Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 7


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1 - Ma Eliseo disse: «Udite la parola del Signore: Queste cose ha detto il Signore: - Domani, a quest'ora un moggio di fior di farina costerà uno statere, e due moggi di orzo costeranno uno statere alla porta di Samaria -».1 Eliseo disse: "Ascoltate la parola del Signore: "Domani, alla stessa ora, alla porta di Samaria una sea di fior di farina costerà un siclo e due sea di orzo pure un siclo".
2 Uno dei capi al cui braccio si appoggiava il re, rispose all'uomo di Dio: «Anche se il Signore aprisse le cateratte del cielo, potrà mai essere ciò che tu dici?». Ma Eliseo disse: «Vedrai coi tuoi occhi, ma non ne mangerai».2 Lo scudiero, al cui braccio era appoggiato il re, rispose all'uomo di Dio: "Ecco che il Signore sta per fare delle aperture nel cielo! E' mai possibile una cosa simile?". Eliseo replicò: "La vedrai tu stesso con i tuoi occhi, ma non ne mangerai".
3 Eranvi quattro uomini lebbrosi alle porte della città, i quali si dissero a vicenda: «Perchè starsene qua finchè moriamo?3 Ora quattro uomini lebbrosi, che si trovavano all'ingresso della porta, si dissero l'un l'altro: "Perché noi rimaniamo qui fino a che non moriremo?
4 Se vogliamo entrare in città, morremo di fame, se restiamo qua morremo egualmente. Andiamo dunque e passiamo all'accampamento dei Siri; se avranno misericordia di noi, vivremo; se ci vorranno uccidere, moriremo».4 Se decidiamo di entrare in città, lì v'è la fame e moriremo; se invece restiamo qui, moriremo ugualmente. Orsù, andiamo e passiamo nell'accampamento di Aram: se ci lasceranno vivere, vivremo; se invece ci faranno morire, moriremo".
5 Essi partirono verso sera e vennero all'accampamento dei Siri. Quando giunsero all'entrata del campo, non vi incontrarono persona,5 Al crepuscolo essi si levarono per andare all'accampamento di Aram; quando però giunsero all'estremità dell'accampamento di Aram, ecco, non v'era nessuno.
6 poichè il Signore aveva fatto intendere nell'accampamento dei Siri dei rumori di carri e di cavalli e di un esercito numeroso, onde si erano detti a vicenda: «Ecco il re d'Israele ha assoldato contro di noi i re degli Etei e degli Egiziani, e vengono per attaccarci».6 Il Signore infatti aveva fatto udire nell'accampamento di Aram un rumore di carri e di cavalli, un rumore di un grande esercito, ed essi si erano detti l'un l'altro: "Ecco, il re d'Israele ha assoldato contro di noi i re degli Hittiti e i re d'Egitto perché marcino contro di noi".
7 Si levarono adunque e fuggirono durante la notte; e lasciando le loro tende e i loro cavalli e gli asini nell'accampamento, fuggirono, cercando solo di salvare la propria vita.7 Si levarono e fuggirono al crepuscolo, abbandonando le tende, i cavalli, gli asini, l'intero accampamento così come si trovava; essi fuggirono per salvare la loro vita.
8 Giunti dunque i lebbrosi all'ingresso del campo, entrarono in una tenda e mangiarono e bevettero, e presero di là oro, argento, e vesti, poi se ne andarono a nasconderle. Ritornati quindi a un'altra tenda, anche di là portaron via roba che andarono a nascondere.8 Quei lebbrosi giunsero all'estremità dell'accampamento ed entrarono in una tenda, mangiarono e bevvero; poi asportarono di là argento, oro e vestiti che andarono a nascondere.
9 Ma poi si dissero a vicenda: «Noi non facciamo bene; questo è giorno di buone notizie: se noi taceremo e non le vorremo annunziare fino al mattino, saremo incolpati di delitto. Venite, andiamo ad annunziare la cosa alla casa del re».9 Quindi si dissero l'un l'altro: "Non facciamo così! Oggi è giorno di buone notizie e noi ce ne stiamo zitti. Se aspettiamo che spunti il mattino, un castigo ci potrebbe colpire. Orsù, andiamo a informare il palazzo reale".
