Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Cantico 6


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1- Il mio diletto è sceso nel suo giardino, alle aiuole degli aromi, per pascolar ne' giardinie coglier gigli.2Io son del mio diletto, e il mio diletto è per me, e' che pascola tra i gigli. Sposo.

Lo sposo torna a celebrare le bellezze dell'amata.

3Tu sei bella, amica mia, soave e leggiadra come Gerusalemme, terribile come esercito schierato!4Rivolgi via da me i tuoi occhi, perchè mi fan perder la testa. Le tue chiome son come un gregge di capreaggrappate alle pendici di Galaad.5I tuoi denti, come gregge di pecorelleche salgon dal lavacro: han due gemelli tutte, nè alcuna v'ha tra esse infeconda.6Qual metà di melagrana son le tue gotesotto il tuo velo.7C'è sessanta regine, ottanta concubine, e fanciulle senza numero;8ma una è la colomba mia, la mia perfetta, l'unica della madre sua, l'eletta per la sua genitrice. L'han vista le fanciulle e l'han proclamata beata: le regine e le concubine, e ne han fatto gli elogi. Coro.

La nuova vita, illuminata dall'amore.

9Chi è costei che spunta come aurora, bella come la luna, splendida come il sole, terribile come esercito schierato? Sposa.10Son scesa nell'orto delle noci, per vedere i rampolli della valle, per guardar se la vite era gemmata, se avevan germogliato i melograni.11Non so, l'anima mia m'ha conturbatoa cagione de' cocchi di Aminadab. Coro.12Torna, torna, o Sulamite, torna, torna, che ti vediamo! Sposa.