Scrutatio

Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Giosuè 8


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 E il Signore disse a Giosuè: Non temere, e non ti sbigottire: prendi teco tutta la moltitudine de' combattenti, e levati su, e va alla città di Hai: ecco che io ho dato in tuo potere il suo re, e il popolo, e la città, e il paese.1 Il Signore disse a Giosuè: "Non temere e non scoraggiarti. Prendi con te tutti quelli atti alla guerra, e va', attacca Ai. Vedi, io ti ho dato in mano il re di Ai con tutto il suo popolo, la sua città e il suo territorio.
2 E farai alla città di Hai, e al suo re, come facesti a Gerico, e al suo re: ma vi prenderete tutta la preda, e tutti gli animali: metti gente in aguato dietro alla città.2 Di Ai e del suo re farai quello che hai fatto di Gerico e del suo re. Prenderete per voi il bottino e il bestiame. Stabilisci un'imboscata alla città, dalla parte di dietro".
3 E Giosuè si mosse e dietro a lui tutte le schiere dei combattenti per andare ad Hai: e la notte mandò trenta mila scelti combattenti;3 Giosuè allora e tutti quelli che erano atti alla guerra si levarono per salire contro Ai; Giosuè scelse trentamila uomini coraggiosi e li fece partire nella notte
4 E ordinò, e disse loro: Mettetevi in aguato dietro alla città, e non vi allontanate troppo, e state tutti in ordine:4 con quest'ordine: "Attenzione: voi che vi metterete in agguato dall'altra parte della città; non allontanatevi troppo dalla città e tenetevi pronti.
5 Io poi, e tutta l'altra gente che è meco, ci accosteremo scopertamente alla città. E quando quegli usciran fuora a combatterci, noi, come facemmo prima, fuggiremo voltando le spalle:5 Io e tutto il popolo che resta con me ci avvicineremo alla città e quando quelli ci verranno incontro, come la prima volta, noi ci daremo alla fuga davanti a loro.
6 Perfino a tanto che inseguendoci siensi allontanati molto dalla città, credendo che fuggiam come prima.6 Usciranno inseguendoci fino al punto che li staccheremo dalla città, perché diranno: "Fuggono davanti a noi come la prima volta!", quando noi fuggimmo dinanzi a loro.
7 Mentre adunque noi fuggiremo, e quelli ci terran dietro, voi uscirete dall'imboscata, ed espugnerete la città, e daralla il Signore Dio vostro in vostro potere.7 Voi allora verrete fuori dall'imboscata e occuperete la città, poiché il Signore, vostro Dio, ve la darà nelle mani.
8 E quando l'avrete presa, le appiccherete il fuoco, e ogni cosa farete, come io vi ho comandato.8 Appena avrete presa la città, l'incendierete, come il Signore ha comandato di fare. Attenzione, sono io che vi ho dato questi ordini!".
9 E li licenziò, ed eglino andarono al luogo dell'imboscata, e si piantarono tra Bethel, e Hai dalla parte occidentale della città di Hai. Giosuè poi quella notte si stette in mezzo all'esercito.9 Giosuè li inviò ed essi andarono al luogo dell'imboscata, fra Betel e Ai, ad occidente di Ai. Giosuè quella notte pernottò in mezzo al popolo.
10 E alzatosi di grandissimo mattino fece la rassegna della sua gente, e si mise insieme co' seniori a fronte dell’esercito, essendo egli cinto da una guardia di buoni soldati:10 Si levò quindi all'alba, passò in rassegna il popolo e cominciò a salire, stando in testa al popolo insieme agli anziani d'Israele, contro Ai.
11 Ma quando furono arrivati, e saliti dirimpetto alla città si fermarono dalla parte settentrionale della città, tra la quale, ed essi era di mezzo una valle.11 Tutti quelli atti alla guerra che erano con lui salirono, finché arrivarono proprio in faccia alla città e si accamparono a nord di Ai, con la valle tra la città e l'accampamento di Giosuè.
12 Or egli avea fatto scelta di cinque mila uomini, e gli avea messi in aguato tra Bethel e Hai all'occidente della stessa città.12 Egli prese circa cinquemila uomini e li pose in agguato fra Betel e Ai, ad ovest della città.
