Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Tobia 6


font

Animato dall'Angelo Tobia prende il pesce, che lo assaliva, e lo sventra, serbando il cuore, e il fegato, e il fiele per medicina: vanno ad albergare in casa di Raguele, dove per ordine dell'Angelo chiede in moglie la figliuola di lui Sara, i sette mariti della quale erano stati uccisi dal Demonio; e dall'Angelo è istruito del fine, per cui dee contrarsi, e usarsi il matrimonio.

1Or Tobia partì, e seguitollo il cane, e alla prima posata si fermò presso il fiume Tigri.2E andò per lavarsi i piedi, quand'ecco un pesce smisurato uscì fuora per divorarlo.3E Tobia impaurito grido ad alta voce: Signore, egli mi viene addosso.4E l'Angelo gli disse: Prendilo per una branca,e tiralo a te. E quegli avendo così fatto, lo tirò a secco, e cominciò a palpitare a suoi piedi.5Allora l'Angelo gli disse: Sventra questo pesce, e serbati il suo cuore, il fiele, e il fegato perocchè queste cose son necessarie per utili medicazioni.6E fatto ciò, arrostì delle sue carni, e ne portaron per istrada, il resto lo salarono, perchè servisse loro fino al loro arrivo a Rages città de' Medi.7Allora Tobia domandò all'Angelo, e disse: Di grazia, o fratello Azarìa, dimmi a che sieno buone queste parti del pesce, le quali mi hai ordinato di conservare?8E l'Angelo gli rispose,e disse: Se tu metterai un pezzetto di quel cuore sopra i carboni, il fumo scaccia qualunque specie di demoni dall'uomo, o dalla donna, talmente che più non si accostino a essi.9E il fiele è buono a medicare gli occhi, che abbiano qualche macchia, e resteranno sani.10E Tobia gli disse: Dove vuoi tu, che noi alloggiamo?11E l'Angelo gli disse: E qui un uomo nomato Raguele, tuo parente, della tua tribù, il quale ha una figliuola per nome Sara: ma non ha nè maschio nè femmina fuori di lei.12A te son dovuti tutti i beni di lui, e tu dei prenderla per moglie.13Chiedila adunque a suo padre, ed egli te la darà per moglie.14Allora Tobia rispose, e disse: Ho sentito dire, che ella ha sposati sette mariti, e sono morti e ho sentito dire di più, che il Demonio gli ha uccisi.15Io perciò ho paura, che lo stesso non avvenga anche a me, ed essendo io unico figliuolo de' miei genitori, io venga a precipitare nel sepolcro la lor vecchiezza per l’afflizione.16Allora l'Angelo Raphaele gli disse: Ascoltami, e io ti insegnerò chi sien quelli, sopra de quali ha potestà il Demonio.17Perocchè quelli, che in tal guisa abbracciano il matrimonio, che Dio scacciano da se, e dalla lor mente, e soddisfanno la loro libidine come il cavallo, e il mulo, che non hanno intelletto, sopra questi ha potestà il Demonio;18Ma tu quando l'avrai sposata, entrando nella camera per tre dì ti asterrai da lei, e non altro farai, se non di star con essa in orazione.19E quella stessa notte, bruciato quel fegato del pesce sarà messo in fuga il Demonio.20E la seconda notte sarai ammesso all'unione co' Patriarchi santi.21E la terza notte otterrai la benedizione, affinchè nascano da voi de' figliuoli di buona sanità.22Passata poi la terza notte, prenderai la vergine nel timor del Signore, mosso più da desiderio di prole, che da libidine, a fine di ottenere la benedizione riserbata alla stirpe di Abramo.

Note:

6,1:E seguitollo il cane. Non è inutile questa circostanza all'istoria (ne cosa alcuna d'inutile può essere ne' i libri santi ); perocchè, come vedremo, il cane, che corse avanti, in quello che annunziò il ritorno del giovin Tobia.

