Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Giosuè 5


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Terrore de' Chananei: la circoncisione in Galgala: celebrazione della Pasqua; cessa la manna dopo che il popolo ha mangiato de' frutti del paese. L'Angelo del Signore apparisce a Giosuè,

1Quando adunque tutti i re degli Amorrhei abitanti di là dal Giordano verso occidente, e tutti i re di Canaan, che eran signori de' luoghi vicini al mar grande, ebbero udito, come il Signore avea asciugata la corrente del Giordano dinanzi a' figliuoli d'Israele, finchè fosser passati, si sbigottiron di cuore, e non rimase in essi vigore pella paura dell'arrivo de’ figliuoli d'Israele.2Allora il Signore disse a Giosuè: Fatti de' coltelli di pietra, e di nuovo circoncidi i figliuoli d'Israele.3Fece egli il comando del Signore, e circoncise i figliuoli d'Israele sul colle della circoncisione.4Or ecco il motivo della seconda circoncisione: Tutto il popolo di sesso mascolino che uscì dall'Egitto, tutti gli uomini atti alle armi perirono nel deserto nel giro lunghissimo de' loro viaggi;5E questi erano tutti circoncisi. Ma il popolo nato nel deserto6Ne' quarant’anni di viaggio per quella vastissima solitudine rimase incirconciso, per sino a tanto che fossero consunti coloro che non avevano ascoltato le voci del Signore, e a' quali avea prima giurato di non far loro vedere la terra, che scorreva latte e miele.7Succedettero i figliuoli di questi nel luogo de' padri loro, e furono circoncisi da Giosuè: perocché erano incirconcisi, quali eran nati, e nissuno gli avea circoncisi nel viaggio.8E circoncisi che furon tutti, restarono cogli alloggiamenti nel medesimo luogo, fino a tanto che fosser guariti.9E il Signore disse a Giosuè: Oggi io ho levato da voi l’obbrobrio d'Egitto. E fu dato a quel luogo il nome di Galgala, come anche in oggi si appella.10E si fermarono i figliuoli d'Israele in Galgala, e vi fecer la Pasqua a' quattordici del mese alla sera nelle pianure di Gerico:11E il dì seguente mangiarono i pani azzimi fatti di frumento del paese, e la farina dello stesso anno.12E mancò la manna dopoché ebber mangiato de' frutti della terra, e non usaron più di tal cibo i figliuoli d'Israele; ma si cibarono delle biade della terra di Canaan nate lo stesso anno.13Or trovandosi Giosuè ne' contorni della città di Gerico, alzò gli occhi, e vide dirimpetto a sé un uomo in piedi colla spada sguainata, e andò verso di lui, e gli disse: Se' tu de' nostri, o de' nemici?14E quegli rispose: No, ma io sono il principe dell'esercito del Signore, e ora io vengo…15Cadde Giosuè boccone per terra, e adorandolo disse: Che è quello che il mio Signore dice al suo servo?16Sciogli (diss’egli) i tuoi calzari da' tuoi piedi: perocché il luogo, dove tu stai, è santo. E Giosuè fece come gli era ordinato.

Note:

5,1:I re degli Amorrhei e tutti i re di Chanaau. I LXX. leggono i re de' Fenici, i quali in altri luoghi son chiamati Palestini, ovvero Filistei. Sotto il nome di Amorrhei sono compresi tutti i popoli di Chanaan; ma nondimeno Giosuè tra questi distingue i re Fenici, che erano i più potenti.

