Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Cantico 8


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1- Oh! fossi tu un mio fratello, che ha succhiato le poppe di mia madre! Allora, incontrandoti fuori, ti potrei baciare, e nessuno mi disprezzerebbe!2Ti menerò, t'introdurrò in casa di mia madre, e là tu m'ammaestrerai; ti darò a bere del vino aromatico, del succo delle mie melagrane.3La tua sinistra sotto il mio braccio, e la tua destra m'abbracci! Sposo.4Vi scongiuro, o fanciulle di Gerusalemme, non destate, non svegliate la diletta, finchè non le piaccia! L'amore fervido e geloso dello sposo. Coro.

L'amore fervido e geloso dello sposo.

5Chi è costei che sale dal deserto, ricolma di delizie, appoggiata al suo diletto? Sposo. Sotto il melo ti ho destata, là dove ti generò tua madre, dove ti diè alla luce la tua genitrice.6Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio, perchè forte come la morte è l'amore, inesorabile come gli Inferi la gelosia: le sue fiaccole son fiaccole di fuoco e di fiamme!7Le acque del mare non valgonoa spenger l'amore, nè le fiumane a sommergerlo. Se uno desse tutte le ricchezze di sua casa per l'amore, quasi un nulla lo disprezzerebbe. Epilogo. Sposa.

Epilogo.

8[I miei fratelli dicevano:]«Abbiamo una sorella piccina, che non ha poppe ancora; che faremo della nostra sorella, il giorno che le si parlerà [di sposarsi]?9S'è un muro, fabbrichiamoci su baluardi d'argento: s'è una porta, rafforziamola con assi di cedro».10Io sono un muro e le mie mammelle come torri: perciò fui ai suoi occhi come una che trova pace. Sposo.11Una vigna aveva Salomone in Baal-Hamon, e dette la vigna ai guardiani: ognuno per il suo frutto sborsamille sicli d'argento.12La mia vigna, la mia, mi sta dinanzi: i mille [sicli sian] per te, o Salomone, e dugento per quei che stanno a guardia del suo frutto!13O tu che abiti ne' giardini, i compagni ascoltano: fammi udir la voce. Sposa.14Corri, o mio diletto, sii simile al caprioloo a giovin cerbiattosui monti degli aromi!