Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Genesi 22


font
NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Quae postquam gesta sunt, tentavit Deus Abraham et di xit ad eum: “Abraham”. Ille respondit: “Adsum”.1 Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!».
2 Ait: “Tolle filium tuum unigenitum, quem diligis, Isaac et vade in terram Moria; atque offer eum ibi in holocaustum super unum montium, quem monstravero tibi”.
2 Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va’ nel territorio di Mòria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò».
3 Igitur Abraham de nocte consurgens stravit asinum suum ducens secum duos iuvenes suos et Isaac filium suum. Cumque concidisset ligna in holocaustum, surrexit et abiit ad locum, quem praeceperat ei Deus.3 Abramo si alzò di buon mattino, sellò l’asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l’olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato.
4 Die autem tertio, elevatis oculis, vidit locum procul4 Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo.
5 dixitque ad pueros suos: “Exspectate hic cum asino. Ego et puer illuc usque properantes, postquam adoraverimus, revertemur ad vos”.
5 Allora Abramo disse ai suoi servi: «Fermatevi qui con l’asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi».
6 Tulit quoque ligna holocausti et imposuit super Isaac filium suum; ipse vero portabat in manibus ignem et cultrum. Cumque duo pergerent simul,6 Abramo prese la legna dell’olocausto e la caricò sul figlio Isacco, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme.
7 dixit Isaac Abrahae patri suo: “Pater mi”. Ille respondit: “Quid vis, fili?”. “Ecce, inquit, ignis et ligna; ubi est victima holocausti?”.7 Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: «Padre mio!». Rispose: «Eccomi, figlio mio». Riprese: «Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov’è l’agnello per l’olocausto?».
8 Dixit Abraham: “Deus providebit sibi victimam holocausti, fili mi”.
Pergebant ambo pariter;
8 Abramo rispose: «Dio stesso si provvederà l’agnello per l’olocausto, figlio mio!». Proseguirono tutti e due insieme.
9 et venerunt ad locum, quem ostenderat ei Deus, in quo aedificavit Abraham altare et desuper ligna composuit. Cumque colligasset Isaac filium suum, posuit eum in altari super struem lignorum9 Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna, legò suo figlio Isacco e lo depose sull’altare, sopra la legna.
10 extenditque Abraham manum et arripuit cultrum, ut immolaret filium suum.10 Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio.
11 Et ecce angelus Domini de caelo clamavit: “Abraham, Abraham”. Qui respondit: “Adsum”.11 Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!».
12 Dixitque: “Non extendas manum tuam super puerum neque facias illi quidquam. Nunc cognovi quod times Deum et non pepercisti filio tuo unigenito propter me”.12 L’angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito».
13 Levavit Abraham oculos suos viditque arietem unum inter vepres haerentem cornibus; quem assumens obtulit holocaustum pro filio.13 Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio.
14 Appellavitque nomen loci illius: “Dominus videt”. Unde usque hodie dicitur: “In monte Dominus videtur”.
14 Abramo chiamò quel luogo «Il Signore vede»; perciò oggi si dice: «Sul monte il Signore si fa vedere».
15 Vocavit autem angelus Domini Abraham secundo de caelo et dixit:15 L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta
16 “Per memetipsum iuravi, dicit Dominus: quia fecisti hanc rem et non pepercisti filio tuo unigenito,16 e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito,
17 benedicam tibi et multiplicabo semen tuum sicut stellas caeli et velut arenam, quae est in litore maris. Possidebit semen tuum portas inimicorum suorum,17 io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici.
18 et benedicentur in semine tuo omnes gentes terrae, quia oboedisti voci meae”.
18 Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce».
19 Reversus est Abraham ad pueros suos, et surrexerunt abieruntque Bersabee simul, et habitavit Abraham in Bersabee.
19 Abramo tornò dai suoi servi; insieme si misero in cammino verso Bersabea e Abramo abitò a Bersabea.
20 His ita gestis, nuntiatum est Abrahae quod Melcha quoque genuisset filios Nachor fratri suo:20 Dopo queste cose, fu annunciato ad Abramo che anche Milca aveva partorito figli a Nacor, suo fratello:
21 Us primogenitum et Buz fratrem eius et Camuel patrem Aram21 Us, il primogenito, e suo fratello Buz e Kemuèl, il padre di Aram,
22 et Cased et Azau, Pheldas quoque et Iedlaph22 e Chesed, Azo, Pildas, Idlaf e Betuèl.
23 ac Bathuel, de quo nata est Rebecca. Octo istos genuit Melcha Nachor fratri Abrahae. 
23 Betuèl generò Rebecca. Milca partorì questi otto figli a Nacor, fratello di Abramo.
24 Concubina vero illius, nomine Reuma, peperit Tabee et Gaham et Tahas et Maacha.
24 Anche la sua concubina, chiamata Reumà, partorì figli: Tebach, Gacam, Tacas e Maacà.