5,2:Fatti de' coltelli di pietra, ec. Quest' ordine fu dato da Dio subito dopo l'arrivo del popolo a Galgata. Vi restavano soli quattro giorni fino alla Pasqua, la quale non potea celebrarsi, se non da chi fosse già circonciso. Quanto a' coltelli di pietra credonsì più propri, che que' di ferro per la circoncisione; ed è noto, come non solo presso gli antichi popoli in mancanza del ferro si usavano molto i coltelli, rasoi, ec. di pietra, ma che tale uso è stato comune fino a' dì nostri tralle nazioni d'America. Del rimanente non vi era legge, che proibisse agli Ebrei di servirsi per questa cerimonia di coltelli di ferro.
E di nuovo circoncidi ec. egli è certissimo, che la circoncisione non si dava più d'una volta, non si reiterava. Quello adunque, che vuol significarsi con queste parole, egli è, che Giosuè faccia ripigliare al popolo la cerimonia della circoncisione; cerimonia intermessa per circa quarant'anni nel deserto, avendo Dio per condiscendenza e bontà permesso agli Ebrei, che in quel tempo di continuo movimento e agitazione non fossero sottoposti i bambini alla stessa cerimonia, che ora di non leggiero patimento e dolore. Si è già detto altre volte, che la circoncisione potea farsi da chicchessia uomo, o donna; onde s' intende come potesse in un giorno essere circoncisa una si gran moltitudine.

5,4:Dalla seconda circoncisione. Della rinovellata, restaurata circoncisione. Tutti li uomini atti alle armi. Da' venti anni in su.

5,5:E questi eran tutti circoncisi. Alcuni credono, che quelli pure, che nacquero nella lunga mansione pressa al Sinai fossero circoncisi; perocchè ivi fu fatta la Pasqua.

5,9:Oggi ho levato da voi l'obbrobrio d'Egitto. Perché mediante la circoncisione vi ho distinti e separati dagl' incirconcisi Egiziani; e vi ho fatti divenire membri della Sinagoga, mediante questa cerimonia nella quale contiensi una special promessa di adempire tutta la legge. Gli Ebrei fecero sempre grandissima stima della loro circoncisione, ed era un' ingiuria il titolo, ch'ei davano d'incirconcisi alle altre nazioni. Dalla lettera a' Galati e da quella a' Romani, e da altri luoghi del nuovo Testamento vedesi quanta difficoltà vi volle a persuadere agli Ebrei ancor convertiti di non riguardar più questo rito come necessario per piacere a Dio, ma come un inutile taglio (dopo la promulgazione della nuova legge), quale lo chiama l'Apostolo, Gal. VI. 15.
Fu dato a quel luogo il nome di Galgala: Galal secondo gli Ebrei gramatici vuol dire rimuovere, togliere, gettar giù; espressione, che spiega il fatto della circoncisione e la rimozione dell'obbrobrio di Egitto.

5,10:Vi fecer la Pasqua. Ella è la terza celebrata dagli Ebrei, delle quali la prima fu in Egitto, la seconda al Sinai, e questa a Galgala.

5,11:E la farina della stesso anno. Propriamente l'Ebreo significa la farina che cavasi dalla spighe testate al fuoco. Vedi Lev. II. 14. Era permesso nel tempo della Pasqua di mangiare di tal farina, nella quale non si metteva niente di lievito.

5,12:Mancò la manna dopo ec. Lo stesso dì, in cui cominciarono a mangiare del pane ordinario del paese, cessò il pane del cielo, affinchè tutti comprendessero, che questo era un puro dono della divina bontà.

5,13:Vide un uomo in piedi con la spada sguainata ec. Alcuni antichi Padri in questo uomo, che apparve a Giosuè riconoscono il Verbo di Dio incarnato, l'Angelo Redentore, in cui è il nome di Dio, come dicono alcuni antichi Ebrei citati da un dotto Interprete ( Mas. in Jos). S. Agostino però e s. Girolamo credono, ch'ei fosse un Angelo rappresentante lo stesso Dio e parlante a nome di lui. Andò verso di lui. E indizio dell'animo grande di Giosuè l'andare incontro a quell'uomo, che ei vedeva in aria grande e colla spada sguainata.

5,14:No: ma io sono ec. Io non sono un de' nemici, ma il principe, il condottiere dell'esercito del Signore, che vengo adesso ad aiutarti nella conquista della Chananea. Dio volle con questa visione ispirare a Giosuè un coraggio superiore a tutte le difficoltà dall'impresa, facendogli vedere pronto l'aiuto celeste e insieme premunirlo contro la vanità, che poteva agevolmente nascergli in cuore in mezzo alla gloria delle sue conquiste, dandogli per tempo a conoscere da chi egli dovesse riconoscerlo principalmente.

5,16:Sciogli i tuoi calzari ec. Vedi Exod. III. 5.