Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Cantico 8


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BIBBIA RICCIOTTIVULGATA
1 - Oh! fossi tu un mio fratello, che ha succhiato le poppe di mia madre! Allora, incontrandoti fuori, ti potrei baciare, e nessuno mi disprezzerebbe!1 Quis mihi det te fratrem meum,
sugentem ubera matris meæ,
ut inveniam te foris, et deosculer te,
et jam me nemo despiciat ?
2 Ti menerò, t'introdurrò in casa di mia madre, e là tu m'ammaestrerai; ti darò a bere del vino aromatico, del succo delle mie melagrane.2 Apprehendam te, et ducam in domum matris meæ :
ibi me docebis,
et dabo tibi poculum ex vino condito,
et mustum malorum granatorum meorum.
3 La tua sinistra sotto il mio braccio, e la tua destra m'abbracci! Sposo.3 Læva ejus sub capite meo,
et dextera illius amplexabitur me.
4 Vi scongiuro, o fanciulle di Gerusalemme, non destate, non svegliate la diletta, finchè non le piaccia! L'amore fervido e geloso dello sposo. Coro.4 (Sponsus)Adjuro vos, filiæ Jerusalem,
ne suscitetis, neque evigilare faciatis dilectam,
donec ipsa velit.
5 Chi è costei che sale dal deserto, ricolma di delizie, appoggiata al suo diletto? Sposo. Sotto il melo ti ho destata, là dove ti generò tua madre, dove ti diè alla luce la tua genitrice.5 (Chorus)Quæ est ista quæ ascendit de deserto, deliciis affluens,
innixa super dilectum suum ?
(Sponsus)Sub arbore malo suscitavi te ;
ibi corrupta est mater tua,
ibi violata est genitrix tua.
6 Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio, perchè forte come la morte è l'amore, inesorabile come gli Inferi la gelosia: le sue fiaccole son fiaccole di fuoco e di fiamme!6 (Sponsa)Pone me ut signaculum super cor tuum,
ut signaculum super brachium tuum,
quia fortis est ut mors dilectio,
dura sicut infernus æmulatio :
lampades ejus lampades ignis atque flammarum.
7 Le acque del mare non valgonoa spenger l'amore, nè le fiumane a sommergerlo. Se uno desse tutte le ricchezze di sua casa per l'amore, quasi un nulla lo disprezzerebbe. Epilogo. Sposa.7 Aquæ multæ non potuerunt extinguere caritatem,
nec flumina obruent illam.
Si dederit homo omnem substantiam domus suæ pro dilectione,
quasi nihil despiciet eam.
8 [I miei fratelli dicevano:]«Abbiamo una sorella piccina, che non ha poppe ancora; che faremo della nostra sorella, il giorno che le si parlerà [di sposarsi]?8 (Chorus Fratrum)Soror nostra parva,
et ubera non habet ;
quid faciemus sorori nostræ
in die quando alloquenda est ?
9 S'è un muro, fabbrichiamoci su baluardi d'argento: s'è una porta, rafforziamola con assi di cedro».9 Si murus est,
ædificemus super eum propugnacula argentea ;
si ostium est, compingamus illud tabulis cedrinis.
10 Io sono un muro e le mie mammelle come torri: perciò fui ai suoi occhi come una che trova pace. Sposo.10 (Sponsa)Ego murus, et ubera mea sicut turris,
ex quo facta sum coram eo, quasi pacem reperiens.
11 Una vigna aveva Salomone in Baal-Hamon, e dette la vigna ai guardiani: ognuno per il suo frutto sborsamille sicli d'argento.11 (Chorus Fratrum)Vinea fuit pacifico in ea quæ habet populos :
tradidit eam custodibus ;
vir affert pro fructu ejus mille argenteos.
12 La mia vigna, la mia, mi sta dinanzi: i mille [sicli sian] per te, o Salomone, e dugento per quei che stanno a guardia del suo frutto!12 (Sponsa)Vinea mea coram me est.
Mille tui pacifici,
et ducenti his qui custodiunt fructus ejus.
13 O tu che abiti ne' giardini, i compagni ascoltano: fammi udir la voce. Sposa.13 (Sponsus)Quæ habitas in hortis, amici auscultant ;
fac me audire vocem tuam.
14 Corri, o mio diletto, sii simile al caprioloo a giovin cerbiattosui monti degli aromi!14 (Sponsa)Fuge, dilecte mi, et assimilare capreæ,
hinnuloque cervorum super montes aromatum.