Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Qoelet 5


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA TINTORI
1 Non essere precipitoso con la bocca e il tuo cuore non si affretti a proferire parole davanti a Dio, perché Dio è in cielo e tu sei sulla terra; perciò siano poche le tue parole.1 Non essere avventato nel parlare e il tuo cuore non abbia furia di proferir parole davanti a Dio. Dio è nel cielo e tu sei sulla terra, perciò sian pochi i tuoi discorsi.
2 Infatti
dalle molte preoccupazioni vengono i sogni,
e dalle molte chiacchiere il discorso dello stolto.
2 Dai molti affanni vengono i sogni e nei molti discorsi si trova la stoltezza.
3 Quando hai fatto un voto a Dio, non tardare a soddisfarlo, perché a lui non piace il comportamento degli stolti: adempi quello che hai promesso.3 Se hai fatto a Dio qualche voto, non ritardarne l'adempimento, perchè a lui dispiace la bugiarda e stolta promessa. Tu mantieni quanto hai promesso con voto;
4 È meglio non fare voti che farli e poi non mantenerli.4 perchè è molto meglio non far voti, che, fatto il voto, non adempire quanto si è promesso.
5 Non permettere alla tua bocca di renderti colpevole e davanti al suo messaggero non dire che è stata una inavvertenza, perché Dio non abbia ad adirarsi per le tue parole e distrugga l’opera delle tue mani.5 Non permettere alla tua bocca di renderti colpevole, e non dire dinanzi all'angelo: « Non ci fu avvertenza », chè Dio, sdegnato per le tue parole, non distrugga tutte le opere delle tue mani.
6 Poiché dai molti sogni provengono molte illusioni e tante parole. Tu, dunque, temi Dio!
6 Dove ci sono molti sogni, vi son moltissime vanità e chiacchiere senza numero; ma tu temi Dio.
7 Se nella provincia vedi il povero oppresso e il diritto e la giustizia calpestati, non ti meravigliare di questo, poiché sopra un’autorità veglia un’altra superiore e sopra di loro un’altra ancora più alta.7 Se vedrai oppressi i miserabili e violato il diritto e la giustizia a rovescio nel paese, non ti meravigliare di ciò, perchè chi sta in alto ci ha un altro più alto di lui, e sopra questi ve ne sono altri ancora più in alto,
8 In ogni caso, la terra è a profitto di tutti, ma è il re a servirsi della campagna.
8 e di più v'è il re che comanda a tutta la terra a lui soggetta.
9 Chi ama il denaro non è mai sazio di denaro e chi ama la ricchezza non ha mai entrate sufficienti. Anche questo è vanità.9 L'avaro non sarà mai sazio di danaro, e chi ama le ricchezze non ne caverà alcun frutto. Anche questo è vanità.
10 Con il crescere delle ricchezze aumentano i profittatori e quale soddisfazione ne riceve il padrone se non di vederle con gli occhi?
10 Dove son molte ricchezze, vi sono anche molti a mangiarle, e che utile ne ha il padrone, oltre quello di starle a guardare coi propri occhi?
11 Dolce è il sonno del lavoratore, poco o molto che mangi;
ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire.
11 Dolce è il sonno del lavoratore, poco o molto ch'ei mangi; ma la sazietà non lascia dormire il ricco.
12 Un altro brutto guaio ho visto sotto il sole: ricchezze custodite dal padrone a suo danno.12 C'è anche un altro disgraziatissimo guaio che io ho visto sotto il sole: le ricchezze accumulate a rovina del loro padrone.
13 Se ne vanno in fumo queste ricchezze per un cattivo affare e il figlio che gli è nato non ha nulla nelle mani.13 Se ne vanno in fumo per terribile sventura; egli ha messo al mondo un figlio che sarà in estrema miseria;
14 Come è uscito dal grembo di sua madre, nudo ancora se ne andrà come era venuto, e dalle sue fatiche non ricaverà nulla da portare con sé.14 come nudo è uscito dal seno della madre, così nudo vi ritornerà, e di tutte le sue fatiche non porterà seco niente.
15 Anche questo è un brutto guaio: che se ne vada proprio come è venuto. Quale profitto ricava dall’avere gettato le sue fatiche al vento?15 Miseria certo degna di compassione! Come venne, così partirà. E che gli giova l'essersi affaticato per del vento?
16 Tutti i giorni della sua vita li ha passati nell’oscurità, fra molti fastidi, malanni e crucci.
16 Per tutti i giorni della sua vita egli mangiò tra le tenebre, tra molti affanni, nell'angustia, nella tristezza.
17 Ecco quello che io ritengo buono e bello per l’uomo: è meglio mangiare e bere e godere dei beni per ogni fatica sopportata sotto il sole, nei pochi giorni di vita che Dio gli dà, perché questa è la sua parte.17 Quindi mi sembra bene che uno mangi e beva e goda con gioia i frutti della sua fatica, che ha sopportata sotto il sole per tutti i giorni della sua vita, assegnatigli da Dio. E questa è la sua sorte.
18 Inoltre ad ogni uomo, al quale Dio concede ricchezze e beni, egli dà facoltà di mangiarne, prendere la sua parte e godere della sua fatica: anche questo è dono di Dio.18 Or quando Dio dà a un uomo ricchezze e beni, gli dà anche facoltà di mangiarne, di goderne la sua parte, di gioire del frutto del suo lavoro: questo è dono di Dio.
19 Egli infatti non penserà troppo ai giorni della sua vita, poiché Dio lo occupa con la gioia del suo cuore.19 Allora egli non si ricorderà troppo dei giorni della sua vita, perchè Dio gl'inonda il cuore di gioia.