Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Giudici 9


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Ora Abimèlech, figlio di Ierub-Baal, andò a Sichem dai fratelli di sua madre e disse loro e a tutta la parentela di sua madre:1 - Abimelec, figlio di Jerobaal, se ne andò in Sichem a trovare i fratelli della madre sua e a loro e a tutta la parentela della casa del padre di sua madre disse:
2 "Dite agli orecchi di tutti i signori di Sichem: È meglio per voi che vi governino settanta uomini, tutti i figli di Ierub-Baal, o che vi governi un solo uomo? Ricordatevi che io sono del vostro sangue".2 «Parlate a tutti gli uomini di Sichem e chiedete: - È miglior cosa per voi avere settanta padroni, quanti sono i figli di Jerobaal, o averne uno solo? - Parimenti considerate che io sono vostro osso e carne vostra».
3 I fratelli di sua madre parlarono di lui, ripetendo a tutti i signori di Sichem quelle parole e il cuor loro si piegò a favore di Abimèlech, perché dicevano: "È nostro fratello".3 I fratelli della madre parlaron di lui a tutti gli uomini di Sichem, ripetendo tutte quelle parole e disposero gli animi loro a favore di Abimelec, dicendo: «Egli è nostro fratello».
4 Gli diedero settanta sicli d'argento che tolsero dal tempio di Baal-Berit; con essi Abimèlech assoldò uomini sfaccendati e audaci che lo seguirono.4 E gli diedero settanta sicli d'argento tolti dal santuario di Baalberit. Con essi egli assoldò uomini miserabili e vagabondi, i quali lo seguirono.
5 Venne alla casa di suo padre, a Ofra, e uccise sopra una stessa pietra i suoi fratelli, figli di Ierub-Baal, settanta uomini. Ma Iotam, figlio minore di Ierub-Baal, scampò, perché si era nascosto.5 Venuto nella casa di suo padre in Efra, Abimelec uccise i suoi fratelli, i settanta figli di Jerobaal sopra una sol pietra; soltanto Joatam, il più piccolo dei figli di Jerobaal, scampò perchè s'era nascosto.
6 Tutti i signori di Sichem e tutta Bet-Millo si radunarono e andarono a proclamare re Abimèlech presso la Quercia della Stele che si trova a Sichem.
6 Riunitisi poi tutti gli uomini di Sichem e tutte le famiglie della città di Mello, se ne andarono per proclamare re Abimelec, presso la quercia che stava in Sichem.
7 Ma Iotam, informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizim e, alzando la voce, gridò: "Ascoltatemi, signori di Sichem, e Dio ascolterà voi!

7 Quando Joatam fu informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizim e a voce alta gridò e disse: «Ascoltatemi, o uomini di Sichem, e così Dio vi ascolti.
8 Si misero in cammino gli alberi
per ungere un re su di essi.
Dissero all'ulivo:
Regna su di noi.
8 Gli alberi andarono per ungere un re [che regnasse] sopra di loro. Dissero all'olivo: - Regna sopra di noi. -
9 Rispose loro l'ulivo:
Rinuncerò al mio olio,
grazie al quale
si onorano dèi e uomini,
e andrò ad agitarmi sugli alberi?
9 Ma esso rispose: - Posso io lasciare la mia pinguedine, della quale fanno uso gli dèi e gli uomini, per venire ad essere innalzato al di sopra degli altri alberi? -
10 Dissero gli alberi al fico:
Vieni tu, regna su di noi.
10 Dissero allora gli alberi all'albero del fico: - Vieni tu a regnare sopra di noi.
11 Rispose loro il fico:
Rinuncerò alla mia dolcezza
e al mio frutto squisito,
e andrò ad agitarmi sugli alberi?
11 Ma questi rispose: - Posso io lasciare la mia dolcezza e i miei soavissimi frutti e andare ad essere innalzato al di sopra di tutti gli altri alberi? -
12 Dissero gli alberi alla vite:
Vieni tu, regna su di noi.
12 Gli alberi si rivolsero quindi alla vite e dissero: - Vieni, e regna sopra di noi.
13 Rispose loro la vite:
Rinuncerò al mio mosto
che allieta dèi e uomini,
e andrò ad agitarmi sugli alberi?
13 Ma essa rispose: - Posso io lasciare il mio vino, che rallegra Dio e gli uomini per essere innalzata al di sopra degli altri alberi? -
14 Dissero tutti gli alberi al rovo:
Vieni tu, regna su di noi.
14 Allora tutti gli alberi dissero al pruno: - Vieni e regna sopra di noi. -
15 Rispose il rovo agli alberi:
Se in verità ungete
me re su di voi,
venite, rifugiatevi alla mia ombra;
se no, esca un fuoco dal rovo
e divori i cedri del Libano.

