Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 7


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1- Queste promesse avendo dunque, o diletti, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e spirito, compiendo la santificazione nel timore di Dio.2Accoglieteci. Non abbiamo fatto ingiuria a nessuno, non abbiamo rovinato nessuno, non abbiamo messo in mezzo nessuno.3Non dico questo per condanna, ho già promesso che siete nel nostro cuore sino al vivere e morire insieme.4E io parlo franco con voi, e molto è il mio vanto sul conto vostro; sono ripieno di consolazione, e son colmo di gioia pur in mezzo a tutte le tribolazioni nostre.5Difatti da quando noi siam venuti in Macedonia la nostra carne non ha avuto alcun riposo, ma in tutto patimmo tribolazione; lotte di fuori, dentro apprensioni.6Ma colui che consola i miseri, Iddio, consolò anche noi con l'arrivo di Tito;7e non solo per esser venuto lui ma anche per la consolazione che egli ebbe presso di voi, riferendo a noi il desiderio vostro, il vostro pianto, il vostro zelo per me; ond'io tanto più mi son compaciuto.8E se anche v'ho rattristati nella lettera, non me ne pento; e se anche ne avessi avuto pena - vedo bene, che quella lettera, (sia pur temporaneamente), vi ha rattristato -9ora ne godo, non perchè avete sofferto pena voi, ma perchè la vostra pena ha servito al pentimento, la vostra pena è stata secondo Dio, sì che in nulla avete patito danno da parte nostra,10perchè il dolore secondo Dio produce un ravvedimento di cui si è soddisfatti e che conduce alla salvezza, invece il dolore del mondo produce la morte.11Appunto questo aver patito dolore secondo Dio, quanta premura ha prodotto in voi, anzi quanto desiderio di giustificarvi, quanto risentimento, quanto timore, quanto desiderio! e che zelo e che castigo! Per ogni verso avete dimostrato d'essere innocenti in quell'affare.12E se io ho scritto non è stato a motivo di chi ha commesso l'atto ingiurioso nè per chi l'ha patito, ma perchè palese divenisse presso di voi al cospetto di Dio la nostra premura per voi.13Per questo avanti a Dio siamo stati consolati. E nella nostra consolazione ancor più ci siam rallegrati per la gioia di Tito, giacchè lo spirito di lui fu da tutti voi tranquillizzato.14Che se alcun poco mi son gloriato con lui di voialtri, non ebbi a vergognarmene; ma come ogni cosa avevamo detto a voi in verità, così il nostro vanto con Tito divenne verità.15Ed egli ancor più svisceratamente vi ama, ricordando l'obbedienza di tutti voi, e con che timore e tremore lo avete accolto.16Son contento che in ogni cosa ho piena fiducia in voi.