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Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 4


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 1974
1 Or una donna moglie di uno de' profeti sclamò, e disse ad Eliseo: Il mio marito tuo servo è morto, e tu sai, che il tuo servo era timorato del Signore: or ecco, che il suo creditore è venuto per prendere i due miei figliuoli, e farli suoi servi.1 Una donna, moglie di uno dei profeti, gridò a Eliseo: "Mio marito, tuo servo, è morto; tu sai che il tuo servo temeva il Signore. Ora è venuto il suo creditore per prendersi come schiavi i due miei figli".
2 Dissele Eliseo: Che vuoi, ch'io ti faccia? Dimmi, che hai in tua casa? Ed ella rispose: Io tua serva non no nulla in mia casa, eccetto un po' d'olio, per ungermi.2 Eliseo le disse: "Che posso fare io per te? Dimmi che cosa hai in casa". Quella rispose: "In casa la tua serva non ha altro che un orcio di olio".
3 Dissele egli: Va: chiedi in prestito da tutti i tuoi vicini de' vasi vuoti non pochi.3 Le disse: "Su, chiedi in prestito vasi da tutti i tuoi vicini, vasi vuoti, nel numero maggiore possibile.
4 E va, e chiudi la tua porta quando sarai dentro tu, e i tuoi figliuoli, e versa dell'olio in tutti que' vasi, e quando saran pieni, li porrai a parte.4 Poi entra in casa e chiudi la porta dietro a te e ai tuoi figli; versa olio in tutti quei vasi; i pieni mettili da parte".
5 Andò pertanto la donna, e si chiuse in casa co' suoi figliuoli: quelli le presentavano i vasi, ed ella gli empiva.5 Si allontanò da lui e chiuse la porta dietro a sé e ai suoi figli; questi porgevano ed essa versava.
6 E quando tutti i vasi furon pieni, disse ella ad un de' figliuoli: Portami ancora un vaso. E quegli rispose: Non ne ho: e l'olio si fermò.6 Quando i vasi furono pieni, disse a un figlio: "Porgimi ancora un vaso". Le rispose: "Non ce ne sono più". L'olio cessò.
7 Ed ella andò, e riferì il tutto all'uomo di Dio, e quegli disse: Va, vendi l'olio, e paga il creditore, e del restante sostentati tu, e i tuoi figliuoli.7 Essa andò a riferire la cosa all'uomo di Dio, che le disse: "Va', vendi l'olio e accontenta i tuoi creditori; tu e i tuoi figli vivete con quanto ne resterà".
8 Or un dì passava Eliseo per Sunam, dove era una donna grande, la quale lo trattenne, per dargli da mangiare; e siccome egli vi passava sovente, si fermava in casa di lei a mangiare.8 Un giorno Eliseo passava per Sunem, ove c'era una donna facoltosa, che l'invitò con insistenza a tavola. In seguito, tutte le volte che passava, si fermava a mangiare da lei.
9 Ed ella disse a suo marito: Ho riconosciuto, che uomo santo di Dio egli è questi, che passa sovente di qua.9 Essa disse al marito: "Io so che è un uomo di Dio, un santo, colui che passa sempre da noi.
10 Facciamgli pertanto una piccola stanza, e mettiamovi un letto per lui e una mensa, e una sedia, e un candeliere, affinchè quando verrà da noi, egli vi alberghi.10 Prepariamogli una piccola camera al piano di sopra, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e una lampada, sì che, venendo da noi, vi si possa ritirare".
11 Or un dato giorno egli arrivò, e andò nella stanza, e ivi si riposò.11 Recatosi egli un giorno là, si ritirò nella camera e vi si coricò.
12 E disse a Giezi suo servo: Chiama questa donna di Sunam. E quegli la chiamò: ed ella si presentò a lui.12 Egli disse a Ghecazi suo servo: "Chiama questa Sunammita". La chiamò ed essa si presentò a lui.
13 Ed egli disse al suo servo: Dille tu: Ecco, che tu ci hai assistiti amore volmente in tutto; che vuoi ch'io ti faccia? Hai tu qualche negozio, per cui desideri ch'io parli al re, o al capitano delle milizie? Ed ella rispose: Io vivo in mezzo al mio popolo.13 Eliseo disse al suo servo: "Dille tu: Ecco hai avuto per noi tutta questa premura; che cosa possiamo fare per te? C'è forse bisogno di intervenire in tuo favore presso il re oppure presso il capo dell'esercito?". Essa rispose: "Io sto in mezzo al mio popolo".
14 Ed (Eliseo) disse: Che vuol ella adunque ch'io faccia per lei? E Giezi disse: Non cercar più oltre: perocché ella è senza figliuoli, e il suo marito è vecchio.14 Eliseo replicò: "Che cosa si può fare per lei?". Ghecazi disse: "Purtroppo essa non ha figli e suo marito è vecchio".
15 Egli adunque gli ordinò di chiamarla, e venuta che fu, standosi ella dinanzi alla porta,15 Eliseo disse: "Chiamala!". La chiamò; essa si fermò sulla porta.
