Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Ijob 31


font
EINHEITSUBERSETZUNG BIBELBIBBIA MARTINI
1 Einen Bund schloss ich mit meinen Augen,
nie eine Jungfrau lüstern anzusehen.
1 Feci patto cogli occhi miei di non pensar neppure a una vergine.
2 Was wäre sonst mein Teil von Gott dort oben,
mein Erbe vom Allmächtigen in der Höhe?
2 Perocché qual communicazione avrebbe con me di lassù Iddio, e come avrebbe possesso di me l'Onnipotente dall'alto?
3 Ist nicht Verderben dem Frevler bestimmt
und Missgeschick den Übeltätern?
3 Non è ella stabilita pe' malvagi la perdizione, e la diseredazione per quelli, che commettono l'iniquità?
4 Sieht er denn meine Wege nicht,
zählt er nicht alle meine Schritte?
4 Non istà egli attento a tutti i miei andamenti, e non conta egli tutti i miei passi?
5 Wenn ich in Falschheit einherging,
wenn zum Betrug mein Fuß eilte,
5 Se io amai la menzogna, e se i miei piedi corsero a tessere degli inganni.
6 dann wäge Gott mich auf gerechter Waage,
so wird er meine Unschuld anerkennen.
6 Mi pesi Dio sulla sua giusta bilancia, e conosca la mia schiettezza.
7 Wenn mein Schritt vom Wege wich,
mein Herz meinen Augen folgte,
an meinen Händen Makel klebte,
7 Se torsero dalla retta via i miei passi, e se dietro a' miei occhi se n'andò il mio cuore, e macchia si attaccò alle mie mani,
8 dann esse ein anderer, was ich säe,
entwurzelt werde, was mir sprosst.
8 Semini io, e un altro si mangi il frutto, e sia sradicata la mia progenie.
9 Wenn sich mein Herz von einer Frau betören ließ
und ich an der Tür meines Nachbarn lauerte,
9 Se fu sedotto il mio cuore per amore di donna, e se insidiai alla porta del mio amico,
10 dann mahle meine Frau einem andern
und andere sollen sich beugen über sie.
10 Sia svituperata da un altro la mia consorte, e serva alla libidine altrui.
11 Denn das wäre eine Schandtat
und ein Verbrechen, von Richtern zu strafen.
11 Perocché questa è scelleraggine orrenda, e grandissima iniquità.
12 Denn das wäre Feuer, das zum Abgrund frisst
und meine ganze Habe entwurzelt.
12 Ella è fuoco che brugerà sino all'esterminio, e che tutti estirpa i rampolli.
13 Wenn ich das Recht meines Knechts missachtet
und das meiner Magd im Streit mit mir,
13 Se io sdegnai di venire a discussione col mio servo, e cuna mia serva, quando si querelavan di me;
14 was könnt ich tun, wenn Gott sich erhöbe,
was ihm entgegnen, wenn er mich prüfte?
14 Perocché come fare' io allorché il Signore si alzerà a far giudizio? e quando mi interrogherà, che potre'io rispondergli?
15 Hat nicht mein Schöpfer auch ihn im Mutterleib geschaffen,
hat nicht der Eine uns im Mutterschoß gebildet?
15 Non fece egli me chi fece anche lui; e forse quell'uno non ci formò nel sen della madre?
16 Wenn ich der Armen Wunsch versagte,
verschmachten ließ der Witwe Augen,
16 Se negai a' poveri quello che domandavano, e se delusi l'espettazione della vedova.
17 wenn ganz allein ich meinen Bissen aß,
das Waisenkind aber nicht davon aß -
17 Se il mio pane mangiai da me solo, e non ne feci parte al pupillo:
18 von Jugend an hat wie ein Vater er mich großgezogen,
vom Mutterschoß an mich geleitet -,
18 Perocché dall'infanzia meco crebbe la misericordia, e meco uscì dal sen, di mia madre.
19 wenn ich den Verlorenen sah ohne Kleid
und ohne Decke den Verarmten,
19 Se disprezzai colui, che periva, perché non avea da coprirsi, e il povero, ch'era ignudo.
20 wenn nicht seine Lenden mir dankten,
er nicht von der Schur meiner Lämmer sich wärmte,
20 Se neo mi han date benedizioni i suoi fianchi, e se egli non fu riscaldato dalla lana delle mie pecore:
21 wenn meine Hand der Waise drohte,
weil ich am Tor Helfer für mich sah,
21 Se la mano alzai contro il pupillo, anche quando mi vedea superiore alla porta;
22 dann falle die Schulter mir vom Nacken,
breche der Arm mir aus dem Gelenk.
