Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Neemia 11


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1I capi del popolo si stabilirono a Gerusalemme; il resto del popolo tirò a sorte per far venire uno su dieci ad abitare a Gerusalemme, la città santa, e nove nelle altre città.2Il popolo benedisse quanti si erano offerti spontaneamente per abitare a Gerusalemme.3Questi sono i capi della provincia che si stabilirono a Gerusalemme, mentre nelle città di Giuda si stabilirono nelle rispettive città, ognuno nella sua proprietà, Israeliti, sacerdoti, leviti, oblati e i figli degli schiavi di Salomone.
4A Gerusalemme si stabilirono figli di Giuda e figli di Beniamino.
Dei figli di Giuda: Ataià, figlio di Ozia, figlio di Zaccaria, figlio di Amaria, figlio di Sefatia, figlio di Maalalèl, dei figli di Peres;
5Maasia, figlio di Baruc, figlio di Col-Cozè, figlio di Cazaià, figlio di Adaià, figlio di Ioiarìb, figlio di Zaccaria, figlio del Silonita.6Totale dei figli di Peres che si stabilirono a Gerusalemme: quattrocentosessantotto, uomini valorosi.
7Questi sono i figli di Beniamino: Sallu, figlio di Mesullàm, figlio di Ioed, figlio di Pedaià, figlio di Kolaià, figlio di Maasia, figlio di Itièl, figlio di Isaia8e, dopo di lui, Gabbài, Sallài: novecentoventotto.9Gioele, figlio di Zicrì, era prefetto su di loro e Giuda, figlio di Assenuà, era il secondo sulla città.
10Dei sacerdoti: Iedaià, figlio di Ioiarìb, Iachin,11Seraià, figlio di Chelkia, figlio di Mesullàm, figlio di Sadoc, figlio di Meraiòt, figlio di Achitùb, preposto del tempio di Dio,12e i loro fratelli addetti al lavoro del tempio, in numero di ottocentoventidue; Adaià, figlio di Ierocàm, figlio di Pelalia, figlio di Amsì, figlio di Zaccaria, figlio di Pascur, figlio di Malchia,13e i suoi fratelli, preposti di casato, in numero di duecentoquarantadue; Amassài, figlio di Azarèl, figlio di Aczài, figlio di Mesillemòt, figlio di Immer,14e i loro fratelli, uomini valorosi, in numero di centoventotto; Zabdièl, figlio di Ghedolìm, era prefetto su di loro.
15Dei leviti: Semaià, figlio di Cassub, figlio di Azrikàm, figlio di Casabia, figlio di Bunnì;16Sabbetài e Iozabàd al servizio esterno del tempio, fra i capi dei leviti;17Mattania, figlio di Mica, figlio di Zabdì, figlio di Asaf, il capo che iniziava intonando la preghiera, e Bakbukia, secondo tra i suoi fratelli; Abda, figlio di Sammùa, figlio di Galal, figlio di Iedutùn.18Totale dei leviti nella città santa: duecentoottantaquattro.
19Portieri: Akkub, Talmon e i loro fratelli, custodi delle porte: centosettantadue.
20Il resto d’Israele, dei sacerdoti e dei leviti si stabilì in tutte le città di Giuda, ognuno nella sua eredità.
21Gli oblati si stabilirono sull’Ofel, con Sica e Ghispa alla testa degli oblati.22Il prefetto dei leviti a Gerusalemme era Uzzì, figlio di Banì, figlio di Casabia, figlio di Mattania, figlio di Mica, dei figli di Asaf, i cantori per il servizio del tempio di Dio;23vi era infatti una disposizione del re a loro riguardo e un ordine per i cantori, prescrizione per ogni giorno.
24Petachia, figlio di Mesezabèl, dei figli di Zerach, figlio di Giuda, suppliva il re per tutti gli affari del popolo.
25Nei villaggi delle campagne, alcuni figli di Giuda si stabilirono a Kiriat-Arbà e nelle sue dipendenze, a Dibon e nelle sue dipendenze, a Iekabseèl e nei suoi villaggi,26a Iesua, a Moladà, a Bet-Pelet,27a Casar-Sual, a Bersabea e nelle sue dipendenze,28a Siklag, a Meconà e nelle sue dipendenze,29a En-Rimmon, a Sorea, a Iarmut,30a Zanòach, ad Adullàm e nei loro villaggi, a Lachis e nelle sue campagne, ad Azekà e nelle sue dipendenze. Si insediarono da Bersabea fino alla valle di Innòm.
31I figli di Beniamino si stabilirono a Gheba, Micmas, Aià, Betel e sue dipendenze,32ad Anatòt, Nob, Anania,33Asor, Rama, Ghittàim,34Adid, Seboìm, Neballat,35Lod e Ono, nella valle degli Artigiani.
36Dei leviti parte si stabilì con Giuda, parte con Beniamino.

