Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 14


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - L'anno centosettantadue, il re Demetrio radunò il suo esercito, e si recò in Media a cercarvi rinforzi per abbatter Trifone.1 L'anno centosettantadue, il re Demetrio, messo insieme il suo esercito, andò nella Media, a radunar truppe ausiliarie, per combattere Trifone.
2 Quando Arsace re di Persia e di Media seppe che Demetrio era entrato nel suo territorio, mandò uno de' suoi principali a prenderlo vivo e condurlo a lui.2 Ma Arsace re della Persia, avendo sentito che Demetrio era entrato nel suo territorio, mandò uno dei suoi generali, perchè lo prendesse vivo e lo portasse a lui.
3 Quegli andò, assalì le schiere di Demetrio, lo fece prigioniero, e lo condusse ad Arsace che lo fece mettere in carcere.3 E (il generale) andò, mise in rotta l'esercito di Demetrio, e prese Demetrio e lo condusse ad Arsace, che lo fece mettere in prigione.
4 E tutta la terra di Giuda stette in pace per tutto il tempo che Simone la governò. Questi procacciò il bene del suo popolo, il quale ebbe cara la potenza e la gloria di lui in tutto quel tempo.4 Il paese di Giuda fu tutto in pace durante tutto il tempo di Simone, il quale cercò i vantaggi della sua nazione, che vide sempre con piacere la sua potenza e la sua gloria.
5 Aggiunse alla sua gloria anche questa che conquistò Joppe come porto e fece così possibile l'accesso alle isole del mare.5 Oltre a tutte le sue gesta gloriose, egli prese e ridusse a porto Ioppe, e lo fece scalo delle isole del mare.
6 Dilatò i confini della sua nazione e conquistò il territorio.6 E ampliò il territorio della sua nazione, e fu padrone del paese.
7 Fece gran numero di prigionieri, s'impadronì di Gazara, di Betsura e della rocca, portandone via ogni immondezza; nè v'era chi a lui resistesse.7 E radunò gran numero di prigionieri, ed ebbe il dominio di Gazara e di Betsura e della cittadella, e ne tolse via le immondezze, e non c'era chi potesse resistergli.
8 Ciascuno coltivava in pace il suo campo; la terra di Giuda dava i suoi prodotti e gli alberi de' campi il loro frutto.8 E ciascuno coltivava in pace la sua terra, e la terra di Giuda dava le sue raccolte, e le piante dei campi davano il loro frutto.
9 I vecchi sedevano tutti sulle piazze, trattando del bene del paese; i giovani si vestivano con pompa di abiti guerreschi.9 Gli anziani stavano assisi nelle piazze, e s'intrattenevano su ciò che era di vantaggio al paese, la gioventù si copriva di splendide vesti e di abiti da guerra.
10 Distribuiva alle città gli alimenti, e ne faceva luoghi di difesa, così che la fama della sua gloria arrivò sino all'estremità della terra.10 Simone distribuiva i viveri alle città, e le rendeva come tante fortezze, in modo che il suo nome e la sua gloria si sparse fino agli ultimi confini del mondo.
11 Fece avere pace al paese, ed Israele si rallegrò di gran gioia.11 Egli diede la pace al paese, e Israele ne esultò con grande gioia.
12 Ciascuno stava all’ombra della sua vite e del suo fico e senza che alcuno gli facesse terrore.12 Così ciascuno stava assiso all'ombra della sua vite e all'ombra del suo fico, e nessuno veniva a spaventarli.
13 Non vi fu sulla terra chi li molestasse, ed in quei giorni furono annientati i re [stranieri].13 Non restava più sulla terra chi facesse loro guerra: i re in quel tempo erano abbattuti.
14 Protesse tutti u deboli della sua nazione, zelò la legge, disperse tutti gl’iniqui e maligni.14 Egli fu il protettore degli umili del suo popolo, e, zelante della legge, fece sparire gl'iniqui e i malvagi.
