Giudici 9
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BIBBIA CEI 2008 | LA SACRA BIBBIA |
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1 Ora Abimèlech, figlio di Ierub-Baal, andò a Sichem dai fratelli di sua madre e disse loro e a tutta la parentela di sua madre: | 1 Abimèlech, figlio di Ierub-Baal, andò a Sichem dai fratelli di sua madre e si incontrò con loro e con tutto il clan della famiglia di sua madre. Chiese loro |
2 "Dite agli orecchi di tutti i signori di Sichem: È meglio per voi che vi governino settanta uomini, tutti i figli di Ierub-Baal, o che vi governi un solo uomo? Ricordatevi che io sono del vostro sangue". | 2 che si rivolgessero ai signori di Sichem dicendo: "Che cosa è meglio per voi, avere settanta capi, quanti sono i figli di Ierub-Baal, oppure avere sopra di voi un solo capo che, come voi ben sapete, ha nelle vene il vostro stesso sangue?". |
3 I fratelli di sua madre parlarono di lui, ripetendo a tutti i signori di Sichem quelle parole e il cuor loro si piegò a favore di Abimèlech, perché dicevano: "È nostro fratello". | 3 I fratelli di sua madre parlarono così di Abimèlech a tutti i signori di Sichem e il loro cuore fu per Abimèlech, perché pensavano che era della loro stirpe. |
4 Gli diedero settanta sicli d'argento che tolsero dal tempio di Baal-Berit; con essi Abimèlech assoldò uomini sfaccendati e audaci che lo seguirono. | 4 Gli dettero settanta sicli prelevati dal tempio di Baal-Berit, coi quali Abimèlech assoldò una masnada di avventurieri che si misero al suo seguito. |
5 Venne alla casa di suo padre, a Ofra, e uccise sopra una stessa pietra i suoi fratelli, figli di Ierub-Baal, settanta uomini. Ma Iotam, figlio minore di Ierub-Baal, scampò, perché si era nascosto. | 5 Egli andò a Ofra, alla casa di suo padre, dove uccise su un masso i suoi settanta fratelli, figli di Gedeone, dei quali scampò solo Iotam, il minore, perché si era nascosto. |
6 Tutti i signori di Sichem e tutta Bet-Millo si radunarono e andarono a proclamare re Abimèlech presso la Quercia della Stele che si trova a Sichem. | 6 Radunatisi allora tutti i signori di Sichem e tutta la casa di Millo, proclamarono re Abimèlech presso la quercia della stele che è a Sichem. |
7 Ma Iotam, informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizim e, alzando la voce, gridò: "Ascoltatemi, signori di Sichem, e Dio ascolterà voi! | 7 Quando Iotam fu informato della cosa, andò sulle cime del monte Garizim, da dove a gran voce gridò ai signori di Sichem: "Ascoltatemi, signori di Sichem, e che Dio ascolti voi. |
8 Si misero in cammino gli alberi per ungere un re su di essi. Dissero all'ulivo: Regna su di noi. | 8 Un giorno gli alberi si misero in cammino, per andare a eleggere un re che regnasse sopra di loro. Dissero all'ulivo: "Regna sopra di noi!". |
9 Rispose loro l'ulivo: Rinuncerò al mio olio, grazie al quale si onorano dèi e uomini, e andrò ad agitarmi sugli alberi? | 9 Rispose loro l'ulivo: "Dovrò forse rinunciare al mio olio, col quale si rende onore agli uomini e agli dèi, per andare ad agitarmi al di sopra degli altri alberi?". |
10 Dissero gli alberi al fico: Vieni tu, regna su di noi. | 10 Allora gli alberi dissero al fico: "Vieni tu a regnare sopra di noi!". |
11 Rispose loro il fico: Rinuncerò alla mia dolcezza e al mio frutto squisito, e andrò ad agitarmi sugli alberi? | 11 Rispose loro il fico: "Dovrò forse rinunciare alla mia dolcezza, ai miei ottimi frutti, per andarmi ad agitare al di sopra degli altri alberi?". |
