Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Tobia 3


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Orazione fatta a Dio dà Tobia, che chiede di morire a cagione degl'insulti della consorte. Umile orazione, e digiuno di tre giorni di Sara figliuola di Raguele, perché la serva le faceva rimproveri a motivo dei sette mariti uccisi dal Demonio. L'uno, e l'altra sono esauditi, ed è mandato l'Angelo Raphaele a consolarli.

1Allora Tobia sospirò, e cominciò a far orazione con lacrime,2E disse: Giusto se tu, o Signore, e sono giusti tutti i giudizi tuoi, e tutte le tue vie sono misericordia, e verità, e giustizia.3Ed ora o Signore, ricordati di me, e non far vendetta de' miei peccati,e non aver in memoria i miei delitti, nè quelli de' miei genitori.4Perchè noi non obbedimmo a tuoi comandamenti per questo siamo stati depredati, menati schiavi, e uccisi, divenuti favola, e obbrobrio per tutte le nazioni, tralle quali tu ci hai dispersi.5E adesso, o Signore, i giudizi tuoi sono grandi, perchè noi non ponemmo in opera i tuoi precetti, e non camminammo con sincerità dinanzi a te.6Ed ora, o Signore, fa di me quel, che ti piace, e comanda, che sia ricevuto in pace il mio spirito; perocchè è meglio per me il morire, che il vivere.7Nello stesso tempo egli avvenne, che Sara figliuola di Raguele dimorante in Rages città de' Medi si sentì oltraggiare da una delle serve del padre suo:8Perocché ella era stata sposata a sette mariti, i quali appena accostatisi a lei erano stati uccisi dal demonio chiamato Asmodeo.9Or avendo ella sgridata la serva per qualche suo fallo, le rispose questa, e disse: Non si vegga giammai da noi sulla terra figliuolo, o figliuola nata da te, uccisora de tuoi mariti.10Vuoi tu forse far morire anche me, come uccidesti sette uomini? A queste voci se n'andò ella alla stanza più alta della sua casa, e per tre dì, e tre notti non mangio, e non bevve:11Ma perseverando nell'orazione, con lacrime pregava Dio, che la liberasse da questo obbrobrio.12Or avvene il terzo giorno, che avendo terminato la sua orazione, benedicendo il Signore,13Disse: Benedetto egli e il nome tuo, o Dio de padri nostri, il quale dopo esserti sdegnato fai misericordia, e nel tempo della tribolazione perdoni i peccati a quei, che ti invocano.14A te, o Signore, rivolgo la mia faccia,in te fisso gli occhi miei.15Io ti prego,o Signore, che tu mi sciolga dal laccio di questa ignominia, o almeno mi levi dalla terra.16Tu sai, o Signore, che io giammai ho desiderato alcun uomo, e ho serbata pura l'anima mia da ogni concupiscenza.17Io non mi sono mai addimesticata con quelli, che aman gli scherzi; nè ho avuta amistà con quei che trattano con leggerezza,18? io acconsentii a prender marito nel tuo timore, non per effetto di passione.19E io fui indegna di loro, o forse quelli non eran degni di me, perchè tu ad altro marito forse m'hai riserbata.20Perocchè nulla può l'uomo contro de tuoi consigli.21Ma questo è tenuto per certo da chiunque ti onora, che se la sua vita sarà messa alla prova, ci sarà cononato; e s'ei farà in tribolazione, sarà liberato; e se sarà sotto la verga, potrà pervenire alla tua misericordia.22Perocchè tu della perdizione mostra non hai diletto, e dopo la tempesta fai la bonaccia, e dopo le lacrime, e i sospiri infondi il giubilo.23Sia il nome tuo, o Dio d'Israele, benedetto pe' secoli.24Nello stesso tempo furono esaudite le orazioni dell'uno e dell'altra nel cospetto della Maestà del sommo Iddio:25E fu spedito il santo Angelo del Signore Raphaele a liberare l'uno, e l'altra, essendo state le orazioni loro presentate a un tempo al cospetto del Signore.

Note:

3,1:Allora Tobia sospirò. Più afflitto della poca fede e degli strani sentimenti della moglie, che degli altri suoi mali.

3,8:Erano stati uccisi dal Demonio chiamato Asmodeo. Tratte molte etimologie sembra la piu verisimile quella, che interpreta Asmodeo per isterminarore, desolatore.

3,25:Il santo Angelo del Signore, Raphaele, a liberare l'uno e l'altra. Quando Dio vuol guarire qualcheduno (dice s. Girolamo in Dam VIII.) egli spedisce il Santo Angelo Raphaele, il nome del quale ci fa intendere, che da Dio è la vera medicina. Raphael significa medicina di Dio.