Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 6


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA MARTINI
1 - Ora il re Antioco, percorrendo le regioni superiori, seppe esservi in Persia una città nobilissima, Elimalde, ricca d'argento e d'oro;1 Or il re Antioco andava attorno per le provincie superiori; e senti dire com'eravi nella Persia la città di Elimaide celeberrima e abbondante di oro e di argento,
2 ed in quella un tempio ricchissimo con arnesi d'oro, corazze e scudi lasciativi da Alessandro, figlio di Filippo, re macedone, che regnò pel primo in Grecia.2 Con un ricchissimo tempio, dove erano veli e corazze e scudi ai oro lasciativi da Alessandro di Filippo re di Macedonia, che regnò prima nella Grecia.
3 Venne dunque e cercava di prendere la città e depredarla ; ma non potè, perchè la cosa fu risaputa da quelli che erano nella città3 E andò colà, e cercava di farsi padrone della città, e saccheggiarla, ma non gli riusci, perché il suo disegno si riseppe da quelli che tenevano la città:
4 ed Insorsero e combatterono; ed il re fuggi di lì, e con gran tristezza se n'andò, per tornare In Babilonia.4 E andarono ad assalirlo, ed egli se ne fuggi, e si ritirò con gran dispiacere, e tornò a Babilonia.
5 Ed ecco venirgli in Persia l'annunzio che era stato messo in fuga il suo esercito nella terra di Giuda ;5 E venne nella Persia chi portogli la nuova, come l'esercito, che era nel paese di Giuda era stato rotto:
6 che primieramente Lisia s'era avanzato con grandi forze, ma era stato ributtato da'Giudei; che questi s'erano ingranditi con le armi e gli uomini e le spoglie copiose prese nel campo degli sconfitti;6 E come Lisia essendosi avanzato con un fioritissimo esercito era stato sconfitto dai Giudei, i quali si fortificavan di armi e di possanza colle molte spoglie acquistate del campo, che aveano espugnato:
7 che avevano rovesciata l'abominazione da lui collocata sull'altare di Gerusalemme, e circondato di alte mura come prima il luogo santo, e perfino anche la sua città Betsura.7 E come essi aveano atterrata l'abominazione eretta da lui sopra l'altare, che era in Gerusalemme, e che aveano cinto di alte mura, come era prima, il santuario, ed anche la loro città di Bethsura.
8 Quando dunque il re seppe queste cose, si turbò, ne fu grandemente scosso, ai mise a letto, e cadde in languore per la tristezza che le cose non erano accadute come egli aveva pensato.8 Or tali cose avendo udite il re si sbigottì e si turbo grandemente, e si allettò, e per la maninconia, che si prese per essergli andate le cose a rovescio de' suoi desiderii, diede in languore.
9 E vi stette molto tempo, crechè la sua malinconia andava crescendo, e credè di morire.9 E si trattenne colà molti giorni; perocchè la sua maninconia andava crescendo, e si crede' vicino a morte.
10 Chiamò dunque tutti i suoi amici, e disse loro: « Il sonno se n'è andato dagli occhi miei, sono abbattuto d'animo e sgomento per l'amarezza,10 E chiamò a se tutti i suoi amici, e disse loro: Il sonno è bandito da' miei occhi, ed ho il cuore abbattuto e oppresso dall'affanno,
11 e dico a me stesso: - In quanta tribolazione son venuto, ed in quali onde di tristezza ora mi trovo, io che ero così lieto e riverito nella mia potenza ;11 E dico dentro di me: A qual tribolazione mi son io condotto, e in qual pelago di tristezza mi trovo io, che era felice e amato nella mia dignità.
12 ora ripenso ai mali da me fatti in Gerusalemme, da dove portai via tutte le ricchezze d'oro e d'argento che v'erano e feci senza motivo disperdere gli abitanti della Giudea.12 Ma ora io mi ricordo de' mali fatti da me in Gerusalemme, donde ancora io portai via le spoglie d'oro e d'argento, che vi trovai, e mandai a dispergere tutti gli abitanti della Giudea, senza ragione.
13 Riconosco dunque che a causa di ciò mi sono sopraggiunti questi mali, ed ora muoio di tristezza grande In terra straniera - ».13 Io riconosco adesso, che per questo mi sono piombata addosso queste sciagure; ed ecco che io mi muoio per gran tristezza in paese straniero:
14 E chiamò Filippo, uno de' suoi amici, e lo pose a capo di tutto il suo regno,14 E chiamò Filippo uno de' suoi amici, e lo fece soprintendente di tutto il suo regno:
15 consegnandogli il diadema, il manto e l'anello, acciò prendesse con sè il figlio suo Antioco, e lo educasse per poi farlo re.15 E gli consegnò il diadema e la stola e l'anello, affinché andasse a trovare Antioco suo figliuolo, e lo educasse pel regno.