15 Al che esso rispose: - Se veramente voi mi volete costituire vostro re, venite a riposarvi sotto la mia ombra; ma se non volete, esca dal pruno un fuoco e divori i cedri del Libano. -
16 Ora voi non avete agito con lealtà e onestà proclamando re Abimèlech, non avete operato bene verso Ierub-Baal e la sua casa, non lo avete trattato secondo il merito delle sue azioni...16 Ora adunque [vedete] se con rettitudine e senza colpa voi avete eletto vostro re Abimelec, e se avete bene operato con Jerobaal e colla casa di lui, e se avete contraccambiato i benefici di chi combattè per voi
17 Perché mio padre ha combattuto per voi, ha esposto al pericolo la vita e vi ha liberati dalle mani di Madian.17 ed espose la sua vita al pericolo per strapparvi dalle mani di Madian,
18 Voi invece oggi siete insorti contro la casa di mio padre, avete ucciso i suoi figli, settanta uomini, sopra una stessa pietra e avete proclamato re dei signori di Sichem Abimèlech, figlio della sua schiava, perché è vostro fratello.18 mentre voi ora insorgereste contro la casa del padre e ne uccideste i figli in numero di settanta sopra una pietra, e avete eletto re degli abitanti di Sichem, Abimelec, figlio di una serva di Gedeone, perchè è vostro fratello.
19 Se dunque avete operato oggi con sincerità e con integrità verso Ierub-Baal e la sua casa, godetevi Abimèlech ed egli si goda voi!19 Quindi, se avete agito con rettitudine e senza alcuna colpa con Jerobaal e colla casa di lui, ora godetevi Abimelec ed egli goda di voi;
20 Ma se non è così, esca da Abimèlech un fuoco che divori i signori di Sichem e Bet-Millo; esca dai signori di Sichem e da Bet-Millo un fuoco che divori Abimèlech!".20 ma se avete agito con perversità, esca il fuoco da lui e consumi gli abitanti di Sichem e la città di Mello; esca il fuoco dagli uomini di Sichem e dalla città di Mello e divori Abimelec».
21 Iotam corse via, si mise in salvo e andò a stabilirsi a Beer, lontano da Abimèlech suo fratello.
21 Avendo detto ciò fuggì e si ricoverò da Bera, e abitò colà per timore di Abimelec suo fratello.
22 Abimèlech dominò su Israele tre anni.22 Abimelec pertanto regnò sopra Israele per tre anni.
23 Poi Dio mandò un cattivo spirito fra Abimèlech e i signori di Sichem e i signori di Sichem si ribellarono ad Abimèlech.23 Poi il Signore mandò un pessimo spirito tra Abimelec e gli abitanti di Sichem, i quali cominciarono a detestarlo
24 Questo avvenne perché la violenza fatta ai settanta figli di Ierub-Baal ricevesse il castigo e il loro sangue ricadesse su Abimèlech loro fratello, che li aveva uccisi, e sui signori di Sichem, che gli avevano dato mano per uccidere i suoi fratelli.24 e a incolpare Abimelec, loro fratello, e gli altri principi di Sichem che l'avevano aiutato, del delitto dell'uccisione dei settanta figli di Jerobaal e dello spargimento del loro sangue.
25 I signori di Sichem posero agguati contro di lui sulla cima dei monti, rapinando chiunque passasse vicino alla strada. Abimèlech fu informato della cosa.25 Gli tesero quindi insidie sulla sommità dei monti, e mentre ne attendevano la venuta esercitavano il brigantaggio contro quelli che passavano, spogliandoli di quanto aveano; la qual cosa fu annunziata ad Abimelec.
26 Poi Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli vennero e si stabilirono a Sichem e i signori di Sichem riposero la fiducia in lui.26 Gaal figlio di Obed venne coi suoi fratelli e passò in Sichem. Incoraggiati dalla sua venuta, gli abitanti di Sichem
27 Usciti nella campagna, vendemmiarono le loro vigne, pigiarono l'uva e fecero festa. Poi entrarono nella casa del loro Dio, mangiarono, bevvero e maledissero Abimèlech.27 uscirono nelle campagne devastando le vigne e calpestando le uve, e abbandonandosi a danze e a canti entrarono nel tempio del loro dio e si misero tra le vivande e i vini a maledire Abimelec,
28 Gaal, figlio di Ebed, disse: "Chi è Abimèlech e che è Sichem, perché dobbiamo servirlo? Non dovrebbero piuttosto il figlio di Ierub-Baal e Zebul, suo luogotenente, servire gli uomini di Camor, capostipite di Sichem? Perché dovremmo servirlo noi?28 mentre Gaal figlio di Obed gridava: «Chi è Abimelec e chi è Sichem, perchè noi abbiamo a servire a lui? Non è egli il figlio di Jerobaal, e Zebul suo servo non fu costituito principe sopra gli uomini di Emor, padre di Sichem? Perchè lo serviremo?
