Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 23


font
BIBBIA RICCIOTTIDIODATI
1 - E vennero riferite al re le parole che essa aveva detto. Ed egli fece intorno a sè tutti i seniori di Giuda e di Gerusalemme.1 Allora il re mandò a raunare appresso di sè tutti gli Anziani di Giuda e di Gerusalemme.
2 E il re salì al tempio del Signore accompagnato da tutti gli uomini di Giuda e da tutti quelli che abitavano Gerusalemme, dai sacerdoti e dai profeti, e da tutto il popolo, dal più umile al più grande e lesse a tutti gli astanti tutte le parole del libro dell'alleanza, che era stato trovato nella casa del Signore.2 E il re salì nella Casa del Signore, con tutti gli uomini principali di Giuda, e tutti gli abitanti di Gerusalemme, ed i sacerdoti, ed i profeti, e tutto il popolo, dal minore al maggiore; ed egli lesse, in lor presenza, tutte le parole del libro del Patto, il quale era stato trovato nella Casa del Signore.
3 Il re stette in piedi sul palco e fece dinanzi al Signore il patto di camminare tutti dietro al Signore, di custodire i precetti e gli ordini e le leggi, con tutto il cuore e con tutta l'anima, e di mettere in pratica le parole dell'alleanza, che erano scritte nel libro: e tutto il popolo aderì al patto.3 E il re stette in piè sopra la pila, e fece patto davanti al Signore, promettendo di camminare dietro al Signore, e di osservare i suoi comandamenti, e le sue testimonianze, ed i suoi statuti, con tutto il cuore, e con tutta l’anima, per mettere ad effetto le parole del Patto scritte in quel libro. E tutto il popolo se ne stette a quel Patto
4 Poi il re comandò al pontefice Elcia e ai sacerdoti di secondo ordine e ai portieri di gettare dal tempio del Signore tutti i vasi che erano stati preparati per Baal, e per il boschetto sacro, e per tutta la milizia del cielo, e li bruciò fuori di Gerusalemme nella valle del Cedron e ne portò la cenere in Betel.4 E il re comandò al sommo Sacerdote Hilchia, ed a’ sacerdoti del secondo ordine, ed a’ guardiani della soglia, che portassero fuor del Tempio del Signore tutti gli arredi ch’erano stati fatti per Baal, e per lo bosco, e per tutto l’esercito del cielo. Ed egli li bruciò fuor di Gerusalemme, nelle campagne di Chidron, e portò la polvere di essi in Betel;
5 Sterminò gli Aruspici, che i re di Giuda avevano stabiliti per sacrificare sulle alte vette in tutte le città di Giuda e nei dintorni di Gerusalemme, e quei che bruciavano incenso a Baal, al sole, alla luna, alle dodici costellazioni e a tutta la milizia del cielo.5 e sterminò i Camari, i quali i re di Giuda aveano ordinati, e i quali aveano fatti profumi negli alti luoghi, nelle città di Giuda, e ne’ contorni di Gerusalemme; sterminò eziandio quelli che facevano profumi a Baal, al sole, alla luna, ed ai pianeti, ed a tutto l’esercito del cielo.
6 E fece portar fuori dalla casa del Signore e dalla città di Gerusalemme nella valle del Cedron il boschetto sacro e lo bruciò colà e lo ridusse in polvere e ne gettò la polvere sopra i sepolcri del popolo.6 Fece ancora portar via il bosco fuor della Casa del Signore, alla valle di Chidron, fuor di Gerusalemme, e l’arse in essa, e lo ridusse in polvere, la quale egli gittò sopra le sepolture de’ figliuoli del popolo.
7 Abbattè ancora le case degli effeminati che erano nella casa del Signore, nelle quali le donne tessevano delle tende per il boschetto sacro.7 Poi disfece le case de’ cinedi, che erano nella Casa del Signore, nelle quali le donne tessevano delle cortine per lo bosco.
