Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Giudici 16


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 1974
1 Sansone andò a Gaza e vedutavi una donna di cattiva vita andò da lei.1 Sansone andò a Gaza, vide una prostituta e andò da lei.
2 Or quando i Filistei seppero la cosa e si propalò fra loro che Sansone era entrato nella città, lo circondarono, e poste guardie alla porta della città, ve lo aspettarono tutta la notte in silenzio, per ucciderlo la mattina, quando se ne andasse.2 Fu detto a quelli di Gaza: "È venuto Sansone". Essi lo circondarono, stettero in agguato tutta la notte presso la porta della città e tutta quella notte rimasero quieti, dicendo: "Attendiamo lo spuntar del giorno e allora lo uccideremo".
3 Ma Sansone, svegliatosi a mezzanotte, si levò, e presi i due battenti della porta coi loro stipiti e la sbarra, se li mise sulle spalle e li portò sulla cima del monte che guarda Ebron. Le insidie di Dalila3 Sansone riposò fino a mezzanotte; a mezzanotte si alzò, afferrò i battenti della porta della città e i due stipiti, li divelse insieme con la sbarra, se li mise sulle spalle e li portò in cima al monte che guarda in direzione di Ebron.
4 Prese poi ad amare una donna che abitava nella valle di Sorec e si chiamava Dalila.4 In seguito si innamorò di una donna della valle di Sorek, che si chiamava Dalila.
5 I principi dei Filistei, andati da lei, le dissero: « Guarda se con inganno gli fai dire da che gli venga tanta forza e che sia necessario fare per impadronirsi di lui, legarlo e punirlo: se l'otterrai, ti daremo mille e cento monete d'argento per ciascuno ».5 Allora i capi dei Filistei andarono da lei e le dissero: "Seducilo e vedi da dove proviene la sua forza così grande e come potremmo prevalere su di lui per legarlo e domarlo; ti daremo ciascuno mille e cento sicli d'argento".
6 Dalila disse a Sansone: « Mi faresti il piacere di dirmi in che consista la tua grandissima forza e con che dovrebbero legarti per non farti scappare? »6 Dalila dunque disse a Sansone: "Spiegami: da dove proviene la tua forza così grande e in che modo ti si potrebbe legare per domarti?".
7 Sansone le rispose: « Se io fossi legato con sette corde fatte di nervi freschi e ancora umidi, diventerei impotente come gli altri uomini ».7 Sansone le rispose: "Se mi si legasse con sette corde d'arco fresche, non ancora secche, io diventerei debole e sarei come un uomo qualunque".
8 E avendole i principi dei Filistei portate sette corde come egli aveva detto, essa lo legò,8 Allora i capi dei Filistei le portarono sette corde d'arco fresche, non ancora secche, ed essa lo legò con esse.
9 e, posta gente in agguato ad aspettare nella camera l'esito dell'affare, gli gridò: « Sansone, i Filistei ti sono addosso! » Ed egli ruppe le corde come un filo torto con avanzi di stoppa quando ha sentito il fuoco, e nessuno seppe in che consistesse la sua forza.9 L'agguato era teso in una camera interna. Essa gli gridò: "Sansone, i Filistei ti sono addosso!". Ma egli spezzò le corde come si spezza un fil di stoppa, quando sente il fuoco. Così il segreto della sua forza non fu conosciuto.
10 Allora Dalila gli disse: « Ecco, ti prendi gioco di me e mi dici bugie, dimmelo almeno ora con che dovresti esser legato ».10 Poi Dalila disse a Sansone: "Ecco tu ti sei burlato di me e mi hai detto menzogne; ora spiegami come ti si potrebbe legare".
11 Sansone le rispose: « Se fossi legato con funi nuove, non mai adoperate, resterei impotente come gli altri uomini ».11 Le rispose: "Se mi si legasse con funi nuove non ancora adoperate, io diventerei debole e sarei come un uomo qualunque".
12 E Dalila, dopo averlo legato con queste, ed aver preparate le insidie nella camera, gridò: « Sansone, i Filistei ti sono addosso! » Ma egli ruppe le corde come fili di tela.12 Dalila prese dunque funi nuove, lo legò e gli gridò: "Sansone, i Filistei ti sono addosso!". L'agguato era teso nella camera interna. Egli ruppe come un filo le funi che aveva alle braccia.
