Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Giosuè 10


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BIBBIA MARTINIBIBBIA RICCIOTTI
1 Ma avendo inteso Adonisedec re di Gerusalemme, come Giosuè avea presa Hai, e l’avea distrutta (perocché come avea fatto a Gerico, e al suo re, cosi avea fatto ad Hai, e al suo re), e come i Gabaoniti si erano voltati dalla parte d'Israele, e si eran collegati con esso,1 - Adonisedec, re di Gerusalemme, avendo udito che Giosuè aveva preso Ai e l'aveva distrutta (poichè come aveva fatto a Gerico e al suo re, così fece ad Ai e al suo re) e che i Gabaoniti eran ricorsi agli Israeliti e avevan stretto alleanza con loro,
2 Ebbe gran paura. Imperocché Gabaon era città grande, e una delle città reali, e più grande della città di Hai, e tutti i suoi guerrieri erano di sommo valore.2 ebbe un grande timore, poichè Gabaon era una grande città, una delle città regie e più grande della città di Ai e tutti i suoi abitanti erano valorosi combattenti.
3 Per la qual cosa Adonisedec re di Gerusalemme mandò gente ad Oham re di Hebron, e a Pharam re di Jerimoth, e anche a Japhia re di Lachis, e a Dabir re di Eglon, che dicesse loro:3 Adonisedec re di Gerusalemme adunque mandò a dire a Oam re di Ebron, a Faran re di Jerimot, a Jafia re di Lachis e a Dabir re di Eglon:
4 Venite a me, e conducetemi soccorso, affinchè espugniamo Gabaon: per qual motivo lasceremo ch'ella siasi voltata dalla parte di Giosuè, e de’ figliuoli d’Israele?4 «Salite da me e portate soldati per espugnare Gabaon, rea d'esser ricorsa a Giosuè ed ai figli di Israele».
5 Si adunarono adunque, e si mossero cinque re Amorrhei, il re di Gerusalemme, il re di Hebron, il re di Jerimoth, il re di Lachis, il re di Eglon coi loro eserciti, e posero il campo intorno a Gabaon, e l’assediarono.5 Radunatisi salirono i cinque re degli Amorrei, il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Jerimot, il re di Lachis e il re di Eglon insieme coi loro eserciti e si attendarono intorno a Gabaon per espugnarla.
6 Ma gli abitatori dell'assediata città di Gabaon spediron gente a Giosuè, il quale era allora attendato in Galgala, e gli dissero: Non tirarti indietro dal recar aiuto a' tuoi servi: muoviti prestamente, e liberaci col tuo soccorso: perocché si sono collegati contro di noi tutti i re degli Amorrhei che abitan la montagna.6 Ma gli abitanti di Gabaon, la città assediata, mandarono a dire a Giosuè accampato presso Galgala: «Non negare il tuo aiuto ai servi tuoi, affrettati a salire da noi, liberaci, soccorrici, perchè contro di noi son convenuti tutti i re degli Amorrei, che abitano fra le montagne».
7 E Giosuè si mosse da Galgala, e con lui tutto l'esercito de' combattenti più valorosi.7 Giosuè salì da Galgala con tutto l'esercito dei combattenti, uomini di grande valore.
8 E il Signore disse a Giosuè: Non aver paura di coloro: perocché io gli ho dati in tuo potere: nissuno di loro potrà resistere a te.8 Disse allora il Signore a Giosuè: «Non aver paura di essi, poichè io te li ho dati nelle mani e nessuno di loro ti potrà resistere».
9 Giosuè adunque avendo camminato tutta la notte venendo da Galgala, improvissamente gli assaltò.9 Giosuè salì pertanto in gran fretta da Galgala camminando tutta la notte, piombò loro addosso all'improvviso,
10 E il Signore li mise in iscompiglio alla vista d'Israele: e diede loro una grande sconfitta a Gabaon, e (Israele) gl'inseguì facendone scempio per la strada che sale a Beth-horon sino ad Azeca, e Maceda.10 mentre il Signore gettava fra essi lo scompiglio di fronte ad Israele, il quale inflisse loro una grande disfatta in Gabaon e li inseguì per la via dell'ascesa di Betoron e li battè fino ad Azeca e a Maceda.
