Scrutatio

Giovedi, 22 maggio 2025 - Santa Rita da Cascia ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 2


font
NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Et iterum intravit Capharnaum post dies, et auditum est quod in domoesset.1 E dopo alcuni giorni un' altra volta entrò in Cafarnao.
2 Et convenerunt multi, ita ut non amplius caperentur neque ad ianuam, etloquebatur eis verbum.2 E fu udito come egli era in casa, e molti raunoronsi a lui, per modo che il luogo non poteva capire, etiam insino alla porta; e a loro predicava.
3 Et veniunt ferentes ad eum paralyticum, qui a quattuorportabatur.3 Al quale vennero quattro uomini, portanti uno paralitico.
4 Et cum non possent offerre eum illi prae turba, nudaverunt tectum,ubi erat, et perfodientes summittunt grabatum, in quo paralyticus iacebat.4 E quelli non potendo appresentarlo davanti a lui per la molta turba, scoprittero il tetto della casa nella quale egli era; e avendola discoperta, calorono giuso il letto nel quale il paralitico giaceva.
5 Cumvidisset autem Iesus fidem illorum, ait paralytico: “ Fili, dimittunturpeccata tua ”.
5 E vedendo Iesù la loro fede, disse al paralitico: figliuolo, ti sono perdonati li tuoi peccati.
6 Erant autem illic quidam de scribis sedentes et cogitantes in cordibus suis:6 Ed erano alcuni Scribi, sedendo ivi, li quali pensavano ne' suoi cuori:
7 “ Quid hic sic loquitur? Blasphemat! Quis potest dimittere peccata nisi solusDeus? ”.7 Costui come parla a tale modo? egli blasfema. Chi può perdonare le peccata, salvo solo Dio?
8 Quo statim cognito Iesus spiritu suo quia sic cogitarent intra se,dicit illis: “ Quid ista cogitatis in cordibus vestris?8 La quale cosa incontanente conosciuta Iesù per il suo spirito, come a tal modo pensavano dentro da sè, dice Jesù a quelli: il perchè pensate voi queste cose nelli vostri cuori?
9 Quid est facilius,dicere paralytico: “Dimittuntur peccata tua”, an dicere: “Surge et tollegrabatum tuum et ambula”?9 Quale è più facile, dire al paralitico: a te sono perdonati li tuoi peccatî, ovvero dire: lèvati, togli il letto tuo, e vattene (nella casa tua)?
10 Ut autem sciatis quia potestatem habet Filiushominis interra dimittendi peccata — ait paralytico - :10 Ma acciò che voi sappiate che lo Figliuolo dell' uomo ha podestade in terra di perdonare le peccata, disse allo paralitico:
11 Tibi dico: Surge,tolle grabatum tuum et vade in domum tuam ”.11 Io ti dico: sta su, togli lo letto tuo, e vanne a casa tua.
12 Et surrexit et protinussublato grabato abiit coram omnibus, ita ut admirarentur omnes et glorificarentDeum dicentes: “ Numquam sic vidimus! ”.
12 E levossi il paralitico incontanente, e in presenza di tutti tolse il suo letto, e partissi quindi, per modo che tutti maraviglioronsi, e onorificorono Iddio, dicendo: come? giammai non abbiamo veduto simil cosa.
13 Et egressus est rursus ad mare; omnisque turba veniebat ad eum, et docebateos.13 E ancora uscitte fuori al mare; e tutta la turba veniva a lui, ed egli gli predicava.
14 Et cum praeteriret, vidit Levin Alphaei sedentem ad teloneum et aitilli: “ Sequere me ”. Et surgens secutus est eum.14 E passando quindi, vide Levi di Alfeo sedente nel banco da cambio, e dissegli: vieni dopo me. Ed egli levato andò dopo lui.
15 Et factum est, cumaccumberet in domo illius, et multi publicani et peccatores simul discumbebantcum Iesu et discipulis eius; erant enim multi et sequebantur eum.15 E fatto è, ch' essendo a mangiare nella casa di colui, insieme con Iesù sedevano a mangiare molti pubblicani e peccatori, ed etiam li suoi discepoli; eranvi etiam molti altri che il seguitavano.
