Scrutatio

Martedi, 19 marzo 2024 - San Giuseppe ( Letture di oggi)

Isaia 16


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Emittite agnum dominatori terrae
de Petra deserti ad montem filiae Sion.
1 Mandate l'agnello al signore del paese,
dalla rupe verso il deserto
al monte della figlia di Sion.
2 Et erit: sicut avis fugiens,
et pulli de nido avolantes,
sic erunt filiae Moab
ad vada Arnon.
2 Come un uccello fuggitivo,
come una nidiata dispersa
saranno le figlie di Moab
ai guadi dell'Arnon.
3 Affer consilium, fac iudicium;
pone quasi noctem umbram tuam in meridie,
absconde fugientes et vagos ne prodas.
3 Dacci un consiglio,
prendi una decisione!
Rendi come la notte la tua ombra
in pieno mezzogiorno;
nascondi i dispersi,
non tradire i fuggiaschi.
4 Habitent apud te profugi Moab;
esto latibulum eorum a facie vastatoris;
finitus est enim exactor,
consummata est devastatio,
defecit calcator a terra.
4 Siano tuoi ospiti
i dispersi di Moab;
sii loro rifugio di fronte al devastatore.
Quando sarà estinto il tiranno
e finita la devastazione,
scomparso il distruttore della regione,
5 Et firmabitur in misericordia solium;
et sedebit super illud in veritate,
in tabernaculo David, iudicans et quaerens iudicium
et velociter reddens, quod iustum est.
5 allora sarà stabilito un trono sulla mansuetudine,
vi siederà con tutta fedeltà, nella tenda di Davide,
un giudice sollecito del diritto
e pronto alla giustizia.
6 Audivimus superbiam Moab
C superbus est valde C
superbiam eius et arrogantiam eius et indignationem eius
et iactantiam eius non rectam.
6 Abbiamo udito l'orgoglio di Moab,
l'orgogliosissimo,
la sua alterigia, la sua superbia, la sua tracotanza,
la vanità delle sue chiacchiere.

7 Idcirco ululabit Moab super Moab,
omnes ululabunt;
super placentas Cirhareseth
lamentantur percussi.
7 Per questo i Moabiti innalzano un lamento per Moab,
si lamentano tutti;
per le focacce di uva di Kir-Carèset
gemono tutti costernati.
8 Quoniam suburbana Hesebon deserta sunt et vinea Sabama;
dominos gentium perdiderunt uvae eius;
usque ad Iazer pervenerunt,
erraverunt in deserto:
propagines eius diffusae sunt,
transierunt mare.
8 Sono squallidi i campi di Chesbòn,
languiscono le viti di Sibmà.
Signori di popoline hanno spezzato i tralci
che raggiungevano Iazèr,
penetravano fin nel deserto;
i loro rami si estendevano liberamente,
giungevano al mare.
9 Super hoc plorabo in fletu Iazer vineam Sabama;
inebriabo te lacrima mea, Hesebon et Eleale,
quoniam super vindemiam tuam et super messem tuam
clamor cecidit.
9 Per questo io piangerò con il pianto di Iazèr
sui vigneti di Sibmà.
Ti inonderò con le mie lacrime,
Chesbòn, Elealè,
perché sui tuoi frutti e sulla tua vendemmia
è piombato il grido dei vignaioli.
10 Et ablata est laetitia et exsultatio de hortis,
et in vineis non exsultant neque iubilant.
Vinum in torculari non calcabit, qui calcare consueverat;
clamor cessavit.
10 Sono scomparse gioia e allegria dai frutteti;
nelle vigne non si levano più lieti clamori,
né si grida più allegramente.
Il vino nei tini nessuno lo ammosta,
l'evviva di gioia è cessato.
11 Ideo venter meus super Moab quasi cithara fremit,
et viscera mea super Cirhareseth.
11 Perciò le mie viscere fremono
per Moab come una cetra,
il mio intimo freme per Kir-Carèset.
12 Et erit: cum apparuerit
et laboraverit Moab super excelsis,
ingredietur ad sancta sua, ut obsecret,
et non valebit.
12 Moab si mostrerà e si stancherà sulle alture,
verrà nel suo santuario per pregare,
ma senza successo.

13 Et hoc verbum, quod locutus est Dominus ad Moab ex tunc;13 Questo è il messaggio che pronunziò un tempo il Signore su Moab.
14 nunc autemloquitur Dominus dicens: “ In tribus annis, quasi anni mercennarii, aufereturgloria Moab cum omni populo multo, et residuum parvum et modicum nequaquamingens erit ”.
14 Ma ora il Signore dice: "In tre anni, come gli anni di un salariato, sarà deprezzata la gloria di Moab con tutta la sua numerosa popolazione. Ne rimarrà solo un resto, piccolo e impotente".