Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Tobia 4


font
BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 In quel giorno Tobi si ricordò del denaro che aveva depositato presso Gabaèl a Rage di Media1 - Tobia dunque, credendo che la sua preghiera di poter morire sarebbe esaudita, chiamò a sè il figliuolo Tobia,
2 e disse in cuor suo: «Ecco che io ho invocato la morte: perché dunque non dovrei chiamare mio figlio Tobia e informarlo, prima di morire, di questa somma di denaro?».2 e gli disse: « Ascolta, figliuol mio, le parole del mio labbro, e mettitele in cuore come un fondamento.
3 Chiamò il figlio e gli disse: «Figlio, quando morirò, dovrai darmi una sepoltura decorosa; onora tua madre e non abbandonarla per tutti i giorni della sua vita; fa’ ciò che è di suo gradimento e non procurarle nessun motivo di tristezza.3 Quando il Signore avrà chiamata a sè l'anima mia, tu seppellisci il mio corpo. Onora la madre tua sinché vivrà;
4 Ricòrdati, figlio, che ha corso tanti pericoli per te, quando eri nel suo seno. Quando morirà, dovrai darle sepoltura presso di me, in una medesima tomba.
4 perchè devi ricordare quali e quanti pericoli essa ha corso per te portandoti in seno.
5 Ogni giorno, o figlio, ricòrdati del Signore; non peccare né trasgredire i suoi comandamenti. Compi opere buone in tutti i giorni della tua vita e non metterti per la strada dell’ingiustizia.5 Quando poi anche essa avrà compiuto il tempo della sua vita, la seppellirai presso di me.
6 Perché se agirai con rettitudine, avrai fortuna nelle tue azioni.6 In tutto il tempo della tua vita, abbi Dio in mente; bada di non mai consentire al peccato, e di non trasgredire i precetti del Signore Dio nostro.
7 A tutti quelli che praticano la giustizia fa’ elemosina con i tuoi beni e, nel fare elemosina, il tuo occhio non abbia rimpianti. Non distogliere lo sguardo da ogni povero e Dio non distoglierà da te il suo.7 Fa' elemosina delle tue sostanze, e non rivolger mai la tua faccia da nessun povero; cosi avverrà che nemmeno da te rivolgerà la sua faccia il Signore.
8 In proporzione a quanto possiedi fa’ elemosina, secondo le tue disponibilità; se hai poco, non esitare a fare elemosina secondo quel poco.8 Secondo che potrai, cosi farai la carità.
9 Così ti preparerai un bel tesoro per il giorno del bisogno,9 Se avrai molto, darai con abbondanza; se poco, anche quel poco cerca di darlo volentieri,
10 poiché l’elemosina libera dalla morte e impedisce di entrare nelle tenebre.10 Cosi ti metterai da parte una bella ricompensa pel giorno del bisogno.
11 Infatti per tutti quelli che la compiono, l’elemosina è un dono prezioso davanti all’Altissimo.
11 L'elemosina infatti libera da tutti i peccati e dalla morte, e non permette che l'anima vada al luogo delle tenebre.
12 Guàrdati, o figlio, da ogni sorta di fornicazione; prenditi anzitutto una moglie dalla stirpe dei tuoi padri, non prendere una donna straniera, che cioè non sia della stirpe di tuo padre, perché noi siamo figli di profeti. Ricòrdati di Noè, di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, nostri padri fin da principio. Essi sposarono tutti una donna della loro parentela e furono benedetti nei loro figli e la loro discendenza avrà in eredità la terra.12 L'elemosina sarà al cospetto del sommo Dio un grande argomento di fiducia per tutti quelli che l'avran fatta.
13 E ora, figlio, ama i tuoi fratelli; nel tuo cuore non concepire disprezzo per i tuoi fratelli, e per i figli e le figlie del tuo popolo, e tra loro scegliti la moglie. L’orgoglio infatti è causa di rovina e di grande inquietudine. Nella pigrizia vi è povertà e miseria, perché la pigrizia è madre della fame.13 Tienti lontano, flgliuol mio, da ogni fornicazione, e non ti permettere mai di far peccato con una che non sia la tua moglie.
14 Non trattenere presso di te la paga di chi lavora per te, ma a lui consegnala subito; se così avrai servito Dio, ti sarà data la ricompensa. Poni attenzione, o figlio, a tutto ciò che fai e sii ben educato in ogni tuo comportamento.
14 Non lasciare che la superbia prevalga mai ne' tuoi pensieri o nelle tue parole; da essa infatti trasse origine ogni male.
15 Non fare a nessuno ciò che non piace a te. Non bere vino fino all’ebbrezza e non avere per compagna del tuo viaggio l’ubriachezza.15 Chiunque abbia fatto per te un qualche lavoro, tu subito dagliene la mercede; mai rimanga in tua mano la paga del tuo operaio.
16 Da’ del tuo pane a chi ha fame e fa’ parte dei tuoi vestiti agli ignudi. Da’ in elemosina quanto ti avanza e quando fai elemosina il tuo occhio non abbia rimpianti.16 Quello che a te dispiacerebbe se ti venisse fatto da un altro, bada bene di non farlo mai ad altri tu.
17 Deponi il tuo pane sulla tomba dei giusti, non darne invece ai peccatori.17 Fa' parte del tuo pane agli affamati e bisognosi, e delle tue vesti ricuopri gl' ignudi.
18 Chiedi consiglio a ogni persona che sia saggia e non disprezzare nessun buon consiglio.18 Assegna il tuo pane e il tuo vino alla sepoltura del giusto; ma non ne mangiare nè bere coi peccatori.
19 In ogni circostanza benedici il Signore Dio e domanda che ti sia guida nelle tue vie e che i tuoi sentieri e i tuoi desideri giungano a buon fine, poiché nessun popolo possiede la saggezza, ma è il Signore che elargisce ogni bene e abbassa chi vuole fino al profondo degli inferi. E ora, figlio, ricòrdati di questi comandamenti, non lasciare che si cancellino dal tuo cuore.
19 Chiedi sempre consiglio al savio.
20 Ora, figlio, ti comunico che ho depositato dieci talenti d’argento presso Gabaèl, figlio di Gabri, a Rage di Media.20 Benedici in ogni tempo il Signore, e chiedigli ch'ei diriga le tue vie, e che in lui restino ferme tutte le tue risoluzioni.
21 Non temere, figlio, se siamo diventati poveri. Tu hai una grande ricchezza se avrai il timore di Dio, se rifuggirai da ogni peccato e farai ciò che piace al Signore, tuo Dio».21 Anche tl faccio sapere, figlio mio, che quando tu eri ancora bambino, io detti dieci talenti d'argento a Gabelo, in Rages città della Media, ed ho presso di me la sua ricevuta.
22 Cerca dunque il modo d'andare da lui, per riaverne la detta somma d'argento, e rendergli la sua ricevuta.
23 Non temere, flgliuol mio; noi conduciamo veramente una vita da poveri; ma avremo grandi beni se temeremo il Signore, se staremo lontani da ogni peccato, ed opereremo il bene ».