11 E nel sottrarsi colla fuga a' figliuoli d'Israele, essendo quelli nella discesa di Beth-horon, il Signore piovve sopra di loro dal cielo delle grandi pietre fino ad Azeca: e molti più perirono per la grandinata dei sassi, che pe’ colpi delle spade de' figliuoli d'Israele.11 Mentre essi fuggivano dai figli d'Israele e si trovavano nella discesa di Betoron, il Signore fece cadere dal cielo su di loro delle grosse pietre fino ad Azeca e ne morirono assai più per la grandine di pietre che non per la spada dei figli d'Israele.
12 Allora si fu che Giosuè parlò al Signore nel giorno, in cui egli abbandonò gli Amorrhei al potere de' figliuoli d'Israele, e disse alla loro presenza: Sole, non ti muovere di sopra Gahaon; Luna, non muoverti di sopra la valle di Ajalon.12 Fu allora, in quel giorno in cui l'Amorreo cadde dinanzi ai figli di Israele, che Giosuè parlò al Signore e al cospetto di tutto il popolo disse: «Sole, non muoverti da Gabaone tu, luna, dalla valle di Aialon.»
13 E si fermarono il sole e la luna, fintantoché il popolo facesse vendetta de' suoi nemici. Questa cosa non è ella scritta nel libro de’ giusti? Stette adunque fermo il sole nel mezzo del cielo, e non si affrettò a tramontare per lo spazio di un giorno.13 Il sole e la luna si fermarono fino a che la nazione non si fu vendicata dei suoi nemici. Questo non è scritto nel Libro dei giusti? Si fermò dunque il sole in mezzo al cielo e non si affrettò a tramontare per lo spazio di un giorno.
14 Non fu mai nè prima, nè dopo giornata sì lunga, obbedendo il Signore alla voce di un uomo, e pugnando in favor d’Israele.14 E mai, nè prima nè poi, vi fu un giorno così lungo, avendo il Signore obbedito alla voce di un uomo e combattuto per Israele.
15 E se ne tornò Giosuè con tutto Israele agli alloggiamenti di Galgala.15 Giosuè con tutto Israele fece ritorno all'accampamento di Galgala.
16 Or i cinque re eran fuggiti, e si erano nascosti in una caverna della città di Maceda:16 Ma, essendo fuggiti i cinque re e nascostisi in una spelonca della città di Maceda,
17 E fu recato avviso a Giosuè come erano stati scoperti i cinque re appiattati nella caverna della città di Maceda.17 la cosa venne riferita a Giosuè con queste parole: «I cinque re furon trovati nascosti in una spelonca della città di Maceda».
18 Ed egli ordinò, e disse a' compagni: Rotolate delle grandi pietre all'imboccatura della caverna, e mettetevi degli uomini diligenti a guardia di que’ che son dentro.18 Giosuè allora ordinò ai suoi: «Fate rotolare dei grandi massi all'imbocco della spelonca e ponete colà uomini avveduti per custodire i rinchiusi;
19 Ma voi non istate oziosi, anzi inseguite il nemico, e uccidete i men lesti alla fuga: e non permettete che si rifuggano nelle loro città forti quelli che Dio ha dato nelle mani vostre.19 voi però non fermatevi, ma inseguite i nemici, colpite quelli che nella fuga rimangono indietro e non permettete che abbiano da entrare nelle fortezze delle loro città, mentre il Signore Dio li ha dati in vostra balìa».
20 Fu adunque fatto gran macello de' nemici, quasi fino all’ultimo loro esterminio; e quegli, a' quali riuscì di sottrarsi alle mani d'Israele, entrarono nelle città forti.20 I nemici vennero completamente disfatti e quasi tutti uccisi, e quelli che eran riusciti a fuggire dinanzi ad Israele si rifugiarono nelle città fortificate.