8 Riunì tutti i sacerdoti della città di Giuda, contaminò i posti elevati dove si sacrificava dai sacerdoti, da Gaba fino a Bersabee, e distrusse gli altari delle porte, all'entrata della porta di Giosuè, capo della città, la quale era a sinistra della porta della città.8 Oltre a ciò, fece venir tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, e contaminò gli alti luoghi, ne’ quali que’ sacerdoti aveano fatti profumi, da Gheba fino in Beerseba; e disfece gli alti luoghi delle porte, e quello ancora ch’era all’entrata della porta di Giosuè, capitano della città, ch’era a man sinistra della porta della città.
9 I sacerdoti degli alti luoghi però non salivano all'altare del Signore in Gerusalemme, ma mangiavano soltanto i pani azzimi, in mezzo ai loro fratelli.9 Or quei sacerdoti degli alti luoghi non salivano più all’Altare del Signore, in Gerusalemme; ma pur mangiavano de’ pani azzimi, per mezzo i lor fratelli.
10 Contaminò ancora Tofet che si trova nella valle dei figli di Ennom, affinchè nessuno consacrasse il proprio figlio o la propria figlia a Moloc, facendoli passare per il fuoco.10 Contaminò eziandio Tofet, ch’era nella valle de’ figliuoli di Hinnom; acciocchè niuno vi facesse più passare il suo figliuolo, o la sua figliuola, per lo fuoco, a Molec.
11 Tolse ancora i cavalli, che i re di Giuda avevano dedicato al sole all'entrata del tempio, presso l'abitazione dell'eunuco Natanmelec, la quale era in Farurim, mentre il carro del Sole fu gettato ad ardere.11 Tolse ancora via i cavalli, che i re di Giuda aveano rizzati al sole, dall’entrata della Casa del Signore, fino alla stanza di Netanmelec, eunuco, la quale era in Parvarim; e bruciò col fuoco i carri del sole.
12 Anche gli altari che erano sul tetto della camera di Acaz, e che erano stati fatti dai re di Giuda, e gli altari che aveva fatto Manasse nei due atrii del tempio del Signore vennero distrutti dal re, il quale corse poi a disperderne la cenere nel torrente Cedron.12 Il re disfece ancora gli altari ch’erano sopra il tetto della sala di Achaz, i quali i re di Giuda aveano fatti; disfece parimente gli altari che Manasse avea fatti ne’ due Cortili della Casa del Signore, e toltili di là, li stritolò, e ne gittò la polvere nel torrente di Chidron.
13 Contaminò ancora le alture che erano in Gerusalemme, a destra del monte dell'Offesa e che Salomone, re d'Israele, aveva edificato ad Astarot, idolo dei Sidoni, a Camos, scandalo di Moab e a Melcom, obbrobrio dei figli di Ammon.13 Oltre a ciò, il re contaminò gli alti luoghi, ch’erano dirimpetto a Gerusalemme, da man destra del monte della corruzione, i quali Salomone re d’Israele avea edificati ad Astoret, abbominazione de’ Sidonii; ed a Chemos, abbominazione de’ Moabiti; ed a Milcom, abbominazione de’ figliuoli di Ammon;
14 Egli spezzò le statue, abbattè i boschetti sacri e ne riempì i luoghi di ossa da morto.14 e spezzò le statue, e tagliò i boschi, ed empiè d’ossa d’uomini i luoghi dove quegli erano.
15 Di più bruciò l'altare che era in Betel; e l'alto luogo che vi aveva fatto Geroboamo figlio di Nabat, che fece prevaricare Israele; quell'altare e l'alto luogo egli li distrusse, li bruciò e li ridusse in polvere e arse pure il bosco sacro.15 Disfece eziandio l’altare ch’era in Betel, e l’alto luogo ch’avea fatto Geroboamo, figliuolo di Nebat, col quale egli avea fatto peccare Israele; egli disfece e l’altare, e l’alto luogo, e lo ridusse in polvere: ed arse il bosco.
16 Poi Josia, voltatosi, vide colà i sepolcri che erano sulla montagna; mandò a prendere le ossa dei morti e le bruciò sull'altare e le contaminò, secondo le parole del Signore, che aveva proferito l'uomo di Dio, il quale predisse queste cose.16 Or Giosia, rivoltosi, vide le sepolture ch’erano quivi nel monte; e mandò a torre le ossa di quelle sepolture, e le arse sopra quell’altare, e lo contaminò; secondo la parola del Signore, la quale l’uomo di Dio avea predicata, quando egli annunziò queste cose.