13 E tutto il rimanente dell'esercito era ordinato in battaglia dalla parte di settentrione, in tal guisa che le ultime file dell'armata toccavano il lato occidentale della città. Giosuè adunque si mosse quella notte, e andò a porsi nel mezzo della valle.13 Il resto delle truppe rimase a nord della città, e l'imboscata ad ovest della medesima. Giosuè passò quella notte in mezzo alla valle.
14 Lo che avendo veduto il re di Hai, uscì la mattina in fretta con tutto l'esercito della città, e dispose le schiere verso il deserto, non sapendo dell'imboscata, che gli stava alle spalle.14 Appena il re di Ai si accorse di ciò, si scossero tutti gli uomini della città e uscirono a battaglia contro Israele, egli con tutto il suo popolo, nella discesa verso l'Araba; non sapeva che c'era chi lo insidiava dietro la città.
15 Ma Giosuè, e tutto Israele si ritirarono fingendo di aver paura, e fuggivano per la strada del deserto.15 Giosuè e tutto Israele si finsero vinti dinanzi a loro e fuggirono verso il deserto.
16 E quegli, alzate tutti insieme le grida, e animandosi l’un l'altro gl’inseguivano, ed essendosi allontanati dalla città,16 Tutto il popolo ch'era nella città si mise ad inseguirli gridando e si allontanarono dalla città.
17 E non essendo rimaso neppur uno nella città di Hai, e di Bethel, che non inseguisse Israele, avendo lasciate aperte le porte, per cui erano usciti alla rinfusa.17 Non era rimasto nessuno in Ai e in Betel, che non fosse uscito per inseguire Israele, lasciando aperta la città.
18 Il Signore disse a Giosuè: Alza lo scudo che hai in mano verso la città di Hai, poiché io la darò in tuo potere.18 Allora il Signore disse a Giosuè: "Stendi verso Ai il giavellotto che hai in mano, perché te la do in mano". Giosuè stese verso la città il giavellotto che aveva in mano.
19 E alzato ch'egli ebbe lo scudo incontro alla città, si alzaron subito quelli che erano in imboscata: e andarono alla città, e la presero, e vi misero il fuoco.19 Com'egli ebbe stesa la mano, quelli dell'imboscata si mossero rapidamente dal loro posto e cominciarono a correre; appena giunsero nella città se ne impossessarono e si affrettarono ad incendiarla.
20 Ma gli uomini della città, i quali inseguivano Giosuè, volgendosi indietro, e veggendo il fumo che si alzava dalla città fino al cielo, non ebbero più il modo di fuggire in veruna parte, particolarmente quando quelli che facean vista di fuggire, e correvano verso il deserto, con gran valore si azzuffarono con quelli che gli incalzavano.20 Voltandosi indietro, gli uomini di Ai videro il fumo della città che si alzava fino al cielo; non v'era ormai possibilità per essi di fuggire da una parte o dall'altra, perché anche quelli che fuggivano verso il deserto si rivoltavano verso quelli che li inseguivano.
21 E veggendo Giosuè, e tutto Israele, come la città era già presa, e il fumo andava in alto, tornato indietro mise a fil di spada la gente di Hai.21 Giosuè e tutta la sua gente, avendo veduto che quelli dell'imboscata si erano impadroniti della città e che dalla medesima saliva il fumo, si voltarono e cominciarono a colpire quelli di Ai.
22 Imperocché e quelli che avevan presa e data alle fiamme la città usciti da questa incontro alle loro genti, cominciarono a offendere i nemici, che erano messi in mezzo. Essendo adunque gli avversarii trucidati dall'una e dall'altra parte in tal guisa che nissuno di tanta moltitudine potè salvarsi,22 Anche gli altri intanto uscirono dalla città incontro ad essi, in modo che si trovarono in mezzo ad Israele, avendo gli uni da un lato, gli altri dall'altro lato. Li colpirono finché non restò neanche uno che sopravvivesse, né uno che potesse fuggire.
23 Lo stesso re della città di Hai fu preso vivo, e presentato a Giosuè.23 Il re di Ai fu preso vivo e fu portato a Giosuè.
24 Uccisi adunque tutti quelli che avevano inseguito gl’Israeliti fuggenti verso il deserto e fattone nello stesso luogo un macello, tornarono i figliuoli d'Israele a sterminar la città.24 Quando Israele ebbe finito di uccidere tutti gli abitanti di Ai nella campagna, nel deserto, dove quelli prima lo inseguivano, e tutti furono caduti sotto la spada, in modo che non sopravvisse alcuno, allora tutto Israele ritornò ad Ai e la passò a fil di spada.
