Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 8


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Nihil ergo nunc damnationis est his, qui sunt in Christo Iesu;1 Ora, dunque, non c’è nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù.
2 lex enimSpiritus vitae in Christo Iesu liberavit te a lege peccati et mortis.2 Perché la legge dello Spirito, che dà vita in Cristo Gesù, ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte.
3 Nam,quod impossibile erat legi, in quo infirmabatur per carnem, Deus Filium suummittens in similitudine carnis peccati et pro peccato, damnavit peccatum incarne,3 Infatti ciò che era impossibile alla Legge, resa impotente a causa della carne, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne,
4 ut iustitia legis impleretur in nobis, qui non secundum carnemambulamus sed secundum Spiritum.
4 perché la giustizia della Legge fosse compiuta in noi, che camminiamo non secondo la carne ma secondo lo Spirito.
5 Qui enim secundum carnem sunt, quae carnis sunt, sapiunt; qui vero secundumSpiritum, quae sunt Spiritus.5 Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è spirituale.
6 Nam sapientia carnis mors, sapientia autemSpiritus vita et pax;6 Ora, la carne tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla pace.
7 quoniam sapientia carnis inimicitia est in Deum, legienim Dei non subicitur nec enim potest.7 Ciò a cui tende la carne è contrario a Dio, perché non si sottomette alla legge di Dio, e neanche lo potrebbe.
8 Qui autem in carne sunt, Deo placerenon possunt.
8 Quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio.
9 Vos autem in carne non estis sed in Spiritu, si tamen Spiritus Dei habitat invobis. Si quis autem Spiritum Christi non habet, hic non est eius.9 Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
10 Si autemChristus in vobis est, corpus quidem mortuum est propter peccatum, Spiritus verovita propter iustitiam.10 Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia.
11 Quod si Spiritus eius, qui suscitavit Iesum amortuis, habitat in vobis, qui suscitavit Christum a mortuis vivificabit etmortalia corpora vestra per inhabitantem Spiritum suum in vobis.
11 E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
12 Ergo, fratres, debitores sumus non carni, ut secundum carnem vivamus.12 Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali,
13 Sienim secundum carnem vixeritis, moriemini; si autem Spiritu opera corporismortificatis, vivetis.13 perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.
14 Quicumque enim Spiritu Dei aguntur, hi filii Dei sunt.14 Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio.
15 Non enim accepistis spiritum servitutis iterum in timorem, sed accepistisSpiritum adoptionis filiorum, in quo clamamus: “ Abba, Pater! ”.15 E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
16 IpseSpiritus testimonium reddit una cum spiritu nostro, quod sumus filii Dei.16 Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio.
17 Siautem filii, et heredes: heredes quidem Dei, coheredes autem Christi, si tamencompatimur, ut et conglorificemur.17 E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
18 Existimo enim quod non sunt condignaepassiones huius temporis ad futuram gloriam, quae revelanda est in nobis.
18 Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi.
19 Nam exspectatio creaturae revelationem filiorum Dei exspectat;19 L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.
20 vanitatienim creatura subiecta est, non volens sed propter eum, qui subiecit, in spem,20 La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza
21 quia et ipsa creatura liberabitur a servitute corruptionis in libertatemgloriae filiorum Dei.21 che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
22 Scimus enim quod omnis creatura congemiscit etcomparturit usque adhuc;22 Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi.
23 non solum autem, sed et nos ipsi primitias Spiritushabentes, et ipsi intra nos gemimus adoptionem filiorum exspectantes,redemptionem corporis nostri.23 Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
24 Spe enim salvi facti sumus; spes autem, quaevidetur, non est spes; nam, quod videt, quis sperat?24 Nella speranza infatti siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo?
25 Si autem, quod nonvidemus, speramus, per patientiam exspectamus.
25 Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
26 Similiter autem et Spiritus adiuvat infirmitatem nostram; nam quid oremus,sicut oportet, nescimus, sed ipse Spiritus interpellat gemitibusinenarrabilibus;26 Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili;
27 qui autem scrutatur corda, scit quid desideret Spiritus,quia secundum Deum postulat pro sanctis.
27 e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.
28 Scimus autem quoniam diligentibus Deum omnia cooperantur in bonum, his, quisecundum propositum vocati sunt.28 Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno.
29 Nam, quos praescivit, et praedestinavitconformes fieri imaginis Filii eius, ut sit ipse primogenitus in multisfratribus;29 Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli;
30 quos autem praedestinavit, hos et vocavit; et quos vocavit, hos etiustificavit; quos autem iustificavit, illos et glorificavit.
30 quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati.
31 Quid ergo dicemus ad haec? Si Deus pro nobis, quis contra nos?31 Che diremo dunque di queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?
32 Qui Filiosuo non pepercit, sed pro nobis omnibus tradidit illum, quomodo non etiam cumillo omnia nobis donabit?32 Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui?
33 Quis accusabit adversus electos Dei? Deus, quiiustificat?33 Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che giustifica!
34 Quis est qui condemnet? Christus Iesus, qui mortuus est, immo quisuscitatus est, qui et est ad dexteram Dei, qui etiam interpellat pro nobis?
34 Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi!
35 Quis nos separabit a caritate Christi? Tribulatio an angustia an persecutioan fames an nuditas an periculum an gladius?35 Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?
36 Sicut scriptum est:
“ Propter te mortificamur tota die,
aestimati sumus ut oves occisionis ”.
36 Come sta scritto:
Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno,
siamo considerati come pecore da macello.
37 Sed in his omnibus supervincimus per eum, qui dilexit nos.
37 Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati.
38 Certus sum enim quia neque mors neque vita neque angeli neque principatusneque instantia neque futura neque virtutes38 Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze,
39 neque altitudo neque profundumneque alia quaelibet creatura poterit nos separare a caritate Dei, quae est inChristo Iesu Domino nostro.
39 né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.