Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 9


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BIBBIA CEI 2008NOVA VULGATA
1 Non sono forse libero, io? Non sono forse un apostolo? Non ho veduto Gesù, Signore nostro? E non siete voi la mia opera nel Signore?1 Non sum liber? Non sum apo stolus? Nonne Iesum Dominum nostrum vidi? Nonopus meum vos estis in Domino?
2 Anche se non sono apostolo per altri, almeno per voi lo sono; voi siete nel Signore il sigillo del mio apostolato.2 Si aliis non sum apostolus, sed tamen vobissum; nam signaculum apostolatus mei vos estis in Domino.
3 La mia difesa contro quelli che mi accusano è questa:3 Mea defensio apudeos, qui me interrogant, haec est.
4 non abbiamo forse il diritto di mangiare e di bere?4 Numquid non habemus potestatem manducandiet bibendi?
5 Non abbiamo il diritto di portare con noi una donna credente, come fanno anche gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Cefa?5 Numquid non habemus potestatem sororem mulierem circumducendi,sicut et ceteri apostoli et fratres Domini et Cephas?
6 Oppure soltanto io e Bàrnaba non abbiamo il diritto di non lavorare?
6 Aut solus ego etBarnabas non habemus potestatem non operandi?
7 E chi mai presta servizio militare a proprie spese? Chi pianta una vigna senza mangiarne il frutto? Chi fa pascolare un gregge senza cibarsi del latte del gregge?7 Quis militat suis stipendiis umquam? Quis plantat vineam et fructum eius nonedit? Aut quis pascit gregem et de lacte gregis non manducat?
8 Io non dico questo da un punto di vista umano; è la Legge che dice così.8 Numquid secundumhominem haec dico? An et lex haec non dicit?
9 Nella legge di Mosè infatti sta scritto: Non metterai la museruola al bue che trebbia. Forse Dio si prende cura dei buoi?9 Scriptum est enim in Lege Moysis:“ Non alligabis os bovi trituranti ”. Numquid de bobus cura est Deo?
10 Oppure lo dice proprio per noi? Certamente fu scritto per noi. Poiché colui che ara, deve arare sperando, e colui che trebbia, trebbiare nella speranza di avere la sua parte.10 Anpropter nos utique dicit? Nam propter nos scripta sunt, quoniam debet in spe,qui arat, arare; et, qui triturat, in spe fructus percipiendi.
11 Se noi abbiamo seminato in voi beni spirituali, è forse gran cosa se raccoglieremo beni materiali?11 Si nos vobisspiritalia seminavimus, magnum est, si nos carnalia vestra metamus?
12 Se altri hanno tale diritto su di voi, noi non l’abbiamo di più? Noi però non abbiamo voluto servirci di questo diritto, ma tutto sopportiamo per non mettere ostacoli al vangelo di Cristo.12 Si aliipotestatis vestrae participes sunt, non potius nos? Sed non usi sumus hacpotestate, sed omnia sustinemus, ne quod offendiculum demus evangelio Christi.
13 Non sapete che quelli che celebrano il culto, dal culto traggono il vitto, e quelli che servono all’altare, dall’altare ricevono la loro parte?13 Nescitis quoniam, qui sacra operantur, quae de sacrario sunt, edunt; quialtari deserviunt, cum altari participantur?
14 Così anche il Signore ha disposto che quelli che annunciano il Vangelo vivano del Vangelo.
14 Ita et Dominus ordinavit his,qui evangelium annuntiant, de evangelio vivere.
15 Io invece non mi sono avvalso di alcuno di questi diritti, né ve ne scrivo perché si faccia in tal modo con me; preferirei piuttosto morire. Nessuno mi toglierà questo vanto!15 Ego autem nullo horum usus sum. Non scripsi autem haec, ut ita fiant in me;bonum est enim mihi magis mori quam ut gloriam meam quis evacuet.
16 Infatti annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo!16 Nam sievangelizavero, non est mihi gloria; necessitas enim mihi incumbit. Vae enimmihi est, si non evangelizavero!
17 Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato.17 Si enim volens hoc ago, mercedem habeo; siautem invitus, dispensatio mihi credita est.
18 Qual è dunque la mia ricompensa? Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo.
18 Quae est ergo merces mea? Utevangelium praedicans sine sumptu ponam evangelium, ut non abutar potestate meain evangelio.
19 Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero:19 Nam cum liber essem ex omnibus, omnium me servum feci, ut plures lucrifacerem.
20 mi sono fatto come Giudeo per i Giudei, per guadagnare i Giudei. Per coloro che sono sotto la Legge – pur non essendo io sotto la Legge – mi sono fatto come uno che è sotto la Legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la Legge.20 Et factus sum Iudaeis tamquam Iudaeus, ut Iudaeos lucrarer; his, quisub lege sunt, quasi sub lege essem, cum ipse non essem sub lege, ut eos, quisub lege erant, lucri facerem;
21 Per coloro che non hanno Legge – pur non essendo io senza la legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo – mi sono fatto come uno che è senza Legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono senza Legge.21 his, qui sine lege erant, tamquam sine legeessem, cum sine lege Dei non essem, sed in lege essem Christi, ut lucri faceremeos, qui sine lege erant;
22 Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno.22 factus sum infirmis infirmus, ut infirmos lucrifacerem; omnibus omnia factus sum, ut aliquos utique facerem salvos.
23 Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch’io.
23 Omniaautem facio propter evangelium, ut comparticeps eius efficiar.
24 Non sapete che, nelle corse allo stadio, tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo!24 Nescitis quod hi, qui in stadio currunt, omnes quidem currunt, sed unusaccipit bravium? Sic currite, ut comprehendatis.
25 Però ogni atleta è disciplinato in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona che appassisce, noi invece una che dura per sempre.25 Omnis autem, qui in agonecontendit, ab omnibus se abstinet; et illi quidem, ut corruptibilem coronamaccipiant, nos autem incorruptam.
26 Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio pugilato, ma non come chi batte l’aria;26 Ego igitur sic curro non quasi in incertum,sic pugno non quasi aerem verberans;
27 anzi tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non succeda che, dopo avere predicato agli altri, io stesso venga squalificato.27 sed castigo corpus meum et in servitutemredigo, ne forte, cum aliis praedicaverim, ipse reprobus efficiar.