Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 23


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BIBBIA MARTINIBIBBIA RICCIOTTI
1 E quelli riferirono al re quel, che ella avea detto. Ed egli mandò a far raunare in sua presenza tutti i seniori di Giuda, e di Gerusalemme.1 - E vennero riferite al re le parole che essa aveva detto. Ed egli fece intorno a sè tutti i seniori di Giuda e di Gerusalemme.
2 E andò il re al tempio del Signore, e con lui tutti gli uomini di Giuda, e tutti gli abitanti di Gerusalemme, i sacerdoti, e i profeti, e tutto il popolo, piccoli, e grandi: ed egli lesse dinanzi ad essi tutte le parole del libro dell'alleanza, che si era trovato nella casa del Signore.2 E il re salì al tempio del Signore accompagnato da tutti gli uomini di Giuda e da tutti quelli che abitavano Gerusalemme, dai sacerdoti e dai profeti, e da tutto il popolo, dal più umile al più grande e lesse a tutti gli astanti tutte le parole del libro dell'alleanza, che era stato trovato nella casa del Signore.
3 E il re stava in piedi sulla sua residenza: e stabilì l'alleanza dinanzi al Signore, affinchè seguissero il Signore, e osservassero i suoi precetti, e gl'insegnamenti, e le cerimonie con tutto il cuore, e con tutta l'anima, e rimettessero in vigore le parole di questa alleanza scritte in quel libro: e il popolo acconsentì a questo patto.3 Il re stette in piedi sul palco e fece dinanzi al Signore il patto di camminare tutti dietro al Signore, di custodire i precetti e gli ordini e le leggi, con tutto il cuore e con tutta l'anima, e di mettere in pratica le parole dell'alleanza, che erano scritte nel libro: e tutto il popolo aderì al patto.
4 E il re diede ordine ad Helcia Pontefice, e ai sacerdoti del secondo ordine, e ai portinai, che gettasser fuora del tempio del Signore tutti i vasi, che erano stati fatti per servizio di Baal, e pel boschetto, e per tutta la milizia del cielo: e li diede alle fiamme fuor di Gerusalemme nella valle di Cedron, e ne fece portar la polvere a Bethel.4 Poi il re comandò al pontefice Elcia e ai sacerdoti di secondo ordine e ai portieri di gettare dal tempio del Signore tutti i vasi che erano stati preparati per Baal, e per il boschetto sacro, e per tutta la milizia del cielo, e li bruciò fuori di Gerusalemme nella valle del Cedron e ne portò la cenere in Betel.
5 E tolse via gli aruspici istituiti dai re di Giuda, per sagrificare ne' luoghi eccelsi pelle città di Giuda, e intorno a Gerusalemme, e quelli, che bruciavano gl'incensi a Baal, e al sole, e alla luna, e ai dodici segni, e a tutta la milizia del cielo.5 Sterminò gli Aruspici, che i re di Giuda avevano stabiliti per sacrificare sulle alte vette in tutte le città di Giuda e nei dintorni di Gerusalemme, e quei che bruciavano incenso a Baal, al sole, alla luna, alle dodici costellazioni e a tutta la milizia del cielo.
6 E fece portare l'idolo del bosco dalla casa del Signore fuora di Gerusalemme alla valle di Cedron, e ivi lo diede alle fiamme, e lo ridusse in cenere, e fece gettar le ceneri sui sepolcri del volgo.6 E fece portar fuori dalla casa del Signore e dalla città di Gerusalemme nella valle del Cedron il boschetto sacro e lo bruciò colà e lo ridusse in polvere e ne gettò la polvere sopra i sepolcri del popolo.
7 E distrusse eziandio le casette degli effeminati, le quali erano nella casa del Signore, pe' quali le donne tessevano certe quasi casette pel boschetto.7 Abbattè ancora le case degli effeminati che erano nella casa del Signore, nelle quali le donne tessevano delle tende per il boschetto sacro.