12 Dissero gli alberi alla vite: Vieni tu, regna su di noi. | 12 Allora gli alberi dissero alla vite: "Vieni tu a regnare sopra di noi!". |
13 Rispose loro la vite: Rinuncerò al mio mosto che allieta dèi e uomini, e andrò ad agitarmi sugli alberi? | 13 Rispose loro la vite: "Dovrò forse rinunciare al mio mosto, che dà gioia agli dèi e agli uomini, per andare ad agitarmi al di sopra degli altri alberi?". |
14 Dissero tutti gli alberi al rovo: Vieni tu, regna su di noi. | 14 Allora gli alberi, tutti insieme dissero al rovo: "Vieni tu a regnare sopra di noi!". |
15 Rispose il rovo agli alberi: Se in verità ungete me re su di voi, venite, rifugiatevi alla mia ombra; se no, esca un fuoco dal rovo e divori i cedri del Libano. | 15 Rispose il rovo agli alberi: "Se avete davvero l'intenzione di eleggere me vostro sovrano, venite a ripararvi alla mia ombra. Altrimenti, un fuoco uscirà dal rovo, e divorerà i cedri del Libano!". |
16 Ora voi non avete agito con lealtà e onestà proclamando re Abimèlech, non avete operato bene verso Ierub-Baal e la sua casa, non lo avete trattato secondo il merito delle sue azioni... | 16 "E ora, nell'eleggere re Abimèlech, è chiaro che non avete agito con lealtà e rettitudine; è chiaro che non avete agito bene nei riguardi di Ierub-Baal e della sua famiglia; è chiaro che non avete agito nei suoi riguardi come meritavano le sue imprese. |
17 Perché mio padre ha combattuto per voi, ha esposto al pericolo la vita e vi ha liberati dalle mani di Madian. | 17 Mio padre per voi ha combattuto, ha messo a repentaglio la sua vita, vi ha liberato dalle mani di Madian. |
18 Voi invece oggi siete insorti contro la casa di mio padre, avete ucciso i suoi figli, settanta uomini, sopra una stessa pietra e avete proclamato re dei signori di Sichem Abimèlech, figlio della sua schiava, perché è vostro fratello. | 18 E voi oggi avete osato sollevarvi contro la casa di mio padre, uccidendo i suoi figli -- erano settanta! -- su di un masso; e poi avete fatto re dei signori di Sichem Abimèlech, figlio di una serva di mio padre, per il solo motivo che è della vostra gente. |
19 Se dunque avete operato oggi con sincerità e con integrità verso Ierub-Baal e la sua casa, godetevi Abimèlech ed egli si goda voi! | 19 Se, dunque, oggi avete agito con lealtà e rettitudine nei confronti di Ierub-Baal e della sua famiglia, Abimèlech sia la vostra gioia e voi la sua. |
20 Ma se non è così, esca da Abimèlech un fuoco che divori i signori di Sichem e Bet-Millo; esca dai signori di Sichem e da Bet-Millo un fuoco che divori Abimèlech!". | 20 Ma se la cosa stesse diversamente, che un fuoco esca da Abimèlech e divori i signori di Sichem e la gente di Millo; e un fuoco esca dai signori di Sichem e dalla gente di Millo e divori Abimèlech". |
21 Iotam corse via, si mise in salvo e andò a stabilirsi a Beer, lontano da Abimèlech suo fratello. | 21 Poi Iotam fuggì e si mise in salvo a Beer, dove si stabilì per paura di suo fratello Abimèlech. |
22 Abimèlech dominò su Israele tre anni. | 22 Abimèlech tenne il potere su Israele per tre anni. |
23 Poi Dio mandò un cattivo spirito fra Abimèlech e i signori di Sichem e i signori di Sichem si ribellarono ad Abimèlech. | 23 Poi il Signore mandò uno spirito malvagio fra Abimèlech e i signori di Sichem, i quali si ribellarono contro di lui, |