17 Poi disse: «E di chi è questo monumento che io vedo?». E gli risposero i cittadini di quella città: «È il sepolcro dell'uomo di Dio, che venne da Giuda a predire contro l'altare di Betel quelle cose che tu hai fatto».17 E il re disse: Quale è quel monumento che io veggo? E la gente della città gli disse: È la sepoltura dell’uomo di Dio, che venne di Giuda, ed annunziò queste cose che tu hai fatte, contro all’altare di Betel.
18 Ed egli disse: «Lasciatelo stare; nessuno muova le sue ossa». E le ossa di lui, come pure le ossa del profeta, che era venuto da Samaria, rimasero intatte.18 Ed egli disse: Lasciatela stare, niuno muova le ossa di esso. Così furono conservate le ossa di esso, insieme con le ossa del profeta, ch’era venuto di Samaria.
19 Di più anche tutti i santuari eretti sulle alture, che si trovavano nella città di Samaria e che erano stati fatti dai re d'Israele per irritare il Signore, furono da Josia tolti e trattati allo stesso modo del santuario di Betel.19 Giosia tolse eziandio via tutte le case degli alti luoghi, ch’erano nelle città di Samaria, le quali i re d’Israele aveano fatte per dispettare il Signore; e fece loro interamente come avea fatto in Betel.
20 Uccise ancora tutti i sacerdoti degli alti luoghi, che erano là sugli altari, e bruciò sopra di essi ossa umane. Ritornò quindi a Gerusalemme20 E sacrificò sopra gli altari tutti i sacerdoti degli alti luoghi; ch’erano quivi; ed arse ossa d’uomini sopra quelli. Poi se ne ritornò in Gerusalemme.
21 e diede a tutto il popolo questo comando: «Fate la Pasqua in onore del Signore Dio vostro, secondo quanto è stato prescritto nel libro dell'alleanza».21 Allora il re comandò a tutto il popolo, dicendo: Fate la Pasqua al Signore Iddio vostro, secondo ch’è scritto in questo libro del Patto.
22 Dal tempo dei giudici, che avevano giudicato Israele e dal tempo dei re d'Israele e di Giuda, non fu mai celebrata una Pasqua22 Perciocchè dal tempo de’ Giudici che aveano giudicato Israele, nè in tutto il tempo dei re d’Israele e di Giuda, non era stata celebrata tal Pasqua,
23 simile a quella che in onore del Signore venne celebrata in Gerusalemme nel decimo ottavo anno del re Josia.23 qual fu quella che fu celebrata al Signore in Gerusalemme, l’anno diciottesimo del re Giosia.
24 Anche i maghi e gli indovini e le figure degli idoli e tutte le immondezze e abominazioni, che erano in Giuda e in Gerusalemme, furono tolte da Josia, conformemente alle parole della legge scritte nel libro, trovato dal sacerdote Elcia nel tempio del Signore.24 Giosia tolse eziandio via quelli che aveano lo spirito di Pitone, e gl’indovini, e le statue, e gl’idoli, e tutte le abbominazioni che si vedevano nel paese di Giuda, ed in Gerusalemme; per mettere ad effetto le parole della Legge, scritte nel libro che il sacerdote Hilchia avea trovato nella Casa del Signore
25 Prima di Josia non vi fu un re che sia ritornato al Signore con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima e con tutte le sue forze, come prescrive tutta la legge di Mosè, nè mai un simile re si ebbe dopo di lui.25 E davanti a lui non vi era stato re alcuno pari a lui, che si fosse convertito al Signore con tutto il suo cuore, e con tutta l’anima sua, e con tutto il suo maggior potere, secondo tutta la Legge di Mosè; e dopo lui non n’è surto alcuno pari.
26 Tuttavia il Signore non depose lo sdegno del suo grande furore, ond'era acceso contro Giuda, a causa di tutti gli oltraggi coi quali Manasse lo aveva provocato.26 Ma pure il Signore non si stolse dall’ardore della sua grande ira; perciocchè l’ira sua era accesa contro a Giuda, per tutti i dispetti che Manasse gli avea fatti.