29 Se avessi in mano questo popolo, io scaccerei Abimèlech e direi: Accresci pure il tuo esercito ed esci in campo".
29 Oh, se alcuno desse in mio potere questo popolo, io torrei di mezzo Abimelec!». Fu detto perciò ad Abimelec: «Riunisci un forte esercito e vieni».
30 Ora Zebul, governatore della città, udite le parole di Gaal, figlio di Ebed, si accese d'ira30 Zebul, governatore della città, a sentire le parole di Gaal, figlio di Obed, si adirò fortemente
31 e mandò messaggeri ad Abimèlech in Aruma per dirgli: "Ecco Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli sono venuti a Sichem e sollevano la città contro di te.31 e mandò di nascosto a dire ad Abimelec: «Ecco Gaal, figlio di Obed, giunse co' suoi fratelli in Sichem e solleva la città contro di te.
32 Alzati dunque di notte con la gente che hai con te e tendi un agguato nella campagna.32 Sorgi pertanto durante la notte e insieme colla gente che è teco nasconditi nella campagna
33 Domattina, non appena spunterà il sole, ti alzerai e piomberai sulla città mentre lui con la sua gente ti uscirà contro: tu gli farai quel che troverai opportuno".33 e sul far del giorno, al sorger del sole, irrompi nella città; quando egli uscirà contro di te colla sua gente fa' di lui quello che puoi».
34 Abimèlech e tutta la gente che era con lui si alzarono di notte e tesero un agguato contro Sichem, divisi in quattro schiere.34 Si levò quindi Abimelec con tutto il suo esercito durante la notte e pose un'imboscata presso Sichem in quattro luoghi diversi.
35 Gaal, figlio di Ebed, uscì e si fermò all'ingresso della porta della città; allora Abimèlech uscì dall'agguato con la gente che aveva.35 Quando uscì Gaal figlio di Obed e si venne a mettere alla porta della città, si levò Abimelec e tutto l'esercito con lui dall'imboscata ov'era.
36 Gaal, vista quella gente, disse a Zebul: "Ecco gente che scende dalle cime dei monti". Zebul gli rispose: "Tu vedi l'ombra dei monti e la prendi per uomini".36 Al veder tanta gente, Gaal disse a Zebul: «Vedi quanta gente scende dai monti?». Al che egli rispose: «Son le ombre delle montagne che tu vedi e ti sembrano teste di uomini e t'inganni».
37 Gaal riprese a parlare e disse: "Ecco gente che scende dall'Ombelico della terra e una schiera che giunge per la via della Quercia dei Maghi".37 Di nuovo Gaal disse: «Un vero popolo discende dalla sommità del paese ed una schiera s'avanza per la via che va verso la quercia».
38 Allora Zebul gli disse: "Dov'è ora la spavalderia di quando dicevi: Chi è Abimèlech, perché dobbiamo servirlo? Non è questo il popolo che disprezzavi? Ora esci in campo e combatti contro di lui!".38 Gli rispose Zebul: «Dov'è ora quella bocca che diceva: - Chi è Abimelec da doverlo servire - ? Non è questo il popolo che tu disprezzavi? Esci e combatti contro di lui».
39 Allora Gaal uscì alla testa dei signori di Sichem e diede battaglia ad Abimèlech.39 Andò quindi Gaal alla vista di tutto il popolo di Sichem a combattere contro Abimelec,
40 Ma Abimèlech lo inseguì ed egli fuggì dinanzi a lui e molti uomini caddero morti fino all'ingresso della porta.40 il quale lo inseguì, mentre fuggiva, e lo costrinse a entrare in città; e molti dei suoi caddero fin sotto alla porta della città.
41 Abimèlech ritornò ad Aruma e Zebul cacciò Gaal e i suoi fratelli, che non poterono più rimanere a Sichem.
41 Abimelec si stabilì in Ruma, mentre Zebul scacciò Gaal e i suoi compagni dalla città, nè più permise che avesse a soggiornarvi.
