Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Prima lettera di Pietro 2


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1Allontanate dunque ogni genere di cattiveria e di frode, ipocrisie, gelosie e ogni maldicenza.2Come bambini appena nati desiderate avidamente il genuino latte spirituale, grazie al quale voi possiate crescere verso la salvezza,3se davvero avete gustato che buono è il Signore.4Avvicinandovi a lui, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio,5quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo.6Si legge infatti nella Scrittura:
Ecco, io pongo in Sion
una pietra d’angolo, scelta, preziosa,
e chi crede in essa non resterà deluso.
7Onore dunque a voi che credete; ma per quelli che non credono
la pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata pietra d’angolo
8e sasso d’inciampo, pietra di scandalo.
Essi v’inciampano perché non obbediscono alla Parola. A questo erano destinati.
9Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa.10Un tempo voi eravate non-popolo, ora invece siete popolo di Dio; un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia.
11Carissimi, io vi esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi dai cattivi desideri della carne, che fanno guerra all’anima.12Tenete una condotta esemplare fra i pagani perché, mentre vi calunniano come malfattori, al vedere le vostre buone opere diano gloria a Dio nel giorno della sua visita.13Vivete sottomessi ad ogni umana autorità per amore del Signore: sia al re come sovrano,14sia ai governatori come inviati da lui per punire i malfattori e premiare quelli che fanno il bene.15Perché questa è la volontà di Dio: che, operando il bene, voi chiudiate la bocca all’ignoranza degli stolti,16come uomini liberi, servendovi della libertà non come di un velo per coprire la malizia, ma come servi di Dio.17Onorate tutti, amate i vostri fratelli, temete Dio, onorate il re.
18Domestici, state sottomessi con profondo rispetto ai vostri padroni, non solo a quelli buoni e miti, ma anche a quelli prepotenti.19Questa è grazia: subire afflizioni, soffrendo ingiustamente a causa della conoscenza di Dio;20che gloria sarebbe, infatti, sopportare di essere percossi quando si è colpevoli? Ma se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio.21A questo infatti siete stati chiamati, perché
anche Cristo patì per voi,
lasciandovi un esempio,
perché ne seguiate le orme:
22egli non commise peccato
e non si trovò inganno sulla sua bocca;
23insultato, non rispondeva con insulti,
maltrattato, non minacciava vendetta,
ma si affidava a colui
che giudica con giustizia.
24Egli portò i nostri peccati nel suo corpo
sul legno della croce,
perché, non vivendo più per il peccato,
vivessimo per la giustizia;
dalle sue piaghe siete stati guariti.
25Eravate erranti come pecore,
ma ora siete stati ricondotti
al pastore e custode delle vostre anime.

Note:

1Pt 2,2:per crescere con esso: la nascita (1Pt 1,23) è seguita da una crescita, dovuta anch'essa alla Parola di cui i cristiani si nutrono con avidità.

1Pt 2,4-10:Questo passo è segnato dal ricordo di Es 19 . L'antico popolo santo si è costituito intorno al Sinai, ma non si poteva avvicinare. Il popolo nuovo si costituisce attorno a un'altra Roccia, la Pietra, a cui ci si può avvicinare (v 4). Così, ai sacrifici che avevano sigillato l'antica alleanza (Es 24,5-8) si sovrappongono i sacrifici spirituali dei cristiani (v 6). - Inoltre l'immagine della crescita cede il posto a quella della costruzione. Gesù stesso (Mt 21,42p) si era paragonato alla pietra scartata (Sal 118,22), scelta poi da Dio (Is 28,16). I cristiani, pietre viventi (v 5) come lui (v 4), «si costruiscono» come una dimora spirituale (1Cor 3,16-17; 2Cor 6,16; Ef 2,20-22), in cui rendono a Dio un culto degno di Lui attraverso il Cristo (Gv 2,21+; Rm 1,9+; Eb 7,27+).

1Pt 2,8:sono stati destinati: alla lettera: «sono stati stabiliti». Rigettando il vangelo, i giudei hanno perso le loro prerogative, trasferite ormai ai cristiani (1Pt 3,9; At 28,26-28 ; cf. Gv 12,40). Completare con Rm 11,32; 1Tm 2,4 ; ecc. e non supporre un rifiuto escatologico.

1Pt 2,9:voi siete: una nuova serie di allusioni bibliche attribuisce alla chiesa i titoli del popolo eletto, per sottolineare la sua relazione con Dio e la sua responsabilità nel mondo (cf. Ap 1,6; Ap 5,10; Ap 20,6). Questa «stirpe» traeva dalla sua appartenenza al Cristo un'unità che sfuggiva ad ogni classificazione (cf. Gal 3,28; Ap 5,9 ; ecc.).

1Pt 2,11:stranieri e pellegrini: la citazione di Sal 39,13 ritorna in Eb 11,13 ; doveva far parte della catechesi primitiva che considerava la vita cristiana come una vita in esilio (cf. 1Pt 1,1; 1Pt 1,17; Col 3,14; Fil 3,20).

1Pt 2,12:condotta tra i pagani: l'appartenenza a un'altra «città» (1Pt 1,1+) non svincolava i cristiani da ogni obbligo sulla terra. Il loro stato di figli di Dio, di cittadini del cielo, impone loro numerosi doveri che guadagneranno ad essi la stima dei loro stessi accusatori (vv 12.15).

1Pt 2,13:istituzione umana: una variante ha: «ogni creatura umana». Nelle due versioni si avverte un'opposizione all'idea pagana del sovrano divinizzato. Tutto il seguito (1Pt 2,13-3,12) sarà diretto alle diverse categorie sociali, come Ef 5,22-6,9; Col 3,18-4,1; Tt 2,1-10 .

1Pt 2,19:una grazia: una variante aggiunge: «presso Dio» (cf. v 20).

1Pt 2,21:patì per voi: una variante ha: «morì» (cf. 1Pt 3,18). - le orme: la grazia di sopportare l'ingiustizia (vv 19-20) poggia sull'esempio di Cristo (cf. Gv 13,15; 1Cor 11,1; Fil 2,5; 2Ts 3,7+). I vv 21-25, con le reminiscenze d' Is 53 , provengono forse da un inno. I cristiani maltrattati devono ricordarsi di Gesù crocifisso per i nostri peccati (1Pt 3,18; At 2,23 , ecc.), innocente e paziente (Lc 23,41; Gv 8,46; 2Cor 5,21; Eb 4,15) .

1Pt 2,25:erranti come pecore: una variante legge: «(eravate) come pecore erranti». Queste pecore sono ora nel gregge di cui Gesù è il pastore (1Pt 5,2-4; Gv 10) e il «vescovo», cioè ispettore o visitatore (cf. Tt 1,5+).