16 Et scribaepharisaeorum, videntes quia manducaret cum peccatoribus et publicanis, dicebantdiscipulis eius: “ Quare cum publicanis et peccatoribus manducat? ”.16 Onde vedendo li Scribi e Farisei come egli mangiava con li pubblicani e peccatori, dissero alli suoi discepoli: il perchè il maestro vostro manduca e beve con li pubblicani e peccatori?
17 EtIesus hoc audito ait illis: “ Non necesse habent sani medicum, sed qui malehabent; non veni vocare iustos sed peccatores ”.
17 Udito questo, Iesù dissegli: li uomini sani non hanno bisogno del medico, ma sì beni li infermi; certo non sono venuto a chiamare li giusti, ma li peccatori.
18 Et erant discipuli Ioannis et pharisaei ieiunantes. Et veniunt et dicuntilli: “ Cur discipuli Ioannis et discipuli pharisaeorum ieiunant, tui autemdiscipuli non ieiunant? ”.18 Onde li discepoli di Ioanne e li Farisei erano ivi, li quali digiunavano; e vennero, e li dissero: il perchè li discepoli di Ioanne e li Farisei digiunano, ma li tuoi discepoli non digiunano?
19 Et ait illis Iesus: “ Numquid possunt convivaenuptiarum, quamdiu sponsus cum illis est, ieiunare? Quanto tempore habent secumsponsum, non possunt ieiunare;19 Alli quali disse Iesù: adunque possono li figliuoli delle nozze, mentre ch' egli è il sposo con quelli, digiunare? Mentre che hanno seco il sposo, non possono digiunare.
20 venient autem dies, cum auferetur ab eissponsus, et tunc ieiunabunt in illa die.20 Ma verranno gli giorni che gli sarà levato il sposo da loro; e allora in quelli giorni digiuneranno.
21 Nemo assumentum panni rudis assuitvestimento veteri; alioquin supplementum aufert aliquid ab eo, novum a veteri,et peior scissura fit.21 Niuno aggiugne, cucendo, il panno nuovo al vecchio vestimento; altrimenti egli levarà il supplimento nuovo dal vecchio, e farassi maggiore squarcione.
22 Et nemo mittit vinum novellum in utres veteres,alioquin dirumpet vinum utres et vinum perit et utres; sed vinum novum in utresnovos ”.
22 E nullo puone il vino nuovo nelli otri vecchi; altrimenti il vino rompe li otri, e spargerassi il vino, e periranno li otri; ma si deve ponere il vino nuovo negli otri nuovi.
23 Et factum est, cum ipse sabbatis ambularet per sata, discipuli eius coeperuntpraegredi vellentes spicas.23 E fatto è un'altra fiata: andando egli per le biade nel giorno del sabbato, e gli suoi discepoli cominciorono andare e cavare le spiche.
24 Pharisaei autem dicebant ei: “ Ecce, quidfaciunt sabbatis, quod non licet? ”.24 Onde vedendo gli Farisei, gli dicevano: ecco quel che fanno li tuoi discepoli nel giorno del sabbato! loro fanno cosa che a nullo è lecita a fare.
25 Et ait illis: “ Numquam legistisquid fecerit David, quando necessitatem habuit et esuriit ipse et qui cum eoerant?25 Alli quali disse Iesù: non avete mai letto quel che fece David, quando fu costretto per necesrità, essendo affamato co' suoi ch' erano con lui?
26 Quomodo introivit in domum Dei sub Abiathar principe sacerdotum etpanes propositionis manducavit, quos non licet manducare nisi sacerdotibus, etdedit etiam eis, qui cum eo erant? ”.26 Come egli entrò nella casa di Dio sotto Abiatar, principe de' sacerdoti, e manucò il pane della proposizione, il quale a nullo era lecito manducare, salvo alli sacerdoti, ed egli sì lo dette a quelli che erano con lui?
27 Et dicebat eis: “ Sabbatum propterhominem factum est, et non homo propter sabbatum;27 E ancora dicevali: egli è fatto il sabbato per lo uomo, e non lo uomo per il sabbato.
28 itaque dominus est Filiushominis etiam sabbati ”.
28 E però il Figliuolo dell' uomo è signore etiam del sabbato.