24 Questo avvenne perché la violenza fatta ai settanta figli di Ierub-Baal ricevesse il castigo e il loro sangue ricadesse su Abimèlech loro fratello, che li aveva uccisi, e sui signori di Sichem, che gli avevano dato mano per uccidere i suoi fratelli. | 24 facendo ricadere la violenza perpetrata contro i settanta figli di Ierub-Baal e il loro sangue su Abimèlech, che era loro fratello e li aveva uccisi, e sui signori di Sichem che lo avevano incoraggiato a uccidere i suoi fratelli. |
25 I signori di Sichem posero agguati contro di lui sulla cima dei monti, rapinando chiunque passasse vicino alla strada. Abimèlech fu informato della cosa. | 25 Allora i signori di Sichem, in segno di sfida ad Abimèlech, tendevano insidie sulla cima dei monti per depredare tutti i viandanti che capitavano nelle loro mani. La cosa fu riferita ad Abimèlech. |
26 Poi Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli vennero e si stabilirono a Sichem e i signori di Sichem riposero la fiducia in lui. | 26 Intanto giungeva a Sichem, insieme ai suoi fratelli, un certo Gaal, figlio di Obed, il quale riuscì a guadagnarsi la fiducia dei signori di Sichem. |
27 Usciti nella campagna, vendemmiarono le loro vigne, pigiarono l'uva e fecero festa. Poi entrarono nella casa del loro Dio, mangiarono, bevvero e maledissero Abimèlech. | 27 Un giorno i Sichemiti uscirono dalla città per vendemmiare e preparare il mosto; poi fecero una gran festa nel tempio del loro dio, mangiando e bevendo: in questa occasione maledissero Abimèlech. |
28 Gaal, figlio di Ebed, disse: "Chi è Abimèlech e che è Sichem, perché dobbiamo servirlo? Non dovrebbero piuttosto il figlio di Ierub-Baal e Zebul, suo luogotenente, servire gli uomini di Camor, capostipite di Sichem? Perché dovremmo servirlo noi? | 28 Gaal, figlio di Obed, tenne ai Sichemiti questo discorso: "Chi è Abimèlech e chi sono i Sichemiti, perché gli dobbiamo stare sottomessi? Egli è figlio di Ierub-Baal e Zebul governa la città per lui. E pensare che in passato furono loro sottomessi alla gente di Camor, il capostipite dei Sichemiti! |
29 Se avessi in mano questo popolo, io scaccerei Abimèlech e direi: Accresci pure il tuo esercito ed esci in campo". | 29 Perché dunque restargli sottomessi? Ma se questo popolo si porrà ai miei ordini, io caccerò Abimèlech. Gli dirò: "E' grande il tuo esercito; esci a battaglia!". |
30 Ora Zebul, governatore della città, udite le parole di Gaal, figlio di Ebed, si accese d'ira | 30 Quando Zebul, il governatore della città, seppe del discorso di Gaal, figlio di Obed, si sdegnò |
31 e mandò messaggeri ad Abimèlech in Aruma per dirgli: "Ecco Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli sono venuti a Sichem e sollevano la città contro di te. | 31 e mandò messi ad Abimèlech, ad Aruma, con questo messaggio: "Gaal, figlio di Obed, e i suoi fratelli sono arrivati a Sichem e sono di fatto padroni della città per staccarla da te. |
32 Alzati dunque di notte con la gente che hai con te e tendi un agguato nella campagna. | 32 Muoviti di notte tu e la gente che hai con te e va' a metterti all'agguato fuori della città. |
33 Domattina, non appena spunterà il sole, ti alzerai e piomberai sulla città mentre lui con la sua gente ti uscirà contro: tu gli farai quel che troverai opportuno". | 33 Domattina, quando si leverà il sole, muoviti presto e attacca la città all'improvviso: allora costui ti uscirà incontro coi suoi uomini e tu farai di lui secondo quello che ti riuscirà". |
