Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Maccabei 11


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - Ma poco tempo dopo, Lisia, tutore del re, suo parente, e preposto a' suoi negozi, furibondo per quel che era accaduto,1 Ma poco dopo Lisia, procuratore e parente del re e messo a capo degli affari del regno, non potendo sopportare le cose accadute,
2 radunati ottomila uomini e tutta la cavalleria, veniva contro a' Giudei, pensandosi di prender la città e farne l’abitazione dei Gentili ;2 messi insieme ottanta mila uomini e tutta la cavalleria, si mosse contro i Giudei, contando di prender la città e darla ad abitare ai Gentili,
3 di servirsi del tempio come fonte di guadagno al pari degli altri templi pagani, e di metter a prezzo ogni anno il sommo sacerdozio.3 di rendere cespite di guadagno il tempio, come tutti gli altri templi dei Gentili, e di mettere in vendita tutti gli anni il sacerdozio.
4 E niente pensando alla potenza di Dio, trasportato dall’orgoglio, fidava nella moltitudine de' suoi fanti, nelle migliaia di cavalieri, e negli ottanta elefanti.4 Per nulla pensando alla potenza di Dio, senz'alcun freno di ragione, metteva la sua fiducia nella moltitudine dei fanti, nelle migliaia dei cavalieri, e in ottanta elefanti.
5 Entrato dunque in Giudea, e giunto davanti a Betsura, posta in angusto luogo a cinque stadil di distanza da Gerusalemme, espugnò quella fortezza.5 Or, entrato in Giudea e avvicinatosi a Betsura, che era in luoghi stretti, lontana cinque stadi da Gerusalemme, espugnò quella fortezza.
6 Quando il Maccabeo ed i suoi seppero che venivano espugnate fortezze, còn gemiti e lacrime pregavano lì Signore, essi e tutto il popolo, che mandasse un buon angelo a salvare Israele.6 Appena Maccabeo e quelli che eran con lui seppero l'espugnazione delle fortezze, con sospiri e lacrime, insieme a tutto il popolo, pregarono il Signore a mandare l'angelo buono per la liberazione d'Israele.
7 Ed egli stesso, il Maccabeo, per primo, prese le armi, esortava gli altri ad esporsi con lui al cimento, e portar aiuto ai loro fratelli.7 E lo stesso Maccabeo, dopo aver preso per il primo le armi, esortò tutti gli altri ad esporsi con lui al pericolo per dar soccorso ai loro fratelli.
8 Or mentre con animo risoluto avanzavano da Gerusalemme, apparve loro un cavaliere che li precedeva, in candida sopravveste, con armi d’oro, brandendo la lancia.8 Mentre tutti insieme con animo risoluto marciavano a Gerusalemme, apparve dinanzi a loro un cavaliere vestito di bianco, con armi d'oro e colla lancia in resta.
9 Allora, tutti ad una voce benedissero il misericordioso Signore, e s’inanimirono, pronti a superare non solo gli uomini ma anche le bestie più feroci, e delle mura di ferro.9 Allora tutti insieme benedissero il misericordioso Signore, e, fortificati nell'animo, divennero pronti ad assalire non solo gli uomini, ma anche le bestie più feroci, e a trapassare muraglie di ferro.
10 Andavano dunque con slancio, avendo dal cielo un aiuto, per la misericordia di Dio verso di loro.10 Si avanzarono dunque risolutamente, avendo il Signore che li aiutava dal cielo ed aveva pietà di loro.
11 Con impeto da leoni irrompendo contro i nemici, ne abbatterono undicimila fanti e milleseicento cavalieri;11 Si scagliarono impetuosamente come leoni sopra il nemico e trucidarono undici mila fanti e mille seicento cavalieri.
12 tutti gli altri, poi, li misero in fuga; molti di loro feriti, gettate le armi, fuggirono; ed anche lo stesso Lisia non scampò che con un’ignobile fuga.12 Tutti gli altri fnron da loro messi in fuga, e molti scapparono feriti e ignudi, e lo stesso Lisia si mise in salvo con vergognosa fuga.
13 Allora, siccome egli non era uno stolto, ripensando fra sè all’umiliazione subita, e comprendendo che gli Ebrei erano invincibili perchè sorretti dall’aiuto dell’onnipotente Dio, mandò a loro,13 E siccome non era un insensato, considerando i vuoti fatti nelle sue truppe, e conoscendo che i Giudei erano invincibili, perchè appoggiati al soccorso dell'onnipotente, mandò a trattare con essi;
14 promettendo che accorderebbe loro tutto quello che è giusto, e sospingerebbe il re ad esser loro amico.14 e promise di accondiscendere in tutto ciò che fosse giusto; e di fare in modo che il re diventasse loro amico,
15 Acconsentì il Maccabeo alla preghiera di Lisia, provvedendo a comune vantaggio; e tutto quello che egli chiese pel Giudei scrivendo a Lisia, il re lo concesse.15 Maccabeo si arrese alle preghiere di Lisia, badando in tutto a ciò che era utile, e tutto ciò che Maccabeo per iscritto chiese a Lisia in favore dei Giudei il re lo concesse. Lettera di Lisia ai Giudei
16 La lettera scritta a' Giudei da Lisia diceva così: « Lisia, al popolo de' Giudei, salute.16 La lettera che Lisia scrisse ai Giudei conteneva queste cose: « Lisia al popolo dei Giudei, sa­lute.
17 Giovanni ed Abesalom, mandati da voi a portarmi le vostre lettere, chiedevano,che lo facessi ciò che per loro mezzo mi fu esposto.17 Giovanni e Abesalom, vostri inviati, consegnando il (vostro) scritto, mi chiesero di adem­pire quanto eran venuti a signi­ficarmi.
