Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Giosuè 14


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Porzione di Caleb

1- Ecco quali sono i possedimenti dei figli d'Israele nella terra di Canaan, assegnati loro dal sacerdote Eleazaro, da Giosuè figlio di Nun e dai capi di famiglia delle tribù d'Israele,2i quali secondo la sorte come aveva prescritto il Signore per mezzo di Mosè divisero il tutto alle nove tribù e alla metà della tribù [di Manasse],3mentre a due tribù e mezza Mosè aveva dato i loro possessi al di là del Giordano, eccezion fatta per la tribù dei Leviti, i quali non ricevettero nulla tra i loro fratelli,4ma in luogo di essi sottentrarono i figli di Giuseppe divisi in due tribù, quella di Manasse e di Efraim. I leviti non ottennero alcuna porzione nel paese all'infuori delle città per abitarvi e dei loro sobborghi per pascervi il bestiame e gli armenti.5Come il Signore aveva comandato a Mosè, i figli d'Israele eseguirono e si divisero la terra.6Accostatisi pertanto i figli di Giuda a Giosuè in Galgala, Caleb figlio di Iefone Cenezeo così gli disse: «Tu sei quel che il Signore disse di me e di te a Mosè uomo di Dio in Cadesbarne.7Io avevo quarant'anni quando Mosè servo del Signore mi mandò da Cadesbarne ad esplorare il paese; ed io gli riferii ciò che mi era sembrato conforme a verità, e8mentre i miei fratelli ch'eran saliti con me, scoraggiavano il popolo, io invece seguii il Signore mio Dio.9In quel giorno Mosè promise con giuramento: - La terra, che il tuo piede ha calcato sarà in possesso tuo e dei figli tuoi per sempre, perchè tu hai seguito il mio Dio. -10Il Signore adunque, come promise, mi conservò in vita fino a questi giorni. Sono ormai quarantacinque anni che il Signore disse questa parola a Mosè quando Israele andava vagando per il deserto ed oggi ho ottantacinque anni11e sono in forze come lo era al tempo in cui venni mandato come esploratore. La forza di quel tempo perdura in me sino ad oggi sia nel combattere come nel camminare.12Dammi adunque questo monte che il Signore, come anche tu hai inteso, mi ha promesso e sul quale stanno gli Enacim e vi son città grandi e fortificate. Forse il Signore sarà con me e li potrò sterminare come mi ha promesso».13Giosuè lo benedisse e gli diede il possedimento di Ebron.14Così Ebron appartenne da quel giorno fino ad oggi a Caleb figlio di Iefone Cenezeo, perchè seguì il Signore Dio d'Israele.15Ebron si chiamava prima Cariat-Arbe. Quivi si trova Adam, il più potente degli Enacim. E la terra riposò dalle guerre.