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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 11


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1 - Il re d’Egitto mise assieme un esercito numeroso come la rena che è sulla spiaggia del mare, e molti vascelli; e cercava d’avere con Inganno il regno d’Alessandro, ed unirlo al suo.
2 Si mosse verso la Siria con parole pacifiche e la gente gli apriva le città e gli andava incontro, perchè il re Alessandro aveva ordinato che uscissero ad incontrarlo, essendo suo suocero.
3 Quando poi Tolomeo era entrato nelle città, lasciava in ciascuna una guardia di suoi soldati.
4 Ed avviandosi ad Azoto, gli mostravano il tempio di Dagon bruciato, Azoto e le sue adiacenze demolite, cadaveri sparsi, e i tumuli del caduti in guerra, eretti lungo la strada.
5 E raccontarono al re ciò che aveva fatto Gionata, per metterlo in mala vista; ma il re si tacque.
6 E Gionata venne incontro al re In Joppe, solennemente; si salutarono l'un l’altro, e passarono ivi la notte.
7 Di poi, andò Gionata col re sino al fiume chiamato Eleutero, ed indi tornò in Gerusalemme.
8 Il re Tolomeo si impossessò delle città sino a Seleucia marittima, e macchinava contro Alessandro mali consigli.
9 Mandò ambasciatori a Demetrio, dicendogli: «Vieni, facciamo alleanza fra noi; ti darò la figlia mia, che ora ha Alessandro, e tu regnerai nel regno del padre tuo.
10 Mi pento d’avergli dato la mia figliuola, perchè ha cercato d’uccidermi ».
11 Cosi lo infamava, perchè ambiva il suo regno.
12 Portò dunque via la figliuola, e la dette a Demetrio; si staccò da Alessandro, e rese pubblica la sua inimicizia.
13 Tolomeo dunque entrò in Antiochia, e si mise in capo due corone: dell'Egitto e dell’Asia.
14 Quanto al re Alessandro in quel tempo, era in Cilicia, perchè in quelle regioni gli s’erano ribellati.
15 Alessandro informato, venne a far guerra a Tolomeo; ma questi mise in campo il suo esercito, lo assali con grandi forze, e lo mise in fuga.
16 Alessandro fuggi in Arabia, per esser ivi al sicuro, ed il re Tolomeo s’aggrandì.
17 Ma Zabdlel arabo tagliò la testa ad Alessandro, e la mandò a Tolomeo.
18 Dopo tre giorni mori anche il re Tolomeo ; ed i suoi che erano nelle città fortificate furon uccisi dagli abitanti.
19 E Demetrio ebbe il regno, l’anno centoscssantasette.
20 In quel tempo, Gionata radunò quelli che eran in Giudea, per espugnare la rocca di Gerusalemme, e rizzarono contro di essa molte macchine.
21 Alcuni iniqui, che odiavano la propria nazione, andarono al re Demetrio, e gli annunziarono che Gionata assediava la rocca.
22 Quando ciò seppe, sdegnato, venne subito a Tolemaide, e scrisse a Gionata che non assediasse la cittadella, ma venisse subito ad un colloquio con lui.
23 Ciò udito, Gionata ordinò si continuasse l’assedio; scelse a compagni de’seniori d’Israele e de’ sacerdoti, e si espose al pericolo.
24 Prese oro ed argento e vestimenti e molti altri doni, ed andò al re in Tolemaide. E trovò favore al suo cospetto.
25 Alcuni iniqui della sua nazione facevano denunzie a suo carico;
26 ma il re gli fece quel che gli avevano fatto gli altri avanti a lui, e l’esaltò dinanzi a tutti i suoi amici.
27 Gli confermò il sommo sacerdozio, e tutti gli altri privilegi che aveva già, e lo nominò primo de’ suoi amici.
28 Gionata allora chiese al re che desse franchigia alla Giudea, alle tre toparchie, alla Samaria ed alle sue discendenze, e gli promise trecento talenti.
29 Il re acconsenti, e di tutto ciò dette a Gionata il seguente rescritto:
30 «Il re Demetrio, al fratello Gionata ed alla nazione giudea, salute.
31 Acciò lo sappiate, vi mandiamo copia della lettera che a vostro riguardo abbiamo inviata a Lastene nostro padre.
32 Il re Demetrio, a Lastene padre suo, salute.
33 Abbiamo risoluto di fare del benefizii alla nazione giudea, in cambio della benevolenza che hanno per noi, essendo nostri amici, ed avendo essi per noi i dovuti riguardi.
34 Decretiamo adunque che tutto il territorio della Giudea, e le tre città, Lidda e Ramata, che sono state aggregale dalla Samaria alla Giudea, e tutte le loro adiacenze, siano ad essi riserbate. A tutti quelli che offrono sacriflzii in Gerusalemme, ciò che prima da essi riceveva il re ogni anno sul frutti della terra e degli alberi,
35 ed il resto che a noi spettava delle decime e dei tributi, da ora in poi lo condoniamo loro; come pure i laghi del sale, e le corone che ci venivano presentate.
36 Tutto ciò concediamo loro; e niente di ciò verrà revocato nè ora nè mai.
37 Or dunque abbiate cura di farne un rescritto, e datelo a Gionata, e sia posto sul monte santo, in luogo cospicuo ».
38 Vedendo il re Demetrio che tutta la terra taceva innanzi a lui, e nulla gli si opponeva, rimandò tutto l’esercito, ciascuno al suo paese, eccetto le milizie straniere assoldate dalle isole delle nazioni. Tutti i soldati de’ padri suoi gli divenner nemici.