18 Pertanto, tutto quello che al re si poteva riferire, l'esposi; ed egli ha conceduto quello che le circostanze consentivano.18 Così tutto quello che ho potuto riferire al re l'ho riferito, e tutto ciò che permettevano le circostanze l'ha concesso.
19 Se dunque negli affari vi manterrete fedeli, io cercherò di esservi favorevole anche per l’avvenire.19 Se dunque resterete fedeli agli affari (del regno) io anche nell'avvenire mi sforzerò di farvi del bene.
20 Dell’altre cose poi, ho dato commissione a loro ed a’ legati miei, di parlarne una per una a voce con voi.20 In quanto alle altre cose, in particolare, ho dati ordini a voce a questi e a quelli da me inviati di parlarne a voce con voi.
21 Statevi bene. L’anno centoquarantotto, a dì ventiquattro del mese di Dloscoro ».21 State sani. L'anno centoquarant'otto, il ventiquattro del mese di Dioscuro ».
22 La lettera vpoi del re diceva così: «Il re Antioco, a Lisia fratello, salute.22 La lettera del re conteneva queste cose: « Il re Antioco al fratello Lisia. Salute.
23 Trasferito fra gli dèi il padre nostro, volendo noi che i nostri sudditi stiano tranquilli, cd attendano con cura alle loro faccende,23 Dopo che il padre nostro fu trasferito fra gli dei, noi, bramando che i nostri sudditi, senza agitazioni attendano con cura ai loro affari,
24 abbiamo saputo che i Giudei non si son piegati alla volontà del padre mio che passassero ai riti dei Greci, ma vogliono conservare le proprie istituzioni, e perciò domandano che concediamo loro di vivere secondo le loro leggi.24 e avendo saputo che i Giudei non si piegarono al desiderio di mio padre, di passare ai riti dei Greci, e che vogliono ritenere le loro istituzioni, e che perciò da noi chiedono che sia loro concesso (di vivere secondo le) loro leggi, noi,
25 Volendo pertanto che anche questa nazione stia in pace, abbiamo giudicato e stabilito che sia loro restituito il tempio, acciò si governino secondo le consuetudini degli avi loro.25 volendo che anche questa nazione sia tranquilla, abbiamo giudicato e stabilito che sia loro restituito il tempio, affinchè essi possano fare secondo la consuetudine dei loro maggiori.
26 Farai dunque bene mandando legati a portar loro la pace, affinchè, conosciuto il nostro volere, siano contenti, e s’applichino al proprio bene ».26 farai dunque bene a inviare ad essi e a dar la destra, affinchè, cono­sciuta la nostra volontà, stiano di buon animo, e provvedano al loro bene ».
27 Ai Giudei poi il re scrisse così: « Il re Antioco, al senato dei Giudei, ed agli altri Giudei, salute.27 La lettera del re ai Giudei era questa: « Il re Antioco al senato dei Giudei e a tutti gli altri Giudei. Salute.
28 Se state bene, è quel che vogliamo, ed anche noi stiamo bene.28 Se voi state bene, state come desideriamo: anche noi stiamo bene.
29 È venuto a noi Menelao, a dirci che vorreste venire a visitare i vostri connazionali che sono con noi.29 E' venuto da noi Menelao a dire che voi volete discendere ai vostri che sono presso di noi.
30 A quelli dunque che saranno in viaggio, sino ai trenta del mese di Xantico, diamo libertà di sicurezza.30 Or dunque a quelli che faranno il viaggio fino al trenta del mese di Xantico, diamo la destra (in segno) di sicurezza.
31 Che i Giudei usino del cibi e delle leggi loro come per l'innanzi, e che nessuno di loro in verun modo riceva molestie per ciò che inavvertitamente avessero fatto.31 E sia permesso ai Giudei di usare i loro cibi e le loro leggi come prima, e nessuno di essi sia in alcun modo molestato per ciò che è avvenuto per ignoranza.
32 Abbiamo mandato anche Menelao, a parlarvi.32 Abbiamo poi mandato anche Menelao, affinchè parli con voi.
33 Statevi bene. L'anno centoquarantotto, ai quindici del mese di Xantico ».33 State sani. L'anno centoquarant'otto, il quindici del mese di Xantico ».
34 Anche i Romani mandarono una lettera del seguente tenore: « Quinto Memmio e Tito Manilio, legati de' Romani, al popolo del Giudei, salute.34 Anche i Romani scrissero una lettera che diceva così: « Quinto Memmio e Tito Manilio, legati dei Romani, al popolo dei Giudei. Salute.
35 Di ciò che Lisia parente del re v’ ha conceduto, conveniamo anche noi.35 Le cose a voi concedute da Lisia, parente del re, noi pure le concediamo.
36 Di quelle cose poi delle quali giudicò dover riferire al re, conferitene fra voi maturamente, e mandateci subito qualcuno, acciò risolviamo quel che a voi conviene; perchè noi stiamo per andar in Antiochia.36 Quanto poi a quelle che egli ha creduto di dover riferire al re, spedite subito qualcuno, dopo avere ben discussa tra voi la cosa, affinchè noi vediamo bene ciò che a voi convenga, perchè noi andiamo ad Antiochia.
37 Affrettatevi dunque a riscriverci affinchè sappiamo anche noi quali sono i vostri desiderii.37 Affrettatevi, dunque a rispondere per far sapere anche a noi quello che volete.
38 Statevi bene. L'anno centoquarantotto, ai quindici del mese di Xantico ».38 State sani. L'anno centoquarant'otto, il quindici del mese di Xantico ».