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Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 18


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BIBBIA RICCIOTTILA SACRA BIBBIA
1 - Nell'anno terzo di Osea figlio di Ela, re d'Israele, cominciò a regnare Ezechia figlio di Acaz, re di Giuda.1 Il terzo anno di Osea, figlio di Ela, re d'Israele, divenne re di Giuda Ezechia, figlio di Acaz.
2 Aveva venticinque anni quando salì sul trono e regnò in Gerusalemme per ventinove anni. Sua madre si chiamò Abi figlia di Zaccaria.2 Al suo avvento sul trono egli aveva venticinque anni e regnò ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abi, figlia di Zaccaria.
3 Fece in tutto ciò che è giusto al cospetto del Signore, come avea fatto Davide suo padre.3 Egli fece ciò che è retto agli occhi del Signore, imitando tutto quello che aveva fatto il suo antenato Davide.
4 Egli distrusse gli alti luoghi, spezzò le statue, tagliò i boschi sacri e mise a pezzi il serpente di bronzo fatto da Mosè, perchè ad esso i figli d'Israele bruciavano fino a quel tempo incensi e lo chiamò col nome di Noestan.4 Rimosse le alture, spezzò le stele, tagliò il palo sacro e fece a pezzi il serpente di bronzo che Mosè aveva costruito. Infatti fino a quel tempo i figli d'Israele avevano offerto sacrifici d'incenso e lo chiamavano Necustan.
5 Sperò nel Signore Dio di Israele e fra tutti i re di Giuda, che vennero dopo di lui e che lo precedettero non ve ne fu uno a lui somigliante.5 Egli ripose tutta la sua fiducia nel Signore, Dio d'Israele, e dopo di lui non ci fu, tra tutti i re di Giuda, nessuno come lui, come non c'era stato neanche prima.
6 Egli stette attaccato al Signore, nè si allontanò mai dalle sue vestigia, ma fece quanto il Signore avea comandato a Mosè.6 Si mantenne legato al Signore, senza minimamente staccarsi, e osservò i comandamenti che il Signore aveva imposto a Mosè.
7 Perciò anche il Signore fu con lui, e in tutte le sue imprese si comportò con saggezza. Si ribellò pure al re di Assiria e non gli fu più soggetto.7 Il Signore fu con lui, cosicché egli ebbe successo in tutto ciò che intraprese. Si ribellò al re d'Assiria e non gli fu più soggetto.
8 Egli battè i Filistei fino a Gaza e in tutti i loro confini, dalla torre di guardia fino alla città fortificata.8 Colpì i Filistei e il loro territorio fino a Gaza, dalla torre di guardia fino alla città fortificata.
9 Nell'anno quarto del re Ezechia, cioè nell'anno settimo di Osea figlio di Ela, re d'Israele, il re di Assiria, Salmanasar, salì contro Samaria, che espugnò9 L'anno quarto del re Ezechia, cioè il settimo di Osea, figlio di Ela, re d'Israele, Salmanassar, re di Assiria, salì contro Samaria e le pose l'assedio.
10 e prese; e di fatto dopo tre anni, cioè nell'anno sesto di Ezechia, ossia nell'anno nono di Osea, re d'Israele, Samaria fu presa.10 Dopo tre anni la conquistò. Quando Samaria fu conquistata era l'anno sesto di Ezechia, cioè l'anno nono di Osea, re d'Israele.
11 Il re d'Assiria allora trasferì gli Israeliti in Assiria e li collocò in Ala e in Abor presso il fiume di Gozan e nelle città della Media,11 Il re di Assiria deportò gli Israeliti in Assiria e li stabilì a Calach, lungo il Cabor, fiume di Gozan, e nelle città della Media.
12 perchè non avevano ascoltato la voce del Signore, Dio loro, ma ne avevano trasgredito il patto; e non ascoltarono e non eseguirono tutti gli ordini, che Mosè, servo del Signore, aveva loro dati.12 Questo avvenne perché non avevano ascoltato la voce del Signore, loro Dio, e avevano trasgredito il suo patto; tutto quello che Mosè, servo del Signore, aveva ordinato essi non l'avevano né ascoltato né messo in pratica.
13 Nell'anno decimoquarto del re Ezechia, Sennacherib, re di Assiria, salì contro tutte le città fortificate di Giuda e le espugnò.13 L'anno quattordicesimo del re Ezechia, Sennàcherib, re di Assiria, salì contro tutte le città fortificate di Giuda e le espugnò.