15 Glorificò il santuario, ed accrebbe il numero dei vasi santi.15 Glorificò il santuario e moltiplicò i vasi santi.
16 Or giunse a Roma, ed anche agli Spartani, la notizia che Gionata era morto, e se ne rattristarono molto.16 Quando la notizia della morte di Gionata giunse fino a Roma e a Sparta, recò loro gran dispiacere;
17 Quando poi seppero che Simone suo fratello era stato fatto sommo sacerdote in suo luogo, e che teneva il comando di tutto il territorio e delie sue città,17 ma avendo sentito che il suo fratello Simone era stato fatto sommo sacerdote in luogo di lui, e che aveva il dominio della regione e delle città che vi erano,
18 gli scrissero in tavole di bronzo, per rinnovare l’amicizia e l’alleanza già fatta con Giuda e con Gionata suoi fratelli.18 scrissero a lui in tavole di bronzo, per rinnovare l'amicizia e l'alleanza fatta con Giuda e con Gionata suoi fratelli.
19 I messaggi furon letti in Gerusalemme innanzi all’assemblea. Ed ecco il tenore di quello mandato dagli Spartani.19 E le lettere furono lette a Gerusalemme davanti a tutta l'assemblea. Ecco la copia della lettera mandata dagli Spartani:
20 « I principi e le città degli Spartani, a Simone grande sacerdote, ai seniori, ai sacerdoti ed al rimanente popolo de’ Giudei, al fratelli, salute,20 « I principi e la città degli Spartani, a Simone, sommo sacerdote, agli anziani, ai sacerdoti e al resto del popolo dei Giudei, loro fratelli, salute.
21 Gli ambasciatori mandati al nostro popolo cl hanno detto della vostra gloria, onore e gioia, e ci siamo rallegrati del loro arrivo.21 Gli ambasciatori, mandati da voi al nostro popolo, ci hanno fatto sapere la vostra gloria e felicità e contentezza, e la loro venuta ci ha recato molto piacere.
22 Quello che essi ci han detto l’abbiam inserito negli atti pubblici, in questi termini: “Numenio figlio d’Antioco ed Antipatro figlio di Giasone, messi de’ Giudei, son venuti a noi per rinnovare con noi l'antica amicizia;22 E abbiamo fatto scrivere nelle assemblee del popolo ciò che essi hanno detto, cioè: Numenio di Antioco, e Antipatro di Giasone, ambasciatori dei Giudei, son venuti da noi, per rinnovare con noi l'antica amicizia.
23 ed è piaciuto al popolo di accoglierli con onore, e di porre un esemplare dei loro discorsi nei libri speciali del popolo, acciò il popolo degli Spartani ne serbi memoria " ; una copia poi di questo decreto, l’abbiamo mandata a Simone gran sacerdote ».23 È piaciuto al popolo di accogliere tali uomini con onore, e di porre una copia delle loro parole nei libri particolari del popolo, perchè sia un ricordo per il popolo degli Spartani; e una copia di tale scrittura l'abbiamo mandata al sommo sacerdote Simone ».
24 Simone inoltre mandò a Roma Numenio, che recava un grande scudo d'oro, del peso di mille mine, per stabilir con loro alleanza. Or quando il popolo romano udì queste cose,24 Di poi Simone mandò a Roma Numenio, con un grande scudo d'oro che pesava mille mine, a stabilire con essi l'alleanza. Quando il popolo romano sentì
25 dissero: «Quali grazie renderemo noi a Simone ed ai suoi figli?25 tali cose, disse: « Quali ringraziamenti potremo rendere a Simone e ai suoi figli?
26 Egli ha fetto risorgere i suoi fratelli, e li ha sottratti al giogo dei nemici d'Israele ». Gli accordarono dunque franchigia, e lo scrissero su tavole di bronzo, che posero come monumento sul monte Sion.26 Egli ha ristabiliti i suoi fratelli, ha sterminati e cacciati i nemici d'Israele, al quale ha assicurato la libertà ». E ciò fu scritto in tavole di bronzo, e posto fra le iscrizioni nel monte Sion.