16 Ed ivi Antioco morì, l'anno centoquarantanove.16 E ivi morì il re Antioco l'anno cento quarantanove.
17 Quando Lisia seppe che il re era morto, volle che regnasse il figlio di lui, Antioco, giovinetto, che egli aveva educato e gli mise nome Eupatore.17 E Lista intese la morte del re, e proclamò re Antioco suo figliuolo cui egli avea allevato da piccolo, e gli diede il soprannome di Eupatore.
18 Or quelli che erano nella rocca [di Gerusalemme] vessavano gli Israeliti nei pressi del tempio, cercando sempre di nuocere a loro, e di avvantaggiare i Gentili.18 Frattanto quelli che erano nella fortezza, tenevano rinserrato Israele intorno ai luoghi santi, e cercavano sempre di fargli del male, e di fortificare le nazioni.
19 Per questo, Giuda voleva disperderli, e radunò tutte le sue forze per espugnarli.19 E Giuda pensò di levarseli d'attorno e radunò tutto il popolo per assediarli.
20 Si riunirono dunque, e vi misero l'assedio, l'anno centocinquanta, e fecero baliste e macchine.20 E messa insieme la gente cominciaron l'assedio nell'anno cento cinquanta, e fabbricaron baliste e altre macchine.
21 Ma alcuni degli assediati, a' quali soggiunsero alcuni empii d'Israele, uscirono,21 E alcuni degli assediati usciron fuori, e si uniron con essi alcuni empi del popolo d'Israele,
22 andarono al re, e gli dissero: < Inaino a quando lasceral di far giustizia, e di vendicare i nostri fratelli?22 E andarono davanti al re, e dissero: Quando mai farai tu giustizia, e vendicherai i nostri fratelli?
23 Noi abbiamo voluto servire il padre tuo, fare secondo i suoi ordini, ed obbedire a' suoi editti ;23 Noi ci risolvemmo di servire il padre tuo, e di obbedirlo, e di osservar le sue leggi:
24 per questo, i nostri concittadini s'alienarono da noi; quanti di noi ne trovavano, tanti n'uccidevano, e confiscavano i nostri beni.24 E per questo quelli di nostra nazione si alienaron da noi, e trucidovano quanti trovavano di noi altri, e mettevano a ruba i nostri beni.
25 Nè su noi soli ha messo le mani, ma anche in tutto il nostro territorio;25 E non hanno straziato cosi noi soli, ma han tutto lo stesso per tutto il nostro paese:
26 ora hanno circondato la rocca di Gerusalemme per impadronirsene, hanno fortificato la fortezza di Betsura,26 E per di più oggi assediano la fortezza di Gerusalemme per impadronirsene e hanno fortificata Bethsura:
27 e se non li preverrai senza indugio, faranno cose anche più grandi, e non potrai più trattenerli ».27 E se tu non li previeni con celerità, faranno cose più grandi, e tu non potrai tenergli a freno.
28 Ciò udito, il re s’adirò, e convocò tutti i suoi amici, i capi del suo esercito, ed i preposti alla cavalleria ;28 E il re, udito questo, si riscaldò assai, e raunò tutti i suoi amici e i principali dell'esercito e i capitani della cavalleria:
29 ed anche da altri regni e dalle isole marittime gli vennero milizie assoldate.29 E anche da altri regni e dalle isole gli vennero delle milizie prese a soldo.
30 L’esercito suo era di centomila pedoni, ventimila cavalieri, e trentadue elefanti ammaestrati alla guerra.30 E il suo esercito era di cento mila fanti e di venti mila cavalli e di trentadue elefanti addestrati alla battaglia.
31 Vennero dunque per l’Idumea, ed assediarono Betsura, combattendo per molti giorni, fecero anche delle macchine, ma quei di dentro uscirono, e le incendiarono, e si difesero valorosamente.31 E passando per l'Idumea andarono ad accostarsi a Bethsura, e la combatterono per molti giorni, e fecero delle macchine: ma quelli usciti fuora le abbruciarono, e si difenderono virilmente.
32 Allora Giuda lasciò da parte la rocca, e mosse il campo per Betzacara, contro il campo del re.32 E Giuda si ritirò dalla fortezza, e mosse il campo verso Bethzacara dirimpetto agli alloggiamenti del re.
