Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 2


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Et iterum intravit Capharnaum post dies, et auditum est quod in domoesset.1 Entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa
2 Et convenerunt multi, ita ut non amplius caperentur neque ad ianuam, etloquebatur eis verbum.2 e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
3 Et veniunt ferentes ad eum paralyticum, qui a quattuorportabatur.3 Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone.
4 Et cum non possent offerre eum illi prae turba, nudaverunt tectum,ubi erat, et perfodientes summittunt grabatum, in quo paralyticus iacebat.4 Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico.
5 Cumvidisset autem Iesus fidem illorum, ait paralytico: “ Fili, dimittunturpeccata tua ”.
5 Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».
6 Erant autem illic quidam de scribis sedentes et cogitantes in cordibus suis:6 Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro:
7 “ Quid hic sic loquitur? Blasphemat! Quis potest dimittere peccata nisi solusDeus? ”.7 «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?».
8 Quo statim cognito Iesus spiritu suo quia sic cogitarent intra se,dicit illis: “ Quid ista cogitatis in cordibus vestris?8 E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore?
9 Quid est facilius,dicere paralytico: “Dimittuntur peccata tua”, an dicere: “Surge et tollegrabatum tuum et ambula”?9 Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”?
10 Ut autem sciatis quia potestatem habet Filiushominis interra dimittendi peccata — ait paralytico - :10 Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra,
11 Tibi dico: Surge,tolle grabatum tuum et vade in domum tuam ”.11 dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua».
12 Et surrexit et protinussublato grabato abiit coram omnibus, ita ut admirarentur omnes et glorificarentDeum dicentes: “ Numquam sic vidimus! ”.
12 Quello si alzò e subito presa la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
13 Et egressus est rursus ad mare; omnisque turba veniebat ad eum, et docebateos.13 Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro.
14 Et cum praeteriret, vidit Levin Alphaei sedentem ad teloneum et aitilli: “ Sequere me ”. Et surgens secutus est eum.14 Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
15 Et factum est, cumaccumberet in domo illius, et multi publicani et peccatores simul discumbebantcum Iesu et discipulis eius; erant enim multi et sequebantur eum.15 Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano.
16 Et scribaepharisaeorum, videntes quia manducaret cum peccatoribus et publicanis, dicebantdiscipulis eius: “ Quare cum publicanis et peccatoribus manducat? ”.16 Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
17 EtIesus hoc audito ait illis: “ Non necesse habent sani medicum, sed qui malehabent; non veni vocare iustos sed peccatores ”.
17 Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
18 Et erant discipuli Ioannis et pharisaei ieiunantes. Et veniunt et dicuntilli: “ Cur discipuli Ioannis et discipuli pharisaeorum ieiunant, tui autemdiscipuli non ieiunant? ”.18 I discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da lui e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
19 Et ait illis Iesus: “ Numquid possunt convivaenuptiarum, quamdiu sponsus cum illis est, ieiunare? Quanto tempore habent secumsponsum, non possunt ieiunare;19 Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.
20 venient autem dies, cum auferetur ab eissponsus, et tunc ieiunabunt in illa die.20 Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
21 Nemo assumentum panni rudis assuitvestimento veteri; alioquin supplementum aufert aliquid ab eo, novum a veteri,et peior scissura fit.21 Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore.
22 Et nemo mittit vinum novellum in utres veteres,alioquin dirumpet vinum utres et vinum perit et utres; sed vinum novum in utresnovos ”.
22 E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».
23 Et factum est, cum ipse sabbatis ambularet per sata, discipuli eius coeperuntpraegredi vellentes spicas.23 Avvenne che di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe.
24 Pharisaei autem dicebant ei: “ Ecce, quidfaciunt sabbatis, quod non licet? ”.24 I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?».
25 Et ait illis: “ Numquam legistisquid fecerit David, quando necessitatem habuit et esuriit ipse et qui cum eoerant?25 Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame?
26 Quomodo introivit in domum Dei sub Abiathar principe sacerdotum etpanes propositionis manducavit, quos non licet manducare nisi sacerdotibus, etdedit etiam eis, qui cum eo erant? ”.26 Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!».
27 Et dicebat eis: “ Sabbatum propterhominem factum est, et non homo propter sabbatum;27 E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!
28 itaque dominus est Filiushominis etiam sabbati ”.
28 Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».