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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Tobia 14


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA TINTORI
1 Così Tobi terminò il suo canto di ringraziamento.
1 Così finirono le parole di Tobia. Dopo aver ricuperata la vista, Tobia visse quarantadue anni, e vide i figli dei suoi nipoti.
2 Tobi morì in pace all’età di centododici anni e fu sepolto con onore a Ninive. Egli aveva sessantadue anni quando divenne cieco; dopo la sua guarigione visse nella prosperità, praticò l’elemosina e continuò sempre a benedire Dio e a celebrare la sua grandezza.
2 Visse fino a centodue anni compiti, e fu sepolto con onore in Ninive.
3 Quando stava per morire, chiamò il figlio Tobia e gli diede queste istruzioni:3 A cinquantasei anni perse la vista, a sessanta la ricuperò;
4 «Figlio, porta via i tuoi figli e rifùgiati in Media, perché io credo alla parola di Dio che Naum ha pronunciato su Ninive. Tutto dovrà accadere, tutto si realizzerà sull’Assiria e su Ninive, come hanno predetto i profeti d’Israele, inviati da Dio; non una delle loro parole andrà a vuoto. Ogni cosa si realizzerà a suo tempo. Vi sarà maggior sicurezza in Media che in Assiria o in Babilonia. Perché io so e credo che quanto Dio ha detto si compirà e avverrà, e non andrà a vuoto alcuna delle sue parole. I nostri fratelli che abitano il paese d’Israele saranno tutti dispersi e deportati lontano dalla loro amata terra e tutto il paese d’Israele sarà ridotto a un deserto. Anche Samaria e Gerusalemme diventeranno un deserto e il tempio di Dio sarà nell’afflizione e resterà bruciato fino a un certo tempo.4 il resto della vita lo passò nella gioia, e sempre più avanzando nel timor di Dio, se ne andò in pace.
5 Poi di nuovo Dio avrà pietà di loro e li ricondurrà nella terra d’Israele. Essi ricostruiranno il tempio, ma non uguale al primo, fino al momento in cui si compirà il tempo stabilito. Dopo, torneranno tutti dall’esilio e ricostruiranno Gerusalemme nella sua magnificenza, e il tempio di Dio sarà ricostruito, come hanno preannunciato i profeti d’Israele.5 Giunta l'ora della sua morte, chiamò a sè il figlio Tobia e sette giovinetti, figli di lui e suoi nipoti, e disse loro:
6 Tutte le nazioni che si trovano su tutta la terra si convertiranno e temeranno Dio nella verità. Tutti abbandoneranno i loro idoli, che li hanno fatti errare nella menzogna, e benediranno il Dio dei secoli nella giustizia.6 « E' vicina la rovina di Ninive, perchè la parola del Signore non cade per terra; i nostri fratelli, dispersi fuor della terra d'Israele, vi faranno ritorno;
7 Tutti gli Israeliti che saranno scampati in quei giorni e si ricorderanno di Dio con sincerità, si raduneranno e verranno a Gerusalemme, e per sempre abiteranno tranquilli la terra di Abramo, che sarà data loro in possesso. Coloro che amano Dio nella verità gioiranno; coloro invece che commettono il peccato e l’ingiustizia spariranno da tutta la terra.
7 tutto il paese deserto sarà ripopolato, la casa di Dio, che vi fu data alle fiamme, sarà di nuovo riedificata, e tutti quelli che temono Dio vi ritorneranno;
8 Ora, figli, vi raccomando: servite Dio nella verità e fate ciò che a lui piace. Anche ai vostri figli insegnate a fare la giustizia e l’elemosina, a ricordarsi di Dio, a benedire il suo nome in ogni tempo, nella verità e con tutte le forze.8 e le genti abbandoneranno i loro idoli e verranno a Gerusalemme ad abitarvi,
9 Tu dunque, figlio, parti da Ninive, non restare più qui. Dopo aver sepolto tua madre vicino a me, quel giorno stesso non devi più restare entro i confini di Ninive. Vedo infatti trionfare in essa molta ingiustizia e grande perfidia, e nessuno se ne vergogna.9 e tutti i re della terra vi staran pieni di gioia ad adorare il re d'Israele.
10 Vedi, figlio, quanto ha fatto Nadab al padre adottivo Achikàr. Non è stato egli costretto a scendere ancora vivo sotto terra? Ma Dio ha rigettato l’infamia in faccia al colpevole: Achikàr ritornò alla luce, mentre Nadab entrò nelle tenebre eterne, perché aveva cercato di uccidere Achikàr. Per aver praticato l’elemosina, Achikàr sfuggì al laccio mortale che gli aveva teso Nadab; Nadab invece cadde in quel laccio, che lo fece perire.10 Or dunque ascoltate, o figli miei, il vostro padre: servite il Signore nella verità, studiatevi di fare ciò che gli è gradito;
11 Così, figli miei, vedete dove conduce l’elemosina e dove conduce l’iniquità: essa conduce alla morte. Ma ecco, mi manca il respiro!». Essi lo distesero sul letto; morì e fu sepolto con onore.
11 raccomandate ai vostri figli di praticar la giustizia, di fare elemosine, di ricordarsi di Dio, di benedirlo in ogni tempo nella verità, e con tutta la loro forza.
12 Quando morì la madre, Tobia la seppellì vicino al padre, poi partì per la Media con la moglie e i figli. Abitò a Ecbàtana, presso Raguele suo suocero.12 Ed ora, date retta a me, figli miei, non restate qui, ma appena avrete seppellita accanto a me, nello stesso sepolcro, la vostra madre, in quello stesso giorno, mettetevi in viaggio per uscire da questa città,
13 Curò con onore i suoceri nella loro vecchiaia e li seppellì a Ecbàtana in Media. Tobia ereditò il patrimonio di Raguele e quello del padre Tobi.13 perchè vedo bene che la sua iniquità la porterà alla rovina ».
14 Morì all’età di centodiciassette anni onorato da tutti.14 Dopo la morte di sua madre, Tobia partì da Ninive colla sua moglie, i figli e i figli dei figli, e tornò dai suoceri,
15 Prima di morire sentì parlare della rovina di Ninive e vide i prigionieri che venivano deportati in Media per opera di Achikàr, re della Media. Allora benedisse Dio per quanto aveva fatto nei confronti degli abitanti di Ninive e dell’Assiria. Prima di morire poté dunque gioire della sorte di Ninive e benedisse il Signore Dio nei secoli dei secoli.15 che trovò sani e salvi, in prospera vecchiaia. Egli n'ebbe cura, chiuse i loro occhi, raccolse tutta l'eredità della casa di Raguele, e vide i figli dei suoi figli sin alla quinta generazione.
16 Morì compiuti novantanove anni, nel timore del Signore, pieni di gioia, e lo seppellirono.
17 Tutta la sua parentela e tutti i suoi discendenti perseverarono nella santa vita e nella buona condotta, in modo da essere accetti tanto a Dio quanto agli uomini e a tutti gli abitanti del paese.