14 Allora Ezechia, re di Giuda, mandò messaggi al re di Assiria in Lachis, dicendo: «Ho sbagliato, allontanati da me, e farò tutto ciò che tu mi imporrai». Il re d'Assiria comandò allora ad Ezechia, re di Giuda, di dargli trecento talenti d'argento e trenta talenti d'oro.14 Allora Ezechia, re di Giuda, mandò a dire al re di Assiria, a Lachis: "Ho sbagliato! Ritirati da me e io accetterò tutto quello che m'imporrai". Il re di Assiria impose ad Ezechia, re di Giuda, trecento talenti d'argento e trenta talenti d'oro.
15 Ed Ezechia diede tutto il danaro che si trovava nella casa del Signore e nei tesori reali.15 Ezechia consegnò tutto l'argento che si trovava nel tempio del Signore e nei tesori del palazzo reale.
16 In quel tempo Ezechia spezzò le porte del tempio del Signore e le lamine d'oro, che egli stesso vi aveva fissate, e le diede al re di Assiria.16 In quella occasione Ezechia spogliò le porte del santuario del Signore e gli stipiti di metallo prezioso di cui egli li aveva rivestiti e lo consegnò al re di Assiria.
17 Mandò poi il re di Assiria al re Ezechia da Lachis a Gerusalemme Tartan, Rabsaris e Rabsace con una forte armata. Essi salirono e giunsero a Gerusalemme e si stabilirono presso l'acquedotto della piscina superiore, che si trova sulla via del campo del Fullone.17 Il re di Assiria mandò da Lachis a Gerusalemme presso il re Ezechia il generalissimo, il grande eunuco e il gran coppiere con una forte schiera. Essi salirono, vennero a Gerusalemme e si fermarono all'acquedotto della piscina superiore, che è sulla strada del campo del lavandaio.
18 Chiamarono il re, e uscì verso di essi Eliacim figlio di Elcia, maggiordomo del re, con Sobna il segretario, e Joae figliuolo di Asaf, il cronista.18 Chiamarono il re. Allora uscirono loro incontro il maestro di palazzo Eliakìm, figlio di Chelkia, lo scriba Sebna e l'araldo Ioach, figlio di Asaf.
19 Rabsace parlò a loro così: «Riferite ad Ezechia: - Così parla il gran re, il re degli Assiri. In che riponi tu la tua fiducia?19 Il gran coppiere disse loro: "Riferite ad Ezechia: così parla il gran re, il re di Assiria: "Che fiducia è mai quella a cui ti affidi?
20 Pensi forse di prepararti a combattere? A che ti affidi per osare di ribellarti?20 Pensi tu forse che consiglio e coraggio per far la guerra siano soltanto parole vuote? In chi dunque confidi, per esserti ribellato a me?
21 Speri forse nel bastone di canna fessa dell'Egitto, che si romperà e penetrerà nella mano di chi vi si appoggia sopra e gliela forerà? Tale è Faraone, re d'Egitto, per tutti quelli che confidano in lui.21 Ora ecco che hai posto la tua fiducia nell'Egitto, in questo pezzo di canna rotta, che penetra nella mano di chi vi si appoggia e la ferisce. Tale è appunto il faraone, re d'Egitto, per tutti coloro che han posto la fiducia in lui!
22 Che se mi dite: Noi abbiamo fiducia nel Signore Dio nostro; non è questi il Dio di cui Ezechia ha tolto gli alti luoghi e gli altari e comandò a Giuda e a Gerusalemme: Adorate in Gerusalemme dinanzi a questo altare? -22 Voi forse mi direte: `Noi poniamo la nostra fiducia nel Signore Dio nostro!'. Ma non è forse il Dio di cui Ezechia ha eliminato le alture e gli altari quando ordinò a Giuda e a Gerusalemme: `Voi dovete prostrarvi soltanto davanti a questo altare in Gerusalemme'?
23 Passate adunque dalla parte del mio signore, il re di Assiria, ed io metterò a vostra disposizione duemila cavalli, purchè voi abbiate modo di trovare quelli che vi montano sopra.23 Ora fa' una scommessa con il mio signore il re d'Assiria: io ti darò duemila cavalli, se tu sei capace di procurarti coloro che li montino.
24 Come potreste voi resistere ad uno solo dei satrapi del mio signore, fosse pure il più piccolo? Avete forse fiducia nell'Egitto a causa de' suoi carri e de' suoi cavalieri?24 Come potrai dunque mettere in fuga uno solo dei più piccoli subalterni del mio signore? Eppure tu poni la tua fiducia nell'Egitto per avere carri e cavalieri.
25 Non sono io venuto per volontà del Signore in questo stesso luogo per demolirlo? Il Signore mi ha detto: - Ascendi fino a questo paese e distruggilo -».25 Non è stato forse dietro ordine del Signore che io sono salito contro questo luogo per distruggerlo? Il Signore infatti mi ha ordinato: Sali contro questo paese e distruggilo!".