8 E convocò dalle città di Giuda tutti i sacerdoti: e profanò i luoghi eccelsi, dove sagrificavano i sacerdoti da Gabaa fino a Bersabee: e distrusse gli altari delle porte all'ingresso della porta di Giosuè principe della città, il quale abitava dal lato sinistro della porta della città.8 Riunì tutti i sacerdoti della città di Giuda, contaminò i posti elevati dove si sacrificava dai sacerdoti, da Gaba fino a Bersabee, e distrusse gli altari delle porte, all'entrata della porta di Giosuè, capo della città, la quale era a sinistra della porta della città.
9 Ma que' sacerdoti degli eccelsi non saliron più all'altare del Signore in Gerusalemme; ma solo mangiavano gli azzimi insieme co' loro fratelli.9 I sacerdoti degli alti luoghi però non salivano all'altare del Signore in Gerusalemme, ma mangiavano soltanto i pani azzimi, in mezzo ai loro fratelli.
10 Egli profanò il luogo di Topheth, che è nella valle del figliuolo di Ennom, affinchè nissuno più consagrasse il figlio, o la figlia per mezzo del fuoco a Moloch.10 Contaminò ancora Tofet che si trova nella valle dei figli di Ennom, affinchè nessuno consacrasse il proprio figlio o la propria figlia a Moloc, facendoli passare per il fuoco.
11 Tolse via parimente i cavalli consagrati al sole dai re di Giuda, all'ingresso del tempio del Signore, presso all'abitazione di Nathan-melech eunuco, la quale era in Pharurim: e i cocchi del sole li diede alle fiamme.11 Tolse ancora i cavalli, che i re di Giuda avevano dedicato al sole all'entrata del tempio, presso l'abitazione dell'eunuco Natanmelec, la quale era in Farurim, mentre il carro del Sole fu gettato ad ardere.
12 Parimente furono dal re distrutti gli altari, che erano sul solaio del cenacolo di Achaz, i quali erano stati fatti dai re di Giuda, e gli altari fatti da Manasse nei due atri del tempio del Signore: e di là corse a spargerne la polvere nel torrente Cedron.12 Anche gli altari che erano sul tetto della camera di Acaz, e che erano stati fatti dai re di Giuda, e gli altari che aveva fatto Manasse nei due atrii del tempio del Signore vennero distrutti dal re, il quale corse poi a disperderne la cenere nel torrente Cedron.
13 Profano eziandio il re i luoghi eccelsi, che erano in Gerusalemme dal la parte destra del monte dello Scandalo, edificati da Salomone re d'Israele in onor di Astaroth idolo de' Sidoni, e di Chamos scandalo di Moabt e di Melchom l'obbrobrio de' figliuoli di Ammon.13 Contaminò ancora le alture che erano in Gerusalemme, a destra del monte dell'Offesa e che Salomone, re d'Israele, aveva edificato ad Astarot, idolo dei Sidoni, a Camos, scandalo di Moab e a Melcom, obbrobrio dei figli di Ammon.
14 Egli fece in pezzi le statue, atterrò i boschetti: e riempi que' luoghi di ossa di morti.14 Egli spezzò le statue, abbattè i boschetti sacri e ne riempì i luoghi di ossa da morto.
15 Oltre a ciò quell' altare, che era a Bethel, e il luogo eccelso (eretto da Geroboam figliuolo di Nabath, il quale indusse Israele a peccare) egli lo distrusse, e lo diede alle fiamme, e lo ridusse in polvere, e abbruciò anche il boschetto.15 Di più bruciò l'altare che era in Betel; e l'alto luogo che vi aveva fatto Geroboamo figlio di Nabat, che fece prevaricare Israele; quell'altare e l'alto luogo egli li distrusse, li bruciò e li ridusse in polvere e arse pure il bosco sacro.
16 E volgendo Josia lo sguardo attorno, vide que' sepolcri, che eran sul monte: e mandò a trar fuori de' sepolcri le ossa, e bruciolle sopra l'altare, e lo profanò secondo la parola del Signore pronunziata dall'uom di Dio, al quale queste cose erano state predette.16 Poi Josia, voltatosi, vide colà i sepolcri che erano sulla montagna; mandò a prendere le ossa dei morti e le bruciò sull'altare e le contaminò, secondo le parole del Signore, che aveva proferito l'uomo di Dio, il quale predisse queste cose.