42 Il giorno dopo il popolo di Sichem uscì alla campagna e Abimèlech ne fu informato.
42 Il giorno seguente il popolo uscì nelle campagne ed essendo ciò annunciato ad Abimelec,
43 Egli prese la sua gente, la divise in tre schiere e tese un agguato nella campagna: quando vide che il popolo usciva dalla città, si mosse contro di essi e li batté.43 prese egli il suo esercito, lo divise in tre schiere tendendo insidie nei campi. Al vedere poi che il popolo usciva dalla città sorse e irruppe contro di loro,
44 Abimèlech e la sua gente fecero irruzione e si fermarono all'ingresso della porta della città, mentre le altre due schiere si gettarono su quelli che erano nella campagna e li colpirono.44 e colla sua schiera assalì e strinse d'assedio la città mentre le altre due schiere inseguivano gli avversari dispersi per la campagna.
45 Abimèlech combatté contro la città tutto quel giorno, la prese e uccise il popolo che vi si trovava; poi distrusse la città e la cosparse di sale.
45 Durante tutta la giornata Abimelec strinse d'assedio la città, e presala ne uccise gli abitanti e la distrusse così da spargervi sopra il sale.
46 Tutti i signori della torre di Sichem, all'udir questo, entrarono nel sotterraneo del tempio di El-Berit.46 All'udir ciò quei che abitavano nella torre di Sichem entrarono nel santuario del loro dio Berit, dove aveano fatto con lui alleanza e da questa il luogo, che era assai fortificato, avea preso il nome.
47 Fu riferito ad Abimèlech che tutti i signori della torre di Sichem si erano adunati.47 Abimelec, inteso che gli uomini si erano tutti insieme riuniti nelle torri di Sichem,
48 Allora Abimèlech salì sul monte Zalmon con tutta la gente che aveva con sé; prese in mano la scure, tagliò un ramo d'albero, lo sollevò e se lo mise in spalla; poi disse alla sua gente: "Quello che mi avete visto fare, fatelo presto anche voi!".48 ascese sul monte Selmon con tutta la sua gente e, presa una scure, tagliò un ramo d'albero e postoselo sulle spalle, disse ai compagni: «Fate presto anche voi ciò che mi vedete fare».
49 Tutti tagliarono ciascuno un ramo e seguirono Abimèlech; posero i rami contro il sotterraneo e bruciarono tra le fiamme la sala con quelli che vi erano dentro. Così perì tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne.
49 Avendo anch'essi tagliato rami dagli alberi, seguirono il loro capo, ne circondarono il luogo fortificato e li accesero; per il che avvenne che per il fumo e per il fuoco morissero tra uomini e donne mille abitanti della torre di Sichem.
50 Poi Abimèlech andò a Tebes, la cinse d'assedio e la prese.50 Quindi Abimelec partito di là, venne alla città di Tebe e la strinse d'assedio col suo esercito.
51 In mezzo alla città c'era una torre fortificata, dove si rifugiarono tutti i signori della città, uomini e donne; vi si rinchiusero dentro e salirono sul terrazzo della torre.51 Eravi in mezzo alla città un'alta torre, nella quale s'eran rifugiati uomini e donne e tutti i principi della città, e dopo aver chiusa ben bene la porta, se ne stavano in difesa sul tetto della torre.
52 Abimèlech, giunto alla torre, l'attaccò e si accostò alla porta della torre per appiccarvi il fuoco.52 Accostatosi Abimelec alla torre, combatteva da forte e cercava di avvicinarsi alla porta per appiccarvi il fuoco.
53 Ma una donna gettò giù il pezzo superiore di una macina sulla testa di Abimèlech e gli spaccò il cranio.53 Ma una donna gettò abbasso un pezzo di macina da molino, che colpì Abimelec nel capo e gli spezzò il cranio.
54 Egli chiamò in fretta il giovane che gli portava le armi e gli disse: "Tira fuori la spada e uccidimi, perché non si dica di me: L'ha ucciso una donna!". Il giovane lo trafisse ed egli morì.54 Questi allora, chiamato in fretta il suo scudiero, gli disse: «Sfodera la spada e uccidimi, affinchè non si dica che fui ucciso da una donna». Egli eseguì il comando e l'uccise.
55 Quando gli Israeliti videro che Abimèlech era morto, se ne andarono ciascuno a casa sua.
55 Morto Abimelec, tutti quelli che erano con lui se ne tornarono alle loro case
56 Così Dio fece ricadere sopra Abimèlech il male che egli aveva fatto contro suo padre, uccidendo settanta suoi fratelli.56 e Dio rese ad Abimelec il male che aveva fatto contro suo padre coll'aver ucciso i suoi settanta fratelli.
57 Dio fece anche ricadere sul capo della gente di Sichem tutto il male che essa aveva fatto; così si avverò su di loro la maledizione di Iotam, figlio di Ierub-Baal.57 Anche sopra i Sichemiti venne la maledizione di Joatam figlio di Jerobaal in punizione del male che aveano fatto.