Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 3


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BIBBIA MARTINIMODERN HEBREW BIBLE
1 E succedette in suo luogo Giuda suo figliuolo cognominato, Maccabeo:
2 E lo assistevano tutti i suoi fratelli, e tutti quelli, che si erano uniti col padre suo, e allegramente combattevano per Israele.
3 Ed egli diede nuovo lustro alla gloria del suo popolo, e imbracciò la sua corazza, come un gigante, e si vinse delle sue armi per combattere e colla sua spada teneva sicuri gli alloggiamenti.
4 Egli nel suo fare era simile a un lione e ad un lioncello che rugge veggendo la preda.
5 Egli non lasciò ben arere gl'iniqui, andandone in traccia, e sterminò col fuoco quelli a che perturbavano il suo popolo:
6 E il timore, che si aveva di lui rispinse i nemici, e scompigliò tutti gli artigiani di iniquità, e la mano di lui apportò salute.
7 E dava assai da pensare a molti re, e colle sue azioni consolava Giacobbe, e la memoria di lui sarà in benedizione per sempre.
8 Egli andò in giro per le città di Giuda, e discaccionne gli empi, e rimosse il flagello da Israele.
9 E la sua rinomanza n'andò fino agli ultimi confini del mondo: ed egli riunì quei, che stavano per perire.
10 Ma Apollonio mise insieme le nazioni e un esercito numeroso e forte di Samaria per venire a battaglia con Israele.
11 E Giuda ne fu informato, e andogli incontro, e lo sconfisse, e lo uccise, e molti furono i feriti e i morti, e il rimanente si diede alla fuga:
12 E ne riportarono le spoglie; ma la spada di Apollonio se la prese Giuda, e di essa servivasi sempre nelle battaglie.
13 Ma Seron capo dell'esercito della Siria avendo inteso, come Giuda avea formata una ragunata e una chiesa di gente fedele,
14 Disse: Io mi acquisterò un nome, e mi renderò famoso nel regno, debellando Giuda e quelli che sono con lui, che non fanno conto degli ordini del re.
15 E si mise in ordine, e si mossero con lui le schiere degli empi, aiuto considerevole a per vendicarsi de' figliuoli d'Israele.
16 E si avanzarono fino a Bethoron, e Giuda andò loro incontro con poca gente.
17 Ma quando questi ebber veduto l'esercito, che veniva contro di loro, dissero a Giuda: Come potrem noi tanto pochi combattere contro moltitudine cosi grande e valorosa, e noi siamo oggi stanchi pel digiuno?
18 Ma Giuda disse: Ell'e' facil cosa, che molti restino preda di pochi, e rispetto al Dio del cielo egli è lo stesso il salvare per mano di molti, o per mano di pochi:
19 Perocehè non dal numero delle schiere dipende il vincere in guerra, ma dal cielo tiene il valore.
20 Quelli vengono contro di noi con una turba di gente insolente e superba per isterminar noi e le nostre mogli e i nostri figliuoli, e spogliarci:
21 Ma noi combatteremo per le nostre vite e per le leggi nostre:
22 E lo stesso Signore gli abbatterà dinanzi a noi; or voi non abbiatene paura.
23 E finito che ebbe di parlare, si scagliò subitamente contro di loro, e Seron col suo esercito rimase sconfitto dinanzi a lui:
24 Ed egli lo insegui per la colàta di Bethoron sino alla pianura, e vi perirono ottocento uomini e il resto si fuggi nel paese dei Filistei.
25 E Giuda e i suoi fratelli erano il terrore di tutte le genti circonvicine:
26 E la fama di lui giunse fino al re; perocchè tutte le genti parlavano delle geste di Giuda.
27 Or quando Antioco udi tali cose si sdegnò forte, e mandò a riunire insieme le milizie di tutto il suo regno, esercito grandemente possente.
28 E aperse il suo erario, e diede alle schiere lo stipendio di un anno, e comando loro, che stessero preparati a tutto.
29 Ma osservò, che veniva mancando nelle sue casse il denaro, e che i tributi di quel paese erano scarsi a motivo degli scompigli e delle miserie, che egli vi avea cagionato volendo abolire le leggi, che vi erano osservate ab antico.
30 E temè di non avere da potere spendere, e donare, come prima avea fatto a larga mano, e con munificenza superiore a quella di tutti i passati re.
31 Ed era in gran costernazione, e risolvè di andare in Persia a raccorre i tributi di que'paesi, e mettere insieme molto denaro.