17 Ed egli disse: Di chi è quel monumento, ch'io veggo? Gli risposero gli uomini di quella città: Egli è il sepolcro dell'uomo di Dio, il quale venne da Giuda, e predisse queste cose, che tu hai fatte sull'altare di Bethel.17 Poi disse: «E di chi è questo monumento che io vedo?». E gli risposero i cittadini di quella città: «È il sepolcro dell'uomo di Dio, che venne da Giuda a predire contro l'altare di Betel quelle cose che tu hai fatto».
18 Ed egli disse: Lasciatelo stare; nissuno pongale mani sulle ossa di luì. Così rimasero intatte le ossa di lui con le ossa di quel profeta venuto da Samaria.18 Ed egli disse: «Lasciatelo stare; nessuno muova le sue ossa». E le ossa di lui, come pure le ossa del profeta, che era venuto da Samaria, rimasero intatte.
19 Josia oltre a ciò atterrò tutti gli adoratori de' luoghi eccelsi, che erano nelle città di Samaria, fatti dai re d'Israele per muovere ad ira il Signore: e fece di essi quello appunto, che avea fatto di quei di Bethel.19 Di più anche tutti i santuari eretti sulle alture, che si trovavano nella città di Samaria e che erano stati fatti dai re d'Israele per irritare il Signore, furono da Josia tolti e trattati allo stesso modo del santuario di Betel.
20 E uccise tutti i sacerdoti de' luoghi eccelsi, che avean cura degli altari in que' luoghi: e sopra questi altari bruciò ossa umane: e se ne tornò a Gerusalemme.20 Uccise ancora tutti i sacerdoti degli alti luoghi, che erano là sugli altari, e bruciò sopra di essi ossa umane. Ritornò quindi a Gerusalemme
21 E intimò quest'ordine a tutto il popolo: Fate la pasqua del Signore Dio vostro, secondo quel, che sta scritto in questo libro dell'alleanza.21 e diede a tutto il popolo questo comando: «Fate la Pasqua in onore del Signore Dio vostro, secondo quanto è stato prescritto nel libro dell'alleanza».
22 Or pasqua simile non fu fatta dal tempo dei giudici, che governarono Israele, e per tutto il tempo dei re d'Israele, e dei re di Giuda,22 Dal tempo dei giudici, che avevano giudicato Israele e dal tempo dei re d'Israele e di Giuda, non fu mai celebrata una Pasqua
23 Come fu questa pasqua fatta in onor del Signore a Gerusalemme l'anno decimo ottavo del re Josia.23 simile a quella che in onore del Signore venne celebrata in Gerusalemme nel decimo ottavo anno del re Josia.
24 Sterminò parimente Josia i maghi, e gl'indovini, e le figure degl'idoli, e le immondezze, e le abbominazioni, che erano state nella terra di Giuda, e in Gerusalemme, affin di rimettere in vigore le parole della legge scritte in quel libro, che fu trovato da Helcia sommo Sacerdote nel tempio del Signore.24 Anche i maghi e gli indovini e le figure degli idoli e tutte le immondezze e abominazioni, che erano in Giuda e in Gerusalemme, furono tolte da Josia, conformemente alle parole della legge scritte nel libro, trovato dal sacerdote Elcia nel tempio del Signore.
25 Non v'ebbe tra' suoi predecessori alcun re simile a lui nel ritornare al Signore con tutto il cuor suo, e con tutta l'anima sua, e con tutto il suo potere, seguendo in tutto la legge di Mosè; e simile non venne dopo di lui.25 Prima di Josia non vi fu un re che sia ritornato al Signore con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima e con tutte le sue forze, come prescrive tutta la legge di Mosè, nè mai un simile re si ebbe dopo di lui.
26 Contuttociò il Signore non depose l'ira, e il suo gran furore contro di Giuda, a motivo degli oltraggi, co' quali lo aveva irritato Manasse.26 Tuttavia il Signore non depose lo sdegno del suo grande furore, ond'era acceso contro Giuda, a causa di tutti gli oltraggi coi quali Manasse lo aveva provocato.