27 Ed ecco il testo di quello scritto: «Ai diciotto del mese di Elul dell’anno centosettantadue, il terzo sotto Simone gran sacerdote, in Asaramel,27 Ecco la copia dello scritto: « Il diciotto del mese di Elui, l'anno centosettantadue, il terzo anno di Simone, sommo sacerdote, in Asaramel,
28 nella solenne adunanza de’ sacerdoti, del popolo, dei capi della nazione e dei seniori del paese, fu reso di pubblica ragione quanto appresso:" Che molto spesso vi son state guerre nella nostra terra ;28 nella grande assemblea dei sacerdoti, del popolo, dei capi della nazione, degli anziani del paese, sono statti pubblicate e seguenti cose: Nelle frequenti guerre che sono state nel nostro paese,
29 e Simone figlio di Matatia, della stirpe di Jarib, ed i suoi fratelli si misero al cimentò, e resisterono agli avversari del loro popolo, acciò si conservasse il loro santuario e la legge, e riuscirono di grande onore alla loro gente.29 Simone, figlio di Matatia, della stirpe di Iarib, e i suoi fratelli si esposero al pericolo, opponendosi ai nemici della loro nazione, affinchè restasse il loro santuario e la legge, ed hanno acquistata grande gloria alla loro nazione.
30 Gionata rimise insieme quelli della sua gente, e fu nominato loro gran sacerdote; poi, andò a riunirsi ai suoi antenati.30 Gionata unì la sua nazione, ne fu sommo sacerdote, poi andò a riunirsi al suo popolo.
31 Allora i nemici d’Israele volevan calpestare e rovinar la sua terra, e metter le mani sul suo santuario.31 Allora i loro nemici tentarono di opprimere e straziare il loro paese e di metter le mani nel loro santuario;
32 Ma Simone resistè loro, e combattè per la sua nazione, erogò danaro in gran copia, armò i più valorosi del suo popolo, diè loro il soldo,32 ma Simone si oppose e combattè pel suo popolo, e spese molto danaro armando gli uomini di valore della sua nazione e dando loro la paga.
33 fortificò le città della Giudea, e Betsura posta ai confini della Giudea, dove prima erano le armi del nemici, e vi pose a difesa uomini Giudei.33 Egli fortificò le città della Giudea, e Betsura, ai confini della Giudea, dove prima erano le armi nemiche, e vi pose un presidio di Giudei.
34 Poi fortificò Joppe, posta sul mare, e Giizara situata ai confini di Azoto, posseduta prima dai nemici, e vi stabili i Giudei; e pose in esse tutto quello che poteva servire a difenderle.34 Fortificò Ioppe, sulla spiaggia del mare, e Gazara, che è ai i confini di Azoto, dove prima erano i nemici, e vi pose dei Giudei con tutto ciò che poteva servire a loro difesa.
35 E vide il popolo le geste di Simone, e la grandezza che egli contava di dare alla sua gente ; e lo costituirono loro duce, e principe de' sacerdoti, per aver egli fatto tutto ciò, serbata giustizia e fedeltà al suo popolo, e cercato in ogni modo di esaltare la sua nazione.35 Il popolo, vedendo le gesta di Simone, la gloria che si proponeva di dare alla sua nazione, lo dichiarò suo duce e principe dei sacerdoti, a causa di tutte queste cose da lui fatte, e della giustizia e della fede da lui conservata alla sua nazione, e per avere egli cercato ogni modo d'ingrandire il suo popolo.