32 E lasciò Lisia uomo di gran portata e di stirpe reale per soprintendere agli affari del regno dall'Eufrate sino al fiume d'Egitto:
33 E affinché avesse cura dell'educazione del suo figliuolo Antioco sino al suo ritorno.
34 E gli diede la metà dell'esercito con gli elefanti, e gli diede le commissioni di tutto quello che ei voleva che si facesse, e anche riguardo agli abitanti della Giudea e di Gerusalemme,
35 Affinché egli spedisse contro di essi un esercito per abbattere il valore d'Israele e gli avanzi di Gerusalemme, e per cancellare la memoria di essi da quel paese:
36 E affinché tutto il loro paese lo desse ad abitare a gente d'altre nazioni, distribuendo loro a sorte le terre loro.
37 Or il re col rimanente dell'esercito si parli di Antiochia città del suo regno l'anno cento quarantasette, e passò l'Eufrate, e trascorse le provincie superiori.
38 Ma Lisia scelse Tolomeo figliuolo di Dorimene e Nicanore e Gorgia, uomini potenti del numero degli amici del re:
39 E mandò con essi quaranta mila uomini e sette mila soldati a cavallo perché andassero nel paese di Giuda, e lo mettessero a ferro e a fuoco secondo il comando del re.
40 E quelli si mossero con tutte le schiere, e andarono a porre' il campo vicino ad Emmaum nella pianura.
41 E i mercatanti di quei paesi, udita la fama del loro arrivo, presero seco dell'argento e dell'oro in quantità, e de' servi, e andarono agli alloggiamenti per comprare i figliuoli d'Israele come schiavi: e con quelli si unirono le schiere della Siria e quelle di altre nazioni.
42 Ma Giuda e i suoi fratelli veggendo, come crescevano i mali, e gli eserciti si andavano appressando ai loro confini, e avendo risaputo il comando dato dal re di sterminare e annichilare il popolo,
43 Dicevano l'uno all'altro: rimettiamo in piedi il popol nostro abbattuto, e combattiamo in difesa del nostro popolo e delle nostre cose sante.
44 E si adunarono in corpo per prepararsi alla battaglia, e per fare orazione e domandare misericordia e pietà.
45 E Gerusalemme non aveva abitatori, ma era come un deserto; non vi erano i suoi figliuoli, che andassero, e venissero; e il luogo santo era conculcato, e gente straniera stava nella fortezza, in cui aveano stanza le genti, ed era sbandita ogni allegria dalla casa di Giacobbe, né più vi si udiva o flauto, o cetera.
46 Or eglino radunatisi andarono a Maspha dirimpetto a Gerusalemme, perché Maspha era luogo di orazione per Israele.
47 E quel giorno digiunarono, e si vestirono di cilizio, e si gettarono della cenere sulla testa, e stracciarono le loro vesti.
48 E distesero i libri della legge, nè quali le genti cercavano similitudini pe' loro simulacri:
49 E vi portarono gli ornamenti sacerdotali e le primizie e le decime, e fecer venire i Nazarei che avean finito il lor tempo:
50 E alzarono fino al cielo le strilla, dicendo: che farem noi di costoro, e dove ti condurremo?
51 Or che il tuo santuario e conculcato e profanato, e i tuoi sacerdoti sono in duolo e sono umiliati.
52 Ed ecco che le nazioni si son ragunate contro di noi per isperderci: tu sai quello che disegnano di fare a noi.
53 Come patrem noi sostenerci in faccia a loro, se tu, o Dio, non ci aiuti?
54 Indi fecero risanare altamente le loro trombe.
55 E dipoi Giuda nominò i condottieri del popolo, e i tribuni e centurioni e i capi di cinquanta e di dieci uomini.
56 E a quelli, che avean di fresco fabbricate case, o che avean preso moglie, od aveano piantate vigne, e ai paurosi disse, che secondo la legge se ne tornassero ciascuno a casa sua.
57 E mossero il campo, e andarono a postarsi a mezzodì di Emmaum.
58 E Giuda disse: Armatevi, e siate uomini di valore, e siate in ordine per di mattina affin di combattere contro queste genti riunite contro di noi per distruggere noi e le cose nostre sante:
59 Perocche' meglio è per noi il morire in battaglia, che vedere lo sterminio del nostro popolo e delle cose sante.
60 E siane quello che nel cielo si vuole.