Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 4


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NOVA VULGATADIODATI
1 Et iterum coepit docere ad ma re. Et congregatur ad eum tur ba plurima,ita ut in navem ascendens sederet in mari, et omnis turba circa mare superterram erant.1 POI prese di nuovo ad insegnare, presso al mare; ed una gran moltitudine si raunò presso a lui, talchè egli, montato nella navicella, sedeva in essa sul mare; e tutta la moltitudine era in terra, presso del mare.
2 Et docebat eos in parabolis multa et dicebat illis in doctrinasua:2 Ed egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro nella sua dottrina:
3 “ Audite. Ecce exiit seminans ad seminandum.3 Udite: Ecco, un seminatore uscì a seminare.
4 Et factum est, dumseminat, aliud cecidit circa viam, et venerunt volucres et comederunt illud.4 Ed avvenne che mentre egli seminava, una parte cadde lungo la via, e gli uccelli del cielo vennero, e la mangiarono.
5 Aliud cecidit super petrosa, ubi non habebat terram multam, et statim exortumest, quoniam non habebat altitudinem terrae;5 Ed un’altra cadde in luoghi pietrosi, ove non avea molta terra; e subito nacque, perciocchè non avea terreno profondo;
6 et quando exortus est sol,exaestuavit et, eo quod non haberet radicem, exaruit.6 ma quando il sole fu levato, fu riarsa; e, perciocchè non avea radice, si seccò.
7 Et aliud cecidit inspinas, et ascenderunt spinae et suffocaverunt illud, et fructum non dedit.7 Ed un’altra cadde fra le spine, e le spine crebbero, e l’affogarono, e non fece frutto.
8 Etalia ceciderunt in terram bonam et dabant fructum: ascendebant et crescebant etafferebant unum triginta et unum sexaginta et unum centum ”.8 Ed un’altra cadde in buona terra, e portò frutto, il quale montò, e crebbe; e portò l’uno trenta, l’altro sessanta e l’altro cento.
9 Et dicebat: “Qui habet aures audiendi, audiat ”.
9 Poi egli disse: Chi ha orecchie da udire, oda.
10 Et cum esset singularis, interrogaverunt eum hi, qui circa eum erant cumDuodecim, parabolas.10 Ora, quando egli fu in disparte coloro che lo seguitavano, co’ dodici, lo domandarono della parabola.
11 Et dicebat eis: “ Vobis datum est mysterium regni Dei;illis autem, qui foris sunt, in parabolis omnia fiunt,
11 Ed egli disse loro: A voi è dato di conoscere il misterio del regno di Dio; ma a coloro che son di fuori tutte queste cose si propongono per parabole.
12 ut videntes videant et non videant,
et audientes audiant et non intellegant,
ne quando convertantur,
et dimittatur eis ”.
12 Acciocchè riguardino bene, ma non veggano; e odano bene, ma non intendano; che talora non si convertano, ed i peccati non sien loro rimessi.
13 Et ait illis: “ Nescitis parabolam hanc, et quomodo omnes parabolascognoscetis?13 Poi disse loro: Non intendete voi questa parabola? e come intenderete tutte le altre parabole?
14 Qui seminat, verbum seminat.14 Il seminatore è colui che semina la parola.
15 Hi autem sunt, qui circa viam,ubi seminatur verbum: et cum audierint, confestim venit Satanas et aufertverbum, quod seminatum est in eos.15 Or questi son coloro che ricevono la semenza lungo la strada, cioè, coloro ne’ quali la parola è seminata, e dopo che l’hanno udita, subito viene Satana, e toglie via la parola seminata ne’ loro cuori.
16 Et hi sunt, qui super petrosa seminantur:qui cum audierint verbum, statim cum gaudio accipiunt illud16 E simigliantemente questi son coloro che ricevono la semenza in luoghi pietrosi, cioè, coloro i quali, quando hanno udita la parola, prestamente la ricevono con allegrezza.
17 et non habentradicem in se, sed temporales sunt; deinde orta tribulatione vel persecutionepropter verbum, confestim scandalizantur.17 Ma non hanno in sè radice, anzi son di corta durata; e poi, avvenendo tribolazione, o persecuzione per la parola, subito sono scandalezzati.
18 Et alii sunt, qui in spinisseminantur: hi sunt, qui verbum audierunt,18 E questi son coloro che ricevono la semenza fra le spine, cioè, coloro che odono la parola.
19 et aerumnae saeculi et deceptiodivitiarum et circa reliqua concupiscentiae introeuntes suffocant verbum, etsine fructu efficitur.19 Ma le sollecitudini di questo secolo, e l’inganno delle ricchezze, e le cupidità delle altre cose, entrate, affogano la parola, onde diviene infruttuosa.
20 Et hi sunt, qui super terram bonam seminati sunt: quiaudiunt verbum et suscipiunt et fructificant unum triginta et unum sexaginta etunum centum ”.
