Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Tobia 12


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Tobia discorre col figliuolo intorno alla mercede di Raphaele, e uditi i benefici fatti a se, e al figliuolo, offerisce la metà di tutto quello, che avean portato: ma quegli si dà a conoscere per un Angelo di Dio, e rivelati altri misteri, si alza verso del cielo, e quegli gettatisi boccone per terra, benedicono Dio.

1Allora Tobia chiamò a se il suo figliuolo, e gli disse: Che possiam noi dare a quest'uomo santo, che è venuto con te?2E Tobia rispose, e disse a suo padre: Padre, qual ricompensa gli darem noi? o che vi sarà egli, che possa agguagliare i suoi benefizi?3Egli mi ha condotto, e rimenato in sanità, egli ha riscosso il denaro da Gabele, egli mi ha fatto avere la moglie, e ha tenuto lungi da lei il Demonio, ha consolati i genitori di lei, me stesso egli salvò, che non fossi divorato dal pesce; a te pure ha dato di vedere la luce del cielo, e di ogni sorta di beni siamo stati ricolmati per mezzo di lui: che potrem noi dargli, che sia proporzionato a tanto bene?4Ma io ti prego, padre mio, che lo preghi se mai si degnasse di prendersi la metà di tutto quello, che si è portato.5Così il padre, e il figliuolo lo chiamarono, e presolo a parte cominciarono a pregarlo, che si degnasse di accettare la metà di tutto quello,che avean portato.6Allora egli disse loro in segreto: Benedite Dio del cielo, e date a lui laude dinanzi a tutti i viventi, per chè egli ha usato con voi di Sua misericordia.7Imperocchè egli è ben fatto di tener nascosi i segreti dei re, ma è cosa lodevole di rivelare, e annunziare le opere di Dio.8Buona cosa ell'è l'orazione col digiuno, e colla limosina, più che il mettere a parte tesori di oro:9Perocchè la limosina libera dalla morte, ed ella e che purga i peccati, e fa trovare la misericordia, e la vita eterna.10Ma quei che commettono il peccato, e l'iniquità, sono nemici dell'anima propria.11Io pertanto manifesto a voi la verità, e non terrò ascoso a voi questo misterio.12Quando tu facevi orazione con lacrime, e seppellivi i morti, e lasciavi il tuo pranzo, e nascondevi di giorno i morti in casa tua, e di notte tempo li sepellivi, io presentai al Signore la tua orazione.13E perchè tu eri caro a Dio, fu necessario, che la tentazione ti provasse.14E adesso il Signore mi ha mandato a guarirti, e a liberare dal Demonio Sara moglie di tuo figliuolo.15Perocchè io sono l'Angelo Raphaele, uno dei sette, che stiamo dinanzi al Signore.16Udite tali cose, si conturbaróno, e caddero tremanti boccone per terra.17E l'Angelo disse loro: La pace con voi, non temete:18Perocchè quando io era con voi, io ci era per volere di Dio: benedite lui, e cantate sue lodi.19Sembrava veramente che io mangiassi, e bevessi con voi; ma io mi servo di cibo invisibile, e di bevanda, che non può essere veduta dagli uomini.20Or egli è tempo ch'io torni a lui, che mi mandò: e voi benedite Dio, e raccontate tutte le sue meraviglie.21E detto questo, sparì dagli occhi loro, e non poterono più vederlo.22Allora prostrati per tre ore bocconi per terra, benedissero Dio, e alzati che furono, raccontarono tutte queste sue meraviglie.

Note:

12,7:È ben fatto di tener nascosti i segreti de' re, ec. La felice esecuzione de' disegni de' re pende in grandissima parte dal tenerli segreti, e il manifestarli avanti tempo gli espone alla controdizione, e a rimaner senza effetto: ma riguardo alle opere di Dio, egli è lodevole il manifestarle, affinchè chiunque le ascolta riconosca la clemenza, la magnificenza, e la sapienza di lui, e a lui ne renda tributo di adorazione e di laude.

12,8:Buona cosa ella è l'orazione col digiuno, e colla limosina. Da questo bellissimo passo appresero i Teologi a distinguere tre diversi generi di buone opere, ai quali riduconsi tutte le altre, il digiuno, l'orazione e la limosina. Il digiuno, e la limosina sono per sentimento dei Padri le due ali, colle quali l'orazione si alza fino al cielo.

12,13:E perché tu eri caro a Dio, fu necessario, che ec. Simile a questa e la sentenza di Paolo, Heb. XI. 6. 8. Dio ma la sforza con ogni figliuolo, che riconosce per suo, ec. Vedi quello che si e ivi notato.

12,15:Uno dei sette, che stiamo dinanzi al Signore. Uno dei sette primi spiriti beati, che stiamo dinanzi al trono di Dio pronti ad eseguire i suoi comandi. Vedi Apocal. I. 4.

12,16:Si conturbarono e caddero... per terra. I Padri osservano esser proprio delle apparizioni celesti, che da principio recano paura e un sacro orrore; dipoi consolano, e danno allegreia; il contrario accade nelle apparizionl dell'Angelo delle tenebre, allorché trasformasi in Angelo della luce. Vedi s. Atanasio, cita s. Antonio inferire solamente le parole del venerabile Beda sul capo 1. di s. Luca: Siccome egli è proprio della umana fratezza il turbarsi nella visione di una creatura spirituale: così è proprio della bontà degli Angeli il consolare in appresso i mortali atterriti dalla loro vista; pel contrario poi è proprio della ferita del Demonio l'agitare con sempre maggiore spavento quelli, che vede spauriti dalla sua presenza.

12,19:Io mi servo di cibo invisibile e di bevanda, che non può essere rcduta dagli uomini. Per essere con voi io non sono perciò diviso dalla mia beatitudine, in quale consiste nella visione di Dio: questa visione è cibo e bevanda, ed e ogni bene per gli eletti uniti immutabilmente al fonte di ogni bene.