Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Apocalisse 14


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d) L'agnello e i centoquarantaquattromila

1- E vidi [una visione], ed ecco l'agnello stava sul monte Sion, e con esso centoquarantaquattromila [persone], che avevano il nome di lui e del Padre suo scritto sulle loro fronti.2E udii una voce dal cielo come voce di molte acque e come voce di gran tuono; e la voce che udii [era] come di citaredi che sonavano sulle lor cetre.3E cantavano come un cantico nuovo davanti al trono e davanti ai quattro animali e ai vecchi; e nessuno poteva imparare il cantico, se non i centoquarantaquattromila, comprati di sulla terra.4Questi son quelli che non si contaminaron con donne, giacchè son vergini; questi, quelli che accompagnan l'agnello dovunque vada; questi furon comprati di tra gli uomini [quali] primizie a Dio e all'agnello.5E sulla lor bocca non fu trovata menzogna: sono infatti senza macchia dinanzi al trono di Dio.

e) I tre angeli araldi del giudizio e la voce del cielo

6E vidi un altro angelo volar nel mezzo del cielo, che aveva un vangelo eterno da evangelizzare a quanti han sede sulla terra e a ogni nazione e tribù e lingua e popolo, il quale diceva a gran voce:7«Temete Dio e dategli gloria, perch'è venuta l'ora del suo giudizio, e adorate colui che fece il cielo e la terra e il mare e le fonti delle acque».8E un altro angelo seguì, dicendo: «È caduta, è caduta Babilonia la grande, quella che col vino del furore [di Dio, ch'è l'effetto] della sua prostituzione, ha abbeverato tutte le genti».9E un terzo angelo tenne lor dietro, dicendo a gran voce: «Se alcuno adora la bestia e la sua effigie e riceve il marchio sulla sua fronte e sulla sua mano;10egli berrà altresì del vino del furore di Dio, preparato schietto nel bicchiere dell'ira sua, e sarà tormentato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e al cospetto dell'agnello.11E il fumo del loro tormento salirà per i secoli de' secoli; nè han requie giorno e notte gli adoratori della bestia e della sua effigie e chi riceve il marchio del suo nome.12Qui sta la costanza dei santi, che onoreranno i comandamenti di Dio e la fede di Gesù».13E udii una voce dal cielo che mi diceva: «Scrivi: "Beati i morti che muoiono d'ora innanzi nel Signore"!». «Sì», dice lo Spirito «[poichè muoiono] per riposarsi dalle loro fatiche; le loro opere infatti tengono loro dietro».

f) La mietitura e la vendemmia del mondo

14E vidi [una visione], ed ecco una nuvola bianca, e seduto sulla nuvola [uno] simile a figliuolo d'uomo, che aveva sul suo capo una corona d'oro e nella sua mano una falce affilata.15E un altro angelo uscì dal tempio gridando a gran voce a colui che sedeva sulla nuvola: «Mena la tua falce e mieti, ch'è venuta l'ora di mietere, perchè il raccolto della terra è [già] secco».16E colui che sedeva sulla nuvola menò la sua falce sulla terra e fu mietuta la terra.17E un altro angelo uscì dal tempio, ch'è nel cielo, avendo anch'egli una falce affilata.18E un altro angelo uscì dall'altare, il quale aveva la soprintendenza sul fuoco, e gridò con gran voce a quello che aveva la falce affilata, dicendo: «Mena la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perchè le sue uve son mature».19E lanciò l'angelo la sua falce affilata sulla terra, e vendemmiò la vigna della terra, e gettò [le uve] nel gran tino del furor di Dio.20E fu calcato il tino fuori della città, e uscì sangue dal tino [e salì, salì] sino alle briglie de' cavalli, per mille e seicento stadi.