13 E Dalila gli disse: « Fino a quando m'ingannerai colle tue bugie? Dimmi con che dovresti esser legato ». E Sansone le rispose: « Se tessi le sette trecce della mia testa, e, avvoltele intorno ad un chiodo le fissi in terra, io sarò impotente ».13 Poi Dalila disse a Sansone: "Ancora ti sei burlato di me e mi hai detto menzogne; spiegami come ti si potrebbe legare". Le rispose: "Se tu tessessi le sette trecce della mia testa nell'ordito e le fissassi con il pettine del telaio, io diventerei debole e sarei come un uomo qualunque".
14 Dopo averlo fatto, Dalila gli disse: « Sansone, i Filistei ti sono addosso! » Ma egli, svegliatosi, sconficcò il chiodo coi capelli e col liccio.14 Essa dunque lo fece addormentare, tessé le sette trecce della sua testa nell'ordito e le fissò con il pettine, poi gli gridò: "Sansone, i Filistei ti sono addosso!". Ma egli si svegliò dal sonno e strappò il pettine del telaio e l'ordito.
15 Allora Dalila gli disse: « Come fai a dire di volermi bene, se il tuo cuore non è con me? Tre volte mi hai mentito, per non volermi dire in che consista la tua grandissima forza! »15 Allora essa gli disse: "Come puoi dirmi: Ti amo, mentre il tuo cuore non è con me? Già tre volte ti sei burlato di me e non mi hai spiegato da dove proviene la tua forza così grande".
16 E siccome, standogli sempre intorno, l'aveva tormentato per molti giorni, senza dargli pace, essendogli venuto meno l'animo, annoiato a morte,16 Ora poiché essa lo importunava ogni giorno con le sue parole e lo tormentava, egli ne fu annoiato fino alla morte
17 scoprì come stava la cosa e disse: « Il rasoio non è mai passato sulla mia testa: io son nazareo, consacrato a Dio dal seno di mia madre; tosato che fosse il mio capo, se ne andrebbe la mia forza, e diventerei impotente come tutti gli altri uomini ».17 e le aprì tutto il cuore e le disse: "Non è mai passato rasoio sulla mia testa, perché sono un nazireo di Dio dal seno di mia madre; se fossi rasato, la mia forza si ritirerebbe da me, diventerei debole e sarei come un uomo qualunque".
18 Dalila, vedendo che le aveva aperto tutto il suo cuore, mandò a chiamare i principi dei Filistei, facendo dir loro: « Questa volta venite pure, perchè finalmente egli mi ha aperto il suo cuore ». Ed essi salirono, portando seco il danaro promesso.18 Allora Dalila vide che egli le aveva aperto tutto il cuore, mandò a chiamare i capi dei Filistei e fece dir loro: "Venite su questa volta, perché egli mi ha aperto tutto il cuore". Allora i capi dei Filistei vennero da lei e portarono con sé il denaro.
19 Dalila io fece addormentare sulle sue ginocchia col capo nel suo seno, e fe' chiamare un parrucchiere che gli tosò le sette trecce. Dopo averlo respinto e cacciato da sè, perchè la forza di lui se n'era subito andata,19 Essa lo addormentò sulle sue ginocchia, chiamò un uomo adatto e gli fece radere le sette trecce del capo. Egli cominciò a infiacchirsi e la sua forza si ritirò da lui.
20 disse: « Sansone, i Filistei ti sono addosso ». Egli, svegliatosi, disse dentro di sè: « Ne uscirò come per l'addietro e mi distrigherò »; ma non sapeva che il Signore s'era ritirato da lui.20 Allora essa gli gridò: "Sansone, i Filistei ti sono addosso!". Egli, svegliatosi dal sonno, pensò: "Io ne uscirò come ogni altra volta e mi svincolerò". Ma non sapeva che il Signore si era ritirato da lui.
21 Allora i Filistei lo presero, e cavatigli subito gli occhi, lo menarono incatenato a Gaza, ove lo chiusero in prigione e gli fecero girare la macina.21 I Filistei lo presero e gli cavarono gli occhi; lo fecero scendere a Gaza e lo legarono con catene di rame. Egli dovette girare la macina nella prigione.
22 Ma già cominciavano a rinascere i suoi capelli,22 Intanto la capigliatura che gli avevano rasata, cominciava a ricrescergli.
23 quando i Filistei si radunarono per offrire sacrifizi solenni a Dagon loro dio, a banchettare e a dire: « Il nostro dio ha dato nello nostre mani il nostro nemico Sansone! »23 Ora i capi dei Filistei si radunarono per offrire un gran sacrificio a Dagon loro dio e per far festa. Dicevano:

"Il nostro dio ci ha messo nelle mani
Sansone nostro nemico".

24 E anche il popolo, avendolo visto, dava lodi al suo dio e ripeteva: « Il nostro dio ci ha dato nelle mani il nostro avversario che devastò il nostro paese e uccise tanta gente! »24 Quando il popolo lo vide, cominciò a lodare il suo dio e a dire:

"Il nostro dio ci ha messo nelle mani
Sansone nostro nemico,
che ci devastava il paese
e che ha ucciso tanti dei nostri".

25 Or quando nell'allegro convito ebbero ben mangiato, ordinarono che fosse chiamato Sansone a divertirli. Sansone, fatto uscire dalla prigione, si mise a far giochi davanti a loro. Siccome lo facevan stare in piedi fra due colonne,25 Nella gioia del loro cuore dissero: "Chiamate Sansone perché ci faccia divertire!". Fecero quindi uscire Sansone dalla prigione ed egli si mise a far giochi alla loro presenza. Poi lo fecero stare fra le colonne.
26 egli disse al fanciullo che lo teneva per mano: « Lasciami toccare le colonne sulle quali poggia tutta la casa, che mi appoggi ad esse per riposarmi un tantino ».26 Sansone disse al fanciullo che lo teneva per la mano: "Lasciami pure; fammi solo toccare le colonne sulle quali posa la casa, così che possa appoggiarmi ad esse".
27 La casa era piena di uomini e di donne: vi erano tutti i principi dei Filistei e circa tre mila persone dell'uno e dell'altro sesso, i quali dal tetto e dal terrazzo stavano a guardare Sansone che ballava.27 Ora la casa era piena di uomini e di donne; vi erano tutti i capi dei Filistei e sul terrazzo circa tremila persone fra uomini e donne, che stavano a guardare, mentre Sansone faceva giochi.
28 Ma Sansone invocò il Signore e disse: « Signore Dio, ricordati di me, e rendimi in quest'ora la mia forza d'una volta; o mio Dio, che possa vendicarmi dei miei nemici, e possa prendere almeno una vendetta per i miei occhi perduti! »28 Allora Sansone invocò il Signore e disse: "Signore, ricordati di me! Dammi forza per questa volta soltanto, Dio, e in un colpo solo mi vendicherò dei Filistei per i miei due occhi!".
29 Prese poi le due colonne sulle quali poggiava la casa, e, tenendone una colla destra e l'altra colla sinistra,29 Sansone palpò le due colonne di mezzo, sulle quali posava la casa; si appoggiò ad esse, all'una con la destra, all'altra con la sinistra.
30 esclamò: « Muoia Sansone coi Filistei! » Data una forte scossa alle colonne, fece rovinare la casa addosso a tutti i principi e a tutto il popolo che vi si trovava: così egli ne uccise più morendo che in tutta la vita.30 Sansone disse: "Che io muoia insieme con i Filistei!". Si curvò con tutta la forza e la casa rovinò addosso ai capi e a tutto il popolo che vi era dentro. Furono più i morti che egli causò con la sua morte di quanti aveva uccisi in vita.
31 I suoi fratelli e tutta la sua parentela andarono a prendere il suo corpo e lo seppellirono tra Saraa ed Estaol, nel sepolcro di Manne, suo padre. Egli aveva giudicato Israele per vent'anni.31 Poi i suoi fratelli e tutta la casa di suo padre scesero e lo portarono via; risalirono e lo seppellirono fra Zorea ed Estaol nel sepolcro di Manoach suo padre. Egli era stato giudice d'Israele per venti anni.