33 Ed il re si mosse avanti giorno, spinse con impeto le sue schiere per la via di Betzacara, e queste si apparecchiarono alla battaglia, e sonaron le trombe.33 E il re alzatosi avanti giorno spinse con furia l'esercito per la strada di Bethzacara, e gli eserciti si messero in ordine per la battaglia, e dieder fiato alle trombe:
34 Fecero bere agli elefanti del succo d’uva e di more per eccitarli a battaglia,34 E quelli fecer veder agli elefanti il sugo dell'uva e delle more per aizzargli a combattere:
35 e li spartirono fra le legioni; stavano intorno a ciascun elefante mille uomini con corazze di maglia e con elmi di bronzo in capo; cinquecento cavalieri scelti erano inoltre distribuiti attorno ad ogni animale,35 E spartirono quegli animali tralle legioni, e attorno a ciascuno degli elefanti stavano mille uomini con corazze fatte a maglia con morioni di bronzo in testa; e cinquecento scelti cavalieri erano dappresso a ciascuna di quelle bestie.
36 già da tempo avvezzati a stare dovunque era l'elefante, andare dovunque esso andava, e non lasciarlo mai.36 Questi anticipatamente trovavansi per tutto dove era la bestia, e andavano dove ella andava, e non si allontanavan da lei.
37 Portavano poi, gli elefanti, sul dorso, delle forti torri di legno, a difesa, e sulle torri, macchine di guerra; ed in ciascuna torre trentadue uomini di valore, che di lì combattevano, ed un indiano per guidare la bestia.37 Ed eranvi oltre a ciò sopra ciascuna bestia delle torri di legno salde, che loro servivano di difesa, e sopra di esse delle macchine; e in ciascheduna torre trentadue uomini valorosi, i quali combattevano da quella, e un Indiano guidava la bestia.
38 Il resto della cavalleria fu posto di qua e di là, in due ali, per eccitare con le trombe l'esercito e mantenere serrate le file dei fanti.38 E il rimanente della cavalleria diviso in due parti fu messo ai due fianchi, perché animasse l'esercito col suon delle trombe, e tenesse serrate le file delle legioni.
39 Ora quando il sole rifulse sugli elmi d’oro e di bronzo, i monti ne risplenderono, come illuminati da lampade accese.39 Or quando il sole percosse negli scudi d'oro e di bronzo, rimandaron questi la luce ai monti, risplendendo come lampade accese.
40 Una parte dell’esercito regio s’avviò per le alture de' monti, un'altra per la pianura, procedendo cauti ed ordinati.40 E una parte dell'esercito del re camminava in ordine per le alture de' monti, e l'altra nel basso, e si avanzavano con circospezione e in bell'ordine.
41 Gli abitanti di que’ luoghi restavano attoniti allo strepito della moltitudine, al passo di tanta gente, al cozzo delle armi; era infatti un esercito di gran numero e forza.41 E tutti gli abitanti del paese eran commossi alle voci di quella moltitudine, e al muoversi di tanta gente e al frastuono dell'armi; perocche' grande assai e forte era quell' esercito.
42 Giuda dunque ed i suol vennero avanti in battaglia, e dell'esercito del re caddero seicento uomini.42 E Giuda col suo esercito si avvicinò per venire alle mani; e morirono dell'esercito del re secento uomini.
43 Eleazaro figlio di Saura vide un elefante armato di regia armatura che sopravanzava tutti gli altri, e giudicò che il re vi fosse sopra;43 Ma Eleazaro figliuolo di Saura osservò un elefante bordato alla reale, e più alto di tutti gli altri, e giudico, che sopra di esso vi fosse il re:
44 allora volle sacrificarsi per liberare il suo popolo ed acquistarsi un nome immortale.44 E sacrificò se stesso per liberare il suo popolo, e acquistarsi un nome eterno.
45 Corse audacemente verso di quello, passando in mezzo alla legione, uccidendo a destra e a sinistra; cadevano quelli di qua e di là,45 E corse animosamente verso l'elefante per mezzo alla legione, uccidendo a destra e a sinistra, e sbaragliando chi gli si parava davanti.
46 ed egli arrivò tra i piedi dell'elefante, e gli si mise sotto, e l'uccise, e questo cadendogli addosso ve lo schiacciò.46 E andò tra' piedi dell'elefante, e se gli mise sotto, e lo uccise, e cadendo l'elefante sopra di lui, rimase egli alla schiaccia.
47 Ma vedendo [i Giudei] le forze del re, e l'impeto del suo esercito, si ritirarono.47 Ma i Giudei vedendo quanto era forte e accalorito l'esercito del re, fecer la ritirata.
