Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Maccabei 11


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BIBBIA CEI 2008NOVA VULGATA
1 Poco tempo dopo, Lisia, tutore e parente del re e incaricato degli affari di stato, mal sopportando l’accaduto,1 Sed parvo prorsus post tem pore, Lysias procurator regis et propinquusac negotiorum praepositus graviter ferens de his, quae acciderant,
2 raccolti circa ottantamila uomini e tutta la cavalleria, mosse contro i Giudei, contando di ridurre la città a residenza dei Greci,2 congregatisoctoginta milibus et equitatu universo, veniebat adversus Iudaeos existimans secivitatem quidem Graecis habitaculum facturum;
3 di imporre tasse al tempio come agli altri edifici di culto delle nazioni e di mettere in vendita ogni anno il sommo sacerdozio.3 templum vero in pecuniaequaestum sicut cetera delubra gentium habiturum, et per singulos annos venalesacerdotium facturum,
4 Egli non teneva in nessun conto la potenza di Dio, ma confidava soltanto nelle sue miriadi di fanti, nelle migliaia di cavalieri e negli ottanta elefanti.4 nequaquam recogitans Dei potestatem, sed elatusmultitudine peditum et milibus equitum et octoginta elephantis.
5 Entrato nella Giudea e avvicinatosi a Bet-Sur, che era una posizione fortificata distante da Gerusalemme circa venti miglia, la cinse d’assedio.5 Ingressusautem Iudaeam et appropians Bethsuris, munito quidem praesidio, distanti autemab Hierosolymis intervallo quinque stadiorum, illud obsidione premebat.
6 Quando gli uomini del Maccabeo vennero a sapere che quello assediava le fortezze, tra gemiti e lacrime supplicarono con tutto il popolo il Signore che inviasse l’angelo buono a salvare Israele.6 Utautem, qui cum Maccabaeo erant, cognoverunt eum expugnare praesidia, cumfletibus et lacrimis rogabant Dominum, et omnis turba simul, ut bonum angelummitteret ad salutem Israel.
7 Lo stesso Maccabeo, cingendo per primo le armi, esortò gli altri a esporsi con lui al pericolo per andare in aiuto dei loro fratelli: tutti insieme partirono con coraggio.7 Et ipse primus Maccabaeus, sumptis armis, ceterosadhortatus est simul secum periculum subire et ferre auxilium fratribus suis;simul autem et prompto animo impetum fecerunt.
8 Mentre si trovavano ancora vicino a Gerusalemme, apparve come condottiero davanti a loro un cavaliere in sella, vestito di bianco, che brandiva armi d’oro.8 Ilico vero, cum propeHierosolymam essent, apparuit praecedens eos eques in veste candida armaturamauream vibrans.
9 Tutti insieme benedissero Dio misericordioso e si sentirono rincuorati, pronti ad assalire non solo gli uomini ma anche le bestie più feroci e mura di ferro.9 Tunc omnes simul benedixerunt misericordem Deum etconvaluerunt animis non solum homines, sed et bestias ferocissimas et murosferreos parati penetrare.
10 Procedevano in ordine, con un alleato venuto dal cielo, per la misericordia che il Signore aveva avuto di loro.10 Praeibant in apparatu de caelo habentes adiutorem,miserante super eos Domino.
11 Gettatisi come leoni sui nemici, stesero al suolo undicimila fanti e milleseicento cavalieri e costrinsero tutti a fuggire.11 Leonum autem more impetu irruentes in hostes,prostraverunt ex eis undecim milia peditum et equitum mille sescentos, universosautem in fugam verterunt.
12 Costoro in gran parte riuscirono a salvarsi feriti e spogliati. E lo stesso Lisia si salvò fuggendo vergognosamente.
12 Plures autem ex eis vulnerati, nudi evaserunt; sedet ipse Lysias turpiter fugiens evasit.
13 Ma, non privo di intelligenza, pensando alla sconfitta subita e constatando che gli Ebrei erano invincibili, perché il Dio potente combatteva al loro fianco,13 Et, quia non insensatus erat, secum ipse reputans factam erga se deminutionemet intellegens invictos esse Hebraeos, potente Deo auxiliante, misit ad eos
14 mandò a proporre un accordo su tutto ciò che fosse giusto, assicurando che a questo scopo avrebbe persuaso il re, facendo pressione su di lui perché diventasse loro amico.14 suasitque eis se consensurum omnibus, quae iusta sunt, et regem quoquepersuasurum, ut necessarium crederet se amicum eis esse.
15 Il Maccabeo, badando a ciò che più conveniva, acconsentì a tutto quanto Lisia chiedeva. Infatti, quanto il Maccabeo aveva presentato a Lisia per iscritto riguardo ai Giudei, il re lo accordò.
15 Annuit autemMaccabaeus in omnibus, quae Lysias rogabat, utilitati consulens; quaecumque enimMaccabaeus scriptis tradidit Lysiae de Iudaeis, rex concessit.
16 Il contenuto della lettera scritta da Lisia ai Giudei era del seguente tenore:
16 Nam erant scriptae Iudaeis epistulae a Lysia quidem hunc modum continentes:“ Lysias populo Iudaeorum salutem.
17 «Lisia al popolo dei Giudei, salute! Giovanni e Assalonne, inviati da voi, ci hanno consegnato il documento sotto riportato e hanno chiesto la ratifica dei punti in esso contenuti.17 Ioannes et Abessalom, qui missi fueranta vobis tradentes responsum rescriptum, postulabant circum ea, quae per illudsignificabantur.
