Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Baruc 6


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 1974
1 « Per i peccati da voi commessi dinanzi a Dio voi sarete condotti schiavi a Babilonia da Nabucodonosor, re dei Babilonesi.1 Per i peccati da voi commessi di fronte a Dio sarete condotti prigionieri in Babilonia da Nabucodònosor re dei Babilonesi.
2 Entrati che sarete in Babilonia, vi starete per moltissimi anni, per lungo tempo, fino a sette generazioni, e dopo ciò vi farò venir via in pace.2 Giunti dunque in Babilonia, vi resterete molti anni e per lungo tempo fino a sette generazioni; dopo vi ricondurrò di là in pace.
3 Or voi vedrete a Babilonia degli dèi d'oro, d'argento, di pietra, di legno, portali sulle spalle per incutere timore alle nazioni.3 Ora, vedrete in Babilonia idoli d'argento, d'oro e di legno, portati a spalla, i quali infondono timore ai pagani.
4 Guardate di non imitare il far degli stranieri, di non aver paura, di non temerli.4 State attenti dunque a non imitare gli stranieri; il timore dei loro dèi non si impadronisca di voi.
5 E quando vedrete che la folla davanti e di dietro li adora, dite nel vostro cuore: « Bisogna adorare Te, o Signore».5 Alla vista di una moltitudine che prostrandosi davanti e dietro a loro li adora, pensate: "Te dobbiamo adorare, Signore".
6 Il mio angelo è con voi ed io stesso prenderò cura della vostra vita.6 Poiché il mio angelo è con voi, egli si prenderà cura di voi.
7 Infatti la loro lingua è limata dall'artefice, ed essi, sebbene siano dorati e inargentati, sono menzogne, e non possono parlare.7 Essi hanno una lingua limata da un artefice, sono indorati e inargentati, ma sono simulacri falsi e non possono parlare.
8 E come a fanciulla che ama gli ornamenti, preso l'oro, sono stati fatti.8 Come si fa con una ragazza vanitosa, prendono oro e acconciano corone sulla testa dei loro dèi.
9 Certo i loro dèi hanno sul capo delle corone d'oro, e da essi i sacerdoti tolgono l'oro e l'argento e se l'appropriano,9 Talvolta anche i sacerdoti, togliendo ai loro dèi oro e argento, lo spendono per sé, dandone anche alle prostitute nei postriboli.
10 e di esso fanno parte alle prostitute, e con esso adornano le meretrici, e poi, quando l'hanno riavuto dalle meretrici, di nuovo ne abbelliscono i loro dèi.10 Adornano poi con vesti, come si fa con gli uomini, questi idoli d'argento, d'oro e di legno; ma essi non sono in grado di salvarsi dalla ruggine e dai tarli.
11 Questi poi sono incapaci di liberarsi dalla ruggine e dalla tignola,11 Sono avvolti in una veste purpurea, ma bisogna pulire il loro volto per la polvere del tempio che si posa abbondante su di essi.
12 e quando li hanno rivestiti di porpora, lavan loro la faccia, per la polvere del tempio che è in abbondanza addosso a loro.12 Come un governatore di una regione, il dio ha lo scettro, ma non stermina colui che lo offende.
13 (Uno di questi idoli) tiene in mano lo scettro, come un uomo, come un governatore del paese, e non può far morir chi l'offende.13 Ha il pugnale e la scure nella destra, ma non si libera dalla guerra e dai ladri.
14 Ha ancora la spada e la scure in mano, ma non può salvarsi dalla guerra e dai ladri. Per questo sia a voi noto che non son dèi.14 Per questo è evidente che non sono dèi; non temeteli, dunque!
15 Non li temete, adunque. Come diviene per l'uomo inutile un vaso rotto, così sono i loro dèi.15 Come un vaso di terra una volta rotto diventa inutile, così sono i loro dèi, posti nei templi.
16 Collocati che sono nel tempio, loro si copron gli occhi di polvere smossa dai piedi di chi entra,16 I loro occhi sono pieni della polvere sollevata dai piedi di coloro che entrano.
17 e come per colui che ha offeso il re son chiuse da ogni parte le porte, come pure al morto messo nel sepolcro, così i sacerdoti assicurano le porte con serrature e sbarre, perchè non siano spogliati dai ladri.17 Come ad uno che abbia offeso un re si tiene bene sbarrato il luogo dove è detenuto perché deve essere condotto a morte, così i sacerdoti assicurano i templi con portoni, con serrature e con spranghe, perché non vengano saccheggiati dai ladri.
18 Accendono pure loro delle lampade, e molte, delle quali non ne possono vedere nemmeno una: sono dunque nel tempio come travi.18 Accendono loro lumi, persino più numerosi che per se stessi, ma gli dèi non ne vedono alcuno.