21 E tutto l'esercito se ne tornò salvo, e senza perdita di un uomo a trovar Giosuè in Maceda, dove allora era il campo: e non v'ebbe cane che abbaiasse contro i figliuoli d'Israele.21 Allora tutto l'esercito, sano e salvo e al completo, fece ritorno da Giosuè in Maceda, ove questi si era accampato; nè v'era più alcuno che ardisse aprir bocca contro i figli d'Israele.
22 E Giosuè ordinò, e disse: Aprite l'imboccatura della caverna, e menate fuora dinanzi a me i cinque re che vi sono appiattati.22 Giosuè allora ordinò: «Aprite la bocca della caverna e conducetemi i cinque re, che vi stanno nascosti».
23 E i ministri eseguirono il comando, e trasser fuora dalla caverna, e presentarono a lui i cinque re, il re di Gerusalemme, il re di Hebron, il re di Jerimoth, il re di Lachis, il re di Eglon.23 I comandati fecero quanto loro era stato ordinato, trassero fuori della spelonca i cinque re, quello di Gerusalemme, quello di Ebron, quello di Jerimot, quello di Lachis e quello di Eglon.
24 E condotti che furono alla sua presenza, chiamò egli a sè tutti gli uomini d'Israele, e disse a' principi dell'esercito, che eran accanto a lui: Andate, e mettete i piedi sul collo di questi re. E quegli essendo andati, e avendo calpestati co' piedi i colli di que' re soggiogati,24 Avutili dinanzi a sè, Giosuè chiamò tutti gli uomini d'Israele e disse ai principi dell'esercito, che eran con lui: «Andate a porre i piedi sul collo di questi re». Allorchè essi furono andati a calcare coi loro piedi il collo dei vinti,
25 Disse egli loro di nuovo: Non temete, non vi sbigottite, fatevi cuore, siate costanti: perocché così farà il Signore a tutti i nemici vostri, contro dei quali avete a combattere.25 soggiunse Giosuè: «Non abbiate paura nè timore; siate forti e coraggiosi, poichè il Signore farà altrettanto con tutti i nemici vostri contro i quali combattete».
26 Indi Giosuè li fece battere, e uccidere, e li fece impiccare a cinque forche, e rimaser appiccati fino alla sera.26 Poi Giosuè fece percuotere, uccidere e sospendere i cinque re a cinque alberi, dove rimasero appiccati fino a sera.
27 E sul tramontar del sole ordinò a’ compagni di levarli dai loro patiboli. E levatili, li gettarono nella caverna, in cui erano appiattati, e misero sull’entrata delle grosse pietre, le quali vi son rimase fino al dì d'oggi.27 Al tramonto del sole comandò ai suoi di deporli dai patiboli e gettarli nella spelonca dove eran rimasti nascosti. All'entrata di essa furon poste grosse pietre che rimangono ancora fino al presente.
28 Lo stesso giorno prese ancor Giosuè per forza la città di Maceda, e mise a fil di spada il suo re, e tutti gli abitanti di essa: nè vi lasciò nemmen qualche piccolo avanzo. E fece al re di Maceda, come avea fatto al re di Gerico.28 Nello stesso giorno Giosuè prese Maceda e passò a fil di spada il re e gli abitanti di essa, non lasciando alcuno in vita. Fece al re di Maceda come avea fatto al re di Gerico.
29 E da Maceda passò con tutto Israele a Lebna, e l'assediò:29 Passò quindi con Israele da Maceda a Lebna e combattè contro di essa.
30 E il Signore la diede insieme col suo re nelle mani d’Israele; e misero a fil di spada quanti si trovarono abitatori nella città: e non vi lasciaron anima viva. E fecero al re di Lebna, come avean fatto al re di Gerico.30 Avendola il Signore data nelle mani d'Israele insieme al re, fu passata a fil di spada la città e tutti i suoi abitanti, nè vi rimase alcuno in vita e fecero al re di Lebna, come avevan fatto al re di Gerico.