39 Ora, v’era un certo Trifone, che parteggiava prima per Alessandro; vedendo che tutto l’esercito mormorava contro Demetrio, andò ad Emalcuel arabo, che aveva in tutela Antioco figlio d’Alessandro,
40 ed insisteva presso di lui perchè glielo consegnasse, per farlo re in luogo del padre suo. E gli raccontava tutto quello che Demetrio aveva fatto, e l'inimicizia dei suoi soldati contro di luì; e rimase il molto tempo.
41 Allora Gionata mandò al re Demetrio, per ottenere che mandasse via quelli della cittadella di Gerusalemme e de' presidii, perchè erano un guaio per Israele.
42 E Demetrio mandò a rispondere a Gionata: «Non questo soltanto farò per te e per la tua gente quando n’avrò l’occasione.
43 Ora però farai bene se mi manderai uomini in aiuto, perchè tutto il mio esercito m’ha lasciato ».
44 Gionata gli mandò in Antiochia tremila valorosi; si presentarono al re, ed il re godè della loro venuta.
45 Ora, centoventimila uomini della città congiurarono, e volevano uccidere il re.
46 Questi fuggì nella reggia, e quelli della città occuparon le strade della città, e cominciarono a combattere.
47 Il re chiamò in aiuto i Giudei, i quali accorsero a lui tutti insieme; poi si sparsero per la città,
48 e misero a morte in quel giorno centomila uomini; dettero fuoco alla città, fecero gran preda in quel giorno, e liberarono il re.
49 Or quando quelli della città videro che i Giudei ne erano padroni assoluti, si persero d’animo, e gridarono al re supplichevoli:
50 « Dacci la mano, e cessino i Giudei di far man bassa su noi e sulla città».
51 Gettaron via le armi, e fecero la pace. Così i Giudei crebbero in stima dinanzi al re e dinanzi a tutti quelli del regno suo, acquistando fama nel regno, e tornarono a Gerusalemme carichi di preda.
52 Il re Demetrio sedè sul soglio del regno suo, e la terra si tacque innanzi a lui.
53 Ma rinnegò tutto quello che aveva detto, s’alienò da Gionata e non gli corrispose a seconda dei benefizii che ne aveva ricevuti; anzi, gli faceva molte vessazioni.
54 Dopo queste cose, tornò Trifone, e con lui il fanciullo Antioco che fu fatto re e si cinse la corona.
55 Allora gli s’unirono tutte le milizie che Demetrio aveva disperse, e combatterono contro Demetrio che voltò le spalle e fuggì.
56 Trifone catturò gli elefanti, e s’impadronì d’Antiochia.
57 Ed il giovinetto Antioco scrisse a Gionata, dicendogli: « Tl confermo nel sacerdozio, ti do il dominio di quattro città, e tu sarai uno degli amici del re ».
58 Gli mandò vasellame d’oro per suo uso, e gli dette potestà dì bere in vasi d’oro, di vestir porpora, e di portar una fibbia d’oro.
59 A Simone poi fratello di lui dette il governo della regione dai confini di Tiro a quelli d'Egitto.
60 Or Gionata si mosse, per le città che sono al di là del fiume [Giordano], ed a lui si aggiunse in aiuto tutto l’esercito di Siria. Venne dunque ad Ascalon, e quelli della città gli andarono incontro onorandolo.
61 Di lì andò a Gaza; ma quel cittadini vi si chiusero, e Gionata l’assediò, ne incendiò i sobborghi, e li depredò.
62 Allora quei di Gaza pregarono Gionata, ed egli fece pace con loro, e prese dei loro figli in ostaggio mandandoli a Gerusalem me ; poi, andò avanti la regione sino a Damasco.
63 E Gionata seppe che i generali di Demetrio s’erano raccolti in Cades di Galilea con un grande esercito, per impedirgli d'occuparsi degli affari del regno.
64 Ed andò loro incontro, lasciando però in Giudea il fratello Simone.
65 E Simone strinse d'assedio Betsura, e durò molto tempo ad attaccarla, bloccandovi i suoi cittadini.
66 E questi gli chiesero di fare la pace; lo concesse, li mandò via di lì, occupò la città, e vi pose un presidio.
67 Gionata poi e le sue truppe sì diressero al lago di Genesar, e prima di giorno furono nella pianura di Asor.
68 Ed ecco, le file straniere venivano avanti per la pianura, lasciando altri appiattati pei monti. Gionata andò diritto incontro ad esse.
69 Ma quelli appiattati sbucarono fuori da' nascondigli, ed attaccaron battaglia.
70 Allora i soldati di Gionata fuggirono tutti, e non rimase di loro che Matatia figlio d'Absalom, e Giuda figlio di Calfi, dei capi dell'esercito.
71 Gionata si strappò le vesti, si sparse il capo di polvere, e pregò.
72 Poi tornò a battaglia coi nemici, li attaccò, e li mise in fuga.
73 Quelli della sua parte che eran fuggiti, tornarono a lui, e tutti insieme inseguirono quelli sino ai loro accampamenti in Cades, e non andarono oltre.
74 Caddero in quel giorno, degli stranieri, tremila uomini. E Gionata tornò in Gerusalemme.