10 Venuti adunque alla porta della città, narrarono la cosa dicendo: «Siamo stati all'accampamento dei Siri, e non vi abbiamo trovato nessuno, ma soltanto cavalli e asini legati e le tende piantate».10 Arrivati che furono, chiamarono i guardiani della città e li informarono dicendo loro: "Siamo andati nell'accampamento di Aram, ed ecco là non c'era nessuno né si udiva voce umana; c'erano soltanto cavalli legati e asini legati e le tende così com'erano prima".
11 Andarono adunque i portieri ad annunziare la cosa al palazzo del re.11 I guardiani gridarono e fecero giungere la notizia all'interno del palazzo reale.
12 Il re si levò di notte e disse ai suoi servi: «Vi dirò io ciò che hanno fatto i Siri. Sapendo che noi soffriamo la fame, saranno usciti dall'accampamento, e si terranno nascosti nei campi, e diranno: - Quando saranno usciti dalla città, li prenderemo vivi, e allora potremo entrare nella città -».12 Il re si levò di notte e parlò ai suoi ufficiali: "Vi spiegherò io ciò che ci hanno fatto gli Aramei: sapendo che noi siamo affamati, sono usciti fuori dell'accampamento per nascondersi nella campagna dicendo: "Quando usciranno dalla città, li cattureremo vivi e poi entreremo nella città".
13 Ma uno dei suoi servi rispose: «Prendiamo i cinque cavalli che son rimasti in città (poichè questi soli erano rimasti in tutta la moltitudine d'Israele, essendo stati gli altri distrutti) e mandiamoli ad esplorare».13 Uno degli ufficiali rispose: "Si prendano i cinque cavalli superstiti, che sono rimasti in città -- al massimo periranno anch'essi come la massa che è morta -- e mandiamo a vedere".
14 Condussero dunque due cavalli, e il re li mandò nell'accampamento dei Siri, dicendo: «Andate a vedere».14 Presero dunque due carri con i loro cavalli e il re li inviò dietro gli Aramei dicendo loro: "Andate e vedete".
15 Essi andarono dietro ai nemici fino al Giordano e videro tutta la via piena di vesti e di tutte le suppellettili che erano state gettate via dai Siri per il grande spavento. Al loro ritorno i messi riferirono la cosa al re.15 Essi andarono dietro a loro fino al Giordano ed ecco tutta la strada era cosparsa di vesti e di oggetti che gli Aramei avevano gettato via nella loro fuga precipitosa. I messaggeri ritornarono e informarono il re.
16 Allora il popolo saccheggiò l'accampamento dei Siri e un moggio di fior di farina costò un solo statere, e parimenti due moggi di orzo furono pagati uno statere, secondo la parola del Signore.16 Allora il popolo uscì e saccheggiò l'accampamento di Aram: così una sea di fior di farina venne a costare un siclo e due sea di orzo pure un siclo, secondo la parola del Signore.
17 Ora il re, aveva incaricato di custodire la porta lo stesso capitano, al braccio del quale egli si appoggiava; ma la folla lo schiacciò all'ingresso della porta, ed egli morì, secondo quanto aveva detto l'uomo di Dio, quando il re era andato da lui.17 Il re aveva messo a guardia della porta lo scudiero al cui braccio egli s'appoggiava; il popolo lo calpestò presso la porta ed egli morì, secondo quello che aveva detto l'uomo di Dio quando il re era sceso da lui.
18 E avvenne quindi secondo la parola dall'uomo di Dio proferita innanzi al re, quando disse: «Due moggi d'orzo costeranno uno statere e un moggio di fior di farina uno statere, domani, a quest'ora, alla porta di Samaria».18 Così avvenne come l'uomo di Dio aveva detto al re: "Domani, alla stessa ora, alla porta di Samaria, due sea di orzo costeranno un siclo e una sea di fior di farina pure un siclo".
19 E poichè quel capo aveva risposto all'uomo di Dio e aveva detto: «Anche se il Signore aprisse le cateratte del cielo, potrà mai accadere quel che tu dici?», il profeta aveva risposto: «Tu vedrai co' tuoi occhi, ma non ne mangerai».19 Lo scudiero aveva risposto all'uomo di Dio: "Ecco che il Signore sta per fare delle aperture nel cielo! E' mai possibile una cosa simile?". Quegli aveva replicato: "Lo vedrai tu stesso con i tuoi occhi, ma non ne mangerai".
20 Accadde adunque a lui come gli era stato predetto, poichè il popolo lo schiacciò alla porta, ed egli morì.20 Gli accadde proprio così: il popolo lo calpestò presso la porta ed egli morì.