16 Egli le disse: In questo tempo, e in questa stess' ora, vivendo tu, porterai nel seno un figliuolo. Ed ella rispose: Non volere di grazia, o signor mio, o uomo di Dio, ingannar la tua serva.16 Allora disse: "L'anno prossimo, in questa stessa stagione, tu terrai in braccio un figlio". Essa rispose: "No, mio signore, uomo di Dio, non mentire con la tua serva".
17 Ma la donna concepì, e partorì un figliuolo nel tempo, e nell'ora predettale da Eliseo.17 Ora la donna rimase incinta e partorì un figlio, proprio alla data indicata da Eliseo.
18 E il fanciullo ingrandì; e un giorno essendo egli uscito per andar a trovar suo padre da quei, che mietevano,18 Il bambino crebbe e un giorno uscì per andare dal padre fra i mietitori.
19 Diss'egli a suo padre: Mi duole il capo, il capo mi duole. Ed egli disse ad un servo: Prendilo, e portalo a sua madre.19 Egli disse al padre: "La mia testa, la mia testa!". Il padre ordinò a un servo: "Portalo dalla mamma".
20 E quegli avendolo portato, e rimesso a sua madre, se lo tenne ella sulle sue ginocchia sino a mezzodì, ed ei si morì.20 Questi lo prese e lo portò da sua madre. Il bambino stette sulle ginocchia di costei fino a mezzogiorno, poi morì.
21 Ed ella sali a collocarlo sul letto dell'uom dì Dio, e chiuse la porta, e andò fuori,21 Essa salì a stenderlo sul letto dell'uomo di Dio; chiuse la porta e uscì.
22 E chiamò il suo marito, e gli disse: Manda di grazia con me uno de' servi, e un'asina, perocché io corro dall'uom di Dio, e torno.22 Chiamò il marito e gli disse: "Su, mandami uno dei servi e un'asina; voglio correre dall'uomo di Dio; tornerò subito".
23 E quegli le disse: Per qual ragione vai tu a trovarlo? oggi non son te calende, e non è sabato. Ed ella rispose: Io anderò.23 Quegli domandò: "Perché vuoi andare oggi? Non è il novilunio né sabato". Ma essa rispose: "Addio".
24 Ed ella ammannì l'asina, e ordinò al servo: Conducimi, e fa presto; non mi trattener per istrada, e fa quello, ch'io ti comando.24 Fece sellare l'asina e disse al proprio servo: "Conducimi, cammina, non fermarmi durante il tragitto, a meno che non te l'ordini io".
25 Ella adunque si partì, e andò dall'uomo di Dio sul monte Carmelo: e avendola l'uomo di Dio veduta venirgli incontro, disse a Giezi suo servo: Ecco quella donna di Sunam.25 Si incamminò; giunse dall'uomo di Dio sul monte Carmelo. Quando l'uomo di Dio la vide da lontano, disse a Ghecazi suo servo: "Ecco la Sunammita!
26 Va adunque ad incontrarla, e dille: State voi bene tu, e tuo marito, e tuo figliuolo? Ed ella rispose: Bene.26 Su, corrile incontro e domandale: Stai bene? Tuo marito sta bene? E tuo figlio sta bene?". Quella rispose: "Bene!".
27 Ma allorché fu arrivata presso all'uom di Dio sul monte, se gli gettò a' piedi; e Giezi si appressò, per farnela discostare. Ma l'uomo di Dio gli disse: Lasciala fare; perocché l'anima di lei è in amarezza, e il Signore mi ha nascosa tal cosa, e non me l'ha rivelata.27 Giunta presso l'uomo di Dio sul monte, gli afferrò le ginocchia. Ghecazi si avvicinò per tirarla indietro, ma l'uomo di Dio disse: "Lasciala stare, perché la sua anima è amareggiata e il Signore me ne ha nascosto il motivo; non me l'ha rivelato".
28 Or ella disse: Forse che io do mandai al signor mio un figliuolo? Non ti Diss'io: Non mi burlare?28 Essa disse: "Avevo forse domandato io un figlio al mio signore? Non ti dissi forse: Non mi ingannare?".
29 Ed egli disse a Giezi: Cingi i tuoi fianchi, e prendi in mano il mio bastone, e va: se ti imbatti in alcun uomo, noi salutare; e se alcun ti saluta, non gli rispondere: e tu porrai il mio bastone sulla faccia del fanciullo.29 Eliseo disse a Ghecazi: "Cingi i tuoi fianchi, prendi il mio bastone e parti. Se incontrerai qualcuno, non salutarlo; se qualcuno ti saluta, non rispondergli. Metterai il mio bastone sulla faccia del ragazzo".
30 Ma la madre del fanciullo disse: Viva il Signore, e viva l'anima tua; io non partirò da te. Egli adunque si mosse, e le andò appresso.30 La madre del ragazzo disse: "Per la vita del Signore e per la tua vita, non ti lascerò". Allora quegli si alzò e la seguì.