19 Dicono che i vermi, i quali vengon su dalla terra, mangiano loro il cuore, quando rodono loro e i loro vestimenti, ed essi non sentono.19 Sono come una delle travi del tempio; il loro interno, come si dice, viene divorato e anch'essi senza accorgersene sono divorati dagli insetti che strisciano dalla terra, insieme con le loro vesti.
20 Le loro facce diventano nere dal fumo che si fa nel tempio.20 Il loro volto si annerisce per il fumo del tempio.
21 Sopra il loro corpo e sopra il loro capo volano le civette e le rondini e gli altri uccelli e fanno lo stesso anche i gatti.21 Sul loro corpo e sulla testa si posano pipistrelli, rondini e altri uccelli e anche i gatti.
22 Da ciò imparate che non son dèi: non li temete adunque.22 Di qui potete conoscere che non sono dèi; non temeteli, dunque!
23 Ed anche l'oro che hanno addosso è per mostra, e se uno non li ripulisce dalla ruggine, non brilleranno, ed anche quando furono fusi non sentirono niente.23 L'oro di cui sono adorni per bellezza non risplende se qualcuno non ne toglie la patina; perfino quando venivano fusi, essi non se ne accorgevano.
24 Furono comperati a prezzi favolosi, essi che non hanno vita.24 Furono comprati a qualsiasi prezzo, essi che non hanno alito vitale.
25 Non avendo piedi son portati sulle spalle, mostrando cosi la loro vergognosa impotenza agli uomini. Sian confusi anche quelli che li adorano.25 Senza piedi, vengono portati a spalla, mostrando agli uomini la loro condizione vergognosa; arrossiscono anche i loro fedeli perché, se cadono a terra, non si rialzano più.
26 Così se cascan per terra, da se stessi non si rialzano, e se qualcuno non li mette ritti, da se non ci staranno, e come a morti son messe davanti ad essi delle offerte.26 Neanche se uno li colloca diritti si muoveranno da sé, né se si sono inclinati si raddrizzeranno; si pongono offerte innanzi a loro come ai morti.
27 Le loro vittime le vendono i sacerdoti e a loro profitto, ed anche le loro donne ne prendono il meglio, senza dar nulla all'ammalato e al mendico.27 I loro sacerdoti vendono le loro vittime e ne traggono profitto; anche le mogli di costoro ne pongono sotto sale una parte e non ne danno né ai poveri né ai bisognosi; anche una donna in stato di impurità e la puerpera toccano le loro vittime.
28 Le donne che da poco hanno partorito e quelle che hanno il corso toccano i loro sacrifizi. Da ciò dunque ricavate che non son dèi, e non li temete.28 Conoscendo dunque da questo che non sono dèi, non temeteli!
29 E perchè son chiamati dèi? Perchè le donne portano a questi dèi d'argento, d'oro, di legno,29 Come infatti si potrebbero chiamare dèi? Perfino le donne presentano offerte a questi idoli d'argento, d'oro e di legno.
30 e nei loro templi stanno i sacerdoti con tuniche stracciate, col capo e la barba rasa, col capo nudo,30 Nei templi i sacerdoti siedono con le vesti stracciate, la testa e le guance rasate, a capo scoperto.
31 e dan ruggiti, alzando la voce davanti ai loro dèi, come si fa nella cena di un morto.31 Urlano alzando grida davanti ai loro dèi, come fanno alcuni durante un banchetto funebre.
32 I sacerdoti tolgon loro le vesti e ne ricoprono le mogli e i figlioli.32 I sacerdoti si portan via le vesti degli dèi e ne rivestono le loro mogli e i loro bambini.
33 E vien fatto loro del male o del bene, non possono rendere il contraccambio: sono incapaci di stabilire un re e di toglierlo.33 Gli idoli non possono contraccambiare né il male né il bene ricevuto da qualcuno; non possono né costituire né spodestare un re;
34 Parimenti non possono dare ricchezze nè rendere il male. Se uno fa ad essi un voto e non l'adempie, anche di questo non se ne curano.34 nemmeno possono dare ricchezze né soldi. Se qualcuno, fatto un voto, non lo mantiene, non se ne curano.
35 Sono incapaci di liberare l'uomo dalla morte, di salvare il debole dal prepotente.35 Non liberano un uomo dalla morte né sottraggono il debole da un forte.
36 Non rendono la vista al cieco, non tolgono l'uoino dalla miseria.36 Non rendono la vista a un cieco né liberano un uomo dalle angosce.