18 Quanto era necessario riferire anche al re, gliel’ho esposto ed egli ha accordato quanto era accettabile.18 Quaecumque igitur oportebat etiam regi perferri, exposui;et, quae res permittebat, concessit.
19 Se dunque continuerete a essere favorevoli agli interessi del regno, cercherò anche in avvenire di procurarvi dei favori.19 Si igitur in negotiis benevolentiamconservaveritis, et deinceps bonorum vobis causa esse tentabo.
20 Su questi punti e sui particolari ho dato ordine ai vostri e ai miei incaricati di trattare con voi.20 De ceterisautem per singula mandavi et istis et his, qui a me missi sunt, colloquivobiscum.
21 State bene. L’anno centoquarantotto, il ventiquattro del mese di Dioscorinzio».
21 Bene valete. Anno centesimo quadragesimo octavo, mensis IovisCorinthii die vicesima et quarta ”.
22 La lettera del re si esprimeva così:
«Il re Antioco al fratello Lisia, salute!
22 Regis autem epistula ista continebat: “ Rex Antiochus Lysiae fratrisalutem.
23 Dopo che nostro padre è passato tra gli dèi, vogliamo che i cittadini del regno possano tranquillamente attendere ai loro interessi.23 Patre nostro inter deos translato, nos volentes eos, qui sunt inregno nostro, sine tumultu attendere ad rerum suarum curam,
24 Avendo sentito che i Giudei non intendono accettare l’ellenizzazione voluta da nostro padre, ma, attaccati al loro sistema di vita, chiedono di attenersi alle proprie leggi,24 audientes Iudaeosnon consensisse patri, ut transferrentur ad Graecas institutiones, sed suoipsorum instituto adhaerentes postulare sibi concedi legitima sua;
25 volendo perciò che anche questa nazione sia libera da turbamenti, decretiamo che il tempio sia loro restituito e si governino secondo le tradizioni dei loro antenati.25 cupientesigitur hanc quoque gentem extra tumultum esse, iudicamus templum illis restituiremque agi secundum suorum maiorum consuetudinem.
26 Farai bene, dunque, a inviare loro messaggeri e a dare loro la destra, perché, conosciuta la nostra decisione, si sentano rincuorati e riprendano a loro agio la cura delle proprie cose».
26 Bene igitur feceris, simiseris ad eos et dexteram dederis ut, cognita nostra voluntate, bono animo sintet libenter propriarum rerum instaurationi deserviant ”.
27 La lettera del re indirizzata alla nazione era così concepita:
«Il re Antioco al consiglio degli anziani dei Giudei e agli altri Giudei, salute!
27 Ad gentem vero regis epistula talis erat: “ Rex Antiochus senatui Iudaeorumet ceteris Iudaeis salutem.
28 Se state bene, è appunto come noi vogliamo; anche noi godiamo ottima salute.28 Si valetis, sic est, ut volumus; sed et ipsi benevalemus.
29 Menelao ci ha rivelato che voi volete tornare a vivere nelle vostre sedi.29 Manifestavit nobis Menelaus velle vos redire et in negotiis propriisversari.
30 A quelli che si metteranno in viaggio entro i trenta giorni del mese di Xàntico sarà garantita sicurezza e facoltà30 His igitur, qui commeant usque ad diem tricesimum mensis Xanthici,erit dextera cum securitate,
31 di usare, come Giudei, delle loro regole alimentari e delle loro leggi, come prima, e nessuno di loro potrà essere molestato da alcuno per le mancanze commesse per ignoranza.31 ut Iudaei utantur cibis et legibus suis sicut etprius, et nemo eorum ullo modo molestiam patietur de his, quae per ignorantiamgesta sunt.
32 Ho anche mandato Menelao per rassicurarvi.32 Misimus autem et Menelaum, qui vos alloquatur.
33 State bene. L’anno centoquarantotto, il quindici del mese di Xàntico».
33 Valete. Annocentesimo quadragesimo octavo, Xanthici mensis quinta decima die ”.
34 Anche i Romani inviarono loro questa lettera:
«Quinto Memmio e Tito Manio, legati dei Romani, al popolo dei Giudei, salute!
34 Miserunt autem etiam Romani epistulam ita se habentem: “ Quintus Memmius,Titus Manius, legati Romanorum populo Iudaeorum salutem.
35 Riguardo a ciò che Lisia, parente del re, vi ha concesso, anche noi siamo d’accordo.35 De his, quae Lysiascognatus regis concessit vobis, et nos consentimus.
36 Riguardo invece a quei punti che egli ha giudicato dover riferire al re, mandate subito qualcuno, dopo averli esaminati, perché possiamo riferire le cose in modo conveniente per voi. Noi siamo in viaggio per Antiòchia.36 De quibus autem ad regemiudicavit referendum, confestim aliquem mittite inter vos conferentes de his, utproponamus, sicut congruit vobis; nos enim Antiochiam accedimus.
37 Mandate dunque in fretta dei messaggeri per farci conoscere di quale parere siete.37 Ideoquefestinate et mittite aliquos, ut nos quoque sciamus cuius estis voluntatis.
38 State bene. L’anno centoquarantotto, il quindici del mese di Xàntico».38 Bene valete. Anno centesimo quadragesimo octavo, quinta decima die mensisXanthici ”.