25 Or il numero di quelli che perirono in quella giornata uomini e donne, fu di dodici mila, tutti della città di Hai.25 Il totale di quelli uccisi in quel giorno, fra uomini e donne, fu di dodicimila, tutta la gente di Ai.
26 E Giosuè non ritirò la mano che aveva alzata in alto, tenendo lo scudo, fino a tanto che tutti gli abitanti di Hai non furono uccisi.26 Giosuè non ritrasse la mano che aveva steso con il giavellotto finché non furono votati all'interdetto tutti gli abitanti di Ai.
27 I bestiami poi, e la preda della città se la spartiron tra loro i figliuoli d'Israele, come il Signore aveva ordinato a Giosuè.27 Soltanto il bestiame e il bottino della città stessa prese per sé Israele, secondo quanto il Signore aveva ordinato a Giosuè.
28 E questi diede alle fiamme la città, e ne fece un cimitero eterno.28 Così Giosuè incendiò Ai e ne fece una rovina per sempre, una rovina fino a questo giorno.
29 E attaccò alla forca il suo re fino alla sera sul tramontar del sole; quando Giosuè ordinò, che levassero il cadavere di lui dalla croce; e lo gettarono all'entrata stessa della città, avendo ammassato sopra di lui un gran mucchio di sassi, che rimane anche al dì d’oggi.29 Fece appendere il re di Ai ad un albero fino a sera; al tramonto del sole Giosuè comandò che venisse tolto il cadavere dall'albero e fosse gettato all'ingresso della porta della città; vi gettarono sopra un gran mucchio di pietre, che esiste ancor oggi.
30 Allora Giosuè edificò un altare al Signore Dio d'Israele sul monte HebaI:30 Allora Giosuè innalzò un altare al Signore, Dio d'Israele, sul monte Ebal.
31 (Come avea comandato Mosè servo di Dio a' figliuoli d'Israele, e conforme sta scritto nel libro della legge di Mosè). E l'altare fu di pietre rozze non tocche col ferro: e offerse sopra di esso olocausti al Signore, e immolò ostie pacifiche.31 Un altare di pietre grezze, non levigate col ferro, come aveva ordinato Mosè, servo del Signore, ai figli d'Israele e come è scritto nella legge di Mosè. Offrirono su di esso al Signore olocausti e sacrificarono vittime pacifiche.
32 E sopra delle pietre scrisse il Deuteronomio della legge di Mosè, che questi aveva spiegato dinanzi a' figliuoli d'Israele.32 Ivi Giosuè, alla presenza dei figli d'Israele, scrisse su pietre un esemplare della legge di Mosè.
33 E tutto il popolo, e i seniori, e i capitani, e i giudici stavan dall’una e dall'altra parte dell'arca al cospetto de' sacerdoti che, portavan l’arca del testamento del Signore: eranvi e i nazionali, e i forestieri. La metà stava presso il monte Garizim, e l’altra metà presso il monte Hebal, come avea ordinato Mosè servo del Signore. E in primo luogo (Giosuè) benedisse il popolo d'Israele.33 Tutto Israele, i suoi anziani, i suoi ufficiali e i suoi giudici stavano in piedi da una parte e dall'altra dell'arca, davanti ai sacerdoti leviti, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, tanto gli stranieri che gli indigeni, metà voltati verso il monte Garizim e metà verso il monte Ebal, come aveva comandato Mosè, servo del Signore, nel dare al popolo d'Israele la benedizione.
34 E di poi lesse tutte le parole di benedizione, e di maledizione, e tutto quel che era scritto nel libro della legge.34 Quindi pronunziò ad alta voce ogni prescrizione della legge, la benedizione e la maledizione, esattamente tutto come sta scritto nel libro della legge.
35 Non trascurò alcuna delle cose ordinate da Mosè; ma tutte le rinovellò dinanzi a tutta la moltitudine d'Israele, e delle donne, e fanciulli, e forestieri che dimoravan con essi.35 Non ci fu disposizione alcuna di quelle prescritte da Mosè, che Giosuè non proclamasse davanti a tutto Israele radunato, non escluse le donne, i fanciulli e i forestieri che abitavano in mezzo ad essi.