27 Perciò il Signore disse: «Toglierò dalla mia faccia anche Giuda, come ho tolto Israele, e rigetterò questa città che ho eletto, Gerusalemme, e il tempio del quale ho detto: -Là sarà il mio nome-».27 Laonde il Signore avea detto: Io torrò via dal mio cospetto anche Giuda, come ho tolto Israele; e rigetterò questa città di Gerusalemme che io avea eletta, e questa Casa della quale io avea detto: Il mio Nome sarà quivi.
28 Il resto dei discorsi di Josia e tutto ciò che egli fece, non è stato forse scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda?28 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Giosia, e tutto quello ch’egli fece; queste cose non sono esse scritte nel libro delle Croniche dei re di Giuda?
29 In quel tempo il Faraone Necao, re d'Egitto, salì contro il re d'Assiria, verso il fiume Eufrate, e il re Josia mosse incontro a lui e venne ucciso in Mageddo, appena che Necao lo vide.29 A’ suoi dì, Faraone Neco, re di Egitto, salì contro al re degli Assiri, verso il fiume Eufrate; e il re Giosia andò incontro a lui; e Faraone l’uccise in Meghiddo, come l’ebbe veduto.
30 I suoi servi lo menarono via morto da Mageddo e lo trasportarono a Gerusalemme, dove lo seppellirono nel suo sepolcro. Il popolo allora, preso Joacaz figlio di Josia, l'unsero e lo fecero re in luogo del padre suo.30 Ed i suoi servitori lo misero morto sopra un carro, e lo condussero da Meghiddo in Gerusalemme, e lo seppellirono nel suo sepolcro. E il popolo del paese prese Gioachaz, figliuolo di Giosia, e l’unse, e lo costituì re, in luogo di suo padre
31 Joacaz aveva ventitrè anni quando incominciò a regnare e regnò in Gerusalemme tre mesi. Il nome della madre sua fu Amital figlia di Geremia di Lobna.31 GIOACHAZ era d’età di ventitre anni, quando cominciò a regnare; e regnò tre mesi in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Hamutal, figliuola di Geremia da Libna.
32 Egli si diportò male al cospetto del Signore, come già avevano fatto i padri suoi.32 Ed egli fece ciò che dispiace al Signore, interamente come aveano fatto i suoi padri.
33 Il Faraone Necao lo incatenò a Rebla, che si trova nella terra di Emat, affinchè non regnasse in Gerusalemme e impose al paese un'indennità di cento talenti d'argento e d'un talento d'oro.33 E Faraone Neco l’incarcerò in Ribla, nel paese di Hamat, acciocchè non regnasse più in Gerusalemme; ed impose al paese un’ammenda di cento talenti d’argento, e d’un talento d’oro.
34 Il Faraone Necao costituì re Eliacim figlio di Josia in luogo di Josia suo padre, e cambiò il nome di lui in Joachim. Quanto a Joacaz se lo prese e condusse in Egitto, dove morì.34 Poi Faraone Neco costituì re Eliachim, figliuolo di Giosia, in luogo di Giosia, suo padre; e gli mutò il nome in Gioiachim; e prese Gioachaz, e se ne venne in Egitto, dove Gioachaz morì.
35 Joachim diede a Faraone l'argento e l'oro, sottoponendo a contributo i singoli abitanti del paese per mettere insieme la somma voluta dal Faraone; e da ciascuno, secondo le sue forze, esigette l'argento e l'oro per darlo al Faraone Necao.35 Or Gioiachim diede quell’argento e quell’oro a Faraone; ma egli tassò il paese, per pagar que’ danari, secondo il comandamento di Faraone; egli trasse quell’argento, e quell’oro, da ciascuno del popolo del paese, secondo ch’egli era tassato, per darlo a Faraone Neco.
36 Joachim aveva venticinque anni quando cominciò a regnare e regnò in Gerusalemme per undici anni. La madre sua aveva nome Zebida figlia di Fadaia di Ruma.36 Gioiachim era d’età vi venticinque anni, quando cominciò a regnare; e regnò undici anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Zebudda, figliuola di Pedaia, da Ruma.
37 Egli si diportò male al cospetto del Signore, conforme a quanto avevano fatto i padri suoi.37 Ed egli fece ciò che dispiace al Signore, interamente come aveano fatto i suoi padri