31 Or Giezi era andato innanzi a loro, e avea posto il bastone sopra la faccia del fanciullo; ma egli non avea fiato, né senso. E tornò indietro ad incontrar Eliseo, e gli diede la nuova:Il fanciullo non è risuscitato.31 Ghecazi li aveva preceduti; aveva posto il bastone sulla faccia del ragazzo, ma non c'era stato un gemito né altro segno di vita. Egli tornò verso Eliseo e gli riferì: "Il ragazzo non si è svegliato".
32 Eliseo adunque entrò in casa, evide il fanciullo morto giacente sul suo letto:32 Eliseo entrò in casa. Il ragazzo era morto, steso sul letto.
33 Ed entrò, e si chiuse dentro col fanciullo, e fece orazione al Signore.33 Egli entrò, chiuse la porta dietro a loro due e pregò il Signore.
34 E salì (sul letto), e si distese soprail fanciullo, e pose la sua bocca sopra la bocca di lui, e i suoi occhi sopra gli occhi di lui, e le sue mani sopra le mani di lui; e s'i incurvò sopra di lui, e le carni del fanciullo si riscaldarono.34 Quindi salì, si distese sul ragazzo; pose la bocca sulla bocca di lui, gli occhi sugli occhi di lui, le mani nelle mani di lui e si curvò su di lui. Il corpo del bambino riprese calore.
35 Ed egli scese; e fece due giri per la stanza, e salì di nuovo, e si distese sopra il fanciullo, e questi sbadigliò sette volte, e aperse gli occhi.35 Quindi si alzò e girò qua e là per la casa; tornò a curvarsi su di lui; il ragazzo starnutì sette volte, poi aprì gli occhi.
36 Ed egli chiamò Giezi, e gli disse: Chiama la donna di Sunam; ed ella venne, e si presentò a lui; ed ei le disse: Prendi il tuo figliuolo.36 Eliseo chiamò Ghecazi e gli disse: "Chiama questa Sunammita!". La chiamò e, quando essa gli giunse vicino, le disse: "Prendi tuo figlio!".
37 Andò ella a gettarsi a' piedi di lui, inchinandosi fino a terra; e preso il suo figliuolo, se n'andò.37 Quella entrò, cadde ai piedi di lui, gli si prostrò davanti, prese il figlio e uscì.
38 Ed Eliseo se ne tornò a Gàlgala. Or il paese era alla fame, e abitavano con lui i figliuoli de' profeti. Ed egli disse a un de' suoi servidori: Prendi una pignatta grande, e cuoci la pietanza pe' figliuoli de' profeti.38 Eliseo tornò in Gàlgala. Nella regione imperversava la carestia. Mentre i figli dei profeti stavano seduti davanti a lui, egli disse al suo servo: "Metti la pentola grande e cuoci una minestra per i figli dei profeti".
39 E uno di essi andò al campo per cogliere delle erbe salvatiche, e trovò una specie di vite salvatica, e da essa colse dei colochinti salvatici, e ne empì il suo mantello, e tornato che fu, li tagliò in pezzi, e li mise nella pignatta della pietanza, perocché non sapeva quello, ch'ei fossero.39 Uno di essi andò in campagna per cogliere erbe selvatiche e trovò una specie di vite selvatica: da essa colse zucche agresti e se ne riempì il mantello. Ritornò e gettò i frutti a pezzi nella pentola della minestra, non sapendo cosa fossero.
40 Ne versarono adunque ai compagni, perchè mangiassero: e avendo quelli gustata tal roba cotta, gridarono, e dissero: Uomo di Dio, la morte nella pignatta: e non poterono mangiarne.40 Si versò da mangiare agli uomini, che appena assaggiata la minestra gridarono: "Nella pentola c'è la morte, uomo di Dio!". Non ne potevano mangiare.
41 Ed egli: Portatemi, disse, della farina, e quando la ebbero portata, la gettò nella pignatta, e disse: Versatene alla gente, che mangino. E non rimase nulla di amaro nella pignatta.41 Allora Eliseo ordinò: "Portatemi della farina". Versatala nella pentola, disse: "Danne da mangiare alla gente". Non c'era più nulla di cattivo nella pentola.
42 Giunse poi un uomo da Baalsalisa, il quale portava all'uomo di Dio dei pani delle primizie, venti pani d'orzo, e del grano nuovo nella sua bisaccia: ed ei gli disse: Danne a tutta la gente, affinchè ne mangi.42 Da Baal-Salisa venne un individuo, che offrì primizie all'uomo di Dio, venti pani d'orzo e farro che aveva nella bisaccia. Eliseo disse: "Dallo da mangiare alla gente".
43 E il suo servo gli rispose: Che è tutto questo per porlo davanti a cento persone? Egli disse di nuovo: Danne alla gente, che mangi; perocché cosi dice il Signore: Mangeranno, e ne avanzerà.43 Ma colui che serviva disse: "Come posso mettere questo davanti a cento persone?". Quegli replicò: "Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: Ne mangeranno e ne avanzerà anche".
44 Quegli pertanto li pose davanti alla gente, e mangiarono, e ne avanzò secondo la parola del Signore.44 Lo pose davanti a quelli, che mangiarono, e ne avanzò, secondo la parola del Signore.