Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Sapienza 8


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BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 Ella pertanto arriva da una estremità all'altra: con possanza, e con soavità le cose tutte dispone.1 La sapienza si estende vigoro­samente da una estremità all'al­tra, e tutto dispone con soavità.
2 Questa io amai, e ricercai dalla prima mia giovinezza, è procurai di prendermela per isposa, e divenni amatore di sua bellezza.2 Io l'ho amata e ricercata fin dalla mia giovinezza, e procurai di prenderla in sposa, e m'innamo­ rai della sua bellezza.
3 La nobiltà di lei è dimostrata gloriosamente dal convivere, che ella fa con Dio; ed anzi lo stesso Signore di tutte le cose la ama:3 Essa dà gloria alla nobiltà, essendo stret­tamente unita a Dio, e amata dal Signore di tutte le cose.
4 Perocché della scienza di Dio ella è maestra, e delle opere di lui fa scelta.4 Essa è maestra della scienza di Dio e ne sceglie le opere.
5 E se in questa vita si appetiscono le ricchezze, che v'ha di più ricco, che la sapienza fattrice di tutte le cose?5 E se in questa vita, si desideran le ricchezze, qua­le ricchezza più grande della sa­pienza, che tutto produce?
6 E se l'intelligenza produce delle opere, chi più di lei in queste cose, che esistono, l'arte mostrò?6 E se è l'intelligenza che produce, chi più di lei è artefice di tutto ciò che esiste?
7 E se uno ama in giustizia, le fatiche di lei hanno per obbietto delle grandi virtù; perocché ella insegna la temperanza, la prudenza, e la giustizia, e la fortezza, delle quali nissuna cosa è più utile negli uomini nella lor vita.7 E se uno ama la giu­stizia, le sue fatiche son piene di virtù: infatti insegna la tempe­ranza, la prudenza, la giustizia, la fortezza, delle quali nulla v'è di più utile per gli uomini nella vita.
8 E se uno brama il molto sapere, ella è, che sa le passate cose, e fa giudizio delle future, conosce gli artifizj del discorso, e la soluzione degli enimmi, conosce i segni, e i prodigj prima che succedano, e gli avvenimenti de' tempi, e de' secoli.8 E se uno desidera il molto sapere, essa conosce il passato e giudica del futuro, conosce gli ar­tifizi del discorso, e le soluzioni degli enimmi, conosce i segni e i prodigi avanti che succedano, e cosi gli eventi dei tempi e dei se­ coli.
9 Lei adunque mi risolvei di prendere a convivere con me, ben sapendo come ella comunicherà meco i suoi beni, e mi consolerà nelle cure, e negli affanni.9 Decisi dunque di prenderla in casa con me, sapendo che mi avrebbe comunicati i suoi beni, e dette parole di consolazione nei pensieri e negli affanni.
10 Per lei io sarò illustre presso la moltitudine, e giovane sarò onorato dai seniori.10 Per lei mi acquisterò gloria davanti al popolo, e, sebben giovane, sarò onorato dagli anziani.
11 E mi troveranno sottile nel giudicare, e sarò ammirato dinanzi ai grandi, e i principi mostreranno ne' volli loro com'io lor rechi stupore.11 Mi troveranno acuto nel giudicare, sarò ammirato dinanzi ai potenti, e la faccia dei principi mi guarderà con maraviglia.
12 S' io tacerò, aspetteranno, ch'io parli, se parlerò, saranno intenti a me, e andando io avanti nel discorso, si metteranno il dito alla bocca.12 Se tacerò, aspetteranno, se parlerò, staranno attenti, e se prolungherò il discor­so, metteranno la mano sulla boc­ca.
13 Oltre a ciò per lei avrò io l'immortalità, e lascerò a quelli, che saran dopo di me eterna la mia ricordanza.13 Inoltre per essa otterrò l'im­mortalità e lascerò eterna me­moria a quelli che verranno dopo di me.
14 Governerò i popoli, e saranno soggette a me le nazioni.14 Disporrò dei popoli, e le nazioni mi staran soggette.
15 I re feroci temeranno al sentire il mio nome: col popolo parrò clemente, e forte in guerra.15 Sentendo parlar di me, treme­ranno i feroci tiranni, col popolo apparirò buono e forte in guerra.
16 Entrando nella mia casa avrò presso di lei il mio riposo: perocché atta ha di amaro il conversare con lei, e il convivere insieme con essa non ha tedio, ma consolazione, e gaudio.16 Entrando nella mia casa ripose­rò con lei, perchè la sua conversa­zione non ha nulla d'amaro, lo star con lei non annoia, ma (riem­pie) di letizia e di contento.
17 Queste cose avendo io ripensate; e nel mio cuor rammentando, come nell'unione colla sapienza si ha l'immortalità,17 Ragionando dentro di me di queste cose, e considerando nel mio cuore, che nell'unione della sapienza v'è l'immortalità,
18 E nella amicizia di lei una buona dilettazione, e nelle opere delle mani di lei una inesausta ricchezza, e nel confabulare con lei la prudenza, e nell'essere a parte de' suoi ragionamenti si ha acquisto di gloria, io andava attorno in cerca di lei per farla mia.18 e nell'amicizia di lei onesto diletto, e nelle opere delle sue mani ine­sauribile ricchezza, e nel discuter con lei la sapienza, e nel prender parte ai suoi discorsi la fama, an­davo cercando come farla mia.
19 Or io era fanciullo ingegnoso, ed ebbi in sorte un'anima buona.19 Ero un ragazzo di ottimo natu­rale, ed ebbi in sorte un'anima buona,
20 Ed essendo io più buono venni ad avere corpo immacolato.20 ed essendo (sempre) più buono, giunsi ad (avere) un corpo immacolato.
21 E tosto ch'io seppi, come io non poteva essere continente, se Dio non mei concedeva (ed era effetto di sapienza il sapere da chi venga tal dono), io mi presentai al Signore, e lo pregai, e dissi con tutto il mio cuore:21 E come seppi di non poter possedere (la sapienza) se Dio non me la concedeva, ed anche questo era effetto della sa­ pienza, sapere da chi venisse il dono, mi presentai a Dio, e lo pregai, e dissi con tutto il mio cuo­re: