Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Giudici 9


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BIBBIA TINTORILA SACRA BIBBIA
1 Abimelec figlio di Ierobaal se ne andò a Sichem dai fratelli di sua madre, e parlò con essi e con tutti i parenti della casa del padre di sua madre, dicendo:1 Abimèlech, figlio di Ierub-Baal, andò a Sichem dai fratelli di sua madre e si incontrò con loro e con tutto il clan della famiglia di sua madre. Chiese loro
2 « Dite a tutti gli uomini di Sichem: Che è meglio per voi, che vi comandi uno solo o settanta uomini, tutti i figli di Ierobaal? Considerate inoltre che io sono vostro osso e vostra carne ».2 che si rivolgessero ai signori di Sichem dicendo: "Che cosa è meglio per voi, avere settanta capi, quanti sono i figli di Ierub-Baal, oppure avere sopra di voi un solo capo che, come voi ben sapete, ha nelle vene il vostro stesso sangue?".
3 I fratelli di sua madre parlarono di lui a tutti gli uomini di Sichem, e col riferire tutte queste parole, e col dire: « Egli è nostro fratello » inclinarono il loro cuore a seguire Abimelec,3 I fratelli di sua madre parlarono così di Abimèlech a tutti i signori di Sichem e il loro cuore fu per Abimèlech, perché pensavano che era della loro stirpe.
4 a cui furon dati settanta sicli d'argento tolti dal tempio di Baalberit. Con essi egli assoldò dei miserabili e dei vagabondi che lo seguirono,4 Gli dettero settanta sicli prelevati dal tempio di Baal-Berit, coi quali Abimèlech assoldò una masnada di avventurieri che si misero al suo seguito.
5 e, andato nella casa di suo padre in Efra, uccise sopra una sola pietra i suoi fratelli, figli di Ierobaal, settanta uomini; ma Ioatam, il figlio minore di Ierobaal, scampò e si nascose,5 Egli andò a Ofra, alla casa di suo padre, dove uccise su un masso i suoi settanta fratelli, figli di Gedeone, dei quali scampò solo Iotam, il minore, perché si era nascosto.
6 Allora tutti gli uomini di Sichem, e tutte le famiglie della città di Mello, adunatisi, andarono a costituire re Abimelec presso la quercia che era in Sichem.6 Radunatisi allora tutti i signori di Sichem e tutta la casa di Millo, proclamarono re Abimèlech presso la quercia della stele che è a Sichem.
7 Informato della cosa, Ioatam andò a porsi sulla cima del monte Garizim, e alzata la voce, gridò e disse: « Ascoltatemi, uomini di Sichem e così Dio vi ascolti! Apologo contro Abimelec7 Quando Iotam fu informato della cosa, andò sulle cime del monte Garizim, da dove a gran voce gridò ai signori di Sichem: "Ascoltatemi, signori di Sichem, e che Dio ascolti voi.
8 Gli alberi andarono per ungersi un re. E dissero all'ulivo: Regna su noi.8 Un giorno gli alberi si misero in cammino, per andare a eleggere un re che regnasse sopra di loro. Dissero all'ulivo: "Regna sopra di noi!".
9 Ma l'ulivo rispose: Potrei io cessar di produrre il mio olio, di cui si servon gli dèi e gli uomini, per venire a tremolare sopra gli alberi?9 Rispose loro l'ulivo: "Dovrò forse rinunciare al mio olio, col quale si rende onore agli uomini e agli dèi, per andare ad agitarmi al di sopra degli altri alberi?".
10 E gli alberi dissero al fico: Vieni tu a regnare su noi.10 Allora gli alberi dissero al fico: "Vieni tu a regnare sopra di noi!".
11 Ma il fico rispose: Potrei io rinunziare alla mia dolcezza e ai miei soavissimi frutti, per venire a tremolare sopra gli alberi?11 Rispose loro il fico: "Dovrò forse rinunciare alla mia dolcezza, ai miei ottimi frutti, per andarmi ad agitare al di sopra degli altri alberi?".
12 E gli alberi dissero alla vite: Vieni tu a regnare su noi.12 Allora gli alberi dissero alla vite: "Vieni tu a regnare sopra di noi!".
13 Ma la vite disse loro: Potrei io rinunziare al mio vino che rallegra gli dèi e gli uomini, per venire a tremolare sopra gli alberi?13 Rispose loro la vite: "Dovrò forse rinunciare al mio mosto, che dà gioia agli dèi e agli uomini, per andare ad agitarmi al di sopra degli altri alberi?".
14 Allora tutti gli alberi dissero allo spino: Vieni tu a regnare su noi.14 Allora gli alberi, tutti insieme dissero al rovo: "Vieni tu a regnare sopra di noi!".
15 E lo spino rispose loro: Se mi eleggete davvero a vostro re, venite a riposarvi sotto la mia ombra; ma se non volete farlo, dallo spino esca un fuoco e divori i cedri del Libano.15 Rispose il rovo agli alberi: "Se avete davvero l'intenzione di eleggere me vostro sovrano, venite a ripararvi alla mia ombra. Altrimenti, un fuoco uscirà dal rovo, e divorerà i cedri del Libano!".
16 Or se con giustizia e senza colpa avete eletto Abimelec a vostro re, se avete operato bene con Ierobaal e la sua casa, se avete ricompensati i benefizi di colui che combattè per voi16 "E ora, nell'eleggere re Abimèlech, è chiaro che non avete agito con lealtà e rettitudine; è chiaro che non avete agito bene nei riguardi di Ierub-Baal e della sua famiglia; è chiaro che non avete agito nei suoi riguardi come meritavano le sue imprese.
17 ed espose al pericolo la sua vita per liberarvi dalle mani di Madian;17 Mio padre per voi ha combattuto, ha messo a repentaglio la sua vita, vi ha liberato dalle mani di Madian.
18 se voi (che oggi siete insorti contro la casa di mio padre, e ne avete uccisi i figli, settanta uomini, sopra una pietra, e avete eletto Abimelec, figlio d'una sua schiava, a re della gente di Sichem, perchè è vostro fratello),18 E voi oggi avete osato sollevarvi contro la casa di mio padre, uccidendo i suoi figli -- erano settanta! -- su di un masso; e poi avete fatto re dei signori di Sichem Abimèlech, figlio di una serva di mio padre, per il solo motivo che è della vostra gente.
19 avete agito con giustizia e senza colpa verso Ierobaal e verso la sua casa, godetevi Abimelec, ed egli vi goda.19 Se, dunque, oggi avete agito con lealtà e rettitudine nei confronti di Ierub-Baal e della sua famiglia, Abimèlech sia la vostra gioia e voi la sua.
20 Ma se avete agito perversamente, esca da lui un fuoco, divori gli abitanti di Sichem e la città di Mello; ed un fuoco esca dagli abitanti di Sichem e dalla città di Mello a divorare Abimelec ».20 Ma se la cosa stesse diversamente, che un fuoco esca da Abimèlech e divori i signori di Sichem e la gente di Millo; e un fuoco esca dai signori di Sichem e dalla gente di Millo e divori Abimèlech".
21 Dette queste cose fuggì e andò a Bera, ove abitò per timore di Abimelec suo fratello.21 Poi Iotam fuggì e si mise in salvo a Beer, dove si stabilì per paura di suo fratello Abimèlech.