36 A' suoi giorni, e per opera sua, furono felicemente cacciati gli stranieri dalla terra di Israele, e da Gerusalemme città di David quelli che erano nella rocca, dalla quale uscivano a contaminare tutto quanto era nei pressi del santuario, con detrimento grande della sua purezza;36 Durante la sua vita (tutto) ha prosperato nelle sue mani, tanto che sono state cacciate le nazioni dai territori da i loro occupati, e quelli che erano nella città di David, in Gerusalemme, nella cittadella, da cui uscivano a profanare tutto ciò che era intorno al santuario, facendo grandi insulti alla sua santità.
37 collocò nella rocca uomini Giudei, a difesa della regione e della città, e rialzò le mura di Gerusalemme.37 Egli vi pose dei Giudei a difesa del paese e della città, e rialzò le mura di Gerusalemme,
38 Ed il re Demetrio gli confermò il sommo sacerdozio,38 Il re Demetrio lo confermò nel sommo sacerdozio,
39 ed insieme lo chiamò suo amico, e gli fece grandi onori,39 lo dichiarò suo amico, e lo glorificò con grandi onori,
40 avendo saputo che i Romani avevano dichiarato i Giudei amici alleati e fratelli, e ricevuto con grandi onori gli ambasciatori di Simone.40 avendo saputo che i Giudei erano stati dichiarati amici, alleati, fratelli dai Romani, i quali avevano accolto con onore gli ambasciatori di Simone.
41 Perciò, i Giudei ed i loro sacerdoti hanno convenuto ch’egli sia loro condottìere e sommo sacerdote in eterno, sinché venga un profeta fedele;41 I Giudei e i loro sacerdoti di comune consenso hanno stabilito che egli sia loro duce e sommo sacerdote in eterno, fino alla venuta del profeta fedele.
42 e sia a capo di loro, ed abbia cura del santuario, e nomini chi deve presiedere ai loro lavori, al paese, ed ai presidi!.42 (Hanno stabilito) che egli sia loro capo, che abbia cura delle cose sante, stabilisca gli ufficiali sopra le loro opere, sopra il paese, sopra le armi, sopra le fortezze,
43 Abbia cura del santuario, e sia da tutti ascoltato, e nel nome suo si scrivano tutti gli atti nella loro terra. Vesta di porpora e d’oro;43 e amministri le cose del santuario, e sia obbedito da tutti, e siano scritti in suo nome tutti gli atti dello stato, e indossi la porpora e l'oro.
44 ed a nessuno del popolo nè del sacerdoti sia lecito violare alcuno di questi statuti, o contradire a ciò ch’egli abbia ordinato, o convocar senza di lui l’assemblea del paese, o vestire di porpora, o portare la fìbbia d’oro.44 Non sarà permesso a nessuno del popolo nè ai sacerdoti di non far conto di questi ordini, o di contraddire a quello che egli avrà stabilito, o di convocar le adunanze nel paese senza di lui, o vestir di porpora o usar la fibbia d'oro.
45 Chi poi farà altrimenti, o violerà uno di questi statuti, sarà chiamato in giudizio.45 Chiunque agirà contro questi ordini, o ne violerà qualcuno, sarà reo.
46 È piaciuto a tutto il popolo di così stabilire riguardo a Simone, e di mandare ad esecuzione questo decreto.46 E piacque al popolo tutto di dare il potere a Simone, e di agire secondo questi decreti.
47 E Simone ha accettato con piacere d’esercitar l’ufficio di sommo sacerdote, di condottiero e governatore del popolo giudeo e dei sacerdoti, e di soprintendere a tutto ” ».47 E Simone accettò, e gradì di esercitare le funzioni di sommo sacerdote, di essere duce e principe della nazione dei Giudei, e dei sacerdoti, e di avere il comando supremo».
48 Convennero poi di scrivere questa deliberazione in tavole di bronzo, e di porle In luogo cospicuo nel recinto del tempio;48 E stabilirono di incidere questo decreto in tavole di bronzo, da porsi nel portico del tempio, in luogo distinto, di depositarne una copia nell'erario, da servire a Simone e ai suoi figli.
49 come anche, di porne una copia nell’erario, ad uso di Simone e de' suoi discendenti.