6,2:E andò per lavarsi i piedi. Secondo l'uso de' paesi orientali di lavarsi i piedi prima di mangiare. Abbiamo già veduto come il lavare i piedi degli ospiti era uffizio, che si rendeva loro comunemente nelle case, dove alloggiavano. Tobia entrò nel Tigri per lavarsi.
Un pesce smisurato. La Scrittura non ha spiegato qual sorte di pesce fosse questo, e gl'Interpreti sono tra loro discordi. Mi sembra, che la più probabile opinione sia quella de' Rabbini, i quali credono, ch'ei fosse un luccio, pesce che abbonda nel fiume Tigri, arriva talora ad enorme grossezza, è vorace e carnivoro, ha le branche, è di una specie, di cui possono mangiare gli Ebrei, e finalmente il suo fiele mescolato col miele è buono a vari mali degli occhi, come dimostra il Bochart. Egli è chiamato luccio, che in Greco vuol dire pesce lupino, quasi egli sia ai pesci quello che il lupo e alle pecore.

6,6:Arrostì delle sue carni. Arrostì un buon pezzo di quel pesce per mangiarne forse la mnttina e la sera, e il resto lo salarono pel rimanente del viaggio.

6,8:Se tu metterai un pezzetto di quel cuore, ec. il Greco porta il cuore e il fegato. Il Demonio essendo un puro spirito non può naturalmente essere molestato dal fumo del cuore, o del fegato di un pesce, ne costretto per tal modo ad abbandonare l'uomo, o la donna, sopra di cui gli sia stato permesso da Dio di esercitar suo potere: ma lo stesso fumo cagionando nel corpo dell'uomo, o della donna una disposizione diversa da quella di prima, può questa disposizione contraria impedire l'attività del Demonio, e cominciare o sminuirne il potere. Cosi la musica di David calmava l'agitazione cagionata in Saulle dal Demonio, perocchè questo spirito maligno si vale ordinariamente delle cagioni e disposizioni naturali. Nel discacciamento di Asmodeo la parte principale l'ebbe l'Angelo, il quale per i meriti, e per l'orazione di Tobia e di Sara cacciò il Demonio, mentre lo stesso Tobia eseguendo il comando di lui faceva bruciare il cuore del pesce: ma Raphaele, che non voleva darsi ancora a conoscere, tacque quello che egli voleva fare, e solo accennò quel rimedio singolare e straordinario, che egli solo potea conoscere, per mezzo del quale la possanza del Demonio venisse ad essere raffrenata.

6,12:A te son dovuti tutti i beni di lui, e fu dei ec. Da queste parole unite con quelle del versetto precedente (dove si dice, che Raguele era della stessa tribù di Tobia, suo parente, senza prole maschile, con una sola figliulo), si viene a conoscere, che il matrimonio di Tobia con Sara era per così dire necessario secondo la legge, e che o egli dovea sposarla, o rinunziare all'eredità di Raguele. Nel testo Greco. cap. IV. 13., il padre raccomanda a Tobia di prendere una sposa di sua stirpe. A tutto questo aggiungendosi il consiglio di un personaggio, in cui già Tobia avea potuto conoscere tanta savezza e tanto amore del suo bene, non è maraviglia, se egli si indusse a concludere il matrimonio con Sara senza saputa de' suoi genitori, reggendo, come in un caso tale non poteva non essere di lor piacimeuto quello che era manifestamente volontà del Signore.

6,17:Quelli, che in tal guisa abbracciano il matrimonio, ec. Vale a dire a Dio ordinariamente non permette, che il nemico dell'uman genere eserciti sua possanza, se non sopra a coloro, i quali datisi in preda alle loro passioni hanno dato potestà sopra di lor medesimi al Demonio, da cui sono tenuti schiavi, permettendo a lui con giustizia il Signore quello, che egli iniquamente bruma e procura di fare, dice s. Gregorio M., lib. II. Moral.

6,20:La seconda notte sarai ammesso all'unione co' Patriarchi santi. La seconda notte, che tu passerai nella continenza colla tua sposa, il Signore ti concederà lo Spirito e la virtù de' santi Patriarchi. Abramo, Isacco, ecc., i quali santamente vissero nel matrimonio, onde, meritarono di essere amati e benedetti dal Signore. Questo consiglio dato dall'Angelo a Tobia di passare nella continenza le tre prime notti del suo matrimonio, è paruto a' Padri e a' Concili degno di essere proposto all'imitazione de' Cristiani, il matrimonio de' quali ha l'altissimo onore di essere un gran Sacramento, come quello che rappresenta l'unione tutta santa e divina di Cristo colla sua Chiesa. Veggansi il terzo Concilio di Cartagine, i capitolari de' re di Francia, i rituali anche moderni di molte Chiese, come di Lione, Milano, Liegi ec. Lo stesso consiglio è ripetuto ne' rituali della Chiesa Greca.