31 Da Lebna passò a Lachis con tutto Israele: e circondatala col suo esercito l’assediò.31 Da Lebna passò a Lachis con tutto Israele e avendola circondata con l'esercito, l'espugnò.
32 E il Signore diede Lachis nelle mani d'Israele, e la prese il secondo giorno, e mise a fil di spada tutta la gente che v'era dentro, come avea fatto a Lebna.32 Il Signore diede in mano ad Israele Lachis, e fu presa al secondo giorno e furon passati a fil di spada tutti gli esseri viventi, che si trovavano in essa, come erasi fatto a Lebna.
33 In quel tempo si mosse Horam re di Gazer per recare soccorso a Lachis: e Giosuè lo sconfisse con tutta la sua gente fino all'ultimo sterminio.33 In quel tempo Oram re di Gazer era salito a Lachis per portare aiuto, ma Giosuè lo sconfisse con tutto il suo popolo fino allo sterminio.
34 E passò da Lachis ad Eglon, e vi pose assedio.34 Passò quindi da Lachis in Eglon, che venne assediata
35 E la espugnò nel medesimo giorno: e mise a fil di spada tutta la gente che vi era dentro, appunto come avea fatto a Lachis.35 ed espugnata nello stesso giorno e furon passati a fil di spada tutti gli abitanti che vi si trovavano, come era stato fatto a Lachis.
36 Andò parimente con tutto Israele da Eglon a Hebron, e le pose l'assedio:36 Salì pure con tutto Israele da Eglon in Ebron e combattè contro di essa;
37 E la prese, e mise tutto a fil di spada, ucciso anche il suo re, e così fece a tutte le piccole città di quel paese, e a tutta la gente che vi abitava: non la perdonò a nissuno: come avea fatto ad Eglon, così fece anche ad Hebron, mettendo a fil di spada quanta gente vi ritrovò.37 la prese e passò a fil di spada anche il re di essa, insieme a tutti i villaggi di quella regione e quanti vi erano abitanti, non lasciando vivo alcuno. Come aveva fatto con Eglon altrettanto fece ad Ebron, colpendo di spada tutto ciò che trovò in essa.
38 Indi tornò verso Dabir,38 Ritornò quindi a Dabir,
39 La prese, e la saccheggiò: e uccise il suo, re, e mise a fil di spada quanta gente si trovò anche per le città circonvicine: non vi lasciò anima viva: come avea fatto ad Hebron, e a Lebna, e a' loro re, così fece a Dabir, e al suo re.39 che prese e devastò, passando a fil di spada anche il re di essa e tutto ciò che si trovava in quelle borgate circostanti e non lasciando vivo alcuno. Quanto aveva fatto con Ebron, con Lebna e coi loro re, fece anche a Dabir e al suo re.
40 Giosuè adunque devastò tutto il paese montuoso, e di mezzodì, e il paese di pianura, e Asedoth co' loro re: non vi lasciò reliquia, ma uccise tutto quello che respirava, come gli aveva ordinato il Signore Dio d'Israele.40 Giosuè dunque devastò tutto il territorio montuoso, quello posto a mezzogiorno e nella pianura, come pure Asedot coi suoi re, non lasciando anima vivente, ma uccidendo, secondo il comando del Signore, tutto ciò che aveva vita
41 Da Cadesbarne sino a Gaza, e tutta la terra di Gosen fino a Gabaon:41 da Cadesbarne fino a Gaza. Devastò pure tutto il paese di Gosen fino a Gabaon,
42 E in una scorsa prese tutti i re, e devastò i loro paesi: perocché il Signore Dio d'Israele combattè per lui.42 prendendo, uccidendo e devastando in brevissimo tempo tutti quei re e tutte quelle regioni, perchè il Signore Dio d'Israele combatteva per lui.
43 E se ne tornò con tutto Israele a Galgala, dove era l'accampamento.43 Poi fece ritorno con tutto Israele all'accampamento di Galgala.