22 Si stacchi il mio omero dalla sua giuntura, e il mio braccio si spezzi colle sue ossa.
23 Ja, Schrecken träfe mich, Gottes Verderben,
vor seiner Hoheit hielte ich nicht stand.
23 Perocché temei sempre Dio, come una piena di acque sospesa sopra di me, e la maestà di lui non poteva io sostenere.
24 Wenn ich auf Gold meine Hoffnung setzte,
zum Feingold sprach: Du meine Zuversicht!,
24 Se il poter mio credetti che consistesse nell'oro, e se all'oro fino io dissi: Confido in te.
25 wenn ich mich freute, dass groß mein Vermögen,
dass viel erreicht hat meine Hand,
25 Se mia consolazione riposi nelle mie molte ricchezze, e ne' molti acquisti fatti colle mie mani.
26 wenn ich die leuchtende Sonne sah, wie sie strahlte,
den Mond, wie er herrlich dahinzog,
26 Se al sole alzai gli occhi quando vibrava splendori, e alla luna quand'era più chiara:
27 wenn heimlich sich mein Herz betören ließ
und meine Hand dem Mund zum Kuss sich bot,
27 E si rallegrò segretamente il cuor mio, e la mia mano portai alla bocca per baciarla:
28 auch das wäre ein Verbrechen, vom Richter zu strafen,
denn Gott da droben hätte ich verleugnet.
28 Lo che è delitto grandissimo, ed è un rinnegare l'altissimo Iddio.
29 Wenn ich am Unglück meines Feinds mich freute
und triumphierte, dass Unheil ihn traf -
29 Se mi rallegrai della rovina di chi mi odiava, e festeggiai pel male, in cui era caduto.
30 habe ich doch meinem Mund zu sündigen verboten,
sein Leben mit Fluch zu verwünschen.
30 Perocché non permisi che la mia lingua peccasse col mandare imprecazioni contro la vita di lui.
31 Wenn meine Zeltgenossen nicht gestanden:
Wer wurde von seinem Fleisch nicht gesättigt?
31 Se la gente della mia casa non dicevano: Chi ci darà, a mangiare dello sue carni?
32 Kein Fremder musste draußen übernachten,
dem Wanderer tat meine Tür ich auf.
32 Non istette il pellegrino allo scoperto; la mia porta fu aperta al passaggero.
33 Wenn ich nach Menschenart meine Frevel verhehlte,
meine Schuld verbarg in meiner Brust,
33 Se, qual suole l'uomo; io ascosi il mio peccato, e celai nel mio seno l'iniquità:
34 weil ich die große Menge scheute
und die Verachtung der Sippen mich schreckte,
so schwiege ich still und ginge nicht zur Tür hinaus.
34 Se la gran turba m'intimidì, e se mi spaventò il disprezzo dei parenti, e se non piuttosto mi tacqui, e non uscii di mia casa.
35 Gäbe es doch einen, der mich hört.
Das ist mein Begehr, dass der Allmächtige mir Antwort gibt:
Hier ist das Schriftstück, das mein Gegner geschrieben.
35 Chi mi darà uno che mi ascolti, e che i miei desiderj esaudisca l'Onnipotente, e colui che giudica scriva egli il libello;
36 Auf meine Schulter wollte ich es heben,
als Kranz es um den Kopf mir winden.
36 Affinchè sull'omero mio io lo porti, e me l'avvolga alla testa qual diadema?
37 Ich täte die Zahl meiner Schritte ihm kund,
ich nahte mich ihm wie ein Fürst.
37 Lo reciterei a parte a parte, e lo presenterei a lui, come a mio principe.
38 Wenn über mich mein Acker schrie,
seine Furchen miteinander weinten,
38 Se la mia terra grida contro di me, e se con lei piangono i solchi:
39 wenn seinen Ertrag ich verzehrte, ohne zu bezahlen,
das Verlangen seines Herrn ich unerfüllt ließ,
39 Se senza pagarne il prezzo ho io mangiati i suoi frutti, e afflissi l'anima di quelli, che la coltivano:
40 sollen Dornen wachsen statt Weizen,
statt Gerste stinkendes Kraut. Zu Ende sind die Worte Ijobs.
40 Nascano per me triboli in vece di grano, e spine in cambio di orzo.