22 Abimelec regnò sopra Israele per tre anni.22 Abimèlech tenne il potere su Israele per tre anni.
23 Il Signore poi mandò uno spirito pessimo tra Abimelec e gli abitanti di Sichem. I Sichemiti cominciaroro a detestare Abimelec loro fratello,23 Poi il Signore mandò uno spirito malvagio fra Abimèlech e i signori di Sichem, i quali si ribellarono contro di lui,
24 e a gettare sopra di lui e sopra tutti gli altri principi di Sichem che l'avevano aiutato, la sceleraggine dell'uccisione dei settanta figli di Ierobaal e lo spargimento del loro sangue.24 facendo ricadere la violenza perpetrata contro i settanta figli di Ierub-Baal e il loro sangue su Abimèlech, che era loro fratello e li aveva uccisi, e sui signori di Sichem che lo avevano incoraggiato a uccidere i suoi fratelli.
25 Gli tesero insidie sulla cima dei monti, e mentre ne aspettavano il ritorno, assassinavano e derubavano i passeggeri; e la cosa fu riferita ad Abimelec.25 Allora i signori di Sichem, in segno di sfida ad Abimèlech, tendevano insidie sulla cima dei monti per depredare tutti i viandanti che capitavano nelle loro mani. La cosa fu riferita ad Abimèlech.
26 Intanto Gaal, figlio di Obed, venne coi suoi fratelli a passare in Sichem. Rassicurati dalla sua venuta, i Sichemiti26 Intanto giungeva a Sichem, insieme ai suoi fratelli, un certo Gaal, figlio di Obed, il quale riuscì a guadagnarsi la fiducia dei signori di Sichem.
27 uscirono alla campagna a devastar le vigne e calpestar le uve, poi, fatti dei cori di cantori, entrarono nel tempio del loro dio, e, mangiando e bevendo, maledicevano Abimelec.27 Un giorno i Sichemiti uscirono dalla città per vendemmiare e preparare il mosto; poi fecero una gran festa nel tempio del loro dio, mangiando e bevendo: in questa occasione maledissero Abimèlech.
28 E Gaal figlio di Obed gridava: « Chi è Abimelec e che è Sichem da servire a lui? Non è egli il figlio di Ierobaal? Non ha costituito il suo servo Zebul come principe sopra gli uomini di Emor padre di Sichem? Perchè dunque dovremo servirgli?28 Gaal, figlio di Obed, tenne ai Sichemiti questo discorso: "Chi è Abimèlech e chi sono i Sichemiti, perché gli dobbiamo stare sottomessi? Egli è figlio di Ierub-Baal e Zebul governa la città per lui. E pensare che in passato furono loro sottomessi alla gente di Camor, il capostipite dei Sichemiti!
29 Oh! se qualcuno mi desse il governo di questo popolo, io leverei di mezzo Abimelec ». E fu detto ad Abimelec: « Raduna un esercito numeroso e vieni ».29 Perché dunque restargli sottomessi? Ma se questo popolo si porrà ai miei ordini, io caccerò Abimèlech. Gli dirò: "E' grande il tuo esercito; esci a battaglia!".
30 Zebul principe della città, uditi che ebbe i discorsi di Gaal figlio di Obed, si adirò fortemente,30 Quando Zebul, il governatore della città, seppe del discorso di Gaal, figlio di Obed, si sdegnò
31 e di nascosto mandò messi che dicessero ad Abimelec: « Guarda che Gaal figlio di Obed è venuto in Sichem coi suoi fratelli, e solleva la città contro di te.31 e mandò messi ad Abimèlech, ad Aruma, con questo messaggio: "Gaal, figlio di Obed, e i suoi fratelli sono arrivati a Sichem e sono di fatto padroni della città per staccarla da te.
32 Levati adunque di notte colla gente che hai teco, e sta in agguato nella campagna;32 Muoviti di notte tu e la gente che hai con te e va' a metterti all'agguato fuori della città.
33 poi di gran mattino sul levar del sole, piomba sulla città, e quando egli colla sua gente uscirà contro di te, fagli quel che potrai ».33 Domattina, quando si leverà il sole, muoviti presto e attacca la città all'improvviso: allora costui ti uscirà incontro coi suoi uomini e tu farai di lui secondo quello che ti riuscirà".