37 Non avran pietà della vedova, non faran del bene agli orfani.37 Non hanno pietà della vedova né beneficano l'orfano.
38 Son simili alle pietre della montagna questi loro dèi di legno, di pietra, d'oro, d'argento, e coloro che li adorano saranno confusi.38 Sono simili alle pietre estratte dalla montagna quegli idoli di legno, indorati e argentati. I loro fedeli saranno confusi.
39 Come dunque si potrà credere o dire che sono dèi?39 Come dunque si può ritenere e dichiarare che costoro sono dèi?
40 Inoltre gli stessi Caldei non li rispettano: quando sentono che uno è muto e non può parlare, lo presentano a Bel, chiedendogli che parli,40 Inoltre, perfino gli stessi Caldei li disonorano; questi infatti quando trovano un muto incapace di parlare lo presentano a Bel pregandolo di farlo parlare, quasi che costui potesse sentire.
41 come se potessero sentire quelli che non hanno moto: e quando han capito lo abbandonano, perchè i loro dèi non han sentimento.41 Costoro, pur rendendosene conto, non sono capaci di abbandonare gli idoli, perché non hanno senno.
42 Delle donne cinte di corde stanno a seder per le strade, bruciando noccioli d'ulive,42 Le donne siedono per la strada cinte di cordicelle e bruciano della crusca.
43 e quando una di esse, condotta via da uno che passa, ha dormito con lui, rinfaccia alla sua vicina di non essere stata stimata da tanto come essa, e che la sua fune non è stata rotta.43 Quando qualcuna di esse, tratta in disparte da qualche passante, si è data a costui, schernisce la sua vicina perché non fu stimata come lei e perché la sua cordicella non fu spezzata.
44 Così tutto ciò che si fa a loro riguardo è menzogna. Come dunque si potrà credere o dire che siano dèi?44 Quanto avviene attorno agli idoli è menzogna; dunque, come si può credere e dichiarare che costoro sono dèi?
45 Sono stati fatti da artigiani, orefici, e non saranno altro che quello che vogliono i sacerdoti.45 Gli idoli sono lavoro di artigiani e di orefici; essi non diventano niente altro che ciò che gli artigiani vogliono che siano.
46 Gli stessi operai che li fanno non son di lunga durata, e potranno dunque esser dèi i lavori Ditti da i loro?46 Coloro che li fabbricano non hanno vita lunga; come potrebbero le cose da essi fabbricate essere dèi?
47 Hanno lasciato imposta­ra e obbrobrio ai loro posteri.47 Essi lasciano ai loro posteri menzogna e ignominia.
48 Quando loro sovrasta guerra o sventure, i sacerdoti van pensando dove rifugiarsi coi loro (dèi).48 Difatti, quando sopraggiungono la guerra e le calamità, i sacerdoti si consigliano fra di loro sul come potranno nascondersi insieme con i loro dèi.
49 Come dunque si può credere che sian dèi quelli che non liberano dalla guerra, non salvano dalle sventure?49 Come dunque è possibile non comprendere che non sono dèi coloro che non possono salvare se stessi né dalla guerra né dai mali?
50 Essendo non altro che legno indorato e inargentato, si conoscerà il futuro da tutte le nazioni e dai re che son falsità, essendo chiaro che non son dèi, ma opere delle mani degli uomini, e che in essa non v'è alcuna operazione di Dio.50 Dopo tali fatti si riconoscerà che gli idoli di legno, indorati e argentati, sono una menzogna; a tutte le genti e ai re sarà evidente che essi non sono dèi, ma lavoro delle mani d'uomo e che sono privi di ogni qualità divina.
51 E da che dunque conoscesi che non son dèi, ma opera delle mani degli uomini, e che in essi non v'è alcuna operazione di Dio?51 A chi dunque non sarà evidente che non sono dèi?
52 Non danno il re ad un regno, e non daranno agli uomini l'acqua.52 Essi infatti non possono costituire un re sul paese né concedere la pioggia agli uomini;
53 Non sapranno giudicare le cause, e non libereranno le province dalle ingiustizie, perchè nulla possono, simili a cornacchie tra il cielo e la terra.53 non risolvono le contese, né liberano l'oppresso, poiché non hanno alcun potere; sono come cornacchie fra il cielo e la terra.
54 E quando s'appiccherà il fuoco al tempio degli dèi di legno, d'argento e d'oro, gli stessi loro sacerdoti certo fuggiranno e si metteranno in salvo, ma essi, come travi, vi bruceranno dentro.54 Infatti, se il fuoco si attacca al tempio di questi dèi di legno o indorati o argentati, mentre i loro sacerdoti fuggiranno e si metteranno in salvo, essi invece come travi bruceranno là in mezzo.