48 Le schiere del re salirono verso Gerusalemme e posero il campo in Giudea e contro il monte Sion.48 E le schiere del re andaron dietro ad essi verso Gerusalemme, e posero il campo nella Giudea presso al monte di Sion.
49 Concluse la pace con quelli che erano in Betsura, ed essi uscirono dalla città, perchè dentro non vi eran più viveri, essendo quello per la terra un anno sabatico.49 E il re fece accordo con quelli che erano in Bethsura, i quali uscirono da quella città, perche' standovi dentro non avean più da mangiare, essendo quello l'anno sabatico della terra.
50 Il re dunque s'impadronì di Betsura, e vi pose a guardia un presidio.50 Onde il re s' impadroni di Bethsura, e vi messe presidio a custodirla.
51 Poi andò ad accamparsi di contro al luogo santo, per molti giorni, piantandovi baliste, macchine, attrezzi per lanciar fuoco, arnesi per scagliar pietre e dardi, scorpioni per lanciar frecce, e fionde.51 E andò a posare il campo presso al luogo santo per molti giorni; e ivi preparò delle baliste e altre macchine e dardi infuocati, e degli strumenti da seagliar pietre, e degli strumenti da gettar frecce e delle fionda.
52 Ma anche i Giudei opposero macchine a macchine, e si difesero a lungo.52 E quelli fecero anch' essi delle macchine per opporre alle loro, e si difesero per molti giorni.
53 Non v’erano però viveri nella città, perchè era Panno sabatico, ed i Gentili rimasti in Giudea avevano consumato gli avanzi messi da parte;53 Ma la città mancava di vettovaglie, perché era il settimo anno, e quelli d'altre nazioni, che eran rimasi nella Giudea avean consumato tutto quello che si era messo da parte.
54 perciò non rimasero nel luogo santo che pochi uomini, la fame avendoli colpiti, ed essendosi dispersi ciascuno pel proprio paese.54 E restò poca gente nel luogo santo, perchè eran ridotti alla fame, e si sbandarono andando ciascuno a casa sua.
55 E Lisia seppe che Filippo, scelto dal re Antioco, prima di morire, a tutore del figlio suo Antioco sinché questi regnasse,55 Ma Lisia avendo udito, come Filippo (eletto dal re Antioco, quand'era ancor vivo, ad educare Antioco suo figliuolo pel regno)
56 era tornato dallo Persia e dalla Media conducendo seco un esercito, ed aspirava a prender egli il governo del regno.56 Era tornato di Persia e di Media coll'esercito, che avea seco, e cercava di prendere in mano gli affari del regno;
57 S'affrettò allora ad andar a dire al re ed ai capi delPesercito: « Ogni giorno scemiamo di numero, abbiam pochi viveri, il luogo che assediamo è ben difeso, e dobbiamo provvedere al buon ordine del regno.57 Se ne andò in fretta a dire al re e ai capitani dell'esercito: Noi ci consumiamo ogni di più, e abbiamo pochi viveri, e il luogo, che assettiamo è assai forte e siamo in necessità di provvedere alle occorrenze del regno.
58 Ora dunque diamo la mano a questa gente, e facciamo pace con loro e con tutta la loro nazione;58 Porgiam dunque la mano a costoro, e facciam pace con essi e con tutta la loro nazione:
59 stabiliamo con loro che si regolino secondo le loro leggi, come prima ; giacché essi si son adirati con noi, ed han fatto tutte queste cose, per amore delle loro leggi che noi avevamo disprezzate ».59 E concediam loro di governarsi, come prima, colle loro leggi; perocchè, a causa delle loro leggi disprezzate da noi si sono messi in ardenza, ed han fatte tutte queste cose.
60 Piacque la proposta al re ed ai principi, e mandarono ai Giudei per far pace, ed essi l'accettarono;60 Piacque questo partito al re e ai principi e mandò a far la pace con essi, ed ei l'accettarono.
61 il re ed i principi la giurarono, e quelli uscirono dalla cittadella.61 E il re e i principi ta giurarono, e quegli usciron dalla fortezza.
62 Ed il re entrò sul monte Sion, e vide le sue fortificazioni, e subito ruppe il giuramento da lui dato, e fece atterrare il muro che lo contornava.62 E il re entrò nel monte di Sion e osservò le fortificazioni di quel luogo, e tosto violò il giuramento fatto, perchè comandò, che si atterrasse il muro all'intorno.
63 Dipoi si partì frettolosamente, tornò in Antiochia, e trovò Filippo che si era impadronito della città; combattè contro di lui, ed occupò egli la città.63 E si parti in fretta, e tornò ad Antiochia, e trovò Filippo, che si era fatto padrone della città e venne con lui a battaglia, e ricuperò la città.