34 Abimèlech e tutta la gente che era con lui si alzarono di notte e tesero un agguato contro Sichem, divisi in quattro schiere. | 34 Abimèlech si mosse di notte con tutta la gente che aveva e, divisi i suoi uomini in quattro gruppi, andò ad appostarsi nelle immediate vicinanze di Sichem. |
35 Gaal, figlio di Ebed, uscì e si fermò all'ingresso della porta della città; allora Abimèlech uscì dall'agguato con la gente che aveva. | 35 Gaal, figlio di Obed, uscì dalla città e schierò i suoi uomini davanti alla porta. Allora Abimèlech e i suoi uomini uscirono fuori dal luogo dove erano appostati. |
36 Gaal, vista quella gente, disse a Zebul: "Ecco gente che scende dalle cime dei monti". Zebul gli rispose: "Tu vedi l'ombra dei monti e la prendi per uomini". | 36 Quando Gaal li scorse, disse a Zebul: "Vedo gente che scende dall'alto dei colli". Ma Zebul gli rispose: "E' l'ombra dei colli che scambi per uomini!". |
37 Gaal riprese a parlare e disse: "Ecco gente che scende dall'Ombelico della terra e una schiera che giunge per la via della Quercia dei Maghi". | 37 Gaal insisteva: "Vedo uomini che calano dall'"Ombelico della terra", e un'altra colonna arriva dalla strada della "Quercia degli indovini". |
38 Allora Zebul gli disse: "Dov'è ora la spavalderia di quando dicevi: Chi è Abimèlech, perché dobbiamo servirlo? Non è questo il popolo che disprezzavi? Ora esci in campo e combatti contro di lui!". | 38 "Dov'è mai andato a finire, esclamò allora Zebul, quello che andavi dicendo: "Chi è Abimèlech che gli si debba servire!?". E' questa la gente che disprezzavi. Avanti, dunque, combatti contro di essa". |
39 Allora Gaal uscì alla testa dei signori di Sichem e diede battaglia ad Abimèlech. | 39 Gaal, alla testa dei signori di Sichem, dette battaglia ad Abimèlech; |
40 Ma Abimèlech lo inseguì ed egli fuggì dinanzi a lui e molti uomini caddero morti fino all'ingresso della porta. | 40 ma fu messo in fuga. Molti caddero morti prima di raggiungere la porta della città. |
41 Abimèlech ritornò ad Aruma e Zebul cacciò Gaal e i suoi fratelli, che non poterono più rimanere a Sichem. | 41 Poi Abimèlech tornò ad Aruma, mentre Zebul inseguiva Gaal e i suoi fratelli per impedir loro di restare a Sichem. |
42 Il giorno dopo il popolo di Sichem uscì alla campagna e Abimèlech ne fu informato. | 42 Nonostante ciò, il giorno dopo i Sichemiti uscirono di nuovo dalla città e la decisione fu riferita ad Abimèlech. |
43 Egli prese la sua gente, la divise in tre schiere e tese un agguato nella campagna: quando vide che il popolo usciva dalla città, si mosse contro di essi e li batté. | 43 Egli prese i suoi uomini e, divisili in tre gruppi, andò ad appostarsi fuori della città. E così, quando egli vide i Sichemiti che uscivano dalla città, li assalì e li travolse. |
44 Abimèlech e la sua gente fecero irruzione e si fermarono all'ingresso della porta della città, mentre le altre due schiere si gettarono su quelli che erano nella campagna e li colpirono. | 44 Allora Abimèlech col suo gruppo si precipitò avanti e andò a schierarsi davanti alla porta della città, mentre gli altri due gruppi assalivano i Sichemiti che si trovavano in aperta campagna e li massacravano. |
45 Abimèlech combatté contro la città tutto quel giorno, la prese e uccise il popolo che vi si trovava; poi distrusse la città e la cosparse di sale. | 45 Abimèlech continuò l'assalto alla città per tutta la giornata, finché non riuscì ad espugnarla. Ne uccise gli abitanti e la distrusse, spargendovi sopra il sale. |