20 Ma questi son coloro che hanno ricevuta la semenza in buona terra, cioè, coloro i quali odono la parola, e la ricevono, e portano frutto, l’un trenta, e l’altro sessanta, e l’altro cento
21 Et dicebat illis: “ Numquid venit lucerna, ut sub modio ponatur aut sublecto? Nonne ut super candelabrum ponatur?21 DISSE loro ancora: È la lampana recata, acciocchè si ponga sotto il moggio, o sotto il letto? non è ella recata, acciocchè sia posta sopra il candelliere?
22 Non enim est aliquid absconditum,nisi ut manifestetur, nec factum est occultum, nisi ut in palam veniat.22 Poichè nulla è occulto, che non debba esser manifestato; ed anche nulla è restato occulto per lo passato: ma è convenuto che fosse palesato.
23 Siquis habet aures audiendi, audiat ”.
23 Se alcuno ha orecchie da udire, oda.
24 Et dicebat illis: “ Videte quid audiatis. In qua mensura mensi fueritis,remetietur vobis et adicietur vobis.24 Disse loro ancora: Ponete mente a ciò che voi udite. Della misura che misurate, vi sarà misurato; ed a voi che udite sarà sopraggiunto.
25 Qui enim habet, dabitur illi; et, quinon habet, etiam quod habet, auferetur ab illo ”.
25 Perciocchè a chiunque ha, sarà dato; ma chi non ha, eziandio quel ch’egli ha gli sarà tolto.
26 Et dicebat: “ Sic est regnum Dei, quemadmodum si homo iaciat sementem interram26 OLTRE a ciò disse: Il regno di Dio è come se un uomo avesse gettata la semenza in terra;
27 et dormiat et exsurgat nocte ac die, et semen germinet et increscat,dum nescit ille.27 e dormisse, e si levasse di giorno, e di notte; ed intanto la semenza germogliasse, e crescesse nella maniera ch’egli non sa.
28 Ultro terra fructificat primum herbam, deinde spicam, deindeplenum frumentum in spica.28 Poichè la terra da sè stessa produce prima erba, poi spiga, poi grano compiuto nella spiga.
29 Et cum se produxerit fructus, statim mittitfalcem, quoniam adest messis ”.
29 E quando il frutto è maturo, subito vi si mette la falce, perciocchè la mietitura è venuta.
30 Et dicebat: “ Quomodo assimilabimus regnum Dei aut in qua parabola ponemusillud?30 DICEVA ancora: A che assomiglieremo il regno di Dio? o con qual similitudine lo rappresenteremo?
31 Sicut granum sinapis, quod cum seminatum fuerit in terra, minus estomnibus seminibus, quae sunt in terra;31 Egli è simile ad un granel di senape, il quale, quando è seminato in terra, è il più piccolo di tutti i semi che son sopra la terra;
32 et cum seminatum fuerit, ascendit etfit maius omnibus holeribus et facit ramos magnos, ita ut possint sub umbra eiusaves caeli habitare ”.
32 ma, dopo che è stato seminato, cresce, e si fa la maggiore di tutte l’erbe, e fa rami grandi, talchè gli uccelli del cielo possono ripararsi sotto l’ombra sua.
33 Et talibus multis parabolis loquebatur eis verbum, prout poterant audire;33 E per molte tali parabole proponeva loro la parola, secondo che potevano udire.
34 sine parabola autem non loquebatur eis. Seorsum autem discipulis suis disserebatomnia.
34 E non parlava loro senza similitudine; ma, in disparte, egli dichiarava ogni cosa a’ suoi discepoli
35 Et ait illis illa die, cum sero esset factum: “ Transeamus contra ”.35 OR in quello stesso giorno, fattosi sera, disse loro: Passiamo all’altra riva.
36 Et dimittentes turbam, assumunt eum, ut erat in navi; et aliae naves erant cumillo.36 E i discepoli, licenziata la moltitudine, lo raccolsero, così come egli era, nella navicella. Or vi erano delle altre navicelle con lui.
37 Et exoritur procella magna venti, et fluctus se mittebant in navem, itaut iam impleretur navis.37 Ed un gran turbo di vento si levò, e cacciava le onde dentro alla navicella, talchè quella già si empieva.
38 Et erat ipse in puppi supra cervical dormiens; etexcitant eum et dicunt ei: “ Magister, non ad te pertinet quia perimus? ”.38 Or egli era a poppa, dormendo sopra un guanciale. Ed essi lo destarono, e gli dissero: Maestro, non ti curi tu che noi periamo?
39 Et exsurgens comminatus est vento et dixit mari: “ Tace, obmutesce! ”. Etcessavit ventus, et facta est tranquillitas magna.39 Ed egli, destatosi, sgridò il vento, e disse al mare: Taci, e sta’ cheto. E il vento si acquetò, e si fece gran bonaccia.
40 Et ait illis: “ Quidtimidi estis? Necdum habetis fidem? ”.40 Poi disse loro: Perchè siete voi così timidi? come non avete voi fede?
41 Et timuerunt magno timore etdicebant ad alterutrum: “ Quis putas est iste, quia et ventus et mareoboediunt ei? ”.
41 Ed essi temettero di gran timore, e dicevano gli uni agli altri: Chi è pur costui, cui il vento ed il mare ubbidiscono?