55 Essi poi non faran resistenza nè al re, nè alla guerra. Come adunque si può credere e ritenere che sian dèi?55 A un re e ai nemici non possono resistere.
56 Non si potranno salvare nè lai ladri nè dai briganti gli dèi di legno, di pietra, indorati, inargentati; quelli, più forti di loro,56 Come dunque si può ammettere e pensare che essi siano dèi?
57 torranno ad essi l'oro, l'argento, il vestito del quale son copersi e se ne andranno, ed essi non si potranno dare alcun aiuto.57 Né dai ladri né dai briganti si salveranno questi idoli di legno, argentati e indorati, ai quali i ladri con la violenza tolgono l'oro, l'argento e la veste che li avvolge e poi fuggono tenendo la roba; essi non sono in grado di aiutare neppure se stessi.
58 Così val più un re che mostra le sue forze, un vaso utile nella casa, di cui il padrone si potrà vantare, la porta d'una casa, che custodisce ciò che in essa si trova, dei falsi dèi.58 Per questo vale meglio di questi dèi bugiardi un re che mostri coraggio oppure un arnese utile in casa, di cui si serve chi l'ha acquistato; anche meglio di questi dèi bugiardi è una porta, che tenga al sicuro quanto è dentro la casa o perfino una colonna di legno in un palazzo.
59 Così il sole, la luna, le stelle, col loro splendore, mandate per essere utili, obbediscono;59 Il sole, la luna, le stelle, essendo lucenti e destinati a servire a uno scopo obbediscono volentieri.
60 così pure il fulmine, quando apparisce, si fa distinguere, e il vento soffia su tutti i paesi,60 Così anche il lampo, quando appare, è ben visibile; anche il vento spira su tutta la regione.
61 e le nubi, quando è loro comandato da Dio di percorrere tutto il globo, eseguiscono gli ordini avuti,61 Quando alle nubi è ordinato da Dio di percorrere tutta la terra, eseguiscono l'ordine; il fuoco, inviato dall'alto per consumare monti e boschi, eseguisce il comando.
62 ed anche il fuoco, mandato dall'alto a consumare i monti e le selve, eseguisce quanto gli è ordinato, questi (idoli) invece non son da paragonarsi ad una di queste cose, nè per bellezza nè per forza.62 Gli idoli invece non assomigliano né per l'aspetto né per la potenza a queste cose.
63 Dunque non si può nè credere, nè dire che essi siano dèi, quando non possono nè discernere il giusto, nè far qualche cosa agli uomini.63 Perciò non si deve ritenere né dichiarare che siano dèi, poiché non possono né rendere giustizia né beneficare gli uomini.
64 Conoscendo adunque che non son dèi, non li temete.64 Conoscendo dunque che non sono dèi, non temeteli!
65 Essi sono incapaci di maledire i re o di benedire;65 Essi non maledicono né benedicono i re;
66 e non faran vedere alle nazioni dei segni nel cielo, non splenderanno come il sole, non faran lume come la luna.66 non mostrano alle genti segni nel cielo, né risplendono come il sole, né illuminano come la luna.
67 Le bestie son da più di loro, perchè posson fuggire al coperto, e giovare a se stesse.67 Le belve sono migliori di loro, perché possono fuggire in un riparo e provvedere a se stesse.
68 É' dunque a noi manifesto che in nessuna maniera possono essere dèi; dunque non li temete.68 Dunque, in nessuna maniera è chiaro per noi che essi sono dèi; per questo non temeteli!
69 E come in un campo di cocomeri uno spauracchio non guarda niente, così sono i loro dèi di legno, d'argento e d'oro.69 Come infatti uno spauracchio che in un cocomeraio nulla protegge, tali sono i loro idoli di legno indorati e argentati;
70 E come in un orto il biancospino, sul quale vanno a posarsi tutti gli uccelli, e come un morto gettato nelle tenebre sono i loro dèi di legno indorati, inargentati.70 ancora, i loro idoli di legno indorati e argentati si possono paragonare a un ramo nell'orto, su cui si posa ogni sorta di uccelli, o anche a un cadavere gettato nelle tenebre.
71 Anche dalla porpora e dallo scarlatto, che intigna addosso a loro, potete capire che non son dèi. Ed anche essi stessi finalmente saranno divorati, e saranno la vergogna del paese.71 Dalla porpora e dal bisso che si logorano su di loro saprete che non sono dèi; infine saranno divorati e nel paese saranno una vergogna.
72 In miglior condizione è l'uomo giusto, che non ha idoli, perchè sarà lontano dall'ignominia ».72 È migliore un uomo giusto che non abbia idoli, poiché sarà lontano dal disonore.