Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Tobia 7


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BIBBIA MARTINIBIBBIA RICCIOTTI
1 Ed essi entraron o in casa di Raguele, e gli accolse Raguele con gaudio.1 Entrarono dunque da Raguele, il quale li ricevè con allegrezza.
2 E Raguele mirando Tobia disse ad Anna sua moglie: Quanto mai questo giovane si rassomiglia al mio cugino!2 E guardando Tobia, disse Raguele ad Anna sua moglie: « Come somiglia questo giovane al mìo cugino! ».
3 E quindi disse loro: Donde siete voi o giovani nostri fratelli? E quelli dissero: Della tribù di Nepthali, degli schiavi di Ninive.3 Ciò detto, domandò: «Di dove siete, o giovani nostri fratelli?». Risposero: «Siamo della tribù di Neftali, de' prigionieri di Ninive ».
4 E Raguel disse loro: Conoscete Tobia mio fratello? E quelli dissero: Lo conosciamo.4 Chiese loro Raguele: «Conoscete il mio fratello Tobia?». Risposero: « Si, che lo conosciamo ».
5 E quegli parlando di lui con molta lode, l'Angelo disse a Raguele: Tobia, del quale tu parli, è il padre di costui.5 Ed avendo Raguele dette di lui tante buone cose, l'angelo gli disse: « Quel Tobia del quale tu mi domandi, è il padre di questo giovane».
6 E Raguele se gli gettò addosso, e baciolle piangendo e singhiozzando sul collo di lui,6 Allora Raguele gli si buttò al collo, e lo baciò piangendo, e fra le lacrime
7 E disse. Sii tu benedetto, figliuol mio, che se rampollo di un uomo dabbene, e ottimo.7 disse: «Sii benedetto, flgliuol mio; perchè sei figliuolo d'un buono ed ottimo uomo ».
8 E Anna sua moglie, e Sara sua figlia piangevano.8 Anche Anna sua moglie, e Sara loro figlia, piangevano.
9 E dopo vari discorsi ordinò Raguele,che si uccidesse un ariete, e si ammannisse il convito; e pregandoli di porsi, a mensa9 Dopo dunque che ebbero parlato, Raguele ordinò che s'ammazzasse un montone, e si preparasse un convito. E pregandoli egli di mettersi a tavola,
10 Tobia disse: io oggi qui non mangerò, e non berò, se tu prima non mi concedi la mia richiesta, e non mi prometti di darmi Sara tua figlia per moglie.10 disse Tobia: « Io oggi non mangerò qui nè beverò, se prima tu non accetti la mia domanda, e non mi prometti di darmi Sara tua figlia ».
11 Udito ciò Raguele restò senza fiato,sapendo quel che era avvenuto a que' sette mariti, che si erano accostati a lei: e cominciò a temere, che lo stesso non accadesse anche a questo: e mentre egli titubava senza dare veruna risposta.11 Udite queste parole, Raguele sbigottì, sapendo che cos'era accaduto a quei sette che si erano sposati; ed ebbe paura che anche a questi avesse ad accadere il simile. Esitando egli adunque, e non rispondendo alla domanda,
12 L'Angelo gli disse: Non temere di darla a questo, perchè a lui, che teme Dio dee darsi la tua figliuola per moglie: per questo non ha potuto averla nissun altro.12 l'angelo gli disse: «Non temere di dargliela; la figlia tua dev'essere moglie di lui, che teme Iddio; perciò nessun altri ha potuto averla ».
13 Allora disse Raguele: Io non dubito, che il Signore abbia ammesse al suo cospetto le mie orazioni, e le mie lacrime.13 Allora disse Raguele: « Non dubito che Dio accolga benevolmente le mie preghiere e lacrime;
14 E credo, che per questo vi ha fatti venire a mia casa, affinchè questa si sposi ad uomo di sua cognazione secondo la legge di Mosè; ora tu non dubitare, che io te la darò.14 credo ch'egli vi abbia fatti venir qui, acciò questa figliuola si sposasse ad uno della sua stirpe, secondo la legge di Mosè; non aver dunque dubbio che io non te la dia ».
15 E presa la destra della sua figlia, la pose nella man destra di Tobia, dicendo: Il Dio d'Abramo, e il Dio d'Isacco, e il Dio Giacobbe sia con voi, ed ei vi congiunga, e adempia in voi la sua benedizione.15 E presa la destra della figliuola, la mise in quella di Tobia, e disse: «Il Dio d'Àbramo, il Dio d'Isacco, il Dio di Giacobbe sia con voi; egli vi congiunga, e adempia in voi la sua benedizione ».
16 E presa la carta, fecero la scrittura di matrimonio.16 Presa poi una carta, fecero la scritta del matrimonio.
17 E dipoi fecero il banchetto, benedicendo Dio.17 Dopo di che, banchettarono benedicendo il Signore,
18 E Raguele chiamò Anna sua moglie, e le ordinò di preparare un'altra camera.18 E Raguele, chiamata a sè Anna sua moglie, le ordinò di preparare un'altra camera.
19 E vi condusse Sara sua figlia, la quale piangeva.19 E vi condusse Sara sua figlia, la quale piangeva.
20 Ed ei le disse: Sta di buon animo, figliuola mia; il Signore del cielo ti dia allegrezza in compensazione dei disgusti, che hai sofferti.20 E le disse: «Sta' di buon animo, figlia mia. Il Signore del cielo ti dia gioia, in cambio del dolore da te sofferto ».