Note:

Ne 11:Il c 11 presenta due strati letterari: i vv 1-2.20.25a.36 sono una composizione del cronista sulla base di Ne 7,1-5(a) (memoria di Neemia); un redattore ha inserito le liste dei vv 4-19 e 25b-35, da lui rinvenute in documenti d'archivio. Le ha introdotte con un titolo (v 3) e ha aggiunto (egli o un altro) le note dei vv 21-24.

Ne 11,1:la città santa: Gerusalemme è così designata a partire da Is 48,2; Is 52,1 (cf. Ne 11,18; Dn 9,24; Tb 13,9; Mt 4,5; Mt 27,53; Ap 11,2). Ma l'idea è più antica (cf. 2Sam 5,9+).

Ne 11,4:Tale lista, da cui dipende 1Cr 9,1-18 , sembra offrire lo stato della popolazione di Gerusalemme, una generazione o due dopo Neemia.

Ne 11,5:figlio della famiglia Selanita (cf. Nm 26,20): il TM ha: «figlio del silonita» (abitante di Silo).

Ne 11,8:dopo di lui: con il TM; BJ con ms gr. traduce: «e i suoi fratelli».

Ne 11,10:Ioiarìb, Iachin: con il TM; BJ congettura: «Ioiakìm, figlio di».

Ne 11,11:capo del tempio: titolo del sommo sacerdote (2Cr 31,13).

Ne 11,17:I cantori sono già equiparati ai leviti (cf. v 22), ma non ancora i portieri (v 19). Dei cantori, solo i figli di Asaf erano ritornati dall'esilio (Esd 2,41 = Ne 7,44). E' probabile che le altre due classi, Eman e Idutun, siano derivate dai cantori del primo tempio che non erano stati deportati (cf. 1Cr 16,37; 1Cr 16,41). salmodia: con ms gr. e volg.; il TM ha: «principio».

Ne 11,20:BJ sposta questo v dopo il v 24

Ne 11,21ss:La nota sugli «oblati» (v 21) è forse contemporanea alla lista precedente. La notizia su Uzzi (vv 22-23) è posteriore: egli è pronipote del Mattania menzionato nel v 17. Petachia (v 24) ha rivestito, in un'epoca non precisata, una carica analoga a quella di Neemia.

Ne 11,25:Tale lista, che testimonia la espansione giudaica fino nel Negheb, risale a un'epoca posteriore, a meno che non si debba riportarla all'epoca preesilica (sotto Giosia).

Ne 11,31:I figli: con il TM; BJ traduce con 2 mss (cf. v 25): «figli». - a Gheba: conget.; il TM ha: «da Gheba».

Ne 11,36:Dei leviti ecc.: con ms gr.; il TM alla lettera ha: «Dai leviti, gruppi di Giuda (si unirono) a Beniamino». In BJ si legge: «Dei gruppi di leviti si trovavano sia in Giuda che in Beniamino».