26 Eliacim figlio di Elcia, Sobna e Joae dissero allora a Rabsace: «Ti preghiamo di parlare a noi tuoi servi in siriaco, perchè noi comprendiamo questa lingua e non ci parlare già in ebraico, altrimenti il popolo che sta sulle mura ci comprenderebbe».26 Allora Eliakìm, figlio di Chelkia, Sebna e Ioach dissero al gran coppiere: "Parla ai tuoi servi in aramaico, perché noi lo comprendiamo; ma non parlarci in ebraico, capito dal popolo che si trova sulle mura".
27 Ma rispose ad essi Rabsace: «Forse che il mio Signore mi ha mandato a dire queste cose al tuo padrone e a te e non piuttosto agli uomini, che seggono sulle mura per mangiare i loro escrementi e bere la propria orina con voi?».27 Ma il gran coppiere replicò ad essi: "Forse che il mio signore mi ha inviato a dire queste cose al tuo signore o a te e non invece agli uomini seduti sulle mura, condannati a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?".
28 Si fermò allora Rabsace, poi a voce alta gridò in lingua ebraica: «Ascoltate le parole del gran re, il re di Assiria.28 Il gran coppiere pertanto, stando in piedi, gridò a gran voce in ebraico e disse: "Udite la parola del gran re, del re di Assiria:
29 Queste cose dice il re: - Non vi seduca Ezechia perchè egli non potrà strapparvi dalle mie mani.29 così parla il re: "Non lasciatevi ingannare da Ezechia, perché egli non potrà liberarvi dalla mia mano.
30 Nè vi affidate al Signore, dicendo: Il Signore ci libererà e non lascerà che la città cada nelle mani del re d'Assiria . -30 E neppure Ezechia vi ispiri fiducia nel Signore col dirvi: certamente il Signore ci libererà e questa città non sarà consegnata in mano al re di Assiria".
31 Non date ascolto ad Ezechia, poichè così dice il re degli Assiri: - Fate con me quello che è utile per voi, e arrendetevi a me; e ciascuno mangerà della sua vigna e del suo fico e berrete le acque delle vostre cisterne,31 Non ascoltate Ezechia, poiché così dice il re di Assiria: "Fate la pace con me, arrendetevi a me e ciascuno mangerà della propria vite e del proprio fico e berrà l'acqua della propria cisterna,
32 fino a che io verrò e vi trasporterò in un paese, che è simile al vostro paese, in una terra fruttifera e fertile di vino, in una terra di frumento e di vigne, in una terra di ulivi e di olio e di miele, e là vivrete e non morrete. Non date ascolto ad Ezechia, che v'inganna, dicendo: Il Signore ci libererà .32 fino a che io non venga e vi porti in un paese come il vostro, un paese di grano e di mosto, una terra di pane e di vigne, una terra di olivi, di olio e di miele; voi vivrete e non morirete. Non ascoltate Ezechia, perché egli vi vuole ingannare dicendo: `Il Signore ci libererà!'.
33 Furono capaci di liberare i loro territori dalla mano del re di Assiria gli dèi delle genti?33 Forse gli dèi delle genti hanno liberato il proprio paese dalla mano del re di Assiria?
34 Dov'è il Dio di Emat e di Arfad? Dov'è il Dio di Sefarvaim, di Ana, e di Ava? Hanno essi liberato Samaria dalla mia mano?34 Dove sono gli dèi di Camat e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvàim, di Ena e di Avva? Dove sono gli dèi di Samaria? Forse che hanno liberato Samaria dalla mia mano?
35 Quali furono fra tutti gli dèi delle regioni quelli che strapparono il loro territorio dalla mia mano, perchè possa il Signore strappare Gerusalemme dalla mano mia? -».35 Chi tra tutti gli dèi dei vari paesi ha liberato il proprio paese dalla mia mano, perché il Signore possa liberare Gerusalemme dalla mia mano?".
36 Il popolo tacque e non gli rispose una sola parola, poichè il re aveva comandato di non rispondergli.36 Il popolo tacque e non gli rispose nulla, perché l'ordine del re diceva: "Non rispondetegli".
37 Allora Eliacim figlio di Elcia, maggiordomo, e lo scriba Sobna e Joae figlio di Asaf, il cronista, vennero da Ezechia colle vesti lacerate per riferirgli le parole di Rabsace.37 Allora il maestro di palazzo Eliakìm, figlio di Chelkia, lo scriba Sebna e l'araldo Ioach andarono da Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole del gran coppiere.