46 Tutti i signori della torre di Sichem, all'udir questo, entrarono nel sotterraneo del tempio di El-Berit. | 46 Quando i signori della rocca di Sichem si resero conto delle intenzioni di Abimèlech, si rifugiarono nella cripta del tempio di El-Berit. |
47 Fu riferito ad Abimèlech che tutti i signori della torre di Sichem si erano adunati. | 47 Abimèlech, appena seppe che i signori della rocca di Sichem si erano raccolti tutti insieme, |
48 Allora Abimèlech salì sul monte Zalmon con tutta la gente che aveva con sé; prese in mano la scure, tagliò un ramo d'albero, lo sollevò e se lo mise in spalla; poi disse alla sua gente: "Quello che mi avete visto fare, fatelo presto anche voi!". | 48 salì sul monte Salmon insieme agli uomini che aveva con sé; qui, impugnata la scure, Abimèlech tagliò il ramo di un albero e, caricatoselo sulle spalle, ordinò ai suoi uomini di fare rapidamente quanto avevano visto fare a lui. |
49 Tutti tagliarono ciascuno un ramo e seguirono Abimèlech; posero i rami contro il sotterraneo e bruciarono tra le fiamme la sala con quelli che vi erano dentro. Così perì tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne. | 49 Allora anche tutti i suoi uomini tagliarono ciascuno un ramo; poi, seguendo Abimèlech, andarono a deporre i rami sopra la cripta e la incendiarono, lasciandovi bruciare tutti quelli che vi erano dentro: tutti gli abitanti della rocca morirono in numero di circa mille, fra uomini e donne. |
50 Poi Abimèlech andò a Tebes, la cinse d'assedio e la prese. | 50 Poi Abimèlech andò ad assediare Tebes e la espugnò. |
51 In mezzo alla città c'era una torre fortificata, dove si rifugiarono tutti i signori della città, uomini e donne; vi si rinchiusero dentro e salirono sul terrazzo della torre. | 51 V'era in mezzo alla città una rocca possente, dove si erano rifugiati tutti, uomini e donne, con i signori della città. Barricatisi dentro, erano saliti sugli spalti. |
52 Abimèlech, giunto alla torre, l'attaccò e si accostò alla porta della torre per appiccarvi il fuoco. | 52 Abimèlech, appena giunto ai piedi della rocca, ne cominciò l'assalto, riuscendo a spingersi fino alla porta che voleva incendiare. |
53 Ma una donna gettò giù il pezzo superiore di una macina sulla testa di Abimèlech e gli spaccò il cranio. | 53 Ma una donna gli gettò sulla testa una macina da mulino, fracassandogli il cranio. |
54 Egli chiamò in fretta il giovane che gli portava le armi e gli disse: "Tira fuori la spada e uccidimi, perché non si dica di me: L'ha ucciso una donna!". Il giovane lo trafisse ed egli morì. | 54 Subito Abimèlech, chiamato il suo scudiero, gli ordinò di sguainare la spada e di finirlo, perché non si dicesse che era morto per mano di una donna. Morì trafitto dallo scudiero. |
55 Quando gli Israeliti videro che Abimèlech era morto, se ne andarono ciascuno a casa sua. | 55 Quando gli uomini di Israele videro che Abimèlech era morto, se ne tornarono ciascuno al suo paese. |
56 Così Dio fece ricadere sopra Abimèlech il male che egli aveva fatto contro suo padre, uccidendo settanta suoi fratelli. | 56 Dio fece così ricadere su Abimèlech il male che aveva commesso contro suo padre, quando uccise i suoi settanta fratelli, |
57 Dio fece anche ricadere sul capo della gente di Sichem tutto il male che essa aveva fatto; così si avverò su di loro la maledizione di Iotam, figlio di Ierub-Baal. | 57 e ugualmente fece ricadere sui Sichemiti tutto il male da loro compiuto: era caduta sopra di loro la maledizione di Iotam, figlio di Ierub-Baal. |