27 Disse adunque il Signore: Io mi torrò dinanzi anche Giuda, come mi tolsi dinanzi Israele: e rigetterò Gerusalemme, la città eletta da me, e la casa di cui io dissi: Ella porterà il mio nome.27 Perciò il Signore disse: «Toglierò dalla mia faccia anche Giuda, come ho tolto Israele, e rigetterò questa città che ho eletto, Gerusalemme, e il tempio del quale ho detto: -Là sarà il mio nome-».
28 Il rimanente poi delle azioni di Josia, e tutte le cose, che egli fece, non son elleno scritte nel diario de' fatti dei re di Giuda?28 Il resto dei discorsi di Josia e tutto ciò che egli fece, non è stato forse scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda?
29 A tempo di lui Faraone Nechao re dell'Egitto s'incamminò verso l'Eufrate, per combattere il re degli Assiri: e il re Josia andò contro di lui: e al primo incontro fu ucciso a Mageddo.29 In quel tempo il Faraone Necao, re d'Egitto, salì contro il re d'Assiria, verso il fiume Eufrate, e il re Josia mosse incontro a lui e venne ucciso in Mageddo, appena che Necao lo vide.
30 E i suoi servi lo riportaron morto da Mageddo a Gerusalemme, e lo seppellirono nel suo sepolcro. E il popolo del paese prese Joachaz figliuolo di Josia: e lo unsero, e dichiararon re in luogo di suo padre.30 I suoi servi lo menarono via morto da Mageddo e lo trasportarono a Gerusalemme, dove lo seppellirono nel suo sepolcro. Il popolo allora, preso Joacaz figlio di Josia, l'unsero e lo fecero re in luogo del padre suo.
31 Ventitré anni avea Joachaz, quando principiò a regnare, e regnò tre mesi in Gerusalemme: sua madre si nomò Amital, figliuola di Geremia di31 Joacaz aveva ventitrè anni quando incominciò a regnare e regnò in Gerusalemme tre mesi. Il nome della madre sua fu Amital figlia di Geremia di Lobna.
32 Ed egli fece il male nel cospetto del Signore imitando tutto quel, che avean fatto i padri suoi.32 Egli si diportò male al cospetto del Signore, come già avevano fatto i padri suoi.
33 E Faraone Nechao lo mise in catene a Rebla, che è nel paese di Emath, per levargli il regno di Gerusalemme: e impose al paese una taglia di cento talenti d'argento, e di un talento d'oro.33 Il Faraone Necao lo incatenò a Rebla, che si trova nella terra di Emat, affinchè non regnasse in Gerusalemme e impose al paese un'indennità di cento talenti d'argento e d'un talento d'oro.
34 E indi Faraone Nechao diede il regno ad Eliacim figliuolo di Josia, facendolo succedere a Josia suo padre: e gli cangiò il nome in quello di Joakim. Quanto a Joachaz, ei lo prese: e lo condusse in Egitto, dove si mori.34 Il Faraone Necao costituì re Eliacim figlio di Josia in luogo di Josia suo padre, e cambiò il nome di lui in Joachim. Quanto a Joacaz se lo prese e condusse in Egitto, dove morì.
35 Joakim diede a Faraone l'argento, e l'oro, avendo imposto per tutto il paese un tributo a testa, per mettere insieme lo somma voluta da Faraone: e da ciascheduno del popolo del paese estorse secondo la loro possibilità tanto dell'argento, come dell'oro, per darlo a Faraone Nechao.35 Joachim diede a Faraone l'argento e l'oro, sottoponendo a contributo i singoli abitanti del paese per mettere insieme la somma voluta dal Faraone; e da ciascuno, secondo le sue forze, esigette l'argento e l'oro per darlo al Faraone Necao.
36 Joakim avea venticinque anni, quando cominciò a regnare: e undici anni regnò in Gerusalemme: sua madre ebbe nome Zebida, figliuola di Phadaia di Ruma.36 Joachim aveva venticinque anni quando cominciò a regnare e regnò in Gerusalemme per undici anni. La madre sua aveva nome Zebida figlia di Fadaia di Ruma.
37 Ed ei fece il male nel cospetto del Signore, imitando tutto quello, che avean fatto i padri suoi.37 Egli si diportò male al cospetto del Signore, conforme a quanto avevano fatto i padri suoi.