34 E Abimelec messosi in cammino di notte con tutto il suo esercito, pose insidie in quattro luoghi vicino a Sichem.34 Abimèlech si mosse di notte con tutta la gente che aveva e, divisi i suoi uomini in quattro gruppi, andò ad appostarsi nelle immediate vicinanze di Sichem.
35 Or Gaal figlio di Obed, uscito fuori si fermò all'entrata della porta della città; allora Abimelec, con tutto il suo esercito uscì dagli agguati.35 Gaal, figlio di Obed, uscì dalla città e schierò i suoi uomini davanti alla porta. Allora Abimèlech e i suoi uomini uscirono fuori dal luogo dove erano appostati.
36 Veduta quella gente, Gaal disse a Zebul: « Ecco una moltitudine che scende dai monti ». E Zebul gli rispose: « Tu prendi le ombre dei monti per teste d'uomini e sei ingannato da tale illusione ».36 Quando Gaal li scorse, disse a Zebul: "Vedo gente che scende dall'alto dei colli". Ma Zebul gli rispose: "E' l'ombra dei colli che scambi per uomini!".
37 « Ecco, ripigliò Gaal, una furba discende dalle più alte cime e una schiera vien per la strada che guarda la querce ».37 Gaal insisteva: "Vedo uomini che calano dall'"Ombelico della terra", e un'altra colonna arriva dalla strada della "Quercia degli indovini".
38 E Zebul gli disse: « Dov'è or la tua bocca colla quale dicevi: Chi è Abimelec per essere servito? Non è forse questo il popolo che tu disprezzavi? Esci fuori e combatti contro di lui».38 "Dov'è mai andato a finire, esclamò allora Zebul, quello che andavi dicendo: "Chi è Abimèlech che gli si debba servire!?". E' questa la gente che disprezzavi. Avanti, dunque, combatti contro di essa".
39 Allora Gaal uscì, e, davanti al popolo di Sichem, combattè contro Abimelec,39 Gaal, alla testa dei signori di Sichem, dette battaglia ad Abimèlech;
40 Il quale, inseguendolo mentre fuggiva, lo spinse nella città e uccise molti dei suoi fin sotto la porta della città;40 ma fu messo in fuga. Molti caddero morti prima di raggiungere la porta della città.
41 ma poi si fermò in Ruma; mentre Zebul cacciava Gaal e i suoi compagni dalla città, senza permettere che vi dimorassero.41 Poi Abimèlech tornò ad Aruma, mentre Zebul inseguiva Gaal e i suoi fratelli per impedir loro di restare a Sichem.
42 Il giorno dopo il popolo uscì alla campagna. Saputa la cosa, Abimelec,42 Nonostante ciò, il giorno dopo i Sichemiti uscirono di nuovo dalla città e la decisione fu riferita ad Abimèlech.
43 preso l'esercito e divisolo in tre schiere, tese insidie nei campi. Appena vide che il popolo era uscito dalla città, si mosse, si scagliò contro di essi43 Egli prese i suoi uomini e, divisili in tre gruppi, andò ad appostarsi fuori della città. E così, quando egli vide i Sichemiti che uscivano dalla città, li assalì e li travolse.
44 colla sua schiera, e poi assalì ed assediò la città, mentre le altre due schiere inseguivano gli avversari dispersi per la campagna.44 Allora Abimèlech col suo gruppo si precipitò avanti e andò a schierarsi davanti alla porta della città, mentre gli altri due gruppi assalivano i Sichemiti che si trovavano in aperta campagna e li massacravano.
45 Abimelec, avendo combattuto contro la città per tutto quel giorno, la prese, ne uccise gli abitanti e la distrusse in guisa che fece seminare il sale.45 Abimèlech continuò l'assalto alla città per tutta la giornata, finché non riuscì ad espugnarla. Ne uccise gli abitanti e la distrusse, spargendovi sopra il sale.
