunque, e il capitano, e i sergenti de’ Giudei, presero Gesù, e lo legarono |
13 e lo condussero prima da Anna: egli infatti era suocero di Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno. | 13 E prima lo menarono ad Anna; perciocchè egli era suocero di Caiafa, il quale era sommo sacerdote di quell’anno; ed Anna lo rimandò legato a Caiafa, sommo sacerdote. |
14 Caifa era quello che aveva consigliato ai Giudei: «È conveniente che un solo uomo muoia per il popolo». | 14 Or Caiafa era quel che avea consigliato a’ Giudei, ch’egli era utile che un uomo morisse per lo popolo. |
15 Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme a un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote. | 15 Or Simon Pietro ed un altro discepolo seguitavano Gesù; e quel discepolo era noto al sommo sacerdote, laonde egli entrò con Gesù nella corte del sommo sacerdote. |
16 Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro. | 16 Ma Pietro stava di fuori alla porta. Quell’altro discepolo adunque, ch’era noto al sommo sacerdote, uscì, e fece motto alla portinaia, e fece entrar Pietro. |
17 E la giovane portinaia disse a Pietro: «Non sei anche tu uno dei discepoli di quest’uomo?». Egli rispose: «Non lo sono». | 17 E la fante portinaia disse a Pietro: Non sei ancor tu de’ discepoli di quest’uomo? Egli disse: Non sono. |
18 Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava. | 18 Ora i servitori, e i sergenti, stavano quivi ritti, avendo accesi de’ carboni, e si scaldavano, perciocchè faceva freddo; e Pietro stava in piè con loro, e si scaldava. |
19 Il sommo sacerdote, dunque, interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e al suo insegnamento. | 19 Or il sommo sacerdote domandò Gesù intorno a’ suoi discepoli, ed alla sua dottrina. |
20 Gesù gli rispose: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. | 20 Gesù gli rispose: Io ho apertamente parlato al mondo; io ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, ove i Giudei si raunano d’ogni luogo, e non ho detto niente in occulto. |
21 Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto». | 21 Perchè mi domandi tu? domanda coloro che hanno udito ciò ch’io ho lor detto; ecco, essi sanno le cose ch’io ho dette. |
22 Appena detto questo, una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: «Così rispondi al sommo sacerdote?». | 22 Ora quando Gesù ebbe dette queste cose, un de’ sergenti, ch’era quivi presente, gli diede una bacchettata, dicendo: Così rispondi tu al sommo sacerdote? |
23 Gli rispose Gesù: «Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?». | 23 Gesù gli rispose: Se io ho mal parlato, testimonia del male; ma, se ho parlato bene, perchè mi percuoti? |
24 Allora Anna lo mandò, con le mani legate, a Caifa, il sommo sacerdote. | 24 Anna adunque l’avea rimandato legato a Caiafa, sommo sacerdote. |
25 Intanto Simon Pietro stava lì a scaldarsi. Gli dissero: «Non sei anche tu uno dei suoi discepoli?». Egli lo negò e disse: «Non lo sono». | 25 E Simon Pietro era quivi presente, e si scaldava. Laonde gli dissero: Non sei ancor tu de’ suoi discepoli? Ed egli lo negò, e disse: Non sono. |
26 Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: «Non ti ho forse visto con lui nel giardino?». | 26 Ed uno dei servitori del sommo sacerdote, parente di colui a cui Pietro avea tagliato l’orecchio, disse: Non ti vidi io nell’orto con lui? |
27 Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò. | 27 E Pietro da capo lo negò, e subito il gallo cantò |
28 Condussero poi Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio. Era l’alba ed essi non vollero entrare nel pretorio, per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua. | 28 POI menarono Gesù da Caiafa nel palazzo; or era mattina, ed essi non entrarono nel palazzo, per non contaminarsi, ma per poter mangiar la pasqua. |
29 Pilato dunque uscì verso di loro e domandò: «Che accusa portate contro quest’uomo?». | 29 Pilato adunque uscì a loro, e disse: Quale accusa portate voi contro a quest’uomo? |
30 Gli risposero: «Se costui non fosse un malfattore, non te l’avremmo consegnato». | 30 Essi risposero, e gli dissero: Se costui non fosse malfattore, noi non te l’avremmo dato nelle mani. |
31 Allora Pilato disse loro: «Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra Legge!». Gli risposero i Giudei: «A noi non è consentito mettere a morte nessuno». | 31 Laonde Pilato disse loro: Pigliatelo voi, e giudicatelo secondo la vostra legge. Ma i Giudei gli dissero: A noi non è lecito di far morire alcuno. |
32 Così si compivano le parole che Gesù aveva detto, indicando di quale morte doveva morire. | 32 Acciocchè si adempiesse quello che Gesù avea detto, significando di qual morte morrebbe. |
33 Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?». | 33 Pilato adunque rientrò nel palazzo, e chiamò Gesù, e gli disse: Se’ tu il Re de’ Giudei? |
34 Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». | 34 Gesù gli rispose: Dici tu questo da te stesso, o pur te l’hanno altri detto di me? |
35 Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». | 35 Pilato gli rispose: Son io Giudeo? la tua nazione, e i principali sacerdoti ti hanno messo nelle mie mani; che hai tu fatto? |
36 Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». | 36 Gesù rispose: Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei ministri contenderebbero, acciocchè io non fossi dato in man de’ Giudei; ma ora il mio regno non è di qui. |
37 Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». | 37 Laonde Pilato gli disse: Dunque sei tu Re? Gesù rispose: Tu il dici; perciocchè io son Re; per questo sono io nato, e per questo son venuto nel mondo, per testimoniar della verità; chiunque è della verità ascolta la mia voce. |
38 Gli dice Pilato: «Che cos’è la verità?». E, detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui colpa alcuna. | 38 Pilato gli disse: Che cosa è verità? E detto questo, di nuovo uscì a’ Giudei, e disse loro: Io non trovo alcun misfatto in lui. |
39 Vi è tra voi l’usanza che, in occasione della Pasqua, io rimetta uno in libertà per voi: volete dunque che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?». | 39 Or voi avete una usanza ch’io vi liberi uno nella pasqua; volete voi adunque ch’io vi liberi il Re de’ Giudei? |
40 Allora essi gridarono di nuovo: «Non costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante. | 40 E tutti gridarono di nuovo, dicendo: Non costui, anzi Barabba. Or Barabba era un ladrone |