Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 10


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BIBBIA RICCIOTTINOVA VULGATA
1 - Or io stesso Paolo, vi esorto per la mansuetudine e mitezza di Cristo, io che di presenza fra voi sono così umile, e assente poi sono sì ardito con voi,1 Ipse autem ego Paulus obse cro vos per mansuetudinem et modestiamChristi, qui in facie quidem humilis inter vos, absens autem confido in vobis;
2 vi prego di far in modo che io non debba, venendo, farmi forte di quella franchezza della quale si crede che io sia audace, contro quelli che fan conto di noi come gente che vive secondo la carne.2 rogo autem, ne praesens audeam per eam confidentiam, quae existimo audere inquosdam, qui arbitrantur nos tamquam secundum carnem ambulemus.
3 Giacchè pur vivendo nella carne non militiamo però secondo la carne;3 In carne enimambulantes, non secundum carnem militamus
4 poichè le armi della nostra milizia non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere anche delle fortezze, distruggendo noi i falsi ragionamenti4 — nam arma militiae nostrae noncarnalia sed potentia Deo ad destructionem munitionum — consilia destruentes
5 e ogni rocca elevata contro la conoscenza di Dio, e facendo schiava ogni intelligenza all'obbedienza di Cristo;5 set omnem altitudinem extollentem se adversus scientiam Dei, et in captivitatemredigentes omnem intellectum in obsequium Christi,
6 avendo in pronto anche il punire ogni disobbedienza quando la vostra obbedienza non sia completa.6 et in promptu habentesulcisci omnem inoboedientiam, cum impleta fuerit vestra oboedientia.
7 Voi badate a quello che è l'apparenza delle cose. Se uno confida in sè d'essere di Cristo, questo di nuovo entro di sè rifletta, che com'è di Cristo lui, così anche noi.7 Quae secundum faciem sunt, videte. Si quis confidit sibi Christi se esse, hoccogitet iterum apud se, quia sicut ipse Christi est, ita et nos.
8 Poichè se anche mi vantassi un po' di più della podestà nostra che il Signore ci diede, a edificazione vostra, e non a rovina, non avrei da vergognarmene;8 Nam et siamplius aliquid gloriatus fuero de potestate nostra, quam dedit Dominus inaedificationem et non in destructionem vestram, non erubescam,
9 che non abbia a sembrare ch'io vi voglia intimidire con le lettere.9 ut nonexistimer tamquam terrere vos per epistulas;
10 Le sue lettere, dice taluno, sono gravi e forti, ma la presenza di persona è debole, e la parola non val nulla.10 quoniam quidem “ Epistulae —inquiunt — graves sunt et fortes, praesentia autem corporis infirma, et sermocontemptibilis ”.
11 Chi dice così rifletta, che quali siamo assenti colla parola per mezzo delle lettere, tali siamo presenti coll'opera.11 Hoc cogitet, qui eiusmodi est, quia quales sumus verboper epistulas absentes, tales et praesentes in facto.
12 Non abbiamo certo il coraggio di metterci nel novero o di paragonarci ad alcuno di quelli che mettono avanti se stessi, ma misuriamo noi stessi in noi stessi, e paragoniamo noi a noi stessi;12 Non enim audemus inserere aut comparare nos quibusdam, qui seipsoscommendant; sed ipsi se in semetipsis metientes et comparantes semetipsos sibi,non intellegunt.
13 noi non ci vanteremo senza misura, ma staremo alla misura di quel limite di cui Iddio ci ha fatto parte sì da giungere fino anche a voi.13 Nos autem non ultra mensuram gloriabimur sed secundummensuram regulae, quam impertitus est nobis Deus, mensuram pertingendi usque advos.
14 Poichè noi non è che ci arroghiamo troppo, come sarebbe se non fossimo arrivati sino a voi, perchè sino a voi siam venuti nel predicare l'evangelo di Cristo;14 Non enim quasi non pertingentes ad vos superextendimus nosmetipsos,usque ad vos enim pervenimus in evangelio Christi;
15 non ci vantiamo fuor di luogo in fatiche altrui, e nutriamo speranza che crescendo la fede vostra in noi, il nostro campo d'azione potrà essere ingrandito secondo il limite nostro largamente,15 non ultra mensuramgloriantes in alienis laboribus, spem autem habentes, crescente fide vestra, invobis magnificari secundum regulam nostram in abundantiam,
16 sino a evangelizzare anche luoghi posti oltre i vostri confini, senza però invadere limiti altrui, sì da menar vanto di cose già apparecchiate da altri.16 ad evangelizandumin iis, quae ultra vos sunt, et non in aliena regula gloriari in his, quaepraeparata sunt.
17 E chi si vanta, nel Signore si vanti,17 Qui autem gloriatur, in Domino glorietur;
18 giacchè non colui che raccomanda se stesso è approvato, ma quegli cui raccomanda il Signore.18 non enim qui seipsum commendat,ille probatus est, sed quem Dominus commendat.