Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Qoelet 4


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BIBBIA CEI 2008LA SACRA BIBBIA
1 Tornai poi a considerare tutte le oppressioni che si fanno sotto il sole. Ecco le lacrime degli oppressi e non c’è chi li consoli; dalla parte dei loro oppressori sta la violenza, ma non c’è chi li consoli.1 Ho poi esaminato tutti i soprusi che si fanno sotto il sole. Ho considerato il pianto degli oppressi e ho visto che nessuno li consola. Dalla mano dei loro oppressori non esce che violenza: nessuno li consola.
2 Allora ho proclamato felici i morti, ormai trapassati, più dei viventi che sono ancora in vita;2 Allora ho detto beati i morti che già sono morti, più dei vivi che ancora son vivi.
3 ma più felice degli uni e degli altri chi ancora non esiste, e non ha visto le azioni malvagie che si fanno sotto il sole.
3 Ma meglio ancora di tutti e due, chi ancora non è nato, perché ancora non ha visto tutto il male che si fa sotto il sole.
4 Ho osservato anche che ogni fatica e ogni successo ottenuto non sono che invidia dell’uno verso l’altro. Anche questo è vanità, un correre dietro al vento.
4 Ho visto anche che tutta la fatica e tutto l'impegno che l'uomo mette nelle sue opere non è che gelosia reciproca. Anche questo è vanità e occupazione senza senso.
5 Lo stolto incrocia le sue braccia
e divora la sua carne.
5 Lo stolto tiene le mani in mano e sciupa la sua vita.
6 Meglio una manciata guadagnata con calma
che due manciate con tormento e una corsa dietro al vento.
6 Val più una manciata con riposo che due manciate con fatica: attività senza senso;
7 E tornai a considerare quest’altra vanità sotto il sole:7 e così ancora una volta ho visto la vanità sotto il sole.
8 il caso di chi è solo e non ha nessuno, né figlio né fratello. Eppure non smette mai di faticare, né il suo occhio è mai sazio di ricchezza: «Per chi mi affatico e mi privo dei beni?». Anche questo è vanità e un’occupazione gravosa.
8 C'è un uomo che non ha nessuno, né un figlio né un fratello, eppure la sua fatica non conosce limiti; né smette mai di sognare nuove ricchezze. E per chi si affatica e si priva di star bene? Anche questo è vanità e una brutta occupazione.
9 Meglio essere in due che uno solo, perché otterranno migliore compenso per la loro fatica.9 Due stanno meglio di uno, perché hanno una buona ricompensa per la loro fatica.
10 Infatti, se cadono, l’uno rialza l’altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi.10 Se infatti uno cade, può essere rialzato dal compagno: guai a chi è solo, se cade e non c'è chi lo rialzi.
11 Inoltre, se si dorme in due, si sta caldi; ma uno solo come fa a riscaldarsi?11 Anche se si va a letto, in due ci si può scaldare, ma chi è solo come fa a scaldarsi?
12 Se uno è aggredito, in due possono resistere: una corda a tre capi non si rompe tanto presto.
12 E se uno è aggredito, in due possono resistere: non si spezza facilmente una fune a più capi.
13 Meglio un giovane povero ma accorto,
che un re vecchio e stolto,
che non sa più accettare consigli.
13 Meglio un giovane di bassa origine, ma sapiente, che un re vecchio, ma stolto, che non sappia più usare della propria mente.
14 Il giovane infatti può uscire di prigione ed essere fatto re, anche se, mentre quello regnava, era nato povero.14 Quello è uscito dalla prigione per salire sul trono, pur essendo nato quando quell'altro regnava.
15 Ho visto tutti i viventi che si muovono sotto il sole stare con quel giovane, che era subentrato al re.15 Ho visto allora tutta la gente che vive sotto il sole schierarsi dalla parte del giovane, che va a mettersi nel posto dell'altro.
16 Era una folla immensa quella che gli stava davanti. Ma coloro che verranno dopo non si rallegreranno neppure di lui. Anche questo è vanità, un correre dietro al vento.
16 Era innumerevole tutta la gente che lo seguiva. Eppure quelli che verranno dopo non saranno contenti di lui! Anche questo è vanità e occupazione senza senso.
17 Bada ai tuoi passi quando ti rechi alla casa di Dio. Avvicìnati per ascoltare piuttosto che offrire sacrifici, come fanno gli stolti, i quali non sanno di fare del male.17 Quando ti rechi al tempio, sta' bene attento a come ci vai, è meglio accostarsi al tempio con l'animo disposto all'ubbidienza che offrire sacrifici come fanno gli stolti, per quanto non sappiano di far male.