46 A tal notizia quelli che abitavano nella torre di Sichem si ritirarono nel tempio del loro dio Berit, dove avevan fatto con lui alleanza, dalla quale aveva preso il nome quel luogo molto fortificato.46 Quando i signori della rocca di Sichem si resero conto delle intenzioni di Abimèlech, si rifugiarono nella cripta del tempio di El-Berit.
47 Abimelec, saputo che gli uomini della torre di Sichem si eran riuniti insieme,47 Abimèlech, appena seppe che i signori della rocca di Sichem si erano raccolti tutti insieme,
48 salì con tutta la sua gente sul monte Selmon, e, presa, una scure, tagliò un ramo di albero, poi, portandolo sulle spalle, disse ai compagni: « Fate subito quel che mi vedete fare ».48 salì sul monte Salmon insieme agli uomini che aveva con sé; qui, impugnata la scure, Abimèlech tagliò il ramo di un albero e, caricatoselo sulle spalle, ordinò ai suoi uomini di fare rapidamente quanto avevano visto fare a lui.
49 ed essi, tagliati a gara i rami degli alberi, seguirono il capitano, e, circondata la fortezza, vi appiccarono il fuoco. Così avvenne che tra il fumo e le fiamme perirono mille persone, uomini e donne, che abitavano nella torre di Sichem.49 Allora anche tutti i suoi uomini tagliarono ciascuno un ramo; poi, seguendo Abimèlech, andarono a deporre i rami sopra la cripta e la incendiarono, lasciandovi bruciare tutti quelli che vi erano dentro: tutti gli abitanti della rocca morirono in numero di circa mille, fra uomini e donne.
50 Partito di lì, Abimelec andò alla città di Tebes, e, circondatala, l'assediò col suo esercito.50 Poi Abimèlech andò ad assediare Tebes e la espugnò.
51 Or gli uomini, le donne e tutti i principali della città si eran rifugiati insieme in una torre elevata che era nel mezzo della città, e, chiusa fortemente la porta, stavano sul tetto della torre a difendersi.51 V'era in mezzo alla città una rocca possente, dove si erano rifugiati tutti, uomini e donne, con i signori della città. Barricatisi dentro, erano saliti sugli spalti.
52 Abimelec, avanzatosi sotto la torre, combatteva valorosamente, e accostatosi alla porta tentava di appiccarvi il fuoco,52 Abimèlech, appena giunto ai piedi della rocca, ne cominciò l'assalto, riuscendo a spingersi fino alla porta che voleva incendiare.
53 quand'ecco una donna gettare di sopra un pezzo di macina che lo colpì nella testa e gli fracassò il cervello.53 Ma una donna gli gettò sulla testa una macina da mulino, fracassandogli il cranio.
54 Egli, chiamato subito il suo scudiere, gli disse: « Tira fuori la spada e uccidimi; chè non s'abbia a dire che sono stato ucciso da una donna ». L'altro ubbidì e l'uccise.54 Subito Abimèlech, chiamato il suo scudiero, gli ordinò di sguainare la spada e di finirlo, perché non si dicesse che era morto per mano di una donna. Morì trafitto dallo scudiero.
55 Morto Abimelec, tutti gli uomini d'Israele che eran con lui se ne tornarono a casa.55 Quando gli uomini di Israele videro che Abimèlech era morto, se ne tornarono ciascuno al suo paese.
56 Dìo rese ad Abimelec il male che egli aveva fatto contro suo padre, uccidendo i suoi settanta fratelli.56 Dio fece così ricadere su Abimèlech il male che aveva commesso contro suo padre, quando uccise i suoi settanta fratelli,
57 Così pure ai Sichemiti fu reso ciò che avevan fatto, e cadde sopra di loro la maledizione di loatam figlio di Ierobaal.57 e ugualmente fece ricadere sui Sichemiti tutto il male da loro compiuto: era caduta sopra di loro